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SISTEMA DEL VALORE NEL CERAMICO
Progettisti
COMMERCIALI
Colorifici
IMP. EDILI
AGENTE GR. BUYER
CONSM. CER.
CERAMICA RIVENDITORE
UMA-TOREM.P. Logistica
Terzofuochisti
Posatori
Corredi, Architetti
Espositori
OUTSOURCING
ESTERNALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ NON STRATEGICHE
- Attività a basso potenziale di generazione di valore
- Attività a maggior valore aggiunto, ma non core
ESTERNALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ STRATEGICHE PER SPECIFICHE FINALITÀ
OUTSOURCING DI ATTIVITÀ STRATEGICHE
"mutamento della tecnologia"
"mettersi alla pari"
Bisogni dei clienti in evoluzione
COstruire nuove competenze
Accedere a nuovi mercati emergenti
"cambia la catena del valore"
ESSERE FIRST
RIDURRE I COSTI
cambiamento rapido
MOVER Tecnologia in Tecnologia inevoluzione cambiamentolenta rapido
RILOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
SFRUTTARE IL VANTAGGI0 COMPARATO DI ALCUNITERRITORI SU RISORSE CRITICHE
- Competitività delle condizioni di contesto
- Sfruttare le risorse radicate nei territori edifficilmente trasferibili altrove
- Manodopera a basso costo / Risorse naturali
- Fattori produttivi avanzati (competenzetecnologiche, infrastrutture)
- Risorse materiali (infrastrutture fisiche,autostrade informatiche, risorse finanziarie) eimmateriali (conoscenze diffuse, competenze perfar evolvere la conoscenza, reputazione delterritorio)
SOFTWARE DISTRICT DI BANGALORE
- Sistema evoluto di istruzione superiore e universitaria- ruolo di incubazione dell’ Indian Institute of Technology.
- Presenti molti altri istituti di ricerca nazionale (aeronautico, spaziale, della difesa)
- Nei quattro stati del sud dell’India (il 46% del totale del paese a fronte di unapopolazione del 23%) ci sono più di 300
- Engineering college.
- Sono stati istituiti numerosi Software Technology Parks.
- Forte attenzione agli standard di qualità.
- Nel 1998 l'India aveva il maggior numero di imprese certificate ISO 9000 nel mondo.
- Il maggior numero di software house certificate al livello 5 dal Capability Maturity Model del Software Engineering Institute di Carnegie Mellon.
- Connessioni di competenze assai forti con gli Stati Uniti.
- Un quarto dei CEOs di Silicon Valley sono di origine indiana o cinese (studenti indiani andati a laurearsi negli USA).
- L'8% degli studenti stranieri negli USA è indiano; il 30% nelle facoltà scientifiche e ingegneristiche.
- Molti hanno dato vita a imprese che operano in mercati di nicchia e decentrano gran parte della catena del valore nel paese d'origine (venture capital).
- Il Bangalore oggi è un cluster tecnologico, ma anche una rete traslocale (catena del valore modulare).
- Nell'industria del software, una parte consistente.
Del lavoro è svolta in modo codificato; una comune piattaforma di linguaggio per lavorare con le imprese occidentali e le multinazionali clienti
- Lo sviluppo di quest'area non è solo una questione di bassi costi del lavoro
- Ammontare straordinario di risorse pubbliche erogate dal governo per lo sviluppo di un sistema di alta formazione a sostegno del cluster emergente
TIPOLOGIE RELAZIONI CLIENTI-FORNITORI
Grado DEL CLIENTE | STRATEGICA | ||
---|---|---|---|
alto (COMAKERSHIP) | specificità | ||
investimenti del DIPENDENZA | TRASNAZIONI DEL FORNITORE | ||
cliente DI MERCATO | basso | basso | alto |
Grado specificità investimenti del fornitore
"investimenti specifici in risorse tangibili, personale, tempi d'apprendimento necessari a sviluppare e a mantenere la relazione (e non utilizzabili in altri contesti)"
TIPOLOGIA D'ACQUISTI E RAPPORTI COI FORNITORI
ACQUISTI | LEVA STRATEGICI |
---|---|
alta | importanza strategica |
degli "COLLI DI ACQUISTI" | acquisti |
esternalizzate (stampi, lamiere, parti metalliche...) che richiedono lunghi tempi sviluppo gli ingegneri dei fornitori colocalizzati nella piattaforma PSP
DETAILED CONTROLLED PART - Fornitori che producono su disegno Fiat parti minori in metallo o plastica producono su disegno CAD di Fiat
COMMODITY - Fornitori che vendono a Fiat prodotti su catalogo
RELAZIONI COLLABORATIVE COI CLIENTI
I clienti (utilizzatori, intermediari, finali) assumono un ruolo sempre più attivo e integrato nei processi di creazione del valore delle imprese (integrazione di competenze esterne critiche per le imprese fornitrici)
