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-LE CARATTERISTICHE DEL DISTRETTO
.Numerose aziende di piccole e medie dimensioni e presenza di poche medio grandi .La specializzazione
produttiva
.Il territorio comune
.Alto grado di imprenditorialità
.Alto tasso di innovazione di prodotto e di processo
.Rapida e diffusa circolazione delle informazioni sostenuta da relazioni formali e informali (capitale
relazionale)
.La conoscenza contestuale
.Forte concorrenza e forte collaborazione
.Coinvolgimento delle banche locali
-UN CASO EMBLEMATICO: LA SILICON VALLEY
Silicon Valley: dati sintetici
.Composizione: sistema industriale frammentato e specializzato; coesistenza di grandi e piccole aziende;
le aziende più grandi sono fonte di start-up
.Estensione: un raggio di 60 Km .Popolazione: 1.600.000 abitanti nell'area della SV; in USA, 82 tra
scienziati, ingegneri e tecnici della R&S per 10.000 unità di forza lavoro;
.Aree di sviluppo: semiconduttori, elettronica, PC, ICT.
Silicon Valley: cenni storici
.anni '30-'50: finanziamenti dal governo a università e imprese hi-tech per ricerche nella Difesa;
fondazione dello Stanford Research Institute: nascono le prime start up e i primi imprenditori tecnologici
(HP, Shockley-Transistor)
.1957/58: nascono Fairchild Semiconductor e Intel
.anni '60: nascono le prime aziende hi-tech (Intel e 40 aziende di semiconduttori); iniziano a trasferirsi
talenti e aziende hi-tech (Eastman Kodak, IBM, ITT, GE, Westinghouse): nascono i primi VC,
.anni '70-'80:VC privati (oltre 150) sostituiscono il governo e finanziano la maggioranza delle start-up; le
grandi aziende generano nuove start-up (tra cu Apple, Silicon Graphics, Sun, Microsystems e Cisco);oltre
100.000 addetti hi-tech nella regione; si sviluppa l'infrastruttura di supporto (reti, aziende, VC,..).
Silicon Valley: università Il contributo della Stanford University fu necessario; Stanford ha orientato la
formazione verso le esigenze espresse dal mercato. In particolare:
-ha fornito ai ricercatori importanti supporti finanziari, utilizzando gran parte dei fondi federali messi a
disposizione dal Governo per la ricerca nella Difesa
-ha fornito alle aziende capitale intellettuale altamente specializzato (Stanford avvia progetti di ricerca
avanzata nel campo dell'elettronica e dei semiconduttori; nel 1960 crea Dipartimenti di Scienze de
Materiali e Ingegneria chimica che diventano il centro della ricerca per i semiconduttori)
-ha favorito la comunicazione tra aziende e mondo accademico Stanford crea Honors Cooperative
Program, corsi di formazione continua per ingegneri già occupati nelle aziende della Silicon Valley).
Silicon Valley: aziende .La spinta iniziale alla nascita di aziende fu data dal militare (i primi lavori
commissionati alla Fairchild furono da parte del settore pubblico per la ricerca militare)
.Le aziende grandi sono fonte di start up (da Intel e Fairchild sono nate 80 aziende semiconduttori il 70%
di fondatori di società a rapida crescita provengono da società già affermate).
.La maggioranza delle start up sono finanziate da Venture Capital (i fondi raccolti in USA grazie a VC sono
48 miliardi di S,di cui 20 di Silicon Valley,che hanno un'incidenza sul PIL USA del 0,5%)
.La ricerca delle aziende è più mirata alla sperimentazione e all' "hands-on engineering" che agli aspetti
teorici (ricerca applicata per lo sviluppo di semiconduttori)
.Caratteristica peculiare è stata quella di imparare a gestire la scienza e le scoperte scientifiche per scopi
commerciali (attraverso l'esperienza airchild si crea una classe di "technology managers" capaci di
coniugare esigenze della scienza con quelle di profitto).
Silicon Valley: pubblico L'intervento del Governo fu significativo in molte decisioni di investimento e di
successi commerciali. In particolare, lo Stato fu:
-finanziatore della ricerca: fece fluire verso l'industria molti finanziamenti per la R&S (incentivi
governativi per la ricerca nell'ambito della Difesa; nel 1999,34.5 miliardi di $ fu il budget del Governo per
la R&S)
-committente: attraverso commesse militari ad aziende hi-tech (es. miniaturizzare i circuiti elettronici
per scopi militari).
LEZIONE 18: IL NETWORK
-LE CARATTERISTICHE DEL NETWORK
• La centralizzazione (centralità di grado, interposizione, prossimità)
• La densità (numero di relazioni di un certo tipo)
• La stabilità (relativa ai meccanismi di collegamento).
Meccanismi istituzionali:
Dimensione dinamica:
- durata temporale ( stabile/ temporaneo)
- modalità di formazione (volontario/ imposto)
Dimensione statica:
- potere
- formale/ informale
-I MECCANISMI CONTRATTUALI NON EQUITY
• Contratti di collaborazione e di alleanza
• Le associazioni temporanee di impresa
• Il Putting out
• Il contracting out
• Il Contratto di Agenzia
• Il contratto di franchising
• Il contratto di leasing
• La subfornitura
Contratti di collaborazione e alleanza:
Forma
- verticali: Relazione tra aziende ed i principali fornitori e clienti
- orizzontali: relazioni tra attori concorrenti
-trasversali: relazioni di R&S tra attori non collegati tra loro
Contenuto:
-Contratti di scambio commerciale di informazioni di beni o/o di servizi
- Contratti di coordinamento di limitate attività da svolgere congiuntamente per raggiungere l'obiettivo
proposto
- contratti di condivisione di attività continuative.
