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Estratto del documento

Diretti: alunni scuola primaria

Indiretti: famiglie e comunità

Obiettivo generale

Educare i bambini al rispetto dell’ambiente

Obiettivi specifici

- Insegnare ai bambini le caratteristiche degli elementi naturali, le specie di pianti ed animali, le energie

rinnovabili e le fonti di inquinamento

- Elaborare le emozioni suscitate dal contatto con la natura, migliorando il rapporto con essa

- Promuovere comportamenti rispettosi dell’ambiente 22

Metodologia

La metodologia scelta è quella del cooperative-learning, molto adatta ai bambini di scuole primarie e che

permette di coinvolgere attivamente i bambini nel processo di apprendimento attraverso attività creative e la

socializzazione. Verrà privilegiata la dimensione del gruppo dei pari, mentre l’adulto spiegherà le regole e

darà le nozioni di base, offrendo modelli di comportamento per imitazione, monitorando i progressi e

fornendo spunti di riflessione. L’apprendimento avverrà inoltre attraverso l’attività del gioco e dei laboratori

creativi.

Attività, fasi, tempi

1. Presentazione del progetto: a docenti e genitori, spiegando gli obiettivi delle attività che verranno

svolte, chiedendo ai genitori in consenso per la partecipazione dei figli e chiedendo loro collaborazione

nel rinforzare nei bambini i comportamenti appresi. Gli insegnanti valuteranno, tramite appositi

questionari ed osservazioni, le conoscenze di base e i comportamenti dei bambini rispetto all’ambiente.

Tempo: riunione di 2 ore

2. Outdoor: con un insegnante ed uno psicologo, i bambini verranno condotti in giardini pubblici ed aree

verdi, per ricevere una stimolazione sensoriale grazie al contatto diretto con al natura. Si promuover la

libera esplorazione, la manipolazione e la motricità, toccando foglie, osservando i colori, le diverse

consistenze della terra. Tempo: uscita di 2 ore

3. Laboratorio espressivo: lo psicologo condurrà un laboratorio rivolto ai bambini per attivare un

confronto sull’esperienza outdoor, sulle emozioni provate, promuovendo uno spazio di riflessione e di

analisi delle emozioni. Con gli insegnanti, i bambini verranno su questo tema dei cartelloni riassuntivi

del laboratorio espressivo

4. Conoscenza dell’ambiente:; un esperto di scienze naturali spiegherà ai bambini le principali specie di

piante, di animali, le fonti di energia rinnovabile, le principali fonti di inquinamento. Tempo: 2 incontri

di 2 ore

5. Educazione ambientale: lo psicologo e l’insegnante aiuteranno i bambini ad apprendere l’educazione

civica e il rispetto dell’’ambiente, spiegando le regole per gettare le cartacce negli appositi contenitori,

al raccolta differenziata, come non sprecare le risorse come l’acqua e la luce. I bambini saranno invitati

ad analizzar ei propri comportamenti a scuola e a casa, acquisendo comportanti più efficaci e

acquisendo maggiore consapevolezza delle proprie scelte rispetto al rispetto dell’ambiente. Tempi: 5

incontri di 1 ora

6. Conclusione: presentazione dei risultati, esposizione dei cartelloni e recita dei bambini sui

comportamenti corretti da tenere. Tempo: una riunione di 3 ore

Tempo totale: 7 mesi

Risorse

Risorse materiali: locali, materiale cartaceo e da ufficio, test

Risorse umane: 1 psicologo, 1 insegnante, 1 esperto scienze naturali

Budget Retribuzione degli operatori come da tariffario ordini stico

Materiale cartaceo e da ufficio:300

Rischi

standard

Valutazione

Standard 23

Prevenzione della depressione post-partum

Neonati alla luce, mamme nel buoi

Premessa e analisi del contesto

Nelle nostre società si sta sempre di più diffondendo una specifica forma di depressione, la depressione post-

partum. In molti casi, tale patologia non arriva neanche alla consultazione medica poiché le mamme si

vergognano e si sentono in colpa nel mostrare emozioni negative relative ad un’esperienza che culturalmente è

connotata da positività, gioia e felicità. In realtà, l’esperienza della maternità è molto complessa, implica un

percorso psicologico intenso che offre l’opportunità di rivedere i propri legami infantili, rielaborare i conflitti

del passato preparandosi, così ad un nuovo assetto identitario ,maturo e integro funzionale ad accogliere il

nascituro; tale processo può però essere destrutturante per personalità fragili che esposte a tale stress eccessivo

possono sviluppare un quadro psicopatologico come quello depressivo.

Dal punto di vista psicodinamico, se la neomamma ha avuto una relazione con la propria madre positiva,

allora potrà identificarsi con un’immagine di fertilità e protezione e contemporaneamente con se stessa

bambina, ricordando il bisogno di affetto che manifestava e la fiducia che sarebbe stato soddisfatto dia propri

genitori, riuscendo così a calarsi nel ruolo di madre e comprendendo i futuri bisogni del proprio bambino. Se

invece la relazione con la propria madre è stata conflittuale, la donna risperimenterà emozioni negative, la

dolorosa fusione vissuta da bambina con una madre non disponibile, sentendo di aver fallito nel processo di

individuazione riducendo la propria disponibilità nei confronti del nascituro. Se non sostenuta nell’affrontare i

propri conflitti irrisolti, lo sforzo intenso di adattamento psicologico, fisiologico e sociale richiesto dal ruolo