Non utilizzatori passivi di prodotti e servizi, ma partner nello sviluppo di nuovi prodotti e il miglioramento di quelli esistenti (interiorizzare i bisogni espliciti e latenti)
Coinvolgimento clienti nei test (clienti innovatori)
Comunità di clienti
Progettazione congiunta online (portali di progetto)
Sensori di mercato (cogliere meglio
tendenze evolutive future)-Detengono il sapere su applicazioni e situazioni d'uso del prodotto (know why)-Sono anche i primi adottanti (ad alto potere d'acquisto)
CLASSIFICAZIONE DEGLI ACCORDI (I)
NATURA GIURIDICA
ACCORDI DI TIPO SOCIETARIO (EQUITY)- Creazione di una nuova entità giuridicamente autonoma (joint venture)- Partecipazioni di minoranza
ACCORDI DI TIPO CONTRATTUALE (NON EQUITY)- Non prevedono la compartecipazione degli attori al capitale di società nuove o esistenti- accordi unilaterali di trasferimento di conoscenza (licensing, contratti fornitura)- accordi bilaterali (scambio di tecnologie e know how, finestre tecnologiche)- Consentono una maggiore flessibilità
CLASSIFICAZIONE DEGLI ACCORDI (II):
DIREZIONE SETTORIALE
ACCORDI VERTICALI Forme di collaborazione che coinvolgono imprese appartenenti alla stessa filiera (a monte, a valle)
ACCORDI ORIZZONTALI Tra imprese concorrenti
- Riprodurre i vantaggi della concentrazione
- Raggiungere rapidamente una
quota di mercato significativa
- Sviluppo congiunto di innovazione
- Trasferimento di conoscenza
ACCORDI DI DIVERSIFICAZIONE (TRASVERSALI)
Tra imprese di diversi settori / Tra imprese e organizzazioni non imprenditoriali
PERCHÉ LE IMPRESE FANNO ACCORDI?
- RIDURRE LA CONCORRENZA (ACCORDI COLLUSIVI)
- SPIEGAZIONE TRANSAZIONALE
- efficienza delle soluzioni intermedie tra mercato e gerarchia
- SPIEGAZIONE INDUSTRY-BASED
- Dalleanze volte al miglioramento del posizionamento competitivo
- Innalzamento barriere all'entrata
- Incremento potere contrattuale vs clienti / fornitori
- Realizzazione economie di scala e di scopo
- Ridurre costi e tempi entrata in nuove ASA o mercati
- PROSPETTIVA BASATA SULLA CONOSCENZA
- accordi per la gestione della conoscenza a fini competitivi
ACCORDI E CONOSCENZA
Le relazioni collaborative tra imprese sono strumenti per:
- BASSA
- Trasferire conoscenza codificata
- INTERAZIONE
- Accedere alla conoscenza tacita del partner (senza interiorizzarla)
- MEDIA O ALTA
Apprendere le capacità del INTERAZIONE partner TRA PARTNER
• Creare nuove competenze
ACCORDI PER TRASFERIRE CONOSCENZA CODIFICATA
Accordi finalizzati allo scambio di risorse tangibili (componenti e parti destinate all'assemblaggio in prodotti finiti) spesso con finalità difensive
Conoscenza codificata facilmente "migrabile" verso imprese di paesi a basso costo del lavoro o con accesso privilegiato alle m.p.
Le imprese a > capacità innovativa si accordano con imprese a basso costo del lavoro per la creazione di "product links" e per appropriarsi di una quota aggiuntiva di valore della rendita di innovazione che si sta esaurendo. "trasformare dei potenziali concorrenti in partner".
Es.: fornitura di microchip nei settori high-tech; produzione di componenti nell'industria automobilistica; piastrelle in Brasile
ACCORDI PER GESTIRE CONOSCENZA TACITA (I)
Lo scambio, internalizzazione e condivisione di conoscenza tacita richiede
maggiore interazione tra ipartner rispetto ai processi di trasferimento diconoscenza codificata
ACCEDERE ALLA CONOSCENZA TACITA DELPARTNER (knowledge base)
Utilizzare le conoscenze del partner senzanecessariamente far scaturire complessi processid’apprendimento interattivo.
Costi e tempi bassi d’appropriazione.
Es: ceramiche-stilisti; DaimlerBenz – Swatch per Smart
COOPERAZIONE COMPLEMENTARE
ACCORDI PER GESTIRECONOSCENZA TACITA (II)
APPRENDERE DAL PARTNER (Learning alliance)
- Cercare un trasferimento delle conoscenze tacite delpartner attraverso processi intensi d’interazione(learning by interacting).
- Dipende dalla capacità d’apprendimento dei singoliindividui coinvolti e dell’organizzazione.
- Costi e tempi elevati d’apprendimento.
- Rischio di resistenza da parte dell’organizzazione chetrasferisce conoscenza (conflittualità latente)
COLLABORAZIONE COMPETITIVA
- Condizioni organizzative: Volontà
d'apprendere e incentivi
Trasparenza
Capacità d'assorbimento (ricettività)