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LA SOCIOLOGIA INCONTRA LA STORIA. LA TEORIA DELLA MODERNITA' DI

GIDDENS. SOCIOLOGIA E MODERNITA'

Pochi scienziati contemporanei si sono dedicato con tanta energia quanto Giddens a riesaminare il

rapporto tra sociologia e modernità che sono tra di loro strettamente correlati. Il discorso sociologico

sulla modernità incontra una doppia sfida:in primis che è anche il prodotto dell'oggetto che studia, la

teoria sociale deve impegnarsi in una riflessione autocritica;l'altra sfida è quella di dover affrontare la

modernità sia come epoca storica sia come condizione della società. Giddens sembra meno preoccupato

delle grandi problematiche sociologiche nella sua opera la struttura sociale di classe nelle società

avanzate egli affronta importanti questioni legate al problema di classe e della formazione di classe

nelle società contemporanee. Qui l'autore si lanci in un commento critico su problematiche teoriche

nell'opera dei classici delle scienze sociali e punta, per quanto non definitivamente, a sviluppare una

propria teoria sociale. Giddens studia la psicologia attraverso la teoria della strutturazione che si rifà a

Freud e la riflessività che affronta tematiche psicologiche. Egli manifesta sempre maggiore interesse

per la grande teoria, concentrandosi su un pugno di teorici classici soprattutto, Marx Durkheim e

Weber. I suoi lavori si prefiggono di illustrare la sociologia classica e non certo di presentare un nuovo

quadro o schema di riferimento per la comprensione della vita sociale. Lo scopo è nientemeno che

sviluppare uno schema concettuale e una metodologia non positivisti per le scienze sociali, attraverso

l'analisi di teorici della filosofia ermeneutica. Lo scopo principale è quello di tracciare i contenuti del

suo personale contributo alla teoria sociale. Questa fase si chiude con la pubblicazione nel '84 di La

costituzione della società. Successivamente vi è una netta rottura con i lavori precedenti, egli affronta

adesso la sociologia della cultura e in particolare i problemi correlati alla modernità e alla perdita di

significato della tradizione in Le conseguenze della modernità egli esplora i lineamenti centrali della

modernità maura e il loro rapporto con la condizione cosiddetta postmoderna. Nella sua opera “oltre la

destra e la sinistra egli delinea la possibilità di una nuova agenda politica socialdemocratica,

affrontando recenti mutamenti sociali come la perdita di significato della tradizione e la

globalizzazione. Molto importante di Giddens è la teoria della strutturazione è una teoria generale che

intende esplorare l'interazione fra la struttura sociale e l'azione umana, essa emerge come alternativa

teorica allo struttural funzionalismo e alle prospettive interazioniste. La teoria della strutturazione di

Giddens ambisce a trascendere la tradizionale divisione micro/macro della sociologia. Analisi

istituzionale e l’analisi della condotta strategica la teoria della strutturazione punta ad attribuire eguale

statuto a entrambi tipi di analisi. Egli sostiene che l’azione umana non è una serie di atti discreti bensì

un flusso di condotta continua. L’idea di struttura di Giddens è differente da quella altri autori

funzionalisti o struttural funzionalisti. Mentre questi tendono a combinare struttura e sistema. Giddens

li distingue nettamente. L’ultimo si riferisce al modellare le relazioni sociali nel tempo e nello spazio,

mentre la prima si riferisce a un insieme di regole e risorse sociali che sono ricorsivamente implicate

nell’interazione. Egli tenta di collegare diverse dimensioni temporali di analisi. Per Giddens l'azione

umana non è una serie di atti discreti, bensì un flusson di condotta continuo. L’azione è una corrente di

interventi causali attuali o potenziali di essere corporei nel processo continuo di eventi-nel-mondo.

Questa definizione sgancia l'Agency dall'intenzionalità, la prima non si riferisce alle intenzioni che le

persone hanno nel fare le cose, ma alla capacità di fare le cose. L'azione umana andrebbe vista come

finalizzante e non come finalizzata. Dunque le persone possono anche mancare di chiarezza in quello

che fanno ma non di meno continuano a farlo. Per Giddens il potere è intrinseco all'Agency cioè si

riferisce alla capacità dell'individuo di intervenire in maniera causale in una serie di eventi. Il potere

non va dunque visto come un freno o impedimento alla libertà e all'emancipazione, in quanto tutto i

rapporti di dipendenza generano risorse che consentono ai subordinati di influenzare i superiori. Anche

l'idea di struttura e sistema è differente rispetto agli struttural funzionalisti. Per struttura si riferisce a un

insieme di regole e risorse sociali che sono ricorsivamente implicate nell'interazione, cioè rappresenta

l’assenza del soggetto e l’insieme di regole; mentre per sistema ci si riferisce al modellare le relazioni

sociali nel tempo e nello spazio. Giddens distingue 2 tipi dir regole e 2 tipi di risorse. Le regole o vanno

a costruire il significato delle cose o informano la sanzione della condotta. Le risorse possono essere

autoritative, cioè il controllo sulle persone o allocative, il controllo su cose o oggetti. Nella

terminologia di Giddens le istituzioni non sono organizzazioni ma sono le pratiche regolarizzata che si

protraggono a lungo nel tempo e nello spazio. Le proprietà strutturali sono le caratteristiche

