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L'osservazione è partecipante quando il tentativo di passare per lo sguardo di chi è osservato precede ogni
oggettualizzazione dell'osservatore e la rende proficua.
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l'atropologia teatrale ambisce ad essere sia una disciplina teorica che una pedagogia. Essa poggia su una concezione
debole di scienza, poché risulta più come uno studio empirico dei paragoni fra comportamenti teatrali che una scienza
positiva. C'è il rischio che si produca un'eccessiva sproporzione tra l'idea debole di scienza e il carattere forte delle
ambizioni teoriche che porti ad affermazioni che non possono essere verificate e quindi cada nel principio di autorità,
che rappresenta la degenerazione del principio di credibilità.
Seconda parte
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in il teatro e la cultura c'è l'immagine dei condannati al rogo che fanno segni attraverso le fiamme
ipotesi: ruffini, ripresa di immagine di fuoco e combustione presa da un'altra immagine simile presente nella stessa
introduzione; taviani, passione di giovanna d'arco di dreyer.
La chiusa risale al 37, anno in cui artaud era tornato dal messico. L'immagine forse emerge dal viaggio in massico,
dagli indiani tarahumara e nei loro riti: il fuoco, con la sua azione ambivalente (benefica/malefica
rigenerante/distruttiva) ricorre negli scritti del periodo 3537. ne le danse du peyotl, articolo che scrive di ritorno dal
messico, racconta del rogo che gli indiani accendono al centro del rituale e intorno al quale si svolge la cerimonia del
peyotl. Può essere stata questa cerimonia a ispirare le aggiunte alla prefazione de il teatro e il suo doppio. Questo per
spiegare l'importanza del fuoco come metafora di un rito di passaggio della vita di artaud e per sottolineare l'importanza
del viaggio in messico nella vita dell'attore.
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è importante ricostruire l'itinerario dal primo al secondo teatro della crudeltà, avvenuto negli anni (3743) del
manicomio, e visto come un periodo non prolifico per lui. In realtà si dedica a disegni, lavoro su se stesso. Torna alla
vita e al teatro nel 4344, dopo recupero relazioni, training fisicovocale, scoperta di carrol, riscoperto del suo libro e
del viaggio in messico. L'esperienza presso gli indiani rappresenta un passaggio cruciale. L'impatto con la loro lingua,
come scrive luisamaria ercolanelli, è lì l'origine della ricerca glossolalica degli anni quaranta; l'esperienza viene letta
come un attraversamento dello specchio: un andare al di là, passare dall'altra parte delle cose, della realtà, che farebbe
vivere ad artaud un'anticipazione psicofisica dell'esperienza di traduttore di alice. Nel rito del peyotl, basati su
disgiunzione/ricongiunzione e su principi cosmogonici maschile/femminile e in protocolli di morte e rinascita, si trova
una fonte per le pratiche di destrutturazione/ricomposizione del corpo alla base del secondo teatro della crudeltà.
L'oriente, per artaud, non è stato rappresentato da una determinazione geografica ma coincide con l'altro e l'altrove.
Anche il messico è orientale, intendendo con questo, ciò che è originario e più autentico.
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scritti messicani comprendono articoli, lettere, conferenze, appunti e libri incompiuti.
primo volume: doveva raccogliere le conferenze e gli articoli prodotti durante il soggiorno a città del messico,
intitolati messaggi rivoluzionari. L'aveva dato a un amico per farlo pubblicare ma si persero le tracce e fu pubblicato
solo nel 62 in messico.
secondo libro: autunno 36, danza del peyote, voyage au mexique. Ne parla nel 37 in una lettera a jean paulhan, poi ne
riparla nel 43 in clinica. Incompiuto. Non si capisce di che tipo sia.
terzo libro: proposto dall'editore barbezat nel 47 che gli aveva prospettato la pubblicazione di tre plaquettes (au pays
des tarahumaras, le rite du peyotl, le rite du soleil): tutuguri uscirà nel 55 col titolo les tarahumaras, che raccoglie i testi
di artaud secondo l'ordine non cronologico deciso dall'autore, secondo quanto scritto nel 43 a rodez.
