Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 1 Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, Prof. Di Paola, libro consigliato Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo, Zanobi, Usai Pag. 26
1 su 28
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CARATTERISTICHE:

L'attuale formulazione diagnostica riportata dal DSM V è rimasta immutata, definisce il DDA/I stabilendo alcuni criteri.

In primo luogo la presenza dei sintomi per almeno sei mesi e l'età d'insorgenza anterore ai 7 anni. I sintomi sono

suddivisi per tipologia: manifestazioni riconducibili a disattenzione, a iperattività e infine a impulsività. I criteri

indicano la presenza della compromissione in almeno due contesti(casa,scuola,lavoro ecc) e l'interferenza del disturbo

nel normale funzionamento sociale, scolastico e lavorativo. In fine, è riportato il criterio che individua la specificità del

disturbo differenziandolo dai sintomi che si presentano in altri disturbi mentali. Il DSM V distingue all'interno del

disturbo tre tipologie:

DDA/I combinato,forma in cui risultano presenti 6 o più sintomi tra quelli relativi alla disattenzione e 6 o più tra quelli

legati all'iperattività- impulsività, DDA/I con disattenzione predominante e DDA/I con iperattività-impulsivita

dominanti. Nonostante le molteplici revisioni che i due sistemi di classificazione dei distrurbi hanno subito, contnuano a

rilevarsi sotanziali differenze nei campioni identificati con disturbo ipercinetio e con DDA/i. I gruppi con DDA/i

combinato e con disturbo ipercinetico differirebbero agli individui con DDA/I disattento e iperattivo soprattutto per lo

scarso controllo inibitorio.più della metà degli individui con DDA/i manifestano altri disturbi mentali: circa la metà

degli individui con DDA/I disattento presentano sintomi internalizzanti quali ansia e depressioni, mentre sono rari i

sintomi esternalizzanti; al contrario il 40% degli individui con DDA/I-iperattivo/impulsivo preesenta sintomi

esternalizzanti e rari sono i casi di sintomi internalizzanti.

LE CAUSE

Risulta difficile risalire alle cause predisponenti o scatenanti. Inoltre è spesso difficile distinguere cause da fattori che

sono invece associati o conseguenti al disturbo. Dal punto di vista organico è stata suggerita l'esistenza di un

disfunzione dei lobi prefrontali che risulterebbero coinvolti nei processi relativi alle funzioni esecutive. Recentemente è

16

stata evidenziata un'alterazione relativa ad un specifico neurotrasmettitore, la dopamina, che sarebbe responsabile di una

serie di problemi evidenziabile nei diversi sottotipi, inoltre è coinvolto anche il sistema noradrenergico che modula il

funzionamento di numerose aree cerebrali coinvolte nei meccanismi di vigilanza, allerta e attenzione e che favorisce il

manteniemnto degli stati di attivazione, di inibizione. Accreditata è l'ipotesi di una predisposizione di tipo ereditario.

Altre ricerche hanno evidenziato alcuni fattori che combinandosi possono determinare l'insorgenza come problemi nel

periodo pre o peinatale: ritardi nella crescita intrauterina, spesso alla nacita al di sotto dei limiti della norma, asfissia

perinatale. Bambini con aggressività provenienti da genitori con storie di assunzione di sostanze stupefacenti. Tra i

fattori associati al verificarsi di insuccesso scolastico e/o altri sintomi relativi al DDA/i si annoverano anche alcune

sostanze tossiche con cui il bambino viene a contatto durante la vita intrauterina.( alcol tabacco cocaina).

LE MANIFESTAZIONI

Secondo gli attuali sistemi di classificazione del disturbo, i babini e gli adulti con DDA/i vengono comunemente

indicati come individui con difficolta croniche riguardo all'attenzione e/o ll'impulsività e all'iperattività.

LA DISATTENZIONE

Come riportato dal DSM V gli individui con DDA/I possono manifestare difficoltà a prestare attenzione ai particolari,

commettono spesso errori di disattenzione, risultano disordinati, non riescono a mantenere l'attenzione e a portare a

termini le attività, i giochi, passando talvolta da un'attività all'atra. Difficoltà a organizzarsi, si interrompono spesso e

sono sistematicamente attratti da eventi irrilevanti; nel corso di una conversazione interrompono gli altri e saltano da un

argomento all' altro.

IL COMPORTAMENTO IMPULSIVO

Il DDA/I è stato spesso associato a difficoltà inerenti la capacità di inibire risposte inappropriate e affrettate.

L'impulsività può manifestarsi attraverso lo scarso controllo del comportamento, l'incapacità a ritardare una risposta, a

definire le gratificazioni o a inibire risp prepotenti. L'incapacità di stare a sentire fino in fondo spiegazioni o istruzioni

utili per l'esecuzione di un'attività, l'incapacità di aspettare il proprio turno in un gioco, l'incapacità di tener conto delle

conseguenze di azione potenzialmente pericolose, o la tendenza a ricercare soddisfazioni immediate e a prendere

scorciatoie.

