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COS’E’ LA GESTIONE STRATEGICA?
La gestione strategica riguarda tutte le decisioni e le azioni che vengono utilizzate
per formulare ed eseguire la strategia. Essa fornisce all’organizzazione una
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competitività superiore rispetto alla concorrenza e all’ambiente esterno per poter
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raggiungere gli obbiettivi aziendali . I manager si pongono molte domande, ad
esempio: quali sono i nostri concorrenti? quali sono i loro punti di forza o debolezza?
Quale sarà il trend del futuro? Come servire al meglio i nostri clienti?. Per rispondere
a queste domande, i manager devono prendere delle decisioni relative al
posizionamento dell’organizzazione nell’ambiente competitivo. Ottenere delle ottime
performance non è una questione di pura fortuna, ma è determinata dalle scelte
prese dall’organizzazione.
Lo scopo della strategia
La prima fase della gestione strategica è la definizione di una strategia esplicita.
Questa strategia è un piano dettagliato che descrive come allocare le risorse,
raggiungere un vantaggio competitivo, relazionarsi con l’ambiente e raggiungere gli
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obbiettivi organizzativi . Il vantaggio competitivo è ciò che differenzia l’azienda
rispetto alla concorrenza attraverso dei segni distintivi che vengono riconosciuti dai
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consumatori . I manager prenderanno decisioni diverse, a secondo che l’azienda
effettui attività differenti o attività simili rispetto alla concorrenza. La strategia deve
necessariamente cambiare nel tempo in base alle necessità ambientali. Allo stesso
tempo deve rimanere competitiva, focalizzandosi sul core business e sulle sinergie
dell’azienda, in modo da creare valore per la clientela.
Un’organizzazione deve sfruttare al meglio le proprie competenze distintive. Le
competenze distintive sono un qualcosa che l’organizzazione sa svolgere meglio
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rispetto alla concorrenza . Sono delle esperienze e delle capacità che si sono
sviluppate negli anni, su cui si deve basare il vantaggio competitivo aziendale. Ad
esempio, la competenza distintiva di Walmart e Rayanair è quella di avere un
sistema efficiente, che permette di offrire i propri prodotti a costi inferiori. Gli ambiti in
cui si possono creare queste competenze vanno dalla ricerca e sviluppo, alla
tecnologia fino ai servizi alla clientela. In ogni caso, le aziende che possiedono
queste competenze costruiscono la propria strategia attorno ad esse, cercando di
sfruttare tutto il loro potenziale.
Quando le parti di un’organizzazione interagiscono tra di loro, producendo un effetto
congiunto, si creano delle sinergie. Le sinergie producono degli effetti migliori rispetto
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a quando le funzioni agiscono separatamente . L’organizzazione, così facendo, può
ottenere dei vantaggi di costo, potere di mercato, tecnologia e abilità di management.
Correttamente gestita, la sinergia può creare un valore aggiunto per le risorse
esistenti, fornendo una grossa spinta alla bottom line. Le sinergie possono essere
ottenute anche attraverso una buona relazione tra le organizzazioni, attraverso ad
esempio delle join venture. Un esempio di questo tipo di sinergia è l’automobile
smart, che è stata ideata dalla collaborazione tra Swatch e Mercedes. In questo
progetto infatti si sono messe insieme le competenze distintive delle due aziende,
nello specifico la capacità di modellare la plastica per Swatch e il creare automobili
per Mercedes. Da questa join venture, si sono create delle sinergie per Mercedes,
che sono state alla base del successo della Smart da cui deriva il nome (Swatch and
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Mercedes art). 4
Infine, creare valore per i consumatore è considerato il cuore della strategia . Il valore
può essere definito come la differenza tra costi e benefici. I manager creano valore
attraverso strategie basate sulle competenze distintive e sulle sinergie.
Livelli di strategia
Un altro aspetto della gestione strategica riguarda l’applicazione della strategia ai
vari livelli dell’organizzazione. Di solito, ci sono tre livelli di strategia: corporate,
business, e functional.
La corporate-level strategy riguarda l’organizzazione nel suo complesso, la
combinazione delle singole business unit e delle linee di produzione che
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costituiscono l’entità aziendale . Le decisioni che tipicamente vengono prese a
questo livello aziendale sono: acquisizione di un nuovo business, investire o
disinvestire in una business unit, formare delle join venture, effettuare delle fusioni.
Ad esempio De agostani, nel 1992, comprò ad un basso prezzo di mercato l’azienda
Panini in un momento di difficoltà. Il livello corporate prese questa decisione in
quanto riteneva di avere le competenze necessarie per risollevare il business. infatti
nel giro di due anni, Panini venne venduta alla Marvel, quadruplicando l’investimento
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iniziale. La domanda che i manager si devono porre in questo contesto è: Quali
business abbiamo all’interno dell’organizzazione?
3 Appunti di corporate Strategy del Prof. Molteni
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Il business-level strategy riguarda ogni unità di business o linea di produzione
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all’interno dell’organizzazione . Le decisioni prese a questo livello strategico
riguardano: la pubblicità, la direzione, lo sviluppo di nuovi prodotti, la gestione delle
strutture e l’aumento o la diminuzione di linee di prodotto. Negli ultimi anni sono state
molte le aziende che hanno aperto un’unità di e-commerce in questo livello
strategico. La domanda che i manager si devono porre è: con chi dobbiamo
competere?.