- contratti di collaborazione per lo sviluppo congiunto di attività complesse.
La subfornitura: Il sub appalto tra un'impresa main-contractor che assume la commessa di costruzione e
altre imprese specializzate che svolgono sottoattività di opere in muratura, idraulica, etc., permette di
realizzare sia economie di specializzazione e scala nelle singole attività, sia di assicurare il
coordinamento e l'aggiustamento reciproco delle sottoattività in modo più efficiente rispetto ad una
serie di negoziazioni e di aggiustamenti diretti tutti contro tutti.
I vantaggi del franchising:
- franchisor: riduzione degli investimenti , aumento volume ricavi, espansione del mercato
- franchise : migliori condizioni di prestito rispetto alle banche
- migliori condizioni di acquisto
-informazioni sul mk1
I meccanismi contrattuali Equity:
-Il Controllo proprietario e Il Gruppo di aziende
- le Jolmint Venture
-le capital Venture
-I Consorzi
Joint venture : Accordo di collaborazione con cui due o pìù imprese, che pur mantenendo la propria
indipendenza giuridica, necessitano di collaborare per la realizzazione di un progetto di natura
industriale o commerciale e che vede l'utilizzo sinergico delle risorse portate dalle singole imprese
partecipanti ma anche un'equa suddivisione dei rischi legati all'investimento.
I meccanismi associativi e di collegamento:
Gli interlocking directorate
I comitati interaziendali
Le associazioni di categoria
I trust e i cartelli.
I meccanismi di regolazione collettiva:
Il mercato
La struttura sociale
Il piano
Le norme
Le Authority (enti di regolazione).
LEZIONE 19: GLI ARCHETIPI
-GLI ARCHETIPI
-ll modello semplice
-Le forme funzionali
-Le forme divisionali
-Le forme a matrice
-Le forme per progetti
-Le forme a rete
Il modello semplice
Esistono solo due livelli di organi: i livello centrale da cui dipendono tutti gli organi operativi. la struttura
organizzativa è scarsamente formalizzata. diffusa solitamente nelle aziende a conduzione
familiare" o comunque di piccole dimensioni (anche in termini di estensione geografica). Si adatta ad
aziende con una sola linea di prodotti
I vantaggi del modello semplice
La scarsa formalizzazione e la bassa specializzazione, se accompagnate da spiccate capacità
imprenditoriali, rendono l'organizzazione molto efficace ed innovativa:
-orientamento di tutti alla gestione complessiva di leadership e di motivazione e coinvolgimento,
-disponibilità a svolgere una pluralità di compiti
-forte cultura, relazioni informali.
-IL MODELLO FUNZIONALE
Prevede la ripartizione delle responsabilità al primo livello organizzativo secondo le funzioni
fondamentali dell'impresa.
Il modello funzionale: caratteristiche salienti modello funzionale privilegia lo svolgimento dell'attività in
condizioni di efficienza. Consente di sfruttare i vantaggi connessi al conseguimento delle economie di
scala e di esperienza garantite dalla specializzazione.
Punti di forza e di debolezza della struttura organizzativa funzionale
Punti di forza:
-Facilita le economie di scala all'interno delle unità funzionali
-Permette lo sviluppo di conoscenze e capacità approfondite
-Permette all'organizzazione di conseguire obiettivi funzionali
-È da preferire in presenza di un solo prodotto o pochi prodotti.
Punti di debolezza
-Tempo di risposta lento di fronte ai cambiamenti ambientali
-Può causare un accumulo di decisioni al vertice e il sovraccarico della gerarchia
-Porta a uno scarso coordinamento orizzontale tra le unità organizzative
-Si traduce in una minore innovazione
-Implica una visione ristretta degli obiettivi organizzativi
Il modello funzionale rende il sistema organizzativo efficace nelle seguenti
condizioni
.gamma ristretta di prodotti a lungo ciclo vitale
.tecnologia stabile
.ambiente stabile
.strategie di sviluppo e penetrazione nei mercati
Il modello funzionale: implicazioni organizzative
Il monitoraggio delle condizioni di efficienza richiede un coordinamento continuo delle attività
attraverso:
.un forte accentramento delle responsabilità;
.un'accurata definizione delle procedure organizzative e degli altri meccanismi operativi.
LEZIONE 20: I PRINCIPALI MECCANISMI DI COORDINAMENTO
I principali meccanismi di coordinamento
• le regole e le procedure
• la programmazione degli output funzionali
• il ricorso ai livelli gerarchici superiori per appianare i contrasti
• il ricorso a unità di coordinamento o gruppi di lavoro temporanei, costituiti da persone provenienti
dalle funzioni da integrare.
L' attenuazione della rigidità:
La rigidità del modello funzionale può essere recuperata con l'introduzione di appositi accorgimenti:
• l'articolazione di secondo livello in base a criteri di prodotto/mercato
• ricorrendo a ruoli integratori
I ruoli integratori:
• sono figure responsabilizzate su determinati task
• non godono di autorità nei confronti dei referenti funzionali che ad essi fanno riferimento
• hanno il compito di coordinare e dirigere il flusso di lavoro, diffondendo una comune ottica trans-
funzionale.
I ruoli integra