L'IPERATTIVITA'

E' l'eccessivo o inappropriato livello di attività motoria e verbale. Le descrizioni riportano infatti bambini che non

possono stare seduti, sono sempre in movimento, parlano troppo, borbottano e rumoreggiano. Siano più attivi,

instancabili e irrequiti sia di giorno che di notte rispetto ai bambini normali. Data la presenza di deficit nelle capacità di

base, è intuitivo ipotizzare che i bambini dimostrino prestazioni inferiori alla norma in compiti più complessi, sono

meno adatti dei bambini normali a controllare il loro comportamento e a inibire risoste non corrette, meno capaci di

svolgere un compito che richiede l'isolamento di uno stimolo importante partendo da uno sfondo confuso,

maggiormente attirati da aspetti più appariscenti del campo, più lenti quando si tratta di un compito che richiede

rapidità. Deficit di pianificazione del tempo e delle mete. Barkley presenta una rassegna degli studi che hanno messo in

luce difficoltà associate al disturbo sia nei bambini che negli adulti. Fra i problemi indicati:

-lievi deficit cognitivi (disturbi specifici dell'apprendimento, scarsa capacità di stima del tempo, difficoltà della

memoria di lavoro, ridotta sensibilità agli errori, deficit di pianificazione, lievi ritardi intellettivi),

-disturbi del linguaggio(ritardo nell'acquisizione del linguaggio, difficoltà nell'eloquio, scarsa organizzazione ed

espressione inefficiente delle idee)

-difficoltà nelle funzione adattive;

-disturbi dello sviluppo motorio;

-disturbi a livello emotivo( scarsa tollerenza alla frustazione);

-difficoltà nel contesto scolastico(ripetizione di una classe, sospenzioni o espulsioni scolastiche);

-difficoltà nell'esecuzine dei compiti;

-rischi nella salute(propenzione agli infortuni, ritardi nella crescita durante la fanciullezza, difficoltà riguardanti il

sonno, rischi nella guida di autoveicoli in età adulta).

LE MANIFESTAZIONI IN ETA' PRECOCE

Il DDA-i ha un esordio precocie, molti bambini che prima dei cinque anni mostrano un livello di attività motoria

elevato non sviluppo un problema clinicamente significativo nè nel corso della scula dell'infanzia nè alla scuola

primaria. L'iprattività-impulsività a livelli clinici non rilevanti è nel periodo prescolare una caratteristica piuttosto

diffusa nei bambini. Con l'ingresso alla scuola primaria, l'ambiente e le attività proposte contribuiscono a favorire la

modulazione dell'eccesso di attività motoria e il controllo degli impulsi. Le caratteristiche del comportamento infantile

interaggiscono con le caratteristiche dell'ambiente e in particolare delle pratiche di cura: atteggiamenti responsivi,

sensibili sono in grado di contribuire a trasmettere al bambino la capacità di regolare le emozioni negative. L'iperattvità

può indurre uno stile genitoriale coercitivo che può avere un effetto ancora più negativo sul comportamento del

bambino, Sonuga-Barke hanno proposto una tassonomia delle difficoltà associate a iperattività in età prescolare:

Tipo I (oppositività emergente): si caratterizza per bassi livelli di iperattività associati a bassa tolleranza da parte

dell'ambiente familiare; sono presenti interazioni conflittuali genitore-bambino e uno stile educativo coercitivo; questi

abini possono essere a rischio per problemi comportamentali di tipo oppositivo. 17

Tipo II (insorgenza tardiva di DDA/I):la presenza di una moderata attività prescolare è gestita dal contesto familiare ed

educativo nel corso del periodo prescolare. Con l'ingresso a scuola le capacità di autregolazione del bambino sono

insufficienti.

Tipo III (DDA/i limitato al periodo prescolare): si caratterizza per elevati livelli di iperattività con molti elementi tipici

del DDA/I. La presenza di caratteristiche positve nel contesto familiare ed educativo (adeguate strategie di

contenimento, presenza di ambiente strutturato) agiscono come fattori protettivi per l'insorgenza di problemi scolastici e

di comportamenti oppositivi o antisociali.

Tipo IV (insorgenza precoce e cronica di DDA/I): si caratterizza per elevati livelli di iperattività associati a

caratterisctiche temperamentali oppositive. L'associazione di questi due fattori aumenta la probabilità che il disturbo si

cronicizzi e conduca a interazione disturbate adulto-bambino.

Le manifestazioni del DDA/i tendono a essere stabili e a essere associate a esiti evolutivi negativi in adolescenza.

Iperattivo, disattivo e combinato i dati indicano una rudotta stabilità nel tempo, tanto da suggerire che i sottotipi non

debbano essere considerati come categorie discrete permanenti, ma come manifestazioni dimensionali che variano

lungo un continuum sotto le influenze dei cambiamenti evolutivi. Lo studio indica che il disturbo iperattivo-impulsivo

permane nel 74% dei casi e che gran parte di questi bambini mostrano successivamente i sintomi del tipo combinato.

INTERPRETAZIONE DEL DISTURBO

Secondo Castellanos e Tannok esisterebbero tre particolari endofenotipi in grado di spiegare il DDA/i il primo indica

una anomalia nei meccanismi legati alla ricompensa che determinerebbe una ridotta capacità di attendere per una

gratificazione; il secondo assume che un deficit nell'elaborazione temporale sia alla base della grande variabilità nella

prestazione intra individuale e di altre manifestazioni quali deficit nella stima del tempo e nella consapevolezza

fonologica; il terzo richiamerebbe l'esistenza di deficit nella memoria di lavoro che spiegherebbero i problemi nelle

funzioni esecutive e nell'attenzione focalizzata. Molti studi convergono nell'associare i DDA/I con problemi alle

funzioni esecutive, che possono essere definite come l'insieme dei processi cognitivi alla base dei comportamenti

finalizzati complessi: manifestano difficoltà a interrompere una risposta quando questa ha avuto inizio e tendono a

“sparare” immediatamente le risposte anche quano è richiesto di ritardarle. Second

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
28 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fradraken di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'handicap e della riabilitazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof Di Paola Margherita.