materno, esporrà la donna a quadri psicopatologici più o meno gravi. Nell’ambito della depressione, il

disturbo più lieve è il baby blues o maternity blues, un disturbo emozionale lieve, transitorio di cui soffre più

della metà della donne occidentali nei giorni immediatamente successivi al parto. È caratterizzato da

abbassamento del tono bellumore, sensazione di stanchezza, tristezza,c risi di pianto, sfiducia; compare di

solito verso il 4-5 giorno dal parto, periodo della montata lattea, può durare da alcune ore a pochi giorni ma si

risolve spontaneamente. Se però persiste e si aggrava si parla dello strutturarsi di una vera e propria

depressione post-partum, per poi arrivare, nei casi più gravi alla psicosi puerperale. Il DSM-IV riporta una

specifica forma di depressione ad esordio post-partum con sintomi quali tono dell’umore depresso per la

maggior parte del giorno, disturbi del sonno quali insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento

psicomotorio, spossatezza, sentimenti di autosvalutazione e colpa eccessivi e inappropriata, riduzione delle

capacità di pensare e concentrarsi. La psicosi puerperale individua un quadro depressivo post-partum grave,

con destrutturazione delle funzioni psichiche, compromissione dell’esame di realtà e sintomi psicotici quali

deliri ed allucinazioni.

La depressione post-partum non compromette soltanto il benessere psicologico della madre ma anche quello

del bambino poiché si ripercuote sulle modalità di interazione e di accudimento che la madre struttura nei

confronti del figlio.

Destinatari

Diretti:20 donne dall’ultimo trimestre di gravidanza fino ai 5 mesi di vita del bambino afferenti al consulorio

Indiretti: neonati, famiglie e comunità che gode di mamme in salute e con un rapporto positivo con i figli

Obiettivo generale

Prevenire la depressione post-partum nelle puerpere, fornendo indicazioni sulle varie forme di depressione,

incoraggiandole ad esprimere il loro disagio senza timore di essere giudicate, evitando che esso posa

strutturarsi e aggravarsi

Obiettivi specifici

- Screening di prevenzione e individuazione dei casi a rischio

- Illustrare le diverse forme di depressione post-partum 24

- Fornire indicazioni alle madre su cosa fare e a chi rivolgersi se dovessero avvertire dei sintomi dopo il

parto

- Sostegno dei casi a rischio con eventuale invio ad uno psicoterapeuta

- Attivazione di una rete di sostegno per il dopo parto

- Monitorare l’andamento degli eventuali disturbi dell’umore delle madri

Metodologia

Si fa riferimento all’approccio teorico e metodologico psicodinamico che si concentra sull'analisi delle

rappresentazioni, dei vissuti, delle fantasie, conflitti e angosce, promuovendo la loro rielaborazione. Si

promuove la consapevolezza delle risorse ma anche dell’ambivalenza dell’esperienza della genitorialità legata

alla transizione evolutiva, alla riorganizzazione psichica e alla ridistribuzione degli investimenti narcisistici e

libidici.

Attività, fasi, tempi

1. Presentazione del progetto alle donne in gravidanza che partecipano al corso preparto in consultorio e

somministrazione di un questionario per la valutazione delle aspettative e dei bisogni per rendere il

progetto flessibile e i partecipanti attivi. Tempo: una riunione di 2 ore

2. Somministrazione del Contextual Assessment of maternity Experience per effettuare uno screening e

la presenza di fattori di rischio psicosociali individuando casi a rischio di disturbi dell’umore nel post-

partum. Tempo 1 mese, 1 incontro per donna

3. Incontri di discussione sulla depressione post-partum: nel corso pre parto vengono già trattati dei temi

relativi alla riorganizzazione delle dinamiche familiari alla nascita del figlio.In tali incontri si

inseriscono anche delle informazioni sulle diverse forme di depressione post-partum dando indicazioni

sui sintomi e su come fare e come richiedere aiuto. Lo psicologo si occuperà di promuovere il

confronto e la discussione tra le donne riguardo alle paure, alle ansia e alla insicurezza e un’assistente

sociale presenterà alle donne i servizi territoriali che possono creare una rete di sostegno di aiuto per

queste donne. Tempo: 4 incontri i 2 ore

Colloqui individuali: le donne che risultano a rischio vengono invitata a partecipare a dei colloqui di

sostegno e prevenzione con lo psicologo, che si focalizzerà sul disagio e la rielaborazione dei conflitti,

esplorando le risorse a disposizione della donna per affrontare la maternità. Tali colloqui non sono di

psicoterapia, e viene previsto l’invio allo psicoterapeuta solo nei caso che ne richiedano l’urgenza di

intervento. Tempi: ciclo di 5 colloqui per le donne ritenute a rischio e per coloro che lo chiedano

4. Incontri di home visiting: uno psicologo e un’ostetrica incontrano al 1 e al 5 mese di vita del bambino,

la diade nella propria casa, in modo da poter condurre un’osservazione in un contesto familiare,

focalizzandosi sull’interazione della diade, sui bisogni espressi ed accolti, sostenendo una positiva

esperienza relazione ed affettiva. La sola presenza di figure professionali competenti e supportive

svolge la funzione di sostegno alla madre per superare l’isolamento sociale. Viene somministrato

l’Edinburgh Postnatal depression Scale, una scala self report che le donne compilano facendo

riferimento a come si sono sentite nei precedenti 7 giorni. Tempi: un incontro domiciliare a sett

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
47 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atreyu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività in psicologia clinica e della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Volpato Chiara.