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Estratto del documento

POSIZIONAMENTO NEGLI AMBIENTI SETTORIALI

Riguarda le scelte relative a:

  • Allocazione delle risorse (tangibili, intangibili, competenze) tra ASA
  • ASA da abbandonare
  • Nuove ASA in cui entrare

Vi sono due logiche alternative:

  1. Assicurare uno sviluppo duraturo, mantenendo un soddisfacente equilibrio finanziario
  2. Sviluppare la competitività mediante la realizzazione del potenziale sinergico tra ASA diverse

Le decisioni di portafoglio hanno ad oggetto:

  • La definizione delle ASA in cui l'impresa vuole competere
  • L'allocazione delle risorse tra le ASA
  • L'eventuale coordinamento tra le strategie competitive delle ASA interrelate

Dall'analisi svolta deriva che la strategia nelle imprese multibusiness può articolarsi nelle seguenti strategie:

  • Strategia economico-finanziaria
  • Strategia di portafoglio
  • Strategia organizzativa
  • Strategia sociale

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 30X/04/13

LA STRATEGIA FINANZIARIA

Ha il compito di garantire

L'autonomia finanziaria dell'impresa attraverso il perseguimento di obiettivi di:

  • Redditività
  • Solidità patrimoniale
  • Liquidità
  • Sviluppo

Consiste nell'insieme di decisioni di:

  • Investimento
  • Finanziamento
  • Dividendo

Considerate sotto il profilo dei loro effetti su:

  • Capacità di autofinanziamento
  • Tasso di crescita degli investimenti
  • Liquidità e solidità patrimoniale

Strategia finanziaria

Strategia di portafoglio

Strategia organizzativa / strategia sociale

La strategia finanziaria consente di rappresentare in termini economico-finanziari le strategie competitive collegandole a livello centrale alla strategia sociale ed a quella organizzativa.

Rappresenta un modello di interazione tra:

  • Ambiente finanziario:
    • Intermediari finanziari
    • Mercato mobiliare
  • Interlocutori interni: portatori tipici di un'ottica competitiva e delle connesse esigenze di finanziamento

Un'altra accezione si limita a prendere atto dei

: - - - In questa accezione essa si occupa soltanto della scelta di fonti e forme di finanziamento e del governo deirapporti con mercati e intermediari finanziari. Sono due logiche che a secondo che il management si concentri prevalentemente su: - o o - in funzione delle esigenze competitive di sviluppo. : Rischio di sacrificare le iniziative che consentirebbero di cogliere le opportunità di crescita. Attenzione alla solvibilità a breve -> strategia di portafoglio subalterna a quella economico finanziaria. : Rischio di trascurare le esigenze di equilibrio economico-finanziario e di investimenti eccessivi rispetto alle possibilità di indebitamento dell’impresa (può mettere a).repentaglio la solvibilità aziendale) Strategia economico-finanziaria subalterna a quella di portafoglio A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 31 L'equilibrio strutturale dell'impresa richiede un continuo bilanciamento tra: - Tasso di variazione del capitale investito - Tasso di variazione dei mezzi propri - Variazione del grado di indebitamento 1) Il grado di indebitamento (D/E) iniziale influenza la variazione dei mezzi propri attraverso la leva finanziaria 2) Le decisioni di investimento influenzano la crescita delle dimensioni aziendali La crescita dimensionale influenza nel lungo termine la redditività e, quindi, l'autofinanziamento che 3) fa aumentare i mezzi propri riducendone il tasso di ritenzione 4) Anche la politica del dividendo incide sull'autofinanziamento (incidenza negativa sul tasso di crescita dei mezzi propri) 5) Maggiore è il tasso di crescita dei mezzi propri, minore sarà, a parità di condizioni il

grado di indebitamento finale.

6) Se il tasso di crescita del capitale investito è inferiore al tasso di crescita dei mezzi propri il grado di indebitamento migliora

7) A seguito di decisioni di finanziamento con vincolo di prestito il grado di indebitamento non potrà che aumentare, a meno che i mezzi propri non aumentino in modo più che proporzionale

LE FASI ELLA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA FINANZIARIA:

- Ricostruzione della strategia operante

- Definizione del problema da affrontare

- Elaborazione della strategia finanziaria

o Generazione delle possibili alternative di soluzione

o Definizione e valutazione delle alternative praticabili

 Scelta dell'assetto da realizzare

LA VALUTAZIONE DELLA STRATEGIA OPERANTE:

ci sono due modelli di riferimento:

- Modello contabile

- Modello del valore

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 32

solidità finanziaria- Rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi- Rapporto tra mezzi liquidi e mezzi di terzi

tesoreria- Free cash flow / PF a breve

Flessibilità strategica ed operativa

Capacità di cogliere le opportunità di investimento.

