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4.LA BIBLIOTECA COME ISTITUZIONE DELLA COMUNITA'.
Nazione:termine che si diffonde nel romanticismo,coesione di popoli e lotta all'occupazione.
Sostituzione del termine palatine con nazionali per identificare la biblioteca come un bene del
popolo che ne conserva la sua tradizione. Con uno stato unitario si passa ad identificare le
istituzioni centrali della capitale. Si passa a vedere i servizi come qualcosa di dato dallo
stato,appartenente al suo sistema burocratico. Così le biblioteche “nazionali” vengono imprigionate
nella burocrazia statale rendendole immobili. Con la trasformazione in biblioteche civiche e
comunali si riesce ad offrire servizi migliori.
Biblioteche che non dipendevano dallo stato non avevano un nome con cui definirsi,ma avevano
enormi potenzialità. Si iniziò a chiamarle civiche ed esse rispondevano al servizio di pubblica
lettura. Si distinguono in tre gruppi,in base al dove sono collocate:grandi in area
metropolitane,quelle dei capoluoghi di provincia e quelle dei centri minori.
Le biblioteche civiche sono state fondate in tre principali momenti storici:età napoleonica,primi
decenni dopo l'unificazione e durante gli anni 30.
Anni '20 e '30:biblioteca civica in ogni capoluogo di provincia. Fabietti e De Gregori si occuparono
per primi delle biblioteche.
Fabietti:esperienza in biblioteche straniere,propone un radicale rinnovamento delle biblioteche
popolari,aperte a tutti e gestite dai comuni.
De Gregori:esempio biblioteche americane,biblioteche moderne sulla base di quelle statali.
Legge del 1941:apertura di una biblioteca,in adeguate strutture, in ogni capoluogo dove non esista
già una governativa.
Secondo dopoguerra:creazione delle biblioteche pubbliche. Carini Dainotti promuove iniziative
governative di pubblica lettura.
Due giudizi sulle biblioteche popolari:negativo e origine della mancanza di moderne biblioteche;
positivo ma interrotto dal fascismo prima che potesse dare frutti.
Anni '50 e '60 diffusione biblioteche di pubblica lettura. SNL=servizio nazionale di lettura.
Anni '70 prima struttura omogenea della biblioteche.
Biblioteca non doveva esser imposta dalle autorità. Sostegno alle iniziative per far sentire propria la
biblioteca alla comunità.
1975 nasce il Ministero per i beni culturali ed ambientali,sotto cui vi è la Direzione generale delle
accademie e biblioteche. Divisione compiti tra stato e regioni.
2001 modifica all'art.V della costituzione con gli art.117 e art.118 che sanciscono la divisione in
materia di tutela e promozione.
Art.117:Stato con competenza di tutela,Regione competenza di promozione e organizzazione.
Art.118:Comuni e città metropolitane competenza di amministrazione.
Adozione su tutto il territorio nazionale del RICA=regole italiane di catalogazione per autori.
Attenzione alle richieste del AIB=associazione italiana bibliotecari.
Azione ministero in tre settori:
1. Catalogazione e creazione di repertori bibliografici.
2. Organizzazione interna delle biblioteche ed dei servizi.
3. Promozione e coordinamento della collaborazione tra biblioteche di uno stesso territorio.
Anni '70 crescita delle biblioteche dovuta alla crescita della società italiana,dell'aumento della
scolarizzazione e il radicarsi dell'idea di lettura come diritto. Apertura di centri civici e polivalenti.
Anni '80 corsi per la preparazione professionale dei bibliotecari.
Anni '90 allargamento del campo d'azione. Biblioteche come luoghi di studio,di informazione e
dialogo.
Cooperazione tra biblioteche dei comuni limitrofi o aree con caratteristiche comuni.
Soprintendenze bibliografiche favoriscono nel SNL l'aggregazione di biblioteche in sistemi
bibliotecari. Nascita dei comprensori,come aggregazioni di comuni con la stessa vocazione attorno
ad un centro di forte attrattiva. Spesso si preferiscono altre forme,come i sistemi bibliotecari,dove
sono direttamente i comuni a gestire le biblioteche. Vengono favoriti anche dalle leggi regionali per
la valorizzazione delle province. Queste sono le uniche che posso far fronte ai costi per la gestione e
l'aggiornamento e posso soddisfare meglio le esigenze della comunità.
Legge 142 del 1990 definisce le forme con cui i comuni possono gestire i servizi.
Decreto legislativo 267 mette in ordine i provvedimenti precedenti riguardanti le forme di gestione
dei servizi pubblici.
5.LA BIBLIOTECA COME ISTITUZIONE DELLA COMUNICAZIONE E DELLA
MEMORIA.
Dimensione orizzontale:biblioteca pubblica deve rendere sociale l'uso del libro offrendo agli utenti i
libri e le informazioni bibliografiche. Agisce nel presente e nell'attualità. Funzione sociale svolta
attraverso i libri e i servizi informativi. Rispondere alle esigenze della comunità. Al prevalere di un
a funzione biblioteconomica si hanno biblioteche di pubblica lettura,di studio o di ricerca. La
pubblicità della biblioteca si ha quando non viene precluso a nessuno di accedervi. La biblioteca è
una realtà viva sul territorio. Diffusione capillare ed elencazione sotto la regione di appartenenza.
Due novità di potenziamento:nascita di articolati sistemi bibliotecari e informatizzazione dei servizi.
