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APRASSIE

Incapacità a compiere un gesto finalistico, congruo. Impossibilità di eseguire le azioni in maniera specifica. È un disordine del gesto. I gesti sono simili alle parole.

Gesti mimici (naturali)

Gesti transitivi

Gesti intransitivi

Ci sono prassie di ordine generale e alcune più specifiche.

3 forme di aprassia di ordine generale:

  • Aprassia ideomotoria: compromissione del singolo gesto, quindi incapacità di esecuzione di un singolo gesto. Il gesto inizia ma poi ci si inceppa.
  • Aprassia ideatoria: incapacità di organizzare una concatenazione di atti che costituiscono il gesto. (Il paziente non sa da dove cominciare per lavarsi i denti. Aprire il rubinetto, prendere lo spazzolino, il dentifricio). Il gesto non inizia proprio. In queste 2 aprassie vi è una compromissione della regione parietale.
  • Aprassia motoria: incapacità di organizzare atti volontari e automatici. Sede della lesione corteccia premotoria. Riesco a lavarmi i denti ma ho solo una difficoltà che aumenta in maniera proporzionale.
con la difficoltà del compito. Più è complesso il compito più ci inceppiamo nell'eseguirlo. Ci sono anche delle aprassie specializzate, come quelle dello schema corporeo. Siamo davanti a un comunissimo disturbo: tutti i pazienti che hanno una patologia demenziale hanno spesso un'aprassia dell'abbigliamento, ovvero una difficoltà nell'eseguire gesti congrui e consequenziali (ad esempio, mettere prima il maglione e poi la maglietta, o i stivali prima delle calze). Un'altra forma di aprassia è quella costruttiva, diffusa nei soggetti con problemi vascolari, che riguarda la capacità figurativa, ovvero la capacità di percepire una determinata figura o oggetto nello spazio e poi poterla ricostruire. Si manifesta con la difficoltà a precisare le relazioni spaziali di oggetti o di parti di oggetti, ad esempio nella riproduzione grafica di figure semplici o complesse, anche quando queste sono ben note al paziente. Se è colpito l'emisfero dominante, tale forma di aprassia è spesso associata a un'afasia.

Wernicke.L'aprassia costruttiva - è caratterizzata dall'incapacità, in seguito a lesione cerebrale, di produrre correttamente costruzioni tridimensionali o disegni bidimensionali, sia a memoria che su imitazione. Può conseguire sia a lesioni cerebrali sinistre che destre. Di solito, quando la lesione interessa la parte sinistra dell'encefalo il soggetto tende a semplificare il disegno e rimpicciolirlo; quando ci sono lesioni destre, nel disegno si osserva grave disorganizzazione spaziale e perdita di dettagli nella parte sinistra. L'aprassia costruttiva può dipendere da deficit a carico dei sistemi di analisi visuo-spaziale (lobo parietale destro), di pianificazione e monitoraggio dell'azione (lobi frontali), di sensibilità tattile e propriocettiva, di memoria semantica. Queste 2 tipi di aprassia sono dovute a compromissione della regione parietale dx aprassia bucco lingua facciale: difficoltà nell'eseguire dietro comando.

movimenti con la muscolatura bucco-facciale: ad esempio, fischiare, schioccare la lingua

aprassia della marcia: incapacità a iniziare e mantenere la marcia. difficoltà a coordinare i movimenti nel camminare, sbanda e cade continuamente

non ci può essere linguaggio, non ci può essere riconoscimento e nessuna di quelle funzioni simboliche avrebbe senso se non avessimo una proprietà che condiziona tutta la nostra vita in positivo: la memoria

la memoria ci permette di vivere in maniera adeguata e di relazionarci con gli altri nella vita quotidiana

il più grosso studioso di memoria, Kandel...

Tra gli scrittori invece abbiamo Primo Levi

Tutto quello che facciamo nella vita quotidiana deve sempre attingere alla memoria, senza la quale le nostre azioni non potrebbero estrinsecarsi in maniera congrua.

Quando si parla di funzioni complesse mentali, più queste funzioni sono complesse più è difficile dare una definizione che possa essere la più neutra possibile.

Vari modi di impostare il concetto e la

definizione di memoria

Meccanismo che permette la fissazione, la conservazione, e la rievocazione di tutte le esperienze che noi abbiamo fatto, che abbiamo acquisito dall'ambiente e che nella vita deriva anche dal pensiero e dall'emozione.

Quando parliamo della memoria ciò che deve rimanere fisso sono questi concetti di:

  • Fissazione del ricordo
  • Conservazione del ricordo
  • Rievocazione del ricordo

Capacità di conservare una traccia della nostra vita passata, esperienze che si sono fatte nella vita e di poterne poi fare uso per relazionarsi con tutti quanti gli altri e al mondo circostante.

Senza memoria non c'è un congruo relazionarsi rispetto al mondo circostante.