La galassia testuale riguardante il doppio viaggio di artaud in messico va al di là del tempo trascorso tra i tre volumi
incompiuti, perduti, postudmi. Les tarahumaras sono il nucleo di una galassia che ruota attorno, legato all'avventura
messicana.
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l'esperienza messicana è a due livelli: uno il soggiorno a città del messico da febbraio al'agosto 36, l'altro è la
speidizone antropologica nella sierra tarahumara tra agosto e ottobre 36. alcuni negano che la spedizione si sia mai
verificata perché non ci sono scritti altrui a dimostrarlo. È indubbio che l'abbia compiuto poiché, oltre alla ricchezza e
vividezza di particolari, egli ha trascorso 12 anni attorno al progetto di 3 libri che non sono mai stati compiuti, e che il
resoconto è ben diverso da quelli finti che realizzò su galapagos e shangai. Maewstro nel praticare l'arte della
reinvenzione visionaria di nuclei esperenziali forti e grande esempio di partecipazione osservante. Accade spesso che
l'esperienza vissuta abbia la capacità di irradiare energia e stimolare visioni anche a lungo termine. Colpisce la capacità
di accumulare dettagli con velocità inverosimile.
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questi testi ruotano attorno al motivo della contrapposizione oriente/occidente, cultura autenticheoriginarie (il fuoco)
/culture mortedecadute (la pietra). Il viaggio è una presa di congedo dall'occidente alal ricerca di una cultura unitaria
organica, di energia. Il teatro non è più pensabile al di fuori della contrapposizione oriente/occidente o di una vera
rifondazione antropologica della cultura occidentale, nella direzione di un superamento delle profonde divisioni (mente
corpo, materiaspirito, forzeforme) che la lacerano.
Per artaud il teatro ha un peso fondamentale nella sua idea di rivoluzione culturale: il teatro può aiutare a ritrovare
una cultura e darne i mezzi, poché essa è nella fluidità dei nervi e degli organi sensibili.
Il emssico e la civiltà: la magia è una comunicazione costante dell'itnerno con l'esterno: un'ispirazione folgorante,
una nerosa illuminazione
il risveglio dell'uccello tuono: il teatro è l'ultimo mezzo religioso e sacro per far rinascere la catena magica nelle
folle.
Eterno tradimento dei bianchi (scritto a cuba quando era in viaggio): la lotta è tra i lsapere occidentale, morto,e il
sapere vivo e confuso del monismo orientale.
La linea principale della sua ricerca lo spinge dai tahuramas
cultura autentica: cultura organica è cultura basata su spirito in relazione agli organi e spirito che si immerge in tutti
gli organi e risponde inesme. La cultura è la modificazione integrale dell'essere nell'uomo, l'uomo colto porta il suo
spirito dentro il suo corpo e affina il suo corpo con la cultura. L'aducazione era la convocazione materiale di forze che
sfrgava il corpo per farvele uscire.
Il vero teatro può dare la vera idea della vita che sta dietro l'idea di cultura: quest'idea della vita è magica e suppone
la presenza di un fuoco nel pensiero, come accade nel teatro. Essere colto è bruciare forme per ragigungere la vita. La
scrittura fssa lo spirito elo cristallizza in un'idolatria mentre il teatro non è mai stato scritto, è un'arte dello spazi ed è
pensando ai quattro punti dello spazzio che rischia di toccare la vita. Il teatro ha virt àterapetiche ed è stato un mezzo
eccezionale nel passato per ristabilire l'equilibrio perduto delle forze.
Le fonti più importanti sono le lettere. I disturbi nervosi, per assunzione di stupefacenti (dopo che gli fu
somministrato il