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• APPROCCIO DEI PROCESSI INTERNI:
L'efficacia si misura come stato di salute ed efficienza interna dell'organizzazione.
Un'organizzazione efficace evidenzia processi interni fluidi e ben funzionanti in cui le attività delle
varie unità organizzative si armonizzano assicurando un'elevata produttività. Questo approccio non
prende in considerazione l'ambiente esterno. L'elemento importante dell'efficacia è ciò che
l'organizzazione realizza con le risorse di cui dispone, così come viene rispecchiato dalla sua salute
ed efficienza.
Indicatori → un indicatore dei processi interni è l'efficienza economica. Gli indicatori
comprendono: cultura aziendale forte e adattativa e un clima di lavoro positivo; rapporti basati sulla
fiducia tra personale e management; l'efficienza operativa (es: utilizzo del minimo di risorse per
raggiungere un obiettivo); comunicazione orizzontale e verticale non distorta; crescita e sviluppo
dei dipendenti; interazione tra le parti dell'organizzazione, con soluzione dei conflitti nell'interesse
dell'organizzazione.
L'approccio del processo interno è importante perché l'utilizzo efficiente delle risorse e
l'armonioso funzionamento interno sono buoni parametri per valutare l'efficacia organizzativa. La
maggior parte dei manager è convinta che dipendenti felici, impegnati e attivamente coinvolti e una
cultura aziendale positiva siano importanti misure interne di efficacia. Presenta anche alcuni
svantaggi: l'output totale e le relazioni dell'organizzazione con l'ambiente esterno non vengono
valutate, le valutazioni della salute e del funzionamento interni sono spesso soggettive, poiché molti
aspetti riguardano gli input e i processi interni non sono quantificabili. I manager dovranno essere
consapevoli del fatto che questo approccio rappresenta una visione limitata dell'efficacia
organizzativa.
• APPROCCIO DEI COSTITUENTI STRATEGICI:
Questo approccio è legato all'approccio degli stakeholder. Le organizzazioni hanno una
molteplicità di stakeholder interni ed esterni dotati di aspettative contrastanti. È poco sensato
presupporre che tutti gli stakeholder possano riportare lo stesso grado di soddisfazione. L'approccio
dei costituenti strategici misura l'efficacia prendendo in esame il livello di soddisfazione degli
stakeholder chiave, che sono essenziali per consentire all'organizzazione di sopravvivere e
crescere. La soddisfazione dei costituenti strategici può essere considerata un indicatore della
performance organizzativa.
Indicatori → ogni gruppo di costituenti strategici applicava un criterio di efficacia diverso:
GRUPPO DI COSTITUENTI STRATEGICI CRITERIO DI EFFICACIA
Proprietà Rendimento finanziario
Dipendenti Retribuzione, buona supervisione, soddisfazione
del lavoro
Clienti Qualità dei beni e dei servizi
Creditori Affidabilità creditizia
Comunità Contributo alla vita della comunità
Fornitori Transazioni soddisfacenti
Stato Rispetto delle leggi e delle norme
Se un'organizzazione non riesce a soddisfare i bisogni di svariati gruppi di costituenti,
probabilmente non sta centrando gli obiettivi di efficacia stabiliti. Valutando la soddisfazione di
molteplici costituenti si può ottenere un quadro preciso dell'efficacia organizzativa, in particolare
della capacità di adattamento dell'organizzazione. L'approccio dei costituenti strategici dipinge un
quadro ampio dell'efficacia e prende in esame fattori ambientali e fattori organizzativi. Analizza
simultaneamente svariati criteri (input, processi interni e output) e riconosce che non esiste un
singolo parametro di misurazione dell'efficacia. È ampiamente usato perché si basa sull'idea che
l'efficacia è un concetto multidimensionale e complesso che non si può inquadrare attraverso un
singolo parametro di misurazione.
MODELLO DI EFFICACIA INTEGRATO:
Ulteriore approccio per la misurazione dell'efficacia, basato su un metodo multidimensionale e
integrato. Tenta di bilanciare l'attenzione a diverse parti dell'organizzazione anziché focalizzarsi su
una di esse. Tale approccio riconosce che le organizzazioni fanno molte cose e producono molti
risultati, perciò combina diversi indicatori di efficacia in uno schema unitario. È basato sull'ipotesi
che vi siano disaccordi e pdv diversi su ciò che costituisce l'efficacia. I manager a volte non
concordano nell'individuare gli obiettivi più importanti da perseguire e misurare. Il modello è stato
originariamente sviluppato da R.Quinn e J.Rohrbaugh per unire i diversi indicatori di
performance utilizzati da manager e ricercatori. Facendo uso di una lista completa di indicatori di
performance, un gruppo di esperti di efficacia organizzativa ha classificato gli indicatori in base alla
loro affinità.
Indicatori → la prima dimensione valoriale attiene al focus dell'organizzazione, ovvero se i
valori dominanti riguardino temi interni o esterni all'azienda. Un focus interno riflette la
preoccupazione del management per il benessere e l'efficienza dei dipendenti, mentre un focus
esterno rispecchia un'enfasi per il benessere dell'organizzazione stessa rispetto all'ambiente.
