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CAP. 10 IL RAPPORTO CON LA SCUOLA: UN TARGET A PREVALENZA DI
ATTENZIONE
Tra i target di riferimento della biblioteca il mondo della scuola rappresenta un insieme di
soggetti (bambini, studenti, insegnanti, genitori) verso i quali si possono e si devono
sviluppare iniziative mirate di promozione alla lettura.
L'obiettivo della biblioteca deve essere quello di:
- favorire l'approccio piacevole al libro (o altro documento) e alla lettura
- stimolare la ricerca oltre il libro di testo
- sviluppare l'interesse per gli strumenti informativi
Le iniziative rivolte a bambini-ragazzi-sudenti devono rappresentare un progetto
suddiviso in pacchetti omogenei per fasce di età: prescolari, bambini 5-10 anni, ragazzi
11-14 anni, studenti 15-18 anni.
Il programma delle iniziative si costruisce attraverso una verifica e un confronto
preventivi nei quali: il bibliotecario fa le proposte di inziative collocabili in biblioteca; gli
educatori-insegnanti-docenti indicano quanto è possibile fare all'interno della scuola.
Il rapporto tra l'ente locale e l'ente scuola, con riferimento alla biblioteca di pubblica
lettura, si può caratterizzare con uno dei seguenti tre livelli diversi per importanza e
impegno quantitativo e qualitativo:
-proposta unilaterale della biblioteca
- collaborazione
-convenzione
Nel primo livello il bibliotecario è il soggetto proponente delle iniziative, di cui l'ente
locale si assume tutti gli oneri, e gli educatori-insegnanti-docenti risultano essere i
soggetti riceventi-fruitori passivi che autonomamente scelgono di aderire o non aderire
alla fruizione oppure aderire in parte o in tutto.
Nel secondo livello il bibliotecario e gli educatori-insegnanti-docenti assumono entrambi
un ruolo attivo e propositivo e si confrontano tra pari. Le iniziative di animazione
possono essere realizzate in parte presso la biblioteca di pubblica lettura e in part
nell'ambito scolastico.
Nel caso del terzo livello, cioè di convenzione, i due enti sottoscrivono un protocollo di
intesa, recepito e deliberato dal rispettivi organi competenti, in cui, a fronte dell'esplicito
obiettivo comune della promozione alla lettura, sono precisate le modalità di
partecipazione delle iniziative, la messa a disposizione di risorse finanziarie, strumentali,
strutturali e professionali.
Solo in cooperazione, infatti, si possono attivare quelle sinergie collaborative che
possano valorizzare le realtà caratterizzate da forti criticità strutturali perché di piccola
dimensione e dotate di scarse risorse.
Anche i genitori possono assumere un ruolo importante se coinvolti nel cambiamento
congettuale e cioè portati a passare da soggetti fruitori passivi a protagonisti attivi e
propositivi.
CAP. 11 LA STORIA LOCALE
Le biblioteche OPL hanno di solito una piccola, ma apprezzabile, sezione di st. locale.
Questa è quindi una raccolta documentaria di interesse locale, collocata all'interno della
biblioteca, riguardante strettamente l'area del comune di riferimento.
Essa è utile per tutti i cittadini interessati a conoscere il luogo in cui vivono, non solo gli
abitanti originari, m chiunque vi sia arrivato o abbia con la città dei rapporti di lavoro,
studio o altri interessi.
Il patrimonio documentario di cui dispone tale sezione può essere il più vario: documenti
dattiloscritti, manoscritti, llibri, giornali, fotografie, manifesti, ecc.
Tutti i materiali raccolti in questa sezione, per essere fruibili in consultazione o prestito,
devono essere adeguatamente catalogati, anche collocati e conservati;possibilmente
dovrebbero essere trasferiti su memorie ottiche per facilitarne la consultazione, in
biblioteca e in rete.
L'impegno specialistico e il tempo che ad esso va destinato è tutto a carico del solo
bibliotecario ed è ovviamente proporzionale al materiale di cui la sezione viene dotata.
I limiti oggettivi della gestione della OPL portano alla considerazione pratica che anche
per la sezione di storia locale si debba ricorrere il più possibile alla gestione coordinata
in cooperazione e magari fare anche una scelta importante e strategica: per una
informazione la più ampia e completa possibile sarebbe opportuno attivare la Biblioteca
di st. locale territorial, vale a dire una biblioteca centralizzata che raccolga i materiali
comuni di un territorio ampio e definibile sotto il profilo dello svilippo storico.
"Caratteristica comune alle pubblicazoni di st. locale è la loro difficile reperibilità al di
fuori delle biblioteche...".
La centralizzazione della gestione di st. loale può essere fatta a livello di sistema
bibliotecario territoriale individuandone anche la localizzazione fisica all'interno del
sistema stesso. Questa può essere fatta presso il centro servizi o centro rete, se
esitente, o in alternativa presso una biblioteca di dimensioni medio-grandi che possa
permettersi una gestione complessa e coerente da centro di documentazione locale in
un ambito cooperativo.
Altro problema reale che spesso incombe in maniera pesante e pressante è la gestione
delle grosse donazioni di interesse locale.
