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VITE BIANCA
Pianta erbacea perenne con radici liofilizzate
Costituenti: brionina, brionidina
Uso: purgante drastico, uso in omeopatia
- (Serenoa
SERENOA repens, Arecacee)
Palma con foglie incise e picciolate, con bordi forniti di aghi acuminati
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Droga: frutti globosi (bacche uniseminate)
Costituenti: triacilgliceroli, steroli (sitosterolo, fitosterolo, camposterolo)
Uso: ipertrofia prostatica maschile, espettorante, diuretico, afrodisiaco (estratto fluido)
- (Prunus
PYGEUM africana, Rosacee)
Pianta arborea con foglie ellittiche, acuminate, spesse e coriacee. I fiori sono pentameri e i
frutti degli acheni
Droga: corteccia
Costituenti: lipidi, steroli
Uso: ipertrofia prostatica
COLORANTI NATURALI: sono componenti naturali di natura triterpenica usati come additivi
alimentari e farmaceutici
- (Daucus Carota)
CAROTA
Droga: frutti globosi, semi
Costituenti: carotenoidi
Uso: fotodermatosi, inibizione e prevenzione di neoplasie, diuretico, espettorante,
galattogeno
- (vedi alcaloidi)
ZAFFERANO
- (Capsicum
PEPERONCINO annuum/frutescens, Solanacee)
Pianta arbustiva del sud america, con foglie alterne a lamina intera
Droga: bacche peduncolate (frutti)
Costituenti: capsaicina
Uso: rubefacente, nevralgie da Herpes, antiforfora, contro la caduta dei capelli
37
L’azione della capsaicina è talmente forte che si è pensato di sfruttarla per bloccare le
terminazioni nervose e quindi usarla nei malati terminali. In passato inoltre era usato per
conservare gli alimenti.
DROGHE VOLUTTUARIE
Le droghe voluttuarie sono dette voluttuarie in quanto assunte per nostra volontà. Sono prese per
modificare il nostro stato di essere e la nostra percezione della realtà.
Le droghe voluttuarie sono sostanze utilizzate non a scopo terapeutico, ma come droghe dette “di
piacere “ in quanto procurano delle sensazioni che arrivano fino alla corteccia cerebrale. Lo
stimolo del piacere segue delle vie preferenziali del cervello e fa si che queste diventino droghe di
dipendenza o di abuso. Tutte queste sostanze sono droghe che alterano la percezione della realtà
rendendo piacevole la vita normale e quando l’effetto della droga passa la realtà normale risulta
essere dispiacevole.
Le droghe psicotrope sono sostanze xeno biotiche, cioè sostanze estranee al nostro organismo, la
cui azione farmacologica si attua simultaneamente, ma in proporzione variabile, sul corpo
(funzioni cardiache, respiratorie, digestive, immunitarie) e sulla mente (umore, memoria, livelli di
ansia ). Le reazioni che scatenano queste sostanze xenobiotiche sono le stesse reazioni che
vengono scatenate da tutte quelle sensazioni quali amore, piacere, gioia che sono tipiche dal
nostro corpo.
Stupefacente: per stupefacente s’intende una sostanza ad azione sedativa, ipnotica o inebriante,
capace di determinare intossicazione acuta o, se assunta, cronicamente, un pericoloso stato di
assuefazione.
Esiste la classificazione di droghe terapeutiche e non terapeutiche, ad es. la morfina è utilizzata in
entrambi i casi oppure l’eroina è stata creata come sostanza per alleviare tutti i dolori visto che
agisce a livelli più bassi della morfina però ha effetti collaterali più elevati.
Classificazione sulla base degli effetti:
1. Droghe da abuso psicolettiche e euforizzanti-sedative (dopo l’effetto euforizzante c’è
l’effetto depressivo)
Droghe da abuso psicoanalettiche o psicostimolanti (aumento delle percezioni)
2.
3. Droghe da abuso psicodislettiche o psicoalteranti o allucinogeno-deliranti (deformazione
della realtà e allucinazioni) 38
1. Tra le droghe di questo gruppo dominano l’oppio e gli oppiacei. Dall’oppio derivano una
serie di alcaloidi e fra questi i due più importanti sono la morfina e l’eroina (di cui è un
derivato)
-PAPAVERO (Papaver somniferum, Papaveraceae)
DA OPPIO
Pianta erbacea annuale vigorosa con fusto bene eretto, spesso e poco ramificato. Le foglie sono
grandi spesse specie quelle alla base del fusto, sono sessili e amplessicauli (non è presente il
picciolo) hanno un margine irregolarmente inciso, sono pennatinervie con nervatura centrale ben
evidente. I fiori prima dell’antesi si presentano ripiegati e verdi in quanto presentano solo i due
sepali del calice; nello sboccio si perdono i sepali ed appaiono i quattro grandi petali. I petali
presentano alla base una grossa unghia nera caratteristica. Il frutto è una capsula ovoide.
Droga: si ottiene dal latice del frutto immaturo (tramite incisione della capsula) che viene riunito in
pani di oppio.
Principi attivi: morfina, codeina, tebaina, papaverina, narcotina, la morfina però è il maggior
costituente dell’oppio.
Attività: azione depressiva sul SNC, come analgesici e anestetici generali, ha attività antispastica
sulla muscolatura liscia (veniva utilizzato l’oppio per le crisi diarroiche oppure per l’eccessivo flusso
mestruale delle donne) presi in grandi quantità hanno una azione stupefacente.
Dalla morfina per emisintesi si ricava poi l’eroina. L’eroina (così chiamata perché in grado di
risolvere tutti i dolori) è il cloridrato di diacetilmorfina ed è la sostanza antidolorifica a maggiore
efficacia anche rispetto alla mofina, ma con effetti collaterali maggiori rispetto a questa.
