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COMUNICAZIONE AMBIENTALE
Le tipologie di interventi
Sia le imprese in generale sia le "destinazioni" (una località o una regione turistica) devono proporsi in termini di
qualità sotto tre aspetti:
- qualità percepita dal turista: la qualità per il turista è propria del concetto di prodotto turistico globale che
tiene conto di tutti gli aspetti di una vacanza tra i quali sono ricompresi svariati fattori;
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- qualità e comunità locale: questo aspetto è connesso all'impatto che il turismo ha sulla vita, il lavoro, e le
relazioni degli abitanti, la presenza o meno di fenomeni quali la "ghettizzazione" (dei residenti e dei turisti).
Le caratteristiche socio-culturali locali devono essere tutelate in quanto rappresentano un importante fattore
di successo per la creazione di valore e ricchezza sia per i residenti sia per il settore turistico;
- qualità ambientale vera e propria: di importanza strategica per la soddisfazione dei turisti e delle comunità
locali ed è perseguita con accorte politiche.
Il raggiungimento di un certo grado di benessere ambientale è indispensabile premessa per la sostenibilità del
turismo attuabile con svariati interventi riferibili sostanzialmente a due grandi classi, una di tipo qualitative l'altra
di tipo quantitativo.
Negli interventi di tipo qualitativo è possibile ricondurre iniziative volte alla formazione, informazione ed
educazione su temi ambientali e propri della sostenibilità.
I risultati ottenibili da interventi qualitativi presuppongono tempi non brevi in quanto necessitano del
convincimento dei soggetti coinvolti. Tempi più brevi di ritorno, almeno in via teoria, dovrebbero prevedere gli
interventi di tipo quantitativo.
L’iter logico di questi ultimi presuppone una prima fase di raccolta di dati significativi al fine di conoscere i
fenomeni; quindi occorre predisporre, sulla base dei dati acquisiti, opportuni indici o indicatori al fine di
monitorare i svariati aspetti legati alla sostenibilità.
La sensibilizzazione degli interlocutori sociali ha un’indubbia importanza e tale politica di informazione può essere
svolta a differenti livelli:
- sui turisti e sulla comunità ospitante;
- sulle aziende;
- sui dipendenti delle aziende turistiche.
La qualità, per le imprese, può quindi essere perseguita dal management sotto tre angolazioni:
- in relazione al rapporto con il mercato;
- avendo presente la dimensione competitiva;
- tenendo presente “la consonanza con l’ambiente”.
I codici di condotta e le guide di “buona pratica”
Per indirizzare i soggetti operandi in ambito turistico verso la sostenibilità e per dare loro visibilità nei confronti
della clientela responsabile esistono svariati mezzi con grado di attendibilità ed efficacia differenti.
Acanto a strumenti tradizionali di tipo coercitivo o obbligatorio (leggi, regolamenti ecc.) se ne possono proporre
altri di tipo volontario. Gli uni e gli altri rappresentano però interventi diretti in contrapposizione a strumenti
indiretti di tipo informativo (campagne di sensibilizzazione, educazione sulle specifiche tematiche etc.) che
possono avere una loro valenza positiva.
Gli strumenti volontari di tipo diretto sono riconducibili a:
- codici di condotta: sono guide, raccomandazioni e norme di comportamento che le stesse imprese
propongono come sentieri auspicabili per affrontare i problemi propri della sostenibilità. Gli obbiettivi sono
riepilogabili in: 12
essere agenti catalizzatori per i vari stakeholders turistico-ambietnali;
creare una specifica mentalità nelle imprese e negli enti pubblici, indirizzandoli verso una consapevole
politica di sviluppo sostenibile;
rendere coscienti i turisti della necessità di rispetto e tutela dell’ambiente;
sensibilizzare i residenti sull’importanza delle relazioni con i turisti;
stabilire uno spirito di collaborazione e cooperazione fra imprese, comunità locali e amministrazioni
pubbliche.
- guide di buona pratica: insieme di raccomandazioni e strumenti che tendono al miglioramento dell’ambiente.
Tra gli aspetti positivi hanno un modesto impatto economico per le aziende mentre fra i limiti sono
inadeguate a stabilire priorità.
- eco etichette;
- sistemi di gestione ambientale (SGA);
- indicatori;
- benchmarking;
Le eco etichette
Rappresentano uno strumento di orientamento per i clienti e per il consumatore in quanto segnalano quei
prodotti e servizi con basso impatto negativo sull’ambiente.
Le eco etichette consentono di fornire precise informazioni sui prodotti e le procedure e gli adempimenti da
seguire per il loro ottenimento sono abbastanza semplici e poco costosi.
Il “Marchio europeo di qualità ecologica” (ECOLABEL) è stato istituito nel 1992, è una certificazione per i solo
prodotti destinati al consumo.
Promuove prodotti e servizi a basso impatto ambientale durante il loro intero ciclo di vita.
Anche il marchio ECOLABEL è basato su un sistema di adesione volontario ed è selettivo in quanto possono
fregiarsi dell’etichetta solo prodotti ossequiosi della tutela ambientale.
I criteri da seguire per individuare prodotti ecologici sono sottoposti all’approvazione da parte della Comunità
Europea.