La seconda dimensione valoriale riguarda la struttura organizzativa e il fatto se sia la stabilità o
la flessibilità l'atteggiamento strutturale dominante: la stabilità riflette un valore del management
orientato all'efficienza e al controllo top-down, laddove la flessibilità rappresenta un valore
dell'apprendimento e del cambiamento.
La combinazione delle due dimensioni fornisce quattro approcci all'efficacia organizzativa i
quali risultano strettamente collegati. Nelle organizzazioni reali questi valori competitivi possono
coesistere. Ogni approccio riflette una diversa enfasi manageriale riguardo alla struttura e al focus.
STRUTTURA
flessibilità
Enfasi sulle relazioni umane Enfasi sui sistemi aperti
Obiettivo primario: Obiettivo primario: crescita,
sviluppo delle risorse umane acquisizione di risorse
Sotto-obiettivi: coesione, Sotto-obiettivi: flessibilità, esterno
interno morale, formazione prontezza, valutazione esterna
FOCUS Enfasi sugli obiettivi razionali
Enfasi sul processo interno Obiettivo primario:
Obiettivo primario: stabilità, produttività, efficienza,
equilibrio profitto
Sotto-obiettivi: gestione Sotto-obiettivi: pianificazione,
dell'informazione, scelta degli obiettivi
comunicazione controllo
1. enfasi sui sistemi → combinazione di focus esterno e struttura flessibile. Gli obiettivi
principali del management sono la crescita e l'acquisizione di risorse. L'organizzazione raggiunge
questi obiettivi tramite i sotto-obiettivi della flessibilità, della prontezza e della valutazione positiva
dall'esterno. Il valore dominante è la creazione di un buon rapporto con l'ambiente al fine di
acquisire risorse e crescere. Tale approccio è simile all'approccio basato sulle risorse.
2. enfasi sugli obiettivi razionali → rappresenta valori manageriali di controllo strutturale e
focus esterno. Gli obiettivi principali sono la produttività, l'efficienza e il profitto. L'organizzazione
vuole ottenere obiettivi di output in maniera controllata. I sotto-obiettivi che facilitano questi
risultati sono la pianificazione interna e la selezione degli obiettivi, che sono strumenti razionali di
gestione. Tale approccio è simile all'approccio degli obiettivi descritto in precedenza.
3. enfasi sul processo interno → riflette i valori di focus interno e controllo strutturale. Il
risultato principale è un ambiente organizzativo stabile che si auto-mantiene in maniera ordinata.
Le organizzazioni che sono ben radicate in un ambiente e vogliono semplicemente mantenere la
loro posizione attuale riflettono tale approccio. I sotto-obiettivi includono i meccanismi per una
comunicazione efficiente, la gestione dell'informazione e i processi decisionali. Sebbene questa
fattispecie sia in qualche modo simile all'approccio del processo interno, essa pone un'attenzione
minore alle risorse umane rispetto agli altri processi interni che conducono all'efficienza.
4. enfasi sulle relazioni umane → incorpora i valori di focus interno e di struttura flessibile.
L'attenzione del management si rivolge qui allo sviluppo delle risorse umane: ai dipendenti
vengono fornite opportunità per l'autonomia e lo sviluppo. Il management lavora in direzione dei
sotto-obiettivi di coesione, morale e opportunità di formazione. Le organizzazioni che adottano
questo approccio sono più attente ai propri dipendenti che all'ambiente.
STRUTTURA
flessibilità Enfasi sui sistemi
Enfasi sulle relazioni aperti
umane Organizzazione A
interno esterno
FOCUS Organizzazione B Enfasi sugli
Enfasi sul processo obiettivi razionali
interno controllo
ORGANIZZAZIONE A: giovane organizzazione intenta a trovare una nicchia e a consolidarsi
all'interno dell'ambiente esterno. L'attenzione principale viene data alla flessibilità, innovazione,
acquisizione di risorse dall'ambiente e alla soddisfazione dei costituenti strategici. Questa
organizzazione pone un'enfasi moderata sulle relazioni umane e un'enfasi ancora minore sulla
produttività e sui profitti correnti. Soddisfare e adattarsi all'ambiente sono ritenuti più importanti.
L'enfasi data ai valori di sistema aperto implica che l'enfasi sul processo interno sia praticamente
inesistente. La stabilità e l'equilibrio ricevono scarsa attenzione.
ORGANIZZAZIONE B: rappresenta un business consolidato nel quale i valori dominanti sono la
produttività e il profitto. È caratterizzata dalla pianificazione e dalla selezione degli obiettivi. È una
grande azienda che è ben consolidata nell'ambiente e pone attenzione principalmente a svolgere con
successo l'attività produttiva e a ottenere profitti. La flessibilità e le risorse umane non costituiscono
preoccupazioni di primo piano. Predilige la stabilità e l'equilibrio rispetto all'apprendimento e
innovazione perché vuole massimizzare il valore della clientela consolidata.
I manager devono decidere quali valori vogliono perseguire e su quali porre minore enfasi. I valori
dominanti in un'organizzazione cambiano spesso nel tempo, mano a mano che l'organizzazione
sperimenta nuove esigenze ambientali, ricambi ai vertici oppure cambiamenti di altro tipo.
ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA STRUTTURA
ORGANIZZATIVA
Lessico:
– unità organizzativa, dipartimenti MACRO
– posizioni organizzative Micro → Macro<