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L'AMNESIA DISSOCIATIVA
Persona affetta → incapace di ricordare dati personali importanti, in genere inerenti alle esperienze traumatiche.
Informazione irrecuperabile per tutta la durata dell'episodio di amnesia (ore/anni). Amnesia scompare all'improvviso
così com'è apparsa, col completo recupero della memoria e scarse probabilità di recidiva.
Perdita memoria → parte di eventi connessi con un'esperienza traumatica (il + delle volte);
tutti gli eventi accaduti in un periodo circoscritto di distress
Comportamento: normale eccetto un certo disorientamento causato dalla perdita di memoria
Fuga dissociativa → forma + grave dell'amnesia dove la perdita di memoria è + estesa. Il soggetto perde
completamente la memoria, lascia improvvisamente la propria casa e lavoro e assume una nuova identità.. può
cambiare anche tratti di personalità, stabilire rete complessa di nuove relazioni sociali.
Durata breve della fuga e consiste soprattutto in spostamenti limitati ma con un apparente scopo durante i quali i
contatti sociali sono ridotti al minimo/assenti. È previsto il recupero completo della memoria, tempo necessario è
variabile. Dopo il recupero, ricordo completo eccetto quanto accaduto durante la fuga.
Dist dissociativi implicano tipicamente deficit della memoria esplicita ma non di quella implicita.
Memoria esplicita → capacità di ricordare a livello consapevole tutto ciò che rientra nella nostra esperienza
Memoria implicita → coinvolta nell'apprendimento basato su esperienze non recuperate consapevolmente
Amnesia → dopo un'esperienza gravemente stressante (conflitto coniugale, essersi sentiti rifiutati, aver combattuto
in guerra, difficoltà finanziarie/lavorative, subito catastrofe naturale). Non tutte le amnesie sembrano essere
l'immediata conseguenza di un traumatica
IL DISTURBO DI DEPERSONALIZZAZIONE/DEREALIZZAZIONE
Percezione di sé e di ciò che circonda alterata in modo grave e sconvolgente. Percezioni alterate causate da
situazioni stressanti.
Episodio depersonalizzazione → il soggetto subisce una perdita del senso di sé. Spesso associato a esperienze
sensoriali insolite: propria voce estranea, impressione del soggetto di essere fuori dal proprio corporea.
Criteri diagnostici:
- Depersonalizzazione → esperienze persistenti/ricorrenti di sensazioni di distacco dai propri processi mentali o dal
proprio corpo, come se la persona fosse in un sogno, a fronte di un intatto esame di realtà. Può esser provocata
anche dall'iperventilazione (sintomo comune dell'attacco di panico)
- Derealizzazione → sensazione che il mondo sia divenuto irreale
Tali disturbi in genere possono apparire durante l'adolescenza, decorso cronico (dura per lungo tempo).
I sintomi possono presentarsi insieme ad altri disturbi ma non devono essere completamente attribuibili a un'altra
condizione patologica.
IL DISTURBO DISSOCIATIVO DELL'IDENTITÀ (DDI)
Per diagnosi: manifestazione di almeno 2 personalità distinte (alter/alter ego).. ossia modi di essere, pensare, sentire,
agire indipendente e che emergono in momenti diversi. Ciascuna identità alternativa determina di volta in volta la
natura e le azioni della persona a seconda di quale identità prende il controllo.
Identità primaria, a volte ignara dell'esistenza degli altri alter-ego e può non aver alcun ricordo di ciò che le altre
identità fanno quando hanno il controllo. È tipicamente quella che ricerca un trattamento.
Quando viene posta la diagnosi, il soggetto presenta da 2a4 identità distinte, nel corso della terapia ne possono
emergere altre. È necessario che l'esistenza di alter ego sia cronica e non un'alterazione momentanea.
Identità primaria e subordinate → consapevoli di aver lacune di memoria.
DDI → in genere esordisce nell'infanzia, raramente diagnosticato prima dell'età adulta. + frequente nelle donne. È
frequente la compresenza di altri disturbi (da stress post-traumatico, depressione maggiore e dist da sintomi
somatici).
Eziologia del disturbo dissociativo dell'identità
Molti soggetti DDI riferiscono di aver subito gravi abusi nell'infanzia
Modello post-traumatico → alcune persone hanno molta probabilità di servirsi della strategia di dissociazione quale
strategia di coping rispetto a un evento traumatico
Modello sociocognitivo → considera DDI il risultato dell'apprendimento a “mettere in scena” determinati ruoli
sociali. Le identità alternative appaiono in risposta alle suggestioni del terapeuta, all'esposizione dei media sul DDI
o altre influenze culturali
- I sintomi del DDI possono essere rappresentati in un “gioco di ruolo”
- Gli alter ego hanno ricordi condivisi, anche quando riferiscono amnesia
- La frequenza con cui viene identificato il DDI dipende dal medico
- Numerosi sintomi del DDI emergono dopo l'inizio del trattamento
Trattamento del DDI → atteggiamento improntato a empatia e gentilezza per aiutare il paziente a funzionare come
un'unica personalità integrata. Scopo del trattamento: convincere il paziente che la scissione in personalità diverse
non gli è + necessaria per affrontare i traumi subiti.
