vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
-COLLETTIVITA’/INDIVIDUO
Dicotomie che tendono a spiegare il passaggio dall’età arcaica
all’età moderna.
Tutti i sistemi di azione devono assolvere quattro funzioni
fondamentali (modello AGIL)
A= ADATTAMENTO : ricavare le risorse dall’ambiente per poi
ridistribuirle,compito delle istituzioni economiche;
G= RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO : mobilitare le risorse per
ottenere degli scopi,compito delle istituzioni politiche;
I= INTEGRAZIONE : il sistema delle regolare e coordinare le relazioni
tra le sue unità,compito delle istituzioni giuridiche;
L=MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA LATENTE :gestione della
tensione,compito delle istituzioni religiose e della famiglia.
Il modello AGIL viene assicurato dalla socializzazione che permette
di possedere valori condivisi e quindi motiva gli attori; il controllo
sociale tramite le sanzioni negative obbliga gli attori alla
conformità.
Si distingue da Parsons,Merton,il quale è un attivo ricercatore
empirico di cui non tutti i lavori rientrano nel filone funzionalista:
mentre Parsons innalza le istituzione,sacralizzandole,Merton elabora
le alternative funzionali,ovvero nessuna istituzione è sacra poiché
può essere sostituita.
Merton elabora le teorie a medio raggio : teorie basate su un
numero limitato di assunti da cui possono derivare ipotesi specifiche
verificabili empiricamente.
Si sofferma sulle funzioni manifeste e latenti : le funzioni sono
elementi che producono un adattamento ad un sistema dato ; le
manifeste sono osservabili ed attese ; le latenti non sono né
riconosciute né intenzionali.
Famosa la sua teoria della devianza,che si distacca dalla visione di
Parsons di un attore motivato al raggiungimento dello scopo tramite
mezzi istituzionalizzati,poiché Merton suddivide gli individui in :
- CONFORME : studia e lavora
-INNOVATIVO :utilizza mezzi non istituzionalizzati
-RITUALISTA : utilizza i mezzi in maniera automatica
-RINUNCIATARIO : rifiuta mete e mezzi istituzionalizzati
-RIBELLE : rifiuta mete e mezzi istituzionalizzati per sostituirli ad
altri non istituzionalizzati.
La teoria del conflitto
Studiosi macrosociologici,i tdc (teorici del conflitto) vedono la
società come un’arena in cui i gruppi lottano per il potere; gli
individui posseggono interessi di base ed il potere è il nucleo delle
relazioni sociali,i valori e le idee sono armi usate per i propri fini.
Possiamo distinguere i tdc in “CRITICI” ed “ANALITICI” :
Critici seguono il pensiero di Marx e sono convinti che possa
esistere una società senza conflitto;
Analitici seguono il pensiero di Weber che considera il conflitto
inevitabile e perpetuo.
Marx : nasce da genitori ebrei convertiti al protestantesimo per
evitare discriminazioni;divenne radicale avversario della
religione,tant’è vero che la definì “l’oppio dei popoli”,scrisse il
“manifesto del partito comunista” dove espose il suo programma
rivoluzionario; ritiene che gli individui abbiano interessi
definiti,insistendo sul fatto che le idee prevalenti riflettono gli
interessi della classe dominante.
Marx distingue tre aspetti dell’organizzazione sociale :
-Le forze materiali di produzione (risorse per la sussistenza)
-Rapporti di produzione (regolazione di diritti e proprietà)
-Forme di coscienza sociale ( ideali )
Cambiando il modo di produzione cambiano i rapporti sociali.
Marx denuncia che la storia di una società è dovuta alle lotte tra
classi ove i capitalisti sono gli oppressori ed il proletariato gli
oppressi, tale oppressione avviene perché il capitalista trattiene il
plus valore della merce e la investirà arricchendosi,mentre il
lavoratore verrà solo sfruttato.
Infatti il Marxismo è l’analisi dello sfruttamento capitalistico.
Marx ha sempre considerato le donne come oppresse,vittime del
capitalismo e della famiglia borghese : la donna viene considerata
come mezzo per la riproduzione che ha venduto il proprio corpo per
sempre.
Anche il ruolo dello Stato va ridiscusso poiché quest’ultimo rende
possibile lo sfruttamento,essendo il braccio operativo della classe
dominante.
Tra i teorici critici troviamo Pierre Bourdieu,uno dei più noti
rappresentanti della sociologia critica;infatti critica Marx per aver
definito analizzabile la società in termini di
classe,sottolinea,invece,limportanza delle istituzioni scolastiche e
sostituisce il termine classe con il termine campo,inteso come arena
sociale.
PB non assegna il potere,come Marx,al campo economico ,ma
sostiene che ogni campo è autonomo e distingue :
Campo economico : controllo delle risorse;
Campo sociale : controllo delle relazioni sociali in virtù delle
posizioni sociali;
Campo culturale: trasmesso dai genitori tramite il patrimonio
culturale, ovvero una riproduzione sociale attraverso la quale
vengono trasmessi tutti i valori e gli ideali; tale teoria tende a
dimostrare il funzionamento latente dell’apparato educativo.
I figli delle classi sociali più elevate possiedono comportamenti di
base appropriati e di conseguenza saranno favoriti dal sistema
educativo.
I tdc analitici seguono il pensiero di Weber,figlio di
borghesi,partecipò attivamente alla vita politica e definì la
razionalità moderna come una “gabbia d’acciaio” che imprigiona il
mondo dominato dalla burocrazia. Weber,interessato al potere,lo
distingueva in LEGITTIMO,ILLEGITTIMO ED AUTORITA’ la quale
presuppone che determinati individui abbiano il diritto di essere
obbediti,esistono 3 tipi di autorità :
-Carismatica: sottomessi ad una specifica persona molto capace
che possiede un carisma innato;
-Tradizionale: sottomessi ad un buon governatore per consuetudine
-Legale/razionale: si fonda su regole formali che autorizzano al
compimento di determinati atti.
Weber distingue tre diverse categorie sociali :
-Classe: individui che condividono la stessa posizione economica
-Ceto : gruppo che condivide lo stesso stile di vita
-Partito : associazione per ottenere vantaggi ideali o materiali.
Tra i maggiori esponenti di tale filone troviamo: Dahrendorf, Coser e
Collins.
Dahrendorf è stato sempre impegnato in politica,il fattore
determinante della struttura sociale è il POTERE che determina le
norme che aiutano i potenti;le posizioni sociali differenti richiedono
capacità differenti e tali posizioni vengono classificate come
superiori o inferiori l’una rispetto all’altra. Nella sua opera più nota
“Classi e conflitto di classe nella società industriale”, Dahrendorf
esprime il suo pensiero sull’autorità che può essere legittima se
delimitata da norme sociali.
Un gruppo per essere attivo richiede un fondatore e che i potenziali
membri siano vicini geograficamente, comunichino tra loro,
provenghino dalla stessa classe sociale. Secondo Dahrendorf la
violenza di un conflitto dipende dal tipo di arma scelta,dall’intensità
e dalla partecipazione,il livello di “violenza” deve essere comunque
istituzionalizzato,quindi si deduce che l’organizzazione più potente
all’interno della società sia lo Stato.
Coser nato da banchieri ebrei lasciò la Germania ai tempi di Hitler e
fu internato dai francesi poiché nemico ;Coser sostiene che il
conflitto porta al cambiamento che non deve essere per forza
distruttivo,ma può essere innovativo, essenziale e può provocare
coesione e stabilità in un gruppo a meno che non coinvolga i
principi sociali di base e che quindi risulti disgregante.
Collins è il più giovane dei teorici del conflitto,non si propone di
descrivere le condizioni in cui esplode il conflitto ma di spiegare
un’ampia gamma di fenomeni sociali in base all’assunto generale
dell’esistenza di interessi conflittuali,poiché gli individui aspirano a
determinati beni (potere e prestigio) tutti odiano ricevere ordini.
Secondo Collins la distribuzione inadeguale di risorse è dettata da
-il lavoro che divide gli individui in classi;
-la comunità che divide in ceti etnie età genere…
-la politica che divide in partiti
che danno luogo alla stratificazione sociale.
Le organizzazioni sono arene nelle quali chi occupa le posizioni
superiori controlla i propri subordinati attraverso la
coercizione,ricompense materiali,controllo normativo;quest’ultimo il
più efficace poiché i subordinati condividono gli scopi dei superiori e
sono più motivati.