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DSM IV.
La scala di valutazione comprende 15 item comportamentali, individuati sulla base di cinque accreditati
sistemi diagnostici (Kanner, Creak, Rutter, NSAC e DSM III-R); i vantaggi della CARS sono l’estensione a
diversi professionisti della possibilità di fare diagnosi, identificazione di sintomi comportamentali per
effettuare nuove ricerche e nuove classificazioni; applicabilità a bambini d’ogni età e realizzazione di
valutazioni oggettive e quantificabili.
I primi 12 item riguardano:
- relazioni sociali; - uso del corpo;
- risposte visive; - ansia;
- imitazione; - utilizzo degli oggetti;
- risposte uditive; - linguaggio verbale;
- emozioni; - adattamento al cambiamento;
- gusto-odorato-tatto - comunicazione non verbale.
Gli ultimi 3 item richiedono invece all’esaminatore di considerare il livello globale di attività mostrato dal
soggetto, il suo funzionamento intellettivo e una valutazione globale sul livello di autismo percepito; è
possibile così effettuare una valutazione differenziale precisa ma non del tutto esente da difetti, dato un
certo livello di discrezionalità. Item della CARS
Relazioni sociali: si tratta di rilevare la persistenza e l’insistenza necessarie per ottenere l’attenzione del
bambino; le sue reazioni al contatto fisico, alle carezze, alla interruzione di un gioco divertente; se prende
delle iniziative nei confronti di un altro.
Imitazione: occorre considerare il modo in cui il bambino imita i comportamenti verbali e non verbali di un
altro, quali ripetizioni di suoni, di movimenti delle mani e del corpo, se risponde a un gesto della mano per
dire “ciao”.
Emozioni: valutare il modo in cui il bambino risponde agli stimoli piacevoli e a quelli spiacevoli, se reagisce
in modo adeguato o se cambia di umore senza ragione apparente; se non reagisce affatto mentre un
soggetto tipico della stessa età si sarebbe agitato.
Utilizzo del corpo: considerare eventuali anomalie delle posture del bambino; se si dondola
continuamente; se cammina sulla punta dei piedi; se utilizza spesso il proprio corpo in maniera bizzarra.
Uso degli oggetti: si tratta di stabilire l’interesse del bambino per gli oggetti e quale utilizzo ne fa; se
manifesta una preoccupazione eccessiva per la ruota di una macchina; se passa troppo tempo a guardare
l’acqua che scorre nel lavabo.
Adattamento al cambiamento: verificare le difficoltà del bambino a modificare delle routines o ad
adattarsi a determinanti cambiamenti nella sua stanza; nel percorso da effettuare per andare a scuola; se
manifesta angoscia nell’apparizione di una persona nuova o se non se ne cura proprio.
Risposte visive: osservare come il bambino guarda gli oggetti e le persone; se occorre richiamarlo; se evita
di guardare l’altro negli occhi; se guarda e proprie dita che si muovono facendo filtrare la luce.
Risposte uditive: considerare le risposte bizzarre del bambino ai suoni; se reagisce in maniera
inappropriata alle sirene o al rumore di un autobus; se si copre le orecchie con le mani e sussulta per
rumore normali.
Gusto-odorato-tatto: rilevare le reazioni del bambino agli stimoli gustativi, olfattivi e tattili; se reagisce in
maniera inappropriata; se non avverte il dolore quando cade o si brucia.
Paura-ansietà: tener conto delle paure vere e proprie del bambino, delle sue crisi, della tendenza a
nascondersi, delle risa nervose; se sono frequenti e quanto durano; se sono esagerate o inesistenti; se
compaiono per la vista di un palloncino gonfiato ad aria o per una marionetta.
Comunicazione verbale: considerare se il bambino non parla; se dice alcune parole sensate e
contemporaneamente utilizza modalità gergali; se manifesta ecolalia (→ disturbo del linguaggio che
consiste nel ripete involontariamente, come un eco, parole o frasi pronunciate da altre persone) differita o
immediata, come ripetizioni delle domande dell’altro; se chiede o partecipa a un breve dialogo.
Comunicazione non verbale: verificare se il bambino utilizza delle modalità non verbali per comunicare,
quali gesti, espressioni facciali, posture, movimenti del corpo; se per chiedere qualcosa prende la mano 7
dell’adulto portandola sull’oggetto o se è in grado di indicare.
La compilazione della CARS è possibile dopo un periodo di 2 o 3 mesi, durante il quale il bambino è stato
osservato una decina di volte in contesti diversi (ambulatorio, casa, scuola), insieme con altre persona e in
condizioni libere, durante le quali l’esaminatore può proporre giochi, disegni, così che si possa osservare le
sue reazioni comportamentali e emotive.
La somma dei punteggi dei diversi item consente di stabilire se il soggetto presenta autismo grave (37-60);
autismo (30-36.5) o non autismo (sotto 30).
La CARS si basa su un concetto unidimensionale di autismo, a differenza dell’ADI-R, e rispetto a questa
tende a diagnosticare un maggior numero di soggetti autistici.
Essa, comunque, è considerata lo strumento di valutazione dell’autismo più affidabile, ed è il più diffuso
negli USA e in Europa.
Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS)
L’ADOS e l’ADI-R rappresentano i più attuali e significativi strumenti di valutazione dei disturbi pervasive
dello sviluppo.