CRITERI RILEVANTI DI VALUTAZIONE DELLA STRATEGIA FINANZIARIA OPERANTE:

  • Produzione di un adeguato ritorno economico per i conferimenti di capitale dell'impresa mediante le risorse finanziarie necessarie per lo
  • Promozione della competitività sviluppo delle strategie competitive
  • Contenimento del rischio finanziario
  • Mantenimento dei margini di flessibilità finanziaria

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 33

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA STRATEGIA FINANZIARIA OPERANTE: IL MODELLO DEL VALORE

  • Creazione del valore per gli azionisti
  • Considerazione del rischio

I due modelli si completano a vicenda consentendo di porre l'accento sull'esigenza che la strategia economico-finanziaria sia volta a:

  • Verificare e realizzare un equilibrio reddituale-finanziario complessivo
  • Creare valore

LA VALUTAZIONE

DELL'ASSETTO ECONOMICO AZIENDALE: manifestazioni tipiche delle imprese di successo si riscontrano quando: - La dinamica del tasso di indebitamento è voluta e consapevole - Aumenti del grado di indebitamento dipendono dalla volontà di sostenere un tasso di crescita pro-tempore maggiore di quello sostenibile con l'autofinanziamento - L'aumento del costo dell'indebitamento è bilanciato da azioni volte a migliorare la redditività - Le scadenze dell'indebitamento sono correlate con i fabbisogni delle SBU - L'azienda gode della fiducia della comunità finanziaria LA VALUTAZIONE DELL'ASSETTO ECONOMICO AZIENDALE: Manifestazioni tipiche delle imprese con profilo problematico si riscontrano quando: - La dinamica del tasso di indebitamento è subita - Aumenti del grado di indebitamento dipendono da perdite o da una politica finanziaria temeraria - Eventuali aumenti del costo dell'indebitamento sono subiti passivamente - Le scadenze dell'indebitamento non sono correlate con i fabbisogni delle SBU

scadenze dell'indebitamento non sono correlate con i fabbisogni delle SBU

Presenza di cospicue riserve liquide male investite o eccessive rispetto alle esigenze di flessibilità

L'atmosfera nella comunità finanziaria è di sfiducia

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 34

23/04/13

La strategia Finanziaria può essere seguita adottando

Il modello contabile

Il modello del valore

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 35

[ Ke = costo del capitale di proprietà]

Il fatto che un'impresa è quotata aggiunge delle leve alla gestione finanziaria ma anche dei problemi.

Il fatto di essere multibusiness si pensa possa portare alla distruzione del valore perché il mercato finanziario tende a sottostimare le varie ASA. Questo perché si fa fatica a misurare il valore delle sinergie tra le ASA appartenenti a settori diversi (problemi di valutazione).

una multibusiness si tende perciò a far

“scontare” all’impresa la sua diversificazione

Quando si valuta

Si tende ad usare maggiormente la prospettiva del valore.

A cura di Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 36

Perciò prima si individua la strategia, poi i problemi finanziari (es: mancanza di liquidità, eccessivo indebitamento), si passa dunque ad individuar l’alternativa strategica migliore. Queste sono le leve a disposizione

Leve di portafoglio: decide la convenienza di mantenere o meno un ASA in un determinato settore.

  • Se il settore è in crescita bisogna investire nell’ASA per mantenere/guadagnare la quota di mercato
  • Se si pensa che in futuro l’ASA sarà competitiva anche se al momento non è forte, bisogna comunque investire
  • Potrebbe invece essere conveniente dismettere l’ASA

Con una giusta politica di portafoglio ASA si può raggiungere quel determinato obiettivo preposto (es: raggiungere un determinato livello del ROE grazie alle ASA)

A cura di

Stefano Silvani. Economia Tor Vergata. Pag. 37

La leva finanziaria configura il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi (debiti e capitale di proprietà). Se la leva finanziaria è positiva si possono sfruttare i mezzi dei terzi per migliorare la redditività netta.

La leva dei dividendi si riferisce ai rapporti tra la politica dei dividendi e l'esigenza di finanziamento dalle ASA. Più è alto il dividendo meno c'è autofinanziamento proveniente.

La distribuzione dei dividendi si lega molto al giudizi

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
62 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jstew di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia e politica aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Meneguzzo Marco.