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Estratto del documento

Molti abitanti credono che la fotografia possa rivelare qualche corpo occulto che l'individuo abiterà

dopo la morte. Melo prometteva di rivelare la pelle idealizzata. La macchina foto collocava l'anima

ano-tevil (due parole che indicano anche la rappresentazione) nel più potente mezzo di

rappresentazione che crea un doppio mondo.

I rituali magici spesso producono un'immagine dell'oggetto desiderato e le macchine foto

riprendono questo e si associa alle dimensioni occulte che nella tradizione costituisce l'anima. La

macchina foto ricolloca il mondo degli oggetti perché ne produce un doppio:è il mezzo magico

capace di visioni di altri universi.

Le macchine foto prospettano un'ulteriore esistenza che si realizza parzialmente nelle foto. Melo

usò la tecnologia europea per introdurre nuovi schemi corporei presso i suoi seguaci:essi avevano

un corpo bianco celato da quello nero che la macchina foto doveva lavare. Questo sfrutta l'idea del

potere magico in relazione alla verità che si scopre se si guarda se stessi con gli occhi degli altri. La

macchina foto è così potente perché è legata ai corpi vedente che la maneggiano. Essa offre nuove

percezioni della propria razza.

I seguaci di Melo acquisivano una nuova visione di sé e quindi una nuova visione dell'identità

melanesiana. Melo riconfigura il colonialismo appropriandosi del progetto coloniale stesso:voleva

rendere europei gli indigeni. Questo si attuò con modalità che consentivano agli indigeni di

possedere le modalità della loro occidentalizzazione:la macchina foto aveva la funzione educativa

degli europei che trasformava gli indigeni in bianchi,facendoli vedere come tali da loro stessi.

Questo produsse un feticcio degli oggetti magici:produrre una rappresentazione di alcune pratiche

che avevano assimilato portando ad una vivificazione della cultura straniera assimilata.

Con la macchina foto si poteva sovrapporre il passato e il futuro. Melo costruì anche un binocolo

con frammenti di legno e piante rampicanti che permetteva di vedere i morti e i luoghi dove

vivevano:qui c'erano auto,luci elettriche e abitazioni con tetti di metallo.

Melo aveva anche cambiato la sua immagine verso una più androgena e nella ricerca di forme ibride

di identità razziale,mischiò i due sessi. Imitava la gestualità dei bianchi sperando di essere

riconosciuta con una di loro e ascoltassero così le sue richieste.

Il culto di Censure:ri-visualizzare se stessi e i morti.

Melo aveva fatto parte del culto di Censure,il quale aveva cerca di sfruttare la macchina foto.

Censure faceva allineare i suoi seguaci sopra dei buchi,detti “porte” o “telefoni”,dai quali i morti

potevano fotografarli. Bisogna eseguire correttamente i canti e riti del culto che egli aveva appreso

dal sottosuolo e trasmesso. I riti erano abbinati ad una condotta morale corretta,che includeva anche

il rispetto delle donne da parte degli uomini. Solo così gli abitanti del sottosuolo si sentivano in

obbligo di ripagarli. Attraverso le cerimonie,gli antenati si sarebbero dispiaciuti e avrebbero aiutato

i discendenti riparando tramite il cargo. Essi giungevano nella forma di spiriti bianchi e

fotografavano le pratiche cerimoniali.

Le foto dei morti catturavano in modo permanente i riti e creavano una memoria presso i morti. Lo

sguardo dei bianchi venne assimilato a quello dei morti;lo sguardo pietrificante dei bianchi si

oggettivava nella macchina foto,uno sguardo di paternalismo e di egemonia.

Nelle foto si mescolavano legami familiari e intenzioni coloniali. Il futuro era l'appropriazione dello

sguardo straniero e delle sue capacità generative. Nella forma di buchi telefonici che scattano foto,i

modi occidentali vennero ri-oggettivati dai nativi,cambiando il modo di percepirsi. La macchina

foto porta in superficie mondi alternativi;la tecnologia permette un nuovo modo di guarda l'uomo.

Qui si unisce la volontà europea di modernità sia attraverso un discorso tecnologico che pedagogico

per una determinata visione del mondo.

Altro elemento importante della cultura del bush Kaliai è la capacità dell'ambiente di plasmare i

suoi abitanti. Per i miti locali,alcune specie sono nate in luoghi specifici associati ai morti e ai

masalai. Alcuni dicono di essere discendenti di donne masalai rapite e sposate da uomini della

superficie.

Ai masalai e ai morti era attribuito il potere di proteggere la terra dai nemici,ovvero chi parlava

lingue diverse da quelle diffuse nel contesto locale. I “codici del silenzio” e gli idiomi

identificavano qualcuno amico.

Oggi il nuovo sguardo dei bianchi viene integrato nel paesaggio:le modalità occidentali di vedere e

sentire si legano alle modalità che veniva attribuite al paesaggio.

Censure conferiva ad ogni seguace un nuovo nome che apparteneva ad un individuo del sottosuolo

e Posingen,figlio di Censure,descriveva questo rito come una sorta di battesimo. Fotografare gli

individui dai buchi implicava un nuovo modo di vedersi.

Secondo Posingen,alcune foto dei bianchi spiriti sono state trovate negli uffici del governo e lì

nascoste in stanze dove i melanesiani non potevano entrare. Una ritraeva suo padre su un

promontorio con alcuni spiriti:era stata scatta dal Big Man (Dio) che durante lo scatto trasferì la sua

conoscenza a Censure attraverso una luce che discende sulla testa.