Infine, l’ultimo livello strategico è quello funzionale. Il functional-level strategy
riguarda tutte le funzioni che esistono all’interno di una business unit. Le decisioni
coinvolgono tutte le maggiori aree come: finanza, ricerca e sviluppo, marketing e
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produzione . La domanda che i manager si devono porre è: Come possiamo
supportare il business-level strategy?
IL PROCESSO DI GESTIONE STRATEGICA
Il processo di gestione strategica parte da una valutazione dell’attuale posizione
dell’organizzazione rispetto alla missione, agli obbiettivi e alle strategie. I manager
effettueranno una scansione dell’ambiente interno ed esterno, identificando quali
fattori necessitano delle modifiche. Per tutte le organizzazioni, gli eventi interni ed
esterni, possono indicare una necessità di cambiamento nella missione e negli
5 Caso De agostani discusso a lezione di Corporate Strategy del Prof. Molteni
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obbiettivi aziendali, ad ogni livello strategico. L’obbiettivo finale del processo è quello
di mettere in atto la nuova strategia.
Formulazione della strategia vs esecuzione della
strategia
La formulazione della strategia comprende tutti i piani e le decisioni, utili a sviluppare
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uno specifico piano strategico e a definire gli obbiettivi aziendali . La formulazione
della strategia valuta i problemi ambientali, interni ed esterni, per poter integrare i
risultati con gli obbiettivi e la strategia. Questo processo è in contrasto con
l’esecuzione della strategia. L’esecuzione della strategia infatti utilizza strumenti
gestionali e organizzativi per ottenere risultati strategici attraverso una buona
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gestione delle risorse aziendali . Eseguire la strategia significa gestire e attuare il
piano strategico. I manager possono utilizzare delle leve come la persuasione, nuove
attrezzature, cambiare la struttura organizzativa per assicurarsi che le risorse
utilizzate portino a trasformare ciò che è stato formulato sulla carta in qualcosa di
reale.
SWOT analysis
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La formulazione della strategia spesso incomincia con una valutazione dei problemi,
interni ed esterni, che influiscono sulla posizione competitiva dell’organizzazione. La
SWOT analysis è un metodo che valuta i punti di forza e di debolezza, le minacce e
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le opportunità, che possono influenzare l’azienda . I manager ottengono le
informazioni riguardante l’ambiente esterno attraverso varie fonti, come i
consumatori, report governativi, consulenti e associazioni. Molte aziende, per
effettuare questa ricerca di mercato, si rivolgono a società specializzate, le quali
forniscono materiali e informazioni rispetto ai trend nazionali e globali. Un’azienda
che effettua questo tipo di ricerche è la Nilsen. Altre aziende, invece, assumono dei
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professionisti non utilizzabili dai competitor o costruiscono intelligence team . Le
informazioni interne, rispetto ai punti di forza e debolezza dell’azienda, invece
vengono presi dai budget, dagli indici finanziari, dallo stato delle perdite/profitti e
dalla soddisfazione dei lavoratori. Inoltre i manager comprendono i punti di forza e
debolezza dell’organizzazione, comunicando a tutti i livelli gerarchici attraverso
frequenti discussioni e incontri con il personale.
I punti di forza sono caratteristiche positive dell’ambiente interno dell’organizzazione,
che sfruttati al meglio, possono far raggiungere gli obbiettivi desiderati. I punti di
debolezza, invece, sono caratteristiche interne che possono inibire o restringere le
performance aziendali. Le analisi interne vengono effettuate per ogni specifica
funzione organizzativa. L’analisi interna valuta la complessiva struttura organizzativa,
le competenze e la qualità del management, e le caratteristiche delle risorse umane.
Sulla base delle informazioni raccolte, i manager stabiliscono quali sono i punti forti e
deboli dell’azienda effettuando una comparazione rispetto competitor. Qui riportiamo
una lista di indicatori utili alle organizzazioni per analizzare i punti di forza e di
debolezza rispetto alle diverse funzioni aziendali.
8 Riferimento al capitolo 7 di New Era of Managment R. Daft 9
Le minacce sono caratteristiche dell’ambiente esterno che possono impedire il
raggiungimento degli obbiettivi strategici. Ad esempio, una minaccia per Microsoft
può essere la proliferazione di software open source gratuiti in internet. Le
opportunità, invece, sono caratteristiche ambientali esterne, che aiutano a
raggiungere o eccedere gli obbiettivi dell’organizzazione. I manager valutano
l’ambiente esterno in base ai fattori dell’ambiente competitivo e generale. I fattori
dell’ambiente competitivo comprendono: i competitor, i clienti, i fornitori e i lavoratori.
Questi stakeholder sono i più rilevanti per la definizione del comportamento
strategico. Tra i fattori dell’ambiente in generale possiamo trovare: lo sviluppo
tecnologico, l’economia, gli eventi politici internazionali e i cambiamenti
socio-culturali. Altri soggetti che potrebbe