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SUL “PROCESSO PSICOLOGICO DI BURNOUT” PRIN CO-FIN MIUR 2003-2006”
L'uomo ameba. La divulgazione dei neuroni specchio (Mirror Neurons) tramite “ragionamento Premessa
riduzionistico per salti”
Un esempio di ragionamento riduzionistico per salti in campo medicalistico è dato dalla teoria dei Il progetto Prin è un progetto di ricerca internazionale sul processo psicologico di Burnout. Questa
ricerca costituisce un laboratorio interdisciplinare che manifesta la specificità del lavoro
neuroni specchio. Come scrivono Umiltà e Legrenzi, un malfunzionamento di questi neuroni in un dell'epistemologo professionista. (per il resto parla di cosa fa la Giordano nella vita, se siete
soggetto dovrebbe comportare una difficoltà da parte loro nella comprensione dello scopo del
comportamento altrui. Per questo tale teoria è stata riproposta come spiegazione dell'autismo. Il interessate andate a pag. 170)
ragionamento riduzionistico per salti renderebbe possibile affermare che la neuroimaging consente di
osservare non solo le connessioni tra le aree cerebrali e le sequenze che determinano la risposta L'antiriduzionismo fenomenolgico
Husserl nele pagine che dedica all'epoché descrive le procedure specifiche della fenomenologia ed
motoria, ma anche il ragionamento che sta alla base dell'intenzionalità della persona e che guida il evidenzia la netta separazione tra quest'ultima e il riduzionismo. In La crisi delle scienze europee
suo comportamento sociale. In altre parole, viene favorita l'ingenua illusione che scambia le descrive tutti i danni prodotti dal riduzionismo e quelli che ancora potrebbe produrre nella società.
immagini dell'attività cerebrale con la comprensione dei piani intenzionali d'azione del soggetto, Tende a sollecitare un atteggiamento fenomenologico in coloro che si apprestano al lavoro di ricerca,
messi in atto in caso di benessere e in condizioni patologiche conclamate. mirato a smascherare ed evitare qualsiasi forma di riduzionismo semantico e concettuale.
In un testo dal titolo “So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio” è scritto che la
comprensione immediata delle emozioni altrui, possibile attraverso i neuroni specchio, consente
anche l'empatia. In tal senso, il meccanismo dei neuroni specchio, estrapolato con il ragionamento Il “tirocinio interno” come apprendimento del “Neurtige Einstellung” fenomenologico
riduzionistico per salti da discipline fuori dall'ambito neurofisiologico, sembrerebbe autorizzare Nel 1995 la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bari dedica una giornata di
sconfinamenti in altre aree. Il ragionamento espresso nel libro salta da ipotesi fatte in campo riflessione all'esperienza innovativa del tirocinio introdotta nel corso di laurea in Scienze
neurofisiologico sulle aree cerebrali motorie, a comportamenti vissuti in prima persona, riguardanti la dell'Educazione. Giordano, chiamata a relazionare, presenta alcune linee di orientamento che si
comprensione immediata dell'altro e il comportamento empatico. traducono in “Neuartige Einstellung” (nuovo atteggiamento). Espone i punti cardine del contesto
È importante fare un breve accenno al principio di responsabilità di Jonas e il principio di formativo fenomenologico entro cui operare le modifiche che Husserl auspica. Spiega come
precauzione di Agazzi. Entrambi esprimono la razionalità prudenziale. Con il principio di l'esperienza di tirocinio porrebbe il tirocinante in professione d'aiuto nella condizione di spostare la
responsabilità Jonas denuncia l'utopismo prometeico e l'utopia baconiana sintatizzata nella frase sua attenzione su quello che Husserl definisce spazio relazionale, il quale non è dato a priori ma deve
“sapere è potere”. Questo principio può essere sintetizzato con la frase “Agisci in modo che le essere creato e mantenuto. Questo spazio concerne la mente individuale come rete di conoscenze e
conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un'autentica vita umana sulla relazioni interpersonali, sociali e collettive. L'esperienza del docente formatore avviene sempre in
terra”. Mentre il principio di precauzione di Agazzi afferma che se il processo tecnico-scientifico uno spazio relazionale costruito con l'allievo. Il tirocinio può, inoltre, essere l'occasione per riflettere
causa molti danni, esso deve essere interrotto. L'epistemologo professionista si pone il problema in modo critico sull'efficacia dell'insegnamento accademisticobasato sull'unidirezionalità della
relativo alle conseguenze date dal tentativo di creare attese e speranze sulla possibilità di controllare i trasmissione autoritaria della conoscenza. Usare il pensiero fenomenologico per creare lo spazio
problemi riguardanti le interazioni. Nel ragionamento riduzionistico per salti si denuncia la relazionale nel tirocinio rende quest'ultimo un laboratorio esperienziale, di ricerca e anche di
scomparsa della persona come soggetto etico. La persona diventa una sorta di ameba. L'ameba si osservazione. Tuttavia, questo spazio esperienziale, di osservazione e ricerca può presentare dei punti
moltiplica per associazionismo. critici. I confini entro cui il laboratorio fenomenologico è costruito riflettono la metodologia che ne
ha permesso la costruzione. Il cambiamento che Husserl richiede a tutti coloro che vogliono produrre
conoscenza investe la capacità osservativa e di linguaggio tramite i quali i fenomeni osservati sono
La “Wunderkammer massmediatica” quale deriva del “ragionamento riduzionistico per salti”
Dal punto di vista epistemologico poniamo attenzione all'azione del “come se”. Il ricercatore deve assemblati nelle diverse forme di ragionamento.