istituzionalizzate dei sistemi sociali, che garantiscono loro la solidità attraverso il tempo e lo spazio. Lo

studio dei principi strutturali è il livello più astratto dell'analisi sociale e consente a Giddens di

distinguere fra differenti tipi di società: tribale, divisa in classi, capitalista. Le strutture così come le

regole e le risorse, sono comprese distinguendo analiticamente 3 modalità, cioè linee di mediazioni fra

interazione sociale e struttura sociale. Queste modalità sono comunicazione di significato dove gli

individui attingono a schemi interpretativi che a livello di struttura sociale possono essere trattati come

regole semantiche; applicazione delle sanzioni che comporta che le persone attingano a norme che nella

struttura sociale possono essere analizzate come regole morali; e uso del potere dove gli individui

attingono ad attrezzature che a livello strutturale possono essere analizzate come risorse. Gli individui

sono esseri consapevoli che attingono a queste modalità per agire nella loro interazione quotidiana. Per

quanto riguarda l'analisi istituzionale, possono essere distinte varie istituzioni e proprietà

strutturali:S=Significazione;D=Dominio;L=legittimazione. L'idea di Giddens della dualità di struttura è

che le strutture così come le regole e le risorse sono sia precondizione sia risultato inintenzionale

dell'azione degli individui. Dualità di strutturaalcune parti di essa sono precostituenti altre nascono con

azioni di individui. Egli vede le strutture come tracce di memoria che sono costantemente attualizzate

nelle pratiche sociali, e le strutture in questo senso sono dunque interne alle nostre azioni.

Esse non sono meramente costrittive ma anche abilitanti, per esempio non è nonostante l'esistenza del

linguaggio che siamo in grado di pensare o agire, ma è precisamente grazie all'esistenza del linguaggio.

Per Durkheim il dualismo della struttura condiziona l’azione per Giddens non è vero perché le strutture

esistono grazie alle nostre attivazioni (se smettiamo di parlare quella lingua, essa scompare). Giddens

afferma poi che gli individui sono attori intelligenti, che sanno parecchio della vita sociale anche se non

in maniera necessariamente esplicita (es non conosciamo le regole della grammatica, ma comunque

riusciamo a parlare). Giddens propone un modello d’azione stratificato secondo cui la coscienza pratica

va distinta dalla coscienza discorsiva e dall’inconscio. Giddens vede che la maggior parte delle nostre

regole sociali sono legate a un senso di sicurezza ontologica. Quando questi schemi si rompono e viene

a mancare la sicurezza ontologica, così si genera ansia e rabbia. La dualità di struttura assume valenza

centrale nel problema dell’integrazione, egli distingue tra integrazione sociale e sistematica: la prima si

riferisce alla reciprocità fra individui in contesti di compresenza; l’altro riguarda la reciprocità fra

gruppi o collettività nell'arco di intervalli spazio temporali estesi. Dalla dualità di struttura consegue

che l'integrazione sociale è essenziale per l'integrazione sistemica. In realtà ogni interazione faccia a

faccia porta inintenzionalmente alla riproduzione delle strutture, e alla fine contribuisce a vincolare

tempo e spazio. Vi sono poi altri tipi di conseguenze inattese che pure sono necessarie all'integrazione

sistemica.

Ricorsività causali omeostatiche che si riferisce all'operazione di ricorso causale dove una serie

* di variabili influisce sull'altra, e la prima variabile della serie riceve l'influsso dell'ultima in

modo da mantenere il suo stato iniziale.(es. Povertà,privazione materiale,istruzione bassa,

privazione materiale)

Autoregolazione tramite feedback che prevede un cambiamento di direzione

* Autoregolazione riflessiva, processi nei quali la conoscenza del mondo sociale viene dagli

* individui nelle proprie azioni (es politici +conoscenza su povertà ed agire).

La disaggregazione invece, rimuove l’immediatezza. Giddens distingue due tipi di disaggregazioni: gli

espedienti simboli che sono mezzi d'interscambio che trascendono il tempo e lo spazio(es moneta) e

sistemi esperti che sono sistemi di conoscenza specialistica e perizia professionale che rendono

possibile l'adeguato funzionamento della nostra vita quotidiana. (es esp. Tec. X costruire aeroplano)

Le gente tende ad avere fede sia nei sistemi simboli sia nei sistemi esperti, ciò implica che nella

modernità la fiducia ha un ruolo dominante.

Tilly: storico e sociologo, sviluppa un originale teoria dell’azione collettiva. Egli va contro una

tradizione presente alla sociologia che tratta la protesta popolare di massa come segno di disagio

psicologico. Egli preferisce una visione dal basso all’alto in base alla quale la mobilitazione, l’azione

collettiva e anche le rivoluzioni risultano parte integrante e non meno legittima della vita sociale

moderna. Tilly propone un modello a 4 componenti principali:

Gli interessi che sono in gioco quando un gruppo interagiscono con un altro;

1. L’organizzazione del gruppo;

2. La mobilitazione il processo attraverso cui il gruppo acquisisce le risorse;

3. L’opportunità riguarda il rapporto fra il gruppo e il mondo che lo circonda (dei cambiamenti

4. possono sign

Dettagli
A.A. 2015-2016
12 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sabrinamontano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Pirone Francesco.