L’ADOS richiede un setting basato su un intenso scambio tra lo psicologo e il soggetto da esaminare; si
tratta infatti di uno strumento di valutazione dei comportamenti del bambino basato sulle risposte di questi
a determinate situazioni stimolo e ad attività prestabilite, così da ottenere informazioni sulle sue capacità
sociali e di comunicazione.
L’ADOS è articolato in 4 diversi moduli, riferiti a diversi livelli di competenza linguistica, che permettono
così di valutare le difficoltà di comunicazione e di reciprocità, indipendentemente dai deficit linguistici
specifici dei soggetti:
1. bambini che non parlano o sanno dire solo poche parole;
2. alcune frasi, anche se non abbastanza fluenti;
3. bambini e adolescenti con linguaggio discretamente fluente;
4. adolescenti e adulti verbalmente fluenti.
La scelta del modulo è il primo obbiettivo dell’esaminatore, e anche l’aspetto cruciale per pervenire a
misurazioni attendibili. Una volta analizzate le competenze linguistiche del bambino, si cerca di stabilire con
lui un rapporto di fiducia, di tipo affiliativo, che consenta di verificare adeguatamente la presenza di
determinati comportamenti sociali e comunicativi.
Con tale strategia interattiva, si individuano dei punteggi globali che consentono di diagnosticare il
presenza o meno di autismo. Moduli dell’ADOS
Modulo 1: gioco libero; risposta al nome; risposta all’azione condivisa; gioco delle bolle; anticipazione di
una routine con gli oggetti; sorriso sociale di risposta; anticipazione di una routine sociale; imitazione
funzionale e simbolica; festa di compleanno; snack.
Modulo 2: prova di costruzione; risposta a nome; gioco di finzione; gioco di finzione condiviso;
conversazione; risposta all’attenzione condivisa; prova di dimostrazione, cioè di rappresentazione da parte
di azione familiare coi gesti; descrizione di una figura; raccontare una storia da un libro; gioco libero; festa
di compleanno; snack; anticipazione di una routine con gli oggetti; gioco con le bolle.
Modulo 3: prova di costruzione; gioco di finzione; gioco di finzione condiviso; prova di dimostrazione;
descrizione di una figura; raccontare una storia da un libro; cartoni animati; conversazione e racconto;
emozioni; difficoltà e fastidio nelle relazioni sociali, pausa; amici e matrimonio; solitudine; inventare una
storia.
Modulo 4: prove di costruzione; raccontare una storia da un libro; descrizione di una figura; conversazione
e racconto; lavoro o scuola attuale; difficoltà e fastidio nelle relazioni sociali; emozioni; prova di
dimostrazione; cartoni animati; pausa; vita quotidiana; amici e matrimonio; solitudine; progetti e desideri;
inventare una storia. 8
La valutazione avviene in una stanza accogliente e attrezzata con giochi, immagini, figure colorate, al fine di
connotare il contesto valutativo come un’occasione di gioco e interazione con l’esaminatore.
Le norme di somministrazione dell’ADOS, pur se conformi a procedure standard, prevedono che le modalità
di stimolo e risposta dell’esaminatore si differenzino in funzione delle esigenze e delle reazioni del
bambino, creando così una reciprocità che è alla base di questo strumento diagnostico.
La diagnosi viene effettuata al termine dello svolgimento del modulo scelto sulla base dei punteggi
attribuiti a una serie di voci che riguardano:
- linguaggio e comunicazione;
- interazione sociale reciproca;
- immaginazione/creatività;
- comportamenti stereotipati e interessi ristretti.
Per ognuno di questi aspetti è previsto un numero diverso di item i quali variano da modulo a modulo che
sono molto più numerosi per gli ambiti della comunicazione e della reciprocità, rispetto alle aree del gioco-
immaginazione e degli interessi-stereotipie.
La caratteristica fondamentale dell’ADOS è quindi di essere basata essenzialmente sugli aspetti interattivi e
comunicazionali del soggetto.
Il punteggio finale, infatti, non comprende i risultati nelle attività di gioco e nei comportamenti stereotipati
e interessi ristretti, e tale scelta sarebbe all’origine di una minore specificità dell’ADOS nell’individuare i
bambini che rappresentano le fasce più lievi dell’ASD.
Autism Diagnostic Interview-Revised (ADI-R)
L’ADI-R è uno strumento che consente di valutare l’autismo nei bambini e negli adulti, e ha un algoritmico
diagnostico basato sia sul DSM IV che sull’ICD-10, per cui individua 3 aree fondamentali:
- area dell’interazione sociale (condivisione emotiva, dare e ricevere consolazione, sorriso sociale e
rispondere agli altri bambini);
- area della comunicazione e del linguaggio (ecolalia, inversione pronominale, uso sociale del linguaggio);
- comportamenti e interessi ristretti, stereotipati e ripetitivi (preoccupazioni strane, manierismi delle
mani e delle dita, interessi sensoriali bizzarri).
La misurazione include anche altri item rilevanti sul piano del trattamento (es. autolesionismo, iperattività)
e le risposte sono registrate dal clinico basandosi sulla descrizione del comportamento del bambino fornita
dai caregiver.
Gli item comportamentali, organizzati intorno alle aree di contenuto, sono specificati con definizioni
operative. Tutte le domande riguardano i comportamenti attuali del soggetto, con l’eccezione di alcuni
comportamenti che avvengono solo in determinati periodi dello sviluppo.
L’ADI-R implica delle misurazioni in ciascuna delle 3 aree diagnostiche, per cui dei punteggi elevati indicano
comportamenti problematici in una particolare area.
La diagnosi di