agire nel rispetto della dimensione etica e deontologica che va dal rigore metodologico, alla
delimitazione dei confini disciplinari entro cui descrivere i dati, alla correttezza nella comunicazione L'atteggiamento fenomenologico: premessa all'elaborazione della reiterazione inconscia dei
dei risultati. Gli autori di Neuro-mania radicano nel marinismo la presenza della cosiddetta riduzionismi
Wunderkammer mediatica che consiste nel proporre delle immagini del cervello per quello a cui Le descrizioni fenomenologiche si occupano di individuare gli aspetti razionali dei riduzionismi e i
alluderebbero se trasposte in ambiti diversi da quello neurologico, sulla base dell'identificazione tra rischi che essi possono comportare. Husserl mostra la complessità delle procedure attuate per portare
cervello e mente. La Wunderkammer è sostenuta da coloro che non avendo le competenze per coloro che le apprendono ad allontanarsi dalle procedure riduzionistiche e adottare un atteggiamento
comprendere la complessità si accontentano di spiegazioni povere, semplicistiche e monocausali. fenomenologico. Queste procedure fenomenologiche si collocano all'interno di una epoché
Oggi, l'introduzione di nuove discipline, prodotte da ragionamenti riduzionistici seriali (es: (sospensione del giudizio) che predispone la sospensione delle abitudini e delle ovvietà concettuali
neuroeconomia, neuroestetica, neurodesign..), non sono che la somma di parainformazioni per dare spazio ad una nuova prospettiva. Husserl pone al centro di questo processo di cambiamento
provenienti da diverse aree disciplinari e rispondono a esigenze esterne alla ricerca scientifica. In il ricercatore e formula l'itinerario per formare la mente del ricercatore al nuovo atteggiamento. Le
conclusione, è necessario che i ricercatori dispongano almeno di una formazione epistemologica procedure proposte da Husserl invitano a svuotare la propria mente di tutte le preconcezioni e
primaria di base, al fine di eliminare i riduzionismi e agire nel rispetto del codice deontologico. pregiudizi e di tutte le informazioni immagazzinate in modo frammentario e frammentato, soprattutto
quando esse si sono fossilizzate, riducendo la percezione e la conoscenza a semplice reiterazione di
schemi. Husserl si ferma alla sfera del pensiero consapevole nell'analisi del cambiamento mentale di
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chi promuove conoscenza. riduzionismi non è sol del ricercatore, perché quest'ultimo non opera da solo nella ricerca ma opera in
un contesto collettivo. Quindi l'epistemologo professionista deve far convergere l'attenzione su questi
temi ed evitare il rischio che spinte alla frammentazione possano imbrigliare le risorse
L'epistemologo professionista e la fenomenologia del riduzionismo
Quando descrive le forme di riduzionismo, Husserl parla anche della loro comunicabilità, oltre che dell'interdisciplinarità nella multidisciplinarità.
conoscenza. Ad esempio, avvia il processo tramite il quale coloro che si apprestano alla ricerca
possono riconoscere il rischio di incorrere nel riduzionismo semantico e nel ragionamento per Evandro Agazzi e la “radice pragmatica” dell'interdisciplinarità
riduzionismo. Husserl non ritiene che sia necessario tener conto delle istanze inconsce che Agazzi chiarisce le motivazioni, la natura, le condizioni, i metodi e il valore culturale
intervengono nella formazione del riduzionismo. Tuttavia, dopo i contributi di Husserl e Freud, dell'interdisciplinarità. Pone il nesso tra contesto e decisionalità come fattore costitutivo
l'epistemologo professionista non può limitarsi all'osservazione dei modi in cui si manifesta il dell'interdisciplinarità. Per attuare una condizione conoscitiva interdisciplinare, è necessario che ci
riduzionismo. sia un problema complesso che può essere compreso solo osservandolo da ottiche diverse, e che si
I ricercatori sono esposti al rischio di incorrere nei riduzionismi anche in assenza di una prendano delle decisioni a riguardo. In Cultura scientifica e interdisciplinarità Agazzi scrive che per
interdisciplinarità della ricerca e anche se sono consapevoli dei modi in cui le procedure dar forma all'interdisciplinarità è necessario considerare molti elementi di giudizio (che non possono
riduzionistiche possono manifestarsi. Pertanto, il compito dell'epistemologo professionista non si essere forniti da una cerchia limitata di competenze specializzate) che devono essere valutati da una
limita a denunciare i riduzionismi pre-esistenti o quelli attivi al momento, ma mira a smascherare i persona o un gruppo che non sia più competente degli altri, ma che sappia effettuare una sintesi di
riduzionismi sul campo, e a portarli sul piano della consapevolezza nei luoghi predisposti alla essi e prendere la decisione più consona. Per Agazzi l'interdisciplinarità è un tratto costitutivo della
formazione alla ricerca e a rendere efficace la competenza interazionale e specialistica. A giustificare scienza applicata e riguarda tutte le procedure volte all'incremento di conoscenza relative alle
i riduzionismi vi sono non sol componenti consce, ma anche altre inconsce, alcune delle quali sono dinamiche psicoog