Terapia psicodinamica → preferita. Scopo: superare la rimozione poiché si pensa che il DDI sia una conseguenza di
eventi fortemente traumatici del cui ricordo la persona cerca di bloccare l'accesso alla coscienza
DDI → presenta spesso comorbilità con ansia e depressione che a volte possono essere allevitate da terapie
farmacologiche con antidepressivi, farmaci non influenti su DDI in quanto tale
I DISTURBI DA SINTOMI SOMATICI
Eccessiva apprensione per sintomi fisici/salute
3 principali:
a) disturbo da sintomi somatici complessi: implica notevole distress/dispendio energia in relazione a 1 o + sintomi
somatici;
b) dist d'ansia da malattia: implica paura d'avere una malattia importante di fronte a totale assenza di sintomi
somatici;
c) disturbo neurologico funzionale: implica sintomi neurologici senza spiegazioni mediche
Chi ne soffre → è alla continua ricerca di cure mediche, visite da specialisti, cure farmacologiche
Preoccupazione per sintomi somatici e ansia verso malattia tende a svilupparsi a inizio età adulta. Dist da sintomi
somatici presentano comorbilità con dist ansia, dist umore, abuso sostanze e dist personalità.
DESCRIZIONE CLINICA DEL DISTURBO DA SINTOMI SOMATICI COMPLESSI
Criteri per la diagnosi:
1) presenza di 1 o + sintomi fisici che devono causare disagio o determinare una significativa compromissione nella
vita quotidiana;
2) eccesso di ansia, apprensione o dispendio di tempo/energie per prestare attenzione ai sintomi somatici;
3) durata dei sintomi di almeno 6 mesi
Sintomi somatici → possono esordire o intensificarsi dopo conflitti/eventi stressanti
DESCRIZIONE CLINICA DEL DISTURBO D'ANSIA DA MALATTIA
Per criteri: le paure devono comportare un'eccessiva tendenza a ricercare cure mediche e comportamenti maladattivi
di evitamento che persistono per almeno 6 mesi
Tale disturbo presenta spesso comorbilità con dist ansia e dist umore
DESCRIZIONE CLINICA DEL DISTURBO NEUROLOGICO FUNZIONALE
Sviluppo improvviso di sintomi neurologici (cecità, paralisi improvvise). I sintomi indicano un danno neurologico,
gli accertamenti clinici non evidenziano alcuna alterazione a livello di organi/sistema nervoso.
Soggetto → possibili paralisi parziale/totale ad arti inferiori/superiori; convulsioni e alterazione della coordinazione
motoria, sensazioni di pizzicore, formicolio/brividi, insensibilità al dolore e anestesia. Visione (cecità
totale/parziale; visione a tunnel-campo visivo ristretto lateralmente); afonia (perdita voce che costringe a
bisbigliare), anosmia (perdita olfatto)
Sintomi → adolescenza/inizio età adulta dopo evento traumatico
Comorbilità → dist da sintomi somatici, dist dissociativo, depressione maggiore, abuso sostanze e dist personalità
EZIOLOGIA DEI DISTURBI DA SINTOMI SOMATICI
Non sembrano ereditabili
- Fattori neurobiologici che aumentano la consapevolezza dei sintomi somatici e il distress ad essi associato
I modelli neurobiologici spiegano i dist da sintomi somatici in relazione alle regioni cerebrali attivate da sensazioni
somatiche. Tali regioni hanno forti connessioni con la corteccia somatosensoriale, area cerebrale coinvolta
nell'elaborazione delle sensazioni corporee
- Fattori cognitivo-comportamentali che aumentano la consapevolezza dei sintomi somatici e il distress ad essi
associato
Probabilità che i pazienti con preoccupazione eccessiva per sintomi somatici concentrino automaticamente
l'attenzione sugli stimoli che possono indicare dist fisici. Chi tende a preoccuparsi troppo per la propria salute
mostra uno stile attributivo che porta a interpretare nel modo peggiore i propri sintomi fisici. Nei dist da sintomi
somatici il soggetto crede che i sintomi indichino una malattia lunga e molto grave.
Le risposte comportamentali alla preoccupazione per la salute possono comprendere distacco e isolamento, oltre a
comportamenti di eccessiva richiesta d'aiuto. Le teorie psicodinamiche del dist neurologico funzionale sono
focalizzate sull'idea che è possibile non essere consapevoli delle proprie percezioni ed essere motivati ad avere certi
sintomi.
TRATTAMENTO DEI DISTURBI DA SINTOMI SOMATICI
Programmi innovativi prevedono di formare medici generici a trattare correttamente chi soffre di disturbi da sintomi
somatici. Questo per favorire lo stabilirsi di una forte relazione che permetta al paziente di sentire fiducia e sostegno
e lo rassicuri sulla sua salute.
Altri interventi → informare i medici di base quando il paziente sembra usare in modo troppo intensivo le strutture
sanitarie così da ridurre al minimo il ricorso da parte di questi soggetti a esami clinici e farmaci
- Terapie cognitivo-comportamentali
Metodi finalizzati ad aiutare il paziente a:
a) individuare e modificare emozioni causanti i problemi somatici;
b) modificare i pensieri relativi ai sintomi fisici;
c) modificare i comportamenti così da smettere d'assumere il ruolo di malato e ottenere maggiori rinforzi da
interazioni sociali diverse
Training → prestare meno attenzione al proprio corpo, aiutare il paziente a identificare e mettere in discussione i
pensieri negativi sul proprio corporea
Tecniche comportamentali → riprendere attività salutari e ricostruire nuovi stili di vita attivi e gratificanti ed aiutare
i pazienti ad abbandonare il ruolo di malati
- Trattamenti con antidepressivi per i disturbi da sintomi somatici accompagnati da dolore
Antidepressivi utili nel trattamento dei disturbi da sintomi somatici quando il sintomo + rilevante è il dolore. Anche
basse dosi di antidepre