Altra definizione centrata sulle funzioni psichiche superiori:

Si ritiene necessaria la memoria proprio per il normale svolgersi delle funzioni psichiche superiori, quali la percezione, il riconoscimento, il linguaggio e quella capacità di pianificazione, programmazione nel fare una qualsiasi azione dalla più semplice alla più complessa.

piucomplessaCome si instaura una traccia amnesica?(come acquisiamo i ricordi di vita precedenti o anche presenti)Da un stimolo ambientale si captano gli input percettivi, (visivi, uditivi) che agevoleranno la comprensione del mondo esterno (di ciò che vedo, di ciò che sento). Una volta entrato il messaggio tutto questo viene depositato in un secchiello, che è abbastanza temporaneo, transitorio, è proprio una memoria di fissazione vera e propria. Memoria di fissazione: il prof ci chiede l'ultimo periodo che ha esposto. Ma se ce lo chiede fra 20 min, quella è la vera memoria a breve termine. Rievocazione differita di un tempo abbastanza breve che si chiama memoria a breve termine. Ciò che è stato compreso, ciò che è entrato ed è anche ricordato. Dagli input che riceviamo dall'ambiente esterno noi possiamo decidere di instaurare delle strategie, dei processi per ricordare meglio. Queste strategie, questi processi di controllo possono essere il ripasso.codificazione della strategia di richiamo (reiterazione). Il ripasso delle decisioni: ripasso ciò che ho appena sentito ½ ora fa. Ma potrei ricordare meglio se codifico questa cosa con qualche altra cosa che in quel momento mi colpisce, mi è particolarmente impressa. Codificazione: strategia che si associa a un determinato primo input per facilitare il richiamo del ricordo. Se qualcosa non è stato consolidato può rimanere confinato nella memoria a breve termine e quindi non entrerebbe mai e poi mai nella memoria a lungo termine o anche detta memoria permanente. Input in entrata (input visivo, uditivo, tattile) (es. lezione: le orecchie e gli occhi, l'udito per la comprensione e la visione per facilitare la comprensione della lezione). Comprensione del significato acustico (lezione). Questa è la cosiddetta analisi semantica: alludere al significato di una cosa, significato di un concetto, di qualcosa che sia comprensibile. Nel momento in cui abbiamo un evento esterno e ne comprendiamo il significato abbiamo fatto.un'analisi semantica

Una volta fatta l'analisi semantica dell'informazione passiamo da una memoria semplice di fissazione a una memoria a breve termine classica, che è il secondo filtro di questo processo.

La lezione noi possiamo considerarla noiosa o interessante e cominceremo a fare un ripasso. La strategia che funziona come nessun altra per incanalare un ricordo, per consolidarlo, questa è la reiterazione. Tutto questo andrà nella memoria a lungo termine.

Non tutti gli stimoli ambientali saranno sottoposti a questo processo, tutto ciò che provoca distrazione potrà portare a una perdita delle informazioni che noi acquisiamo, diminuiamo la concentrazione fondamentale per poter consolidare il ricordo, rischiamo di avere una labilità temporale dell'attenzione che renderà più difficoltoso il consolidamento.

Il primo passo fondamentale perché la memoria funzioni è che funzioni perfettamente l'oblio, io non posso ricordarmi bene tutto se non ho una capacità quasi

È naturale dimenticare altre cose, perché altrimenti il nostro secchiello non potrebbe contenere tutto. C'è un momento fondamentale per rafforzare la memoria, ed è nell'antimemoria (nell'oblio). Su 10 cose, le altre 9 vengono dimenticate. L'integrazione senso-emotiva ha un senso fondamentale nel consolidamento, nel rafforzamento della traccia che fa sì che le altre 9 cose passino in secondo piano. Ogni input può avere una connessione con una determinata informazione o può essere associato a una determinata inform (associati, non intrinseci ad un'informazione, per esempio i contenuti non verbali, come quelli affettivi). I contenuti non verbali presuppongono che siano altri tipi di input che favoriscono o che sfavoriscono il consolidamento del ricordo. Quindi il consolidamento dipende:

  • dal tipo di situazione sensitiva sensoriale
  • dal contesto
  • dal contenuto affettivo (comportamenti extraverbali)

La memoria può essere o fissata o dimenticata (perché noiosa) e andare incontro a

oblio.l'input che riguarda il messaggio di memoria a breve termine ha quasi sempre un inform dinatura fisica(mi ricordo del tavolo, del pc..)se non si è particolarmente attenti il messaggio puo essere memorizzato in manieradifferente rispetto al messaggio, questa è una caratteristica del messaggio che fa parte della memoria a bt.

La ripetizione è quella che permette il passaggio alla memoria a lt(consolidamento)

Mbt: capacita limitata fissazione e/o oblio info fisica differenziazione tracciare iterazione

Mlt: molto piu grande di quella bt, molto meno limitata e con una capacita ampia. La mlt è una memoria di msg che sono mantenuti nel tempo. L'inform del msg di breve termine è un'informazione fisica (capisco che il tavolo dove è appoggiato il pc è di legno), nella mlt invece è diverso (capisco che il tavolo di legno puo sostenere in pc, perche ho immagazzinato quell'analisi semantica, info nn atta

ativa, processi di memoria che si affermano con la parola, dichiarandosi, proclamandosi. La memoria non dichiarativa comprende altri processi di memoria che non si affermano con la parola. La memoria non dichiarativa può essere divisa in due categorie: memoria procedurale e condizionamento. La memoria procedurale è sinonimo della memoria procedurale, che riguarda tutte le azioni, anche motorie, che coinvolgono la nostra vita quotidiana (ad esempio guidare). La memoria procedurale è definita come la memoria che si sviluppa a lungo termine e che non è verbale.
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A.A. 2012-2013
82 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher assidua di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Struttura e funzionamento del sistema nervoso e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Raffaele Massimo.