La biblioteca OPL non è nelle condizioni oggettive di poter gestire tali materiali e il
rischio reale è di trasformare la donazione in un anonimo debosito di documenti non
fruibili oppure, per renderli fruibili, di snaturare i servizi e la specificità della biblioteca
come servizio di accesso locale all'informazione.
Alla biblioteca e al sistema bibliotecario a cui appartiene spetta anche il compito di farsi
carico della promozione e della fruizione del materiale relativo alla st. locale, a
prescindere dalla sua collocazione e dalla scelta di gestione, attraverso adeguate
iniziative in collaborazione con le istanze culturali organizzate e operanti nel territorio.
CAP. 12 LA QUALITA' DEL SERVIZIO
12.1 Tipologie di qualità
Il servizio informativo della biblioteca si caratterizza per una sua specifica qualità che
può essere valutata con criteri o angolazioni diverse nell'ambito della classificazione,
coma ad es. qualità prevista o attesa (la qualità che si determina dalla conoscenza dei
bisogni dellutenza); qualità progettata (la qualità che può essere pensata per
l'errogazione dei servizi sulla base degli elementi della qualità attesa e/o comunque sulla
base delle oggettive e reali risorse disponibili nel momento programmatorio; qualità
erogata(la qualità che costituisce quanto viene realmente fornito all'utenza); qualità
percepità (la qualità che l'utente dichiara di vedere), ecc.
Nella biblioteca OPL la qualità percepita dai vari soggetti con cui viene in contatto è
molto più immediata che non nelle raltù medio grandi e comunque più complesse.Ciò è
in stretta relazione con il fatto che il bibliotecario è solo, quindi unico soggetto di
riferimento, che i servizi erogati e di valenza esterna sono spesso ben circoscritti e che il
rapporto con i cittadini è molto diretto.
12.2 Metodologia di misurazione e valutazione
Per conoscere, analizzare e valutare il servizio informativo reso dalla biblioteca sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo risulta essere indispensabile dotarsi di
strumenti di rivelazione statistica. E' opportuno l'uso di schede essenziali sia ai fini della
memorizzazione dei dati che alla loro successiva analisi.
L'attività di rilevazione coni relativi indicatori e la successiva fase di valutazione e
interpretazione vanno ovviamente indicati nel documento programmatorio per gli
impegni che ne conseguono.
Va assunto il principio che la misurazione nonè un fine, ma uno strumento per cui la
quantità di tempo e le risorse da destinare deve essere commisurata ai benefici che ci si
attende e alla quantità e qualità delle risorse utilizzabili allo scopo.
Il sistema di valutazione deve essere aperto, cioè implementabile nel tempo e adattabile
alle esigenze o problematicge insorgenti, nonché personalizzabile rispetto alla specificità
dei servizi resi all'utenza, alle sperimentazioni, alle innovazioni o alla variazione delle
modalità di gestione.
Fatta la rilevazione, si passa alla valutazione/interpretazione dei risultati comparata a
dati precedenti o a indicatori di riferimento o a standard-obiettivo. Da ciò possono
derivare delle decisioni sulle azioni da intraprendere e da programmare nell'anno
successivo quali:
- consolidamento o potenziamento del servizio
- rimendi ai punti ricontrati come debili
- verifica dei risultati di precedenti azioni
- nuovi obiettivi
- confronto dinamico con altre realtà
12.3 Benchmarking
Serve anche monitorare la qualità del servizio confrontandosi con altre realtà adottando
la tecnica del benchmarking.
Essa consiste in una metodologia, possibilmente non occasionale, ma organizzata, per
curiosare in casa altrui, in realtà possibilmente più avanzata o di eccellenza, per
rilevarne i punti di forza, per interpretarli e per poterli trasferire, afeguandoli, alle realtà
operativa della propria biblioteca.
Si possono attivare due livelli di confronto.
Il primo è quello di attivare uno scambio periodico (almeno annuale) di infomazione ed
esperienze tra bibliotecari di realtà simili in un ambito territoriale omogeneo (sistema,
provincia, regione).
Il secondo livello, probabilmente più efficiente, è invece quello di attivare un confronto
(sempre almeno annuale) tra la propria biblioteca e alcune biblioteche ben selezionate
tra quelle considerate d'avanguardia se non di eccellenza.
CAP. 13 LA CUSTOMER SATISFECTION
Nel servizio pubblico, in generale, è nel servizio biblioteca, in particolare, che deve
essere un servizio fortemente orientato all'utente-cliente, è evidente che, quando si parla
di qualità, si fa riferimento soprattutto, lo si ribadisce, al grado di soddisfazione
dell'utente steso.
La OPL deve attivare la rilevazione della qualità percepita ovvero della customer
satisfection.
Si può scegliere tra alcune delle cosiddette tecniche per ascoltare l'utente-cliente con
questionari panoramici, questionari mirati ad aspetti specifici, inchiesta telefonici,
colloqui individuali, ecc.
La scelta può variare a seconda del tipo di rilevazione che si vuol attivare, del risultato
che si vuol raggiungere, delle risorse disponibili in ciascuna realtà.
L'esperienza dimostra che si ha efficacia di risultato, facilità di gestione dei dati e bassa
incidenza di costo e di tempo attraverso l'adozione delle schede di valutazione a
punteggio.
Un utile strumento a monitoraggio e valutazione può essere anche la casella dei
sugg