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Successione degli Stati nei Trattati Pag. 1
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LA SUCCESSIONE DEGLI STATI NEI TRATTATI

(Quando uno Stato subentra ad un altro Stato nel governo di un territorio, il nuovo Stato è

vincolato oppure no dai trattati conclusi dal predecessore?)

Situazioni in cui uno Stato subentra ad un altro

Fattispecie che si possono verificare:

Distacco di una parte del territorio di uno Stato: due possibilità

1. La parte distaccatasi si aggiunge al territorio di un altro Stato (esempi: caso di conquista

- da parte di quest’ultimo Stato o cessioni territoriali)

Creazione sulla parte distaccatasi di uno o più nuovi Stati  secessione (esempio: Irlanda,

- ma anche i processi di decolonizzazione sono secessioni). Questa ipotesi non va confusa

con quella di smembramento, in quanto nel caso della secessione lo Stato da cui la

parte si è distaccata non si estingue (casi di smembramento sono l’Unione Sovietica ,

1

Jugoslavia , Cecoslovacchia) come accade in quella di smembramento in cui lo Stato

2

iniziale si divide in due o più Stati. La discriminante è la continuità di uno degli Stati

interessati con l’assetto di governo precedente.

Incorporazione: uno Stato si estingue e il suo territorio entra a far parte di uno Stato già

2. esistente (esempi: riunificazione delle due parti della Germania attraverso l’assorbimento da

parte della Germania dell’Ovest della Germania dell’Est). Lo Stato nuovo è continuatore

dell’assetto di governo precedente.

Fusione: due o più Stati si estinguono e sul loro territorio si viene a formare uno Stato

3. nuovo (Yemen). Lo Stato nuovo non è continuatore di una delle organizzazioni di governo

precedenti.

Mutamento rivoluzionario di governo: secondo il manuale in questo caso si ha la

4. sostituzione di uno Stato ad un altro, alcuni altri autori non si può parlare di sostituzione,

prediligendo una definizione dello Stato-comunità rispetto a quella di Stato-apparato

(esempio: colpo di Stato in Cile, instaurazione Unione Sovietica).

Le conseguenze sul piano dei trattati della successione di uno Stato

Di ciò si occupa una Convenzione di Vienna del 1978, la quale è entrata in vigore nel 1996. Di essa

sono attualmente parte solo 22 Stati in quanto alcuni dei suoi contenuti si differenziano dalle norme

consuetudinarie, proponendo soluzioni che rispondono più a una logica di sviluppo progressivo che

di codificazione del diritto internazionale. Tutte le volte che una Convenzione di codificazione più

che codificare innova e gran parte degli Stati la ratificano, essa creerà nuove consuetudini, nel caso

il numero di ratifiche sia basso essa assumerà caratteri pattizi e non modificherà le consuetudini in

materia.

I trattati possono essere:

Localizzabili: trattato che riguarda l’uso di determinate parti del territorio (esempi:

- trattato di libertà di navigazione di un fiume che attraversa più Stati, trattati di affitto di

uno Stato ad un altro di una parte del suo territori ecc.. e, secondo la Convenzione del

1978, anche i trattati di confine).

Non localizzabili: tutti gli altri trattati.

-

1 Per motivi politici la Russia viene considerata come continuatrice dell’Unione Sovietica, in modo da

conservarle il seggio permanente all’Onu: ciò non ha basi giuridiche.

2 In questo caso si è posto il problema se ci i trovasse di fronte ad uno smembramento o una secessione,

ma alla fine è prevalsa la lettura per la quale la Repubblica di Serbia e Montenegro non era continuatrice

della Jugoslavia e quindi essa ha dovuto nuovamente fare richiesta di adesione all’Onu. Nel caso invece del

Montenegro si parla di secessione dalla Serbia.

Dal punto di vista giuridico entrambi sono casi di smembramento, tuttavia in particolare in ambito Onu e per

motivi di natura politica i due casi sono stati trattati in modo diverso.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
2 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vi. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Santini Andrea.