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Stretching e mobilità articolare Pag. 1
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TIPI DI CONTRAZIONE MUSCOLARE:

Nello studio della meccanica di contrazione muscolare si definisce:

carico

: la forza esercitata dal peso di un oggetto, ad esempio un manubrio, su un muscolo;

• tensione muscolare : la forza esercitata sull'oggetto in questione dal muscolo che si contrae.

Tensione muscolare e carico sono quindi forze opposte, che come tali si contrappongono l'un l'altra:

per vincere un carico, la tensione muscolare dev'essere superiore alla forza (peso) che esso esercita.

La contrazione muscolare è quel processo attivo mediante cui si genera una forza in seno al muscolo.

I tipi di contrazione che si possono avere sono due:

CONTRAZIONI DINAMICHE e CONTRAZIONI STATICHE

CONTRAZIONI STATICHE o ISOMETRICHE Il muscolo sviluppa tensione ma non

modifica la propria lunghezza e non produce lavoro.

CONTRAZIONI MASSIMALI CONTRAZIONI DI STAZIONAMENTO

Tensione

applicata con carico inamovibile. Movimento interrotto volontariamente.

La tensione sviluppata è pari alla resistenza applicata, il muscolo non modifica la propria

lunghezza e la distanza tra le inserzioni muscolari rimane invariata.

CONTRAZIONI DINAMICHE o ANISOMETRICHE Il muscolo sviluppa tensione e modifica

la propria lunghezza producendo lavoro.La distanza tra le inserzioni varia durante la

contrazione.

CONTRAZIONI CONCENTRICHE CONTRAZIONI ECCENTRICHE

(POSITIVE) (NEGATIVE)

La tensione sviluppata è tale da La tensione sviluppata è

consentire il superamento della resistenza inferiore alla resistenza applicata ed il

applicata. Il muscolo si accorcia comportando muscolo si allunga, comportando

l'avvicinamento delle inserzioni. l'allontanamento delle inserzioni.

CONTRAZIONI ISOTONICHE Il muscolo si accorcia sviluppando una tensione che rimane

costante per l'intera durata del periodo di accorciamento. In realtà in vivo non esistono

contrazioni isotoniche, in quanto la tensione sviluppata varia al variare della leva. Ci si avvicina

alla contrazione isotonica eseguendo gli esercizi con l'utilizzo di attrezzature dotate di camme.

CONTRAZIONI ISOCINETICHE Il muscolo sviluppa la massima tensione per tutto l'arco di

movimento accorciandosi a velocità costante (si utilizzano particolari attrezzature isocinetiche).

CONTRAZIONI AUXOTONICHE O AUXOMETRICHE La tensione sviluppata aumenta

progressivamente con l'accorciamento muscolare (es. elastici).

CONTRAZIONI PLIOMETRICHE Si tratta di contrazioni concentriche esplosive

immediatamente precedute da contrazioni eccentriche; in tal modo si sfrutta l'energia

accumulatasi nelle strutture elastiche del muscolo nella precedente fase eccentrica.

(= contrazione del muscolo k è stato preventivamente stirato)

Grafico di Hill:

dimostra matematicamente che la velocità è inversamente proporzionale alla forza. Di conseguenza alla

velocità massima la forza è uguale a zero, mentre a velocità zero (o negativa) la forza è molto elevata. Il

concetto, riassunto nel grafico a lato, può essere espresso anche in altri termini:

la forza espressa è massima durante contrazioni eccentriche (ripetizioni negative), si riduce in quelle

isometriche e ancor di più in quelle concentriche.

STRUTTURE COINVOLTE DURANTE UNO STIRAMENTOI PASSIVO:

tessuto connettivo

• elementi elastici del sarcomero

• ponti actina e miosina

contrazioni muscolari → sinapsi nella placca motrice tramite neurotrasmettitori: acitelcolina → mex

arriva nella fibra muscolare → miofibrille → sarcomeri → entra calcio nel disco Z e poi si dirama

nel reticolo sarcoplasmatico → attivazione filamenti actina e miosina → scorrono → contrazione →

(+ sarcomeri ke si contraggono ) movimento muscolare

(SLIDE)

Nel reticolo sarcoplasmatico c'è Calcio (Ca), qnd si libera (grazie all'incontro kn neurotrasmettitori)

si deposita nei siti (nell'actina) tramite i Tubuli T (filamento di actina ruota e mette in evidenza i siti

attivi, k si legano kn le testa della miosina) → filamento di actina si attiva x attrarre una testa del

filamento della miosina → accorciamento sarcomeri → + sarcomeri ke si accorciano =

accorciamento muscolo → movimento muscolare

STIRAMENTO = qnd si allineano i bordi dei fili di actina e miosina sullo stesso piano (nn sono

più uno sopra l'altro) → anticamera dello STRAPPO

(SLIDE + APPUNTI)

Laboratorio palestra Buonarroti

METODO DI OSSERVAZIONE PER ELABORARE UNA SCHEDA DI ESERCIZI DI

STRETCHING MIRATI

OSSERVAZIONE SUL PIANO SAGGITTALE

1. osservare il paziente in stazione eretta (kn braccia lungo i fianchi) l'allineamento dei 3 punti

della “verticale di Barrè” : (ke unisce)

- occipitale (nuca)

- 6/7 vertebra cervicale

- plica interglutea

verificare se questi 3 punti sono allineati, se il soggetto è leggermente: avanti -indietro – centrale al

carico, qualora tali punti non siano allineati lungo la verticale di Barrè, trovandosi lateralizzati, si

parla di sindrome ascendente, discendente, mista o disarmonica secondo lo schema seguente:

Attraverso la valutazione della Verticale di Barrè è possibile capire se la problematica riscontrata sia

“causativa” o “adattativa” dello squilibrio posturale.

Dettagli
A.A. 2016-2017
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micheladelucca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Casolo Francesco.