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LA STRUTTURA DELL’UNIVERSTIA’ DI BOLOGNA
Inizialmente vi era un rapporto privato tra gli scolari e i maestri, infatti si stipulava un contratto
privato che prevedeva il pagamento di un onorario (collecta) al maestro per seguire le lezioni che si
tenevano nella loro casa. Il maestro chiamava di scolari SOCI MEI e gli scolari chiamavano
maestro DOMINUS.
Per seguire le lezioni non era richiesto nessun titolo in particolare ma era necessario conoscere il
latino, poiché le lezioni erano svolte in tale lingua, e una buona conoscenza di cultura generale.
Fino al 13º secolo non era necessario iscriversi.
La prova finale era una discussione pubblica che verteva sull’argomento che si era scelto.
Con l’aumento degli studenti aumentano anche le dimensioni della Città di Bologna così il sacro
Romano impero comincia ad interessarsi alla scuola. Federico I Barbarossa, nella seconda metà del
1100, convoca Martino e Bulgaro (due allievi di Irnerio) chiedendo quali erano i diritti puramente
reggi ossia quelli che aspettavano solo all’imperatore e da cui i comuni erano esclusi. I due maestri
rispondono con una serie di diritti ad esempio battere moneta, creare notai, legiferare, eccetera –->
dieta di Roncaglia (1154).
Nel 1155 emana la CONSTITUTIO HABITA con lui concedeva privilegi a maestri e studenti. Ai
primi dava la giurisdizione civile e penale sui propri studenti che viene tolta quindi ai comuni; agli
studenti viene concesso il salva condotto imperiale ossia il permesso di circolare liberamente in tutti
i territori imperiali senza dover pagare dazi doganali; viene meno l’istituto della rappresaglia ( se
uno studente commette un reato, viene punito un altro studente della stessa nazione).
Dal 1100 mi sono due schieramenti di studenti:
• neolatini;
• germanici.
Questi formano associazioni chiamate NATIONES (raggruppamenti di studenti della stessa
nazionalità) e si danno un rappresentante guida chiamato RECTOR.
Le nazioni si raggruppavano in UNIVERSITATES e a Bologna ne esistevano due:
• l’Universitas ultramontani che comprendeva le nazione s’ dei territori europei;
• l’Universitas citramontani che comprendeva le nazioni s’ del territorio Italiano.
Insieme costituivano l’Università degli Scolari in cui erano eletti due rettori (uno per universitas)
che si rapportavano con le autorità comunali.
Intanto nascono altre università private ad esempio a Padova, Vercelli, Cremona, Mantova
eccetera…
La prima università creata da un’istituzione pubblica è stata quella di Napoli chiamata Federico II
perché fortemente voluta dall’imperatore nel 1224. Questa volontà nasce dal rapporto epistolare tra
l’imperatore e il Comune di Napoli.
Per la prima volta si istituì il giorno di inizio dell’anno accademico collocato il 29 settembre 1224,
giorno di San Michele.
Non si studiava diritto regio poiché il diritto Romano giustinianeo conveniva all’imperatore in
quanto esaltasse sua figura.
Quindi non è il diritto che si adegua alla società, ma la società che si adegua al diritto.
Nella Sorbona, A Parigi, si studiava filosofia e teologia.
LE LEZIONI
Vi erano due tipi di lezioni:
• Le lezioni mattutine in cui si discuteva delle parti più importanti del diritto giustinianeo
ossia il Digestum Vetus e il Codex, e le parti più importanti del diritto canonico quali il
Decreto di Graziano e il Liber Extra di Gregorio IX.
• Le lezioni vespertine in cui si discutevano di argomenti meno rilevanti.
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