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GLI STUDI DI JONES E BERGLAS
strategia rifletta un’incertezza proprie competenze.
Essi ipotizzano che la circa le Secondo
esperienza nella storia della
gli autori, deve esserci qualche di successo o qualcosa
persona creato ma non completamente negativo concetto
che ha un fragile e ambiguo,
di sé. (esperimenti con le droghe).
IL CONTRIBUTO DI SNYDER E SMITH
Stati i primi a sottolineare le similitudini tra la nozione adleriana per la salvaguardia
dell’autostima e il pensiero di Jones relativo al S-H.
Auto sabotaggio meccanismo difensivo soggetto riduce una
= attraverso il quale il
minaccia per la propria autostima creando attivamente spiegazioni causali aggiuntive
per il potenziale fallimento. Quindi auto sabotaggio sia per tattiche che permettono di
attribuire fallimenti a cause esterne sia a cause interne.
Gli individui possono costruire ostacoli I soggetti possono citare un impedimento
durevoli molto tempo prima dell’evento o eseguire delle azioni che riducono la
valutativo oppure possono creare gli possibilità di successo = dimensione del
ostacoli all’ultimo = dimensione della grado.
durata. 13
autosabotaggio manovra auto protettiva l’agente
Strategia di per essere una efficace,
esterno al sé durata limitata.
adottato deve essere e di
DUE TIPI DI S-H: COMPORTAMENTI OSTACOLANTI E DICHIARAZIONI VERBALI DI
IMPEDIMENTI Differenti tipologie di S-H due
LOCUS
dimensioni: il = locazione
comportamentale dell’ostacolo che può essere
interna o esterna all’individuo e la
MODALITA’ D’AZIONE = atti
comportamentale)
ostacolanti (S-H
o comunicazioni verbali di
dichiarato)
impedimenti (S-H .
IL S-H COMPORTAMENTALE/ACQUISITO
ostacoli scopo di interferire con
Consiste in creati intenzionalmente dall’individuo con lo
la prestazione, da giustificare il fallimento accettare
cosi e la responsabilità per il
successo. Questo tipo di sabotaggio rende più difficile la prestazione e più probabile il
l’individuo non saprà mai quanto vale realmente.
fallimento. Attraverso queste strategie
L’individuo che attua questo comportamento non è così sicuro delle proprie abilità e
tenta di proteggere la propria immagine alimenta i propri dubbi utilizzando queste
strategie. (di solito S-H comportamentale utilizzato per la presentazione del sé al sé).
Uomini più propensi rispetto alle donne.
LA RIDUZIONE DELL’IMPEGNO COME STRATEGIA DI AUTOSABOTAGGIO
Sono auto sabotatori gli studenti che posticipano lo studio fino all’ultimo minuto.
L’individuo che teme di fallire può auto sabotarsi riducendo l’impegno (per Smith la
riduzione di impegno non è una misura ideale per l’autosabotaggio perché introduce
interpretazioni ambigue). In caso di insuccesso il fallimento viene attribuito all’ostacolo, in
caso di successo lo scarso impegno andrebbe a rafforzare la competenza.
IL S-H DICHIARATO
S-H dichiarato = affermazioni che descrivono la presenza di ostacoli alla prestazione.
Ostacoli non sono potenzialmente osservabili dagli altri. Le dichiarazioni possono essere o
non essere vere. Infatti un’affermazione può indicare: una condizione realmente vissuta
(= l’ostacolo è presente davvero), una condizione parzialmente amplificata (= ostacolo
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presente ma la sua portata viene esagerata), condizione inventata (= ostacolo non
presente). Il S-H dichiarato efficace per la presentazione del sé agli altri.
Benefici del S-H comportamentale: maggiormente credibile e convincente, perché
l’ostacolo è evidente e osservabile dagli altri. Costi: prestazione più difficile e fallimento
più probabile e non permette al soggetto di sapere quanto vale realmente.
S-H dichiarato meno convincente e credibile.
CARATTERISTICHE DEL S-H
interni
LOCUS: locazione dell’ostacolo interna/esterna all’individuo. Handicap = ostacoli
all’interno della persona esterni
(es. riduzione dell’impegno, sintomi fisici); handicap =
localizzati fuori dall’individuo
impedimenti (es. obiettivi difficili). Non sempre semplice
stabilire se handicap è interno o esterno. Interno comporta maggiori ripercussioni
sfavorevoli per il selfhandicapper.
ostacoli possono apparire in qualsiasi momento
TIMING: gli (poco prima della
prestazione, o molto tempo prima). La dimensione temporale è legata al fatto che
l’autosabotaggio può rappresentare una caratteristica di tratto oppure anche una
caratteristica di stato (quindi dipendere dalla specifica situazione).
IL MODELLO DI RHODEWALT E TRAGAKIS
DISTALI PROSSIMALI
≠
FATTORI = FATTORI =
caratteristiche degli caratteristiche della
individui situazione
che li che
predispongono ad provocano gli episodi di
adottare le strategie di S-H.
autosabotaggio.
ANTECEDENTI DEL S-H
Sia fattori prossimali che distali spingono l’individuo ad utilizzare il S-H come strategia di
presentazione del sé. Di seguito caratteristiche disposizionali e fattori dipendenti dalla
situazione che spingono l’individuo ad auto sabotarsi.