L’intossicazione di eroina si combatte con il metadone, sostanza simile alla morfina (sintetizzata
dai chimici tedeschi) ma che non avesse bisogno degli alcaloidi del papavero. Il metadone quindi fu
inizialmente utilizzato per combattere il dolore e successivamente, visto che rallentava il tempo di
dose, fu utilizzato per disintossicare le persone, fino a quando il soggetto stesso rinunciava ad
assumere eroina.
L’eroina viene classificata in: bianca o tailandese, poi quella rossa o Birmania (la più pregiata),
Brown sugar (droga dei poveri) che ha l’aspetto dei granuli simili a quelli dello zucchero di canna. I
vari tipi di eroina sono distinti da numeri arabi, mentre il grado di purezza varia da I (97-98%) a V
(5-15%). Il taglio dell’eroina è molto importante ed indica la purezza della droga, sia quella pura
che meno pura riesce ad essere commercializzata. La dose letale può essere di 100 mg , mentre un
mg è la dose per un assuefatto.
2,5-5 39
Psicoanalettiche:
2. Khat: catinone
Tabacco: nicotina
Caffè: caffeina
Coca: cocaina
Sembra strano vedere tra queste droghe sostanze di uso quotidiano come caffè o tabacco,
in realtà rientrano tra le droghe voluttuarie perché non sono sostanze necessarie al nostro
organismo, inoltre il tabagismo e l’assunzione di caffè provocano assuefazione (bastano tre
tazzine al giorno di caffè a causare dei problemi per es alla vescica. Ricordiamo inoltre che
la caffeina s’introduce anche con la coca-cola, con il tè -teina - ma anche il cioccolato-
teobromina-).
- (Catha edulis, Celastracee)
KHAT
Droga: foglie
Costituenti: proto alcaloidi (catina, catinone) con struttura simile a quella delle
amfetamine.
Azione: Stimolante il SNC con azione uguale all’anfetamina. Effetti anche sul cuore. Nelle
popolazioni dove viene coltivato viene utilizzato con concentrazioni minore come infuso.
- (Nicotiana
TABACCO tabacum, Solanacee)
Pianta erbacea annuale e vischiosa originaria dell’America. Foglie molli, ovali, picciolate,
alterne sessili o amplessi caule con nervatura secondaria pennata. Fiori in pannocchie, il
frutto è una capsula.
Droga: foglie
Costituenti: alcaloidi piridinici (nicotina, anabassina)
Attività: colinergica, legame sui recettori nicotinici con una stimolazione del SNC e del
centro respiratorio con successivo effetto deprimente, utilizzato anche per aumentare la
motilità intestinale e come antiparassitario
- (Coffea arabica, Rubiacee)
CAFFE’
Piccolo albero sempreverde dell’Abissinia. Foglie ovali e acute, con fiori in mazzetti, il
frutto è una bacca scarlatta che avvolge dei noccioli all’interno dei quali sta il seme.
Droga: seme
Costituenti: alcaloidi purinici (caffeina), olii essenziali (caffeone)
Attività: stimolante il SNC , diuretico e cardiotonica.
Fasi della preparazione del caffè: preparazione, depellicolazione, pulitura e torrefazione
(200°C). 40
- (Erytroxylon coca, Eritroxilaceae)
COCA
Alberello del Sud Americano dove veniva utilizzato non per scopo voluttuario ma per
sopportare la fatica ad alte altitudine. Foglie alterne isolate con picciolo corto e stipolato a
margine intero, presenta tre false-nervature parallele rispetto a quella centrale. Il frutto è
una drupa rossa.
Droga: foglia, che viene masticata dai contadini delle Ande con un po’ di calce estraendo
cosi gli alcaloidi e lasciavano il bolo nella guancia e per tutto il giorno estraggono alcaloidi
sopportando la fatica.
Costituenti: alcaloidi del tropano (cocaina, sostanza stupefacente), alcaloidi pirrolidinici
(igrina, cuscoigrina), vitamine e proteine
Attività: tonico, defaticante, eccitante SNC, dopaminergica (causa euforia, allucinazioni)
antidolorifica, anestetica locale.
In Italia s’introduce normalmente non per via endovenosa ma per via inalatoria.
Tipico esempio per questo tipo di droghe è l’intossicazione da cocaina che si può
manifestare in:
Forma acuta
Forma cronica
Forma acuta: è caratterizzata da ansietà, secchezza delle fauci, convulsioni, disturbo
della sensibilità, delirio, coma e morte
Forma cronica: è caratterizzata da espansività, euforia maggiore, produttività,
loquacità e ideazione rapida. Ma poi abbiamo: volontà indebolita, diminuzione dei
poteri critici, disturbi della condotta, manie di grandezza
3. Psicodislettiche: comprendono LSD, derivati della canapa, psilocibina (da funghi),
mescalina (peyote), alcaloidi delle Solanacee, altri allucinogeni naturali dell’area sud-
americana. Sono capaci di determinare allucinazione, cioè una sensazione percepita come
reale, mentre è nata solo nella mente del soggetto. L’allucinazione può essere uditiva,
visiva, olfattiva e multisensoriale. Alcuni farmaci o droghe hanno la capacità di indurre stati
percettivi alterati che ricordano i sogni. Gli allucinogeni sono anche dette droghe o farmaci
psicotomimetici e sono anche detti psichedelici, ovvero rivelatori della mente o che
rivelano la divinità che è in te.
L’LSD (dietilammide dell’acido lisergico ) è un alcaloide semisintetico allucinogeno
prodotto partendo da derivati della Segale Cornuta e da specie di Ipomea.
Marijuana si riferisce alla droga ricavata dalla Canapa Indiana (cannabis sativa)
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