I sistemi di gestione ambientale (SGA)
Il Sistema di Gestione Ambientale ha come scopo il miglioramento dell’impatto ambientale di singole imprese.
Una differenza sostanziale fra l’ECOLABEL e un SGA (es. EMAS o ISO 14001) è rappresentata dal fatto che il primo
è una certificazione di prodotto e concentra la sua attenzione sugli aspetti prestazionali della struttura ricettiva, i
secondi rappresentano invece certificazioni di sistema focalizzandosi sugli aspetti gestionali dell’attività.
Un’ulteriore differenziazione riguarda l’ambito di applicazione delle certificazioni ambientali.
I momenti logici per rendere operativo un SGA presuppongono:
- l’analisi ambientale iniziale: si procede ad un esame dell’impresa per quanto concerne i prodotti, l’attività, i
servizi nonché la gestione degli impatti ambientali; 13
- la pianificazione della politica ambientale: riguarda l’identificazione delle attività aziendali che impattano
sull’ambiente nonché la loro significatività;
- l’attuazione: lo SGA può essere attuato, monitorandolo continuamente, con un’attività di controllo e di
correzione dello stesso in presenza di errori;
- il controllo: l’attività di monitoraggio svolta dalla direzione aziendale è importante per individuare i punti di
forza e debolezza;
- la valutazione: riguarda il controllo da parte di un revisore esterno indipendente.
Un GSA permette di raggiungere, o perlomeno perseguire, alcuni obbiettivi quali:
- il miglioramento tecnologico e gestionale;
- il comunicare agli stakeholders lo sforzo effettuato per raggiungere un certo grado di qualità ambientale.
Le certificazioni volontarie ISO 14001 e EMAS
Il regolamento EMAS è uno strumento volontario adottato dell’UE in attuazione dei programmi a favore
dell’ambiente che recepisce le indicazioni della Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 sull’ambiente con lo scopo
di contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile.
L’azienda che si sottopone ad una certificazione volontaria ottiene dei vantaggi e dei benefici riconducibili:
- a fenomeni organizzativi: per l’azienda, l’essere certificata permette un più agevole e rapido ottenimento di
autorizzazioni e permessi di vario genere;
- al miglioramento dell’efficienza organizzativa e nell’utilizzo delle risorse: rientrano benefici nell’impiego di
risorse con conseguenti risparmi energetici, la riduzione di rischi e incidenti connessi all’uso di materiali
ecocompatibili, una riduzione di scarti e rifiuti, un miglioramento della qualità del lavoro e dell’ambiente con
un conseguente risparmio sui costi nel lungo periodo;
- quale strumento di marketing: spazia da un rafforzamento della propria posizione competitiva nei confronti
dei potenziali turisti attenti ai fenomeni connessi alla sostenibilità, alla maggiore visibilità e considerazione da
parte delle imprese con cui si hanno rapporti commerciali e delle sua credibilità.
EMAS è una disposizione applicabile nella sola Unione europea mentre ISO è uno standard internazionali; inoltre
la prima riguarda maggiormente l'insediamento e la seconda i processi.
ISO 14001 ha caratteristiche di maggiore autonomia per le iniziative della delle singole organizzazioni che
adottano a differenza della normativa prevede un accentuato ruolo di controllo delle istituzioni pubbliche al fine
di ottenere la specifica registrazione
La certificazione ambientale rappresenta una tappa importante sul percorso della sostenibilità.
L’'EMAS è più adatto a grandi organizzazioni mentre certificazioni più flessibili e meno costose sono più adatte ad
imprese di piccola e media dimensione.
In alternativa alla certificazione è possibile, per le aziende alberghiere, associarsi a catene volontarie con spiccate
caratteristiche di sostenibilità, ad esempio, in Italia, Ecoworld.
L'Ecolabel si sofferma e definisce le caratteristiche ambientali del servizio giudicandolo in relazione al suo intero
ciclo di vita virgola mentre le ma è volto valuta e fornire consigli per migliorare gli aspetti ambientali di una
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struttura ricettiva. ISO 14001 tende invece ad identificare gli standard di un sistema di gestione ambientale
finendo politiche e obiettivi da perseguire.
In relazione al marchio esiste un'importante differenza Ecolabel ed EMAS da un lato e certificazione ISO 14001
dall'altro in quanto quest'ultimo, a differenza delle prime, non permette alle strutture ricettive certificate l'utilizzo
del logo per promuovere l'avvenuto conseguimento non trattandosi di un marchio di prodotto servizio. Ne deriva
che la struttura ricettiva potrà esporre il solo marchio dell'Inter che ha rilasciato la certificazione ISO, con
l'aggiunta di quello dell’organismo di accreditamento.
la certificazione rappresenta uno dei modi più efficaci per le scelte dei vari interlocutori (turisti, TO, governi locali
o centrali ) verso i soggetti che si sforzano nel seguire tali principi a capo
Altri marchi ecologici
Uno dei riconoscimenti più noti è rappresentato dalle “Bandiere Blu“ assegnate alle migliori località di mare sulla
base di sopralluoghi e questionari ai quali rispondono i singoli comuni.
Fra le altre offerte, in tema di marchi ecologici, sono da ricordare quelle proposte da Legambiente ed in
particolare “Goletta Verde“ e “Treno Verde“. La