Dimensione verticale:il libro come strumento della memoria che la biblioteca deve conservare e
trasmettere. Agisce nel tempo e nello spazio. Patrimoni librari che si stratificano nel tempo e la
biblioteca diventa luogo della memoria collettiva. Mantenere i libri del passato ed evitare la
dispersione di quelli editi nella contemporaneità. Istituto centrale per la patologia del libro per
rendere più efficacie l'azione di conservazione. I libri devono esser messi a disposizione senza
danneggiarli. Problema aperto della loro catalogazione. Deposito legale degli stampati con legge nel
1939 e 1945 con fini di censura,1995 nuova legge fallimentare e nel 2004 legge che impone il
deposito di 4 copie da parte dell'editore:una alla Biblioteca centrale di Roma,una a quella di
Firenze,una alla biblioteca del capoluogo di provincia e alla biblioteca principale della regione in
cui ha sede la casa editrice.
Distinzione di biblioteca d'uso (prevale la dimensione orizzontale) e biblioteche di conservazione
(prevale la dimensione verticale). La biblioteca deve prendere in considerazione ogni tipo di lettore
ed essere il luogo che fornisce gli strumenti per l'educazione della mente. Cataloghi e bibliografie
per favore l'incontro lettore-libro,reso più facile dalle nuove tecnologie.
6.LA BIBLIOTECA COME STRUTTURA ORGANIZZATA.
Biblioteche di conservazione del patrimonio intellettuale:biblioteche nazionali centrali,biblioteche
nazionali,biblioteche statali,biblioteche universitarie sorte prima del 1860 e le biblioteche che si
prefissano di conservare il sapere.
Biblioteche di diffusione degli stampati che hanno come obiettivo la consunzione per usura del
libro. Sono biblioteche di pubblica lettura,le biblioteche della università e quelle degli enti di
ricerca. Ruolo di mediazione tra il lettore e i libri,con spazi ed organizzazione adatti. Diversi tipi di
biblioteche legati al target.
Ogni spazio ha una sua funzione. Ci sono servizi interni ed al pubblico. Organizzazione su tre
livelli:
1. accesso ed informazioni:il lettore entra e prende visione dei servizi;
2. strumenti per ottenere ciò di cui ha bisogno;
3. depositi dei libri.
L'entrata deve permette di visualizzare i servizi,senza barriere architettoniche. Uso di espositori con
dépliant e bacheche. Non più lettore passivo ma lettore che riceve servizi e qualità. Servizi della
biblioteca per agevolare nella ricerca l'utente:
Bibliografie:elenchi di libri per materia o disciplina,aree geografiche o periodi di tempo.
• Necessari per sapere cosa è stato pubblicato su un dato argomento.
Cataloghi:insieme di schede cartacee che formato standard (7,5x12,5),raccolte con criteri
• omogenei. Ogni scheda rappresenta un libro o un'altra unità di materiale posseduto. Al
centro si trova la descrizione degli elementi del libro che ne permettono l'identificazione
secondo uno standard internazionale:titolo,nome e cognome di chi ha responsabilità
intellettuale verso l'opera,edizione,luogo di pubblicazione,editore,anno di pubblicazione,
numero di pagine,dimensioni,titolo collana e numerazione del volume nella stessa. In alto a
sinistra ci sono gli accessi che servono ad ordinare i vari cataloghi e riportano l'autore o il
soggetto del libro secondo precise regole. In alto a destra si trova la segnatura di
collocazione per recuperarlo dagli scaffali. In bassa a destra si trova il numero d'ingresso che
viene assegnato quando il libro entra in biblioteca.
Varie tipologie di cataloghi:
Catalogo alfabetico per autori:scheda per ognuno che abbia responsabilità intellettuale
• verso il libro. Vengono inserite anche schede di rinvio dalla forma non corretta del nome a
quella in uso. Si usa quando di conosce autore e titolo del volume.
Catalogo alfabetico per soggetti:ordina gli accessi secondo parole o frasi che rimandano
• all'argomento trattato nel libro. Si usa quando si ha un tema di ricerca.
Catalogo sistematico per materia:ordina gli accessi secondo un'espressione alfanumerica
• secondo un sistema di classificazione. Ogni disciplina e i settori interni hanno un
determinato numero.
Catalogo dizionario:associa le schede per autore e per soggetto in un unico ordine
• alfabetico. Serve per recuperare opere dell'autore e che parlano dell'autore.
I servizi al pubblico sono la consultazione e il prestito esterno dei materiali. Per consultare un libro
dai magazzini,il lettore deve compilare una scheda con i suoi dati e quelli del libro. Una volta finita
la consultazione deve lasciarlo in biblioteca prima di poter uscire. Non tutti i materiali possono
esser prestati,quindi è necessario un orario ampio per permettere la consultazione. Nel caso del
prestito,il lettore lascerà i suoi dati per esser abilitato e verrà registrato il libro preso. Il prestito ha
una durata limitata come il numero di volumi che si possono prendere contemporaneamente. La
biblioteca deve anche fornire il servizio di stampa e nel caso disponga di libri su microfilm,appositi
lettori.
Organizzare i magazzini o come ambienti esclusi al pubblico o a scaffale aperto. Nel primo caso si
può sfruttare tutto lo spazio anche in altezza,nel secondo bisogna disporre si un'ampia superficie e
organizzare gli scaffali con una logica per agevolare il ritrovamento dei libri.
7.ORGANIZZAZIONE DELLA BIBLIOTECA E CRESCITA DELLA RACCOLTE.
Servizi interni per gestire le risorse e i materiali. A seconda delle dimensioni della biblioteca i
settori posso anche coincidere in un'unica persona.
Selezione e acquisti dei libri:scegli i nuovi titoli secondo la politica adottata e le richieste dei
• lettori. Analizza i cataloghi degli editori,conosce le novità e le donazioni. C