DISTALI
FATTORI (individui): LA TENDENZA DEL S-H COME CARATTERISTICA DISPOSIZIONALE
caratteristiche della persona
Fattori distali le quali generano un’inclinazione al s-h.
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- POSITIVO MA INCERTO CONCETTO DI SE’: il s-h è motivato dal desiderio di
proteggere un concetto di sé fragile e ambiguo, ma non completamente negativo
quindi il soggetto ha un tenue e positivo senso di sé da proteggere.
AUTOSTIMA: è volto alla protezione dell’autostima.
il S-H Non si è ancora
o capito quale sia il livello di autostima (basso/alto) che spinge gli individui ad
i soggetti con una bassa
usare il S-H. Però da alcuni studi si afferma che
autostima adottano il S-H più spesso rispetto a quelli con alta autostima.
LOCUS OF CONTROL: all’origine della causalità attribuita agli
corrisponde
o eventi. interna = personale o esterna = situazionale.
Origine può essere
Incertezza locus of control esterno.
tende a derivare da un prevalentemente
gli individui che tendono ad attribuire le cause degli eventi a fattori esterni
percepiscono i propri risultati come incerti perché non sono sotto il loro
controllo. Il S-H si manifesta quando le attribuzioni sono situazionali gli
individui hanno incertezza circa il sé, il proprio valore e le proprie abilità.
- CONCEZIONE STATIVA DELL’ABILITA’ E OBIETTIVI DI PRESTAZIONE: le preoccupazioni
circa il sé motivano il S-H.
Dweck individui possono avere due teorie riguardo le loro capacità: teoria
dell’entità e teoria incrementale.
TEORIA DELL’ENTITA’ competenze TEORIA INCREMENTALE competenze
= le = le
qualità dinamica che può
rappresentano un’entità concreta e sono una
immutabile. essere sviluppata.
Per chi possiede una teoria dell’entità, Per chi ha una teoria incrementale, un
insuccesso fallimento mostra solo che le strategie
un può mettere in dubbio utilizzate e le capacità (per il momento)
qualcosa da evitare.
l’abilità e quindi è sono inadeguate.
Individui preoccupati di mostrarsi capaci Individui interessati a diventare più abili
quindi scelgono obiettivi di promuovono obiettivi di padronanza.
prestazione. PRESTAZIONE PADRONANZA
OBIETTIVI DI = consistono OBIETTIVI DI =
nell’ottenere giudizi positivi evitando incrementare le proprie competenze e
acquisire nuove
quelli negativi. quindi gli individui che riflette un desiderio di
capacità migliorare.
desiderio di
li perseguono sembrano capaci.
Dare troppa importanza agli obiettivi di prestazione potenziale pericolo. Perché?
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Chi si pone obiettivi di prestazione ritiene
massiccio impegno sia sinonimo
che un
di scarse competenze quindi se ci si
deve sforzare per eseguire una
performance significa che NON si è bravi
(perché se si fosse davvero capaci non si
dovrebbero riscontrare molte difficoltà.
Quindi ogni volta che la prestazione
richiede impegno le competenze
sono messe in discussione e il concetto di
sé è continuamente sfidato.
Possedere teoria dell’entità
individui
atteggiamento difensivo. Gli
che si pongono obiettivi di prestazione
s’impegnano maggiormente nel S-H.
perfezionista fissa standard irrealistici e cerca di
- PERFEZIONISMO: il = colui che
attenersi ad essi, fa ragionamenti del tipo “tutto o niente”. Di solito, perfezionismo
considerato in modo positivo in quanto spinge il soggetto a fare del proprio meglio
a volte può portare anche caratteristiche negative. Alcuni dati, dicono che i
soggetti con alti livelli di perfezionismo sono più propensi ad auto sabotarsi, perché
potrebbero considerarsi non abbastanza bravi (e avere incertezza circa il
successo). Altri dati dicono che i perfezionisti sono meno predisposti ad impegnarsi
nel S-H quindi servono altre ricerche.
femmine
- DIFFERENZE DI GENERE: le non si auto sabotano costruendo un ostacolo
dichiarano la presenza di un ostacolo.
alla prestazione, ma
Sia uomini che donne S-H dichiarato quando è l’unica opzione possibile. Uomini
creano ostacoli (S-H comportamentale) quando è l’unica soluzione per auto
sabotarsi. Quando ci sono entrambe le opzioni (sia dichiarato che
comportamentale), sia uomini che donne S-H dichiarato.
strategia cognitivamente
- DIFFERENZE LEGATE ALL’ETA’ DEL S-H: siccome S-H
complicata attuata solo a partire dalla prima adolescenza.
si pensa possa essere
(nel caso dei bambini forte impegno = acquisizione di nuove competenze, nel caso
degli adulti, se c’è bisogno di troppo impegno = non possedere buone capacità). I
bambini per utilizzare il S-H devono raggiungere l’età in cui distinguono le abilità e
l’impegno. 17
PROSSIMALI
FATTORI (situazione): IL S-H DIPENDENTE DALLA SITUAZIONE
caratteristiche della situazione e della persona provocano
Fattori PROSSIMALI che
l’episodio di S-H in un dato momento e in uno specifico ambito valutativo.
- CARATTERISTICHE DI STATO DELLA PERSONA: per es. la convinzione di non essere in
grado di svolgere quel particolare compito contribuiscono ad aumentare la
probabilità che il soggetto si auto saboti in quel momento e in quello specifico
ambito.
AUTOEFFICACIA convinzione