Nel rapporto governativo di Padre Janssen,Censure viene chiamato San Sio perché aveva acquisito

l'aura di conoscenza divina attraverso la macchina fotografica. Questa non solo catturò la sua

immagine ma trasferì in lui alcuni attributi del fotografo. La macchina foto condensa lo sguardo di

Dio e implica sia l'osservatore che l'osservato. Il luogo dove è stata scattate non è casuale perché il

promontorio è definito come un ponte segreto,ai cui piedi c'è il lago che contiene il benessere

futuro. Anche in altri luoghi ci sono figure messianiche femminili,simili a Cristo.

Alas era il capo presso il lago Specchio di Dio e comandava il denaro dorato che sarebbe stato in

possesso degli adepti. Censure si recò per sapere da Alas quali Cristo-femmina controllassero alcuni

buchi-telefonici e dove andava eseguite le successive cerimonie. Dato che questo luogo era molto

distanza,i fedeli si sono alzati in aria come se fossero a bordo di un aeroplano.

Posingen raccontò anche di foto scattate dai cespugli vicino al villaggio di Meitavale da un bianco

spirito. Questo aveva fotografato Monogyo e delle donne durante un rito. La famiglia di Censure

affermò di aver visto le foto,mostrate da un parente che le aveva rubate. La loro pubblicazione

costituiva un tabu e Posingen riteneva che suo padre fosse stato ucciso dagli abitanti della costa per

quelle foto. Infatti alcuni ex seguaci erano invidiosi che Censure fosse riuscito a dominare le leggi

dell'esistenza e loro no.

Divisioni,rivalità e invidia portano ad istinti omicidi tra i Melanesiani. Questo impedisce loro di

essere uniti attorno ad un rituale che unisce la prospettiva dei morti e quella europea. Le foto dei

canti erano state scattati dai morti,i quali però non avevano più il controllo perché era

dell'amministrazione coloniale. Il tentativo di appropriarsi dei mezzi di rappresentazione si risolse

nel loro assorbimento nei rituali.

Le ragioni di Posingen spiegano perché l'amministrazione coloniale fosse così ostile al culto di

Censure:sembra che gli occidentali facciano di tutto per nascondere e controllare le efficaci

innovazioni di rappresentazione prodotte dai melanesiani.

Il controllo coloniale non è assoluto perché un nativo ha rubato delle foto che i bianchi hanno

nascosto perché mostrano una nuova epoca. Le verità occulte nascoste nella rete di legami di

parentela formano un insieme di significati che può minacciare i segreti custoditi dagli europei.

Le foto sono un modo per riflettere sul colonialismo e la razza partendo dal controllo della

rappresentazione.

Il cargo sopraggiunge quando la gestione e il controllo esclusivo sulla prospettiva dei morti

ritornerà ad essere dei melanesiani. Ma anche se questo passaggio si verifica,il problema restano i

rancori tra gli abitanti:essi non sopportano che uno di loro possa sconfiggere i bianchi.

Posingen sottolinea che lo foto non sono state scattate dai bianchi ma dagli spiriti e che quelle foto

sono autlo (out-law) e il fatto di averle mostrato prima dei momento giusto ha determinato la

punizione. Infatti chi le ha rubate aveva ammonito di aspettare la nuova legge dell'esistenza.

Posingen associò le relazioni interrazziali allo squilibrio nell'accesso alle rappresentazioni di loro

stessi.

La diseguaglianza razziale ha la forma di una pluralità di modi di vedere il mondo;la macchina foto

è l'oggettivazione del punto di vista degli europei che viene assimilato a quello dei morti,di Dio e

dei segreti. Il passaggio di potere ci sarà quando i melanesiani sapranno vedere loro stessi in modo

diverso.

La diseguaglianza si materializza nell'appropriazione di foto in cui emerge il modo di vedere i

melanesiani da parte dei bianchi. La resistenza con le pratiche rituale dovrebbe portare all'utopia

dell'accesso alla propria auto-rappresentazione.

Telefonare ai morti.

I luoghi scelti per il culto da Censure erano già significativi nella tradizione. Gli anziani li evitavano

perché li consideravano pericolosi. Censure li acquietò assegnando loro nomi legati al sito masalai.

Agli adepti era detto che quei luoghi erano davvero delle porte e dei telefoni,dove Censure si recava

per chiamare sottoterra.

Censure cercava di capire le rimostranze dei defunti:i morti tenevano con sé il cargo e si

aspettavano una compensazione dai vivi per la brutale interruzione della loro vita. Si dava un nuovo

significato al paesaggio:i nuovi punti di osservazione servivano a conversare con il passato e si

assimilò la spinta moralizzatrice dei bianchi nella forme di lamentele dei defunti.

Censure si impegnò in molte conversazioni per convincere i morti che i vivi erano cambiati:questo

era lo sguardo con i Kaliai stigmatizzavano la cultura dei nonni per l'ignoranza e l'immoralità.

Attraverso i telefoni rinegoziavano il loro rapporto con la cultura tradizionale.

Le vedove,a cui era stato spezzato il collo perché il marito era morto,erano una categoria di defunti

a cui si spiegava che ora i vivi reputavano questa pratica ignorante e brutale. Ora gli uomini

rispettano le donne. Censure produceva una nuova identità maschile che si assumeva la

responsabilità della sbagliata relazione con le donne e ora le rispettasse.

Censure parlò anche il defunto Katu che era stato assassinato. Lasciò che raccontasse la sua storia e

poi mise in discussione il fatto che fossero i morti respons

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
34 pagine
39 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LaTita di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Ciabarri Luca.