Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La capacità di dare significato alle situazioni
Resoconto è la capacità che ognuno di noi ha di manifestare sia a se stesso che agli altri, il significato che attribuiamo ad una data situazione. Selezioniamo nel descrivere quel che è successo, ciò che dà un significato alla situazione. Ciò garantisce la possibilità che l'interazione sociale si compia e ci sia una buona dose di comprensione, tutto ciò che poi noi dovremmo prendere come sottointeso. Normalmente raccontando, o parlando con un interlocutore tante cose vengono lasciate sottointese o non specificate in quanto ci si aspetti o che l'altro chieda a noi un approfondimento o che l'altro lo comprenda in modo naturale, siamo molto spesso portati a fare questi resoconti nel nostro senso comune, come normalità. Per Garfinkel l'interazione sociale si spiega solo all'interno del suo contesto, quindi ogni contesto ha poi fattori differenti che la caratterizzano. Spesso però quando riceviamo una domanda
di ulteriore comprensione tendiamo ad andare verso una risposta sanzionatoria, come se quella domanda fosse inutile e scontata. Ovviamente non sempre diventano domande sanzionatorie, molto spesso sono accettate dall'altro soggetto, ma se così non è allora abbiamo violato la scena dell'altro soggetto. Solitamente il soggetto violato tende a manifestarlo con delle espressioni facciali, per poi cercare di rimettere in ordine fin dove è stato violato. In genere il discorso che noi comunemente facciamo tende ad essere un discorso sanzionatorio, quando si capisce che lo è? Quando si introducono nel discorso comune delle domande assurde, qualcosa che spezza quel discorso ordinato.
Fa fare esperimenti ai suoi studenti in cui ci sono continui meccanismi introdotti a livello di parole e discorsi che violano la scena, chiedendo loro cosa si intende dire con ciò che è stato detto ecc. quando qualcuno ci spiega una cosa, questa viene capita, ma vengono poste
domande assurde in questo discorso che apparentemente eracomprensibile e facile, si va cosi a rompere il filo del discorso. Perché è sanzionato? Perché il soggetto a cui arriva ladomanda in più si arrabbia e si fa aggressivo, il discorso l’hai capito, ma tu insisti nel richiedere le stesse cose. Ci sonosituazioni in cui la violazione interrompe la scena, la spezza e bisogna poi ricostruirla, si crea un disagio.Per questo uno dei principali aspetti studiati dall’etnometodologia è proprio l’analisi del linguaggio, il soggetto vacompreso nelle sue normali interazioni. Il loro scopo è proprio creare, disagi e violazioni di scena per rivederne poi laricostruzione dell’ordine sociale. Per questo dicono che c’è una buona parte della ricerca che si chiama analisiconversazionale.
I metodi:
- Interviste in profondità, cercano di capire dove si va a prendere il bagaglio delle idee comuni. In genere sono associate
alle osservazioni partecipanti- Analisi conversazionale- Osservazioni partecipanti, importante è che il ricercatore sia dentro la scena, sia nello studio delle interazioni sia nella valutazione della percezione della realtà- Breaching, rottura e violazione della scena. A volte anche pericolosi perché porta dentro di sé una forte componente di aggressività a chi la subisce. (es. candid camera)
Peter Berger, (1929-2017) fenomenologia. Scrive con Thomas Luckmann la "costruzione sociale della realtà", definita anche come sociologia della conoscenza che entra dentro la fenomenologia perché si concentrano su quei processi attraverso cui ogni complesso viene socialmente accettato come realtà. La costruzione della realtà è un processo con cui le persone, attraverso azioni e interpretazioni, creano una realtà condivisa e oggettivamente fattuale, riconosciuta e data per scontata, allo stesso tempo è una
realtà che ha anche la componente soggettiva. La realtà è quindi un sistema costruito, costruzione oggettiva perché fa riferimento all’ordine sociale e soggettiva perché fa riferimento all’individuo e alla sua coscienza, insieme solo cosi la realtà viene compresa. Questa realtà la costruiscono, m poi la esperiscono ( ne fanno esperienza), è un processo a tre fasi.
Se questo sistema si disintegra, che cosa succede? Si crea alienazione, si perde il significato della realtà che esperiscono, non riesco a viverla oggettivamente e a comprenderla soggettivamente, mi estraneo dalla realtà. Sia Weber (inserito in questo concetto), come Luckmann e Goffman, hanno un interesse personale per l’interazione faccia a faccia, in cui si improvvisa e si crea l’esperire della realtà.
Come si forma questa realtà oggettiva e soggettiva insieme? Loro dividono il meccanismo in 3 parti:
- Esteriorizzazione =
Passaggio in cui il soggetto costruisce la realtà sociale, gli individui hanno la capacità di creare la realtà in modo creativo perché sono capaci di agire sul loro ambiente, produrre nuove realtà sociali e ricrearne di vecchie (per dare al mondo una conoscenza pregressa). Le società sono un prodotto umano all'interno di questa costruzione. Gli individui possono creare e ricreare nuove e vecchie realtà. Es. l'amicizia = due persone che trovano appagante la loro interazione diventano amiche, questa diventa una nuova realtà sociale, creo una nuova forma sociale che prima non c'era. Sono due amici che intenzionalmente l'hanno prodotta, è interna ed esterna, interna perché se io non la coltivo questa amicizia non esiste, esterna invece perché comunque è anche al di fuori da me individuo, ma rimane nel mio ambiente.
2. Oggettivazione = Quando quella realtà sociale che ho prodotta
diventa oggettiva, quotidiana, preordinata, diventa ordine sociale. È quella parte in cui è fondamentale la funzione del linguaggio che aiutano questo meccanismo, per poter comprendere ogni volta la scena devo sapere i linguaggi. Il linguaggio crea ordine sociale, solidifica, produce routine ed è quello più difficilmente modificabile, per questo solidifica. La società ha una realtà oggettiva e ha conseguenze nell'individuo come ritorno sociale al creatore. Serve perché dariconoscimento e ordine a quell'amicizia. Es. l'amicizia = quando parlano della loro amicizia dicono noi, parlano della realtà come oggettiva, gli altri capiscono che loro sono amici e non è una realtà solo per loro, ma per tutti.
3. Interiorizzazione = come la socializzazione in Parsons, garantisce la legittimazione dell'ordine istituzionale. La realtà oggettiva esterna che gli altri vedono io la interiorizzo attraverso un
processo di interiorizzazione in cui avviene una sorta di coincidenza tra il mio modo di interiorizzare quella realtà e il suo esistere in maniera oggettiva. Es. amicizia = nasce la dimensione interiore, io devo dare qualcosa a quell'amicizia e l'altro deve dare qualcosa a me per mantenerla.
Libro 2 Una introduzione allo studio della società (Cap.1) sociologica come scienza della società
Il tentativo del volume è quello di spiegarci come la sociologia può essere considerata una scienza della società, parlare di società richiede un continuo lavoro di interpretazione di ciò che si osserva. Partendo dal presupposto che la società è mutevole e difficilmente interpretabile. Il volume ha un quadro concettuale generale e vedremo come nel quadro della società ne rientreranno tutte le componenti (famiglia, comunicazione, servizi sociali, economia, l'istruzione ecc.). Anche la parte storica sarà sempre.
Raccontata a sostegno di questa relazionalità. La sociologia quando guarda la società vede un intreccio complesso tra delle componenti, che da un lato sono soggettive (interazionismo, fenomenologia, Weber, l'agire, il movimento) e dall'altro ci sono le componenti di tipo oggettivo, la struttura sociale e il fatto che quando interagiamo lo facciamo in una struttura, in delle istituzioni. Ci sono anche componenti naturali e sovrannaturali, componenti che la sociologia ha poi abbandonato, umane e non specifiche dell'umano.
Si usa moltissimo il modello AGIL (Parsons) e lo ripropone ogni qualvolta si entra in un nuovo ragionamento. Tutto ciò è visto da un punto di vista relazionale.
- Metodologia (A)
- Teoria (G)
Da un punto di vista metodologico quando si ragiona dentro una sociologia di tipo relazione, la metodologia che si usa sono quelli che possiamo rapportare all'analisi relazione.
Nell'obbiettivo vediamo appunto quelli della teoria
società accade tutto, anche sentimenti, passioni e i fati psichici sono al suo interno, anche se si allontanano leggermente ne fanno comunque parte. La società deve essere vista come l'insieme di tutte le azioni che quotidianamente noi svolgiamo come esseri umani. Questi fenomeni (di devianza?) cambiano a secondo del tipo di società storiche in cui le osserviamo, noi sono immuni nelle società in cui si manifestano. La fenomenologia parte proprio da questa volontà di andare a guardare ciò che si manifesta nel percepire quotidianamente la società, il senso comune dà l'idea della complessità perché è ciò in cui noi siamo immersi quotidianamente, è l'ovvio della società. La società funziona come una sorta di automatismo, è un modo di percepire la complessità delle vita quotidiana, per non cadere nell'ansia e angoscia ogni giorno, il senso comune ci aiuta
A vivere.Il senso comune funziona su quegli eventi che già conosciamo e su cui abbiamo già adottato azioni funzionanti.(L'immagine è molto funzionalista).La società è complessa e polivalente in quanto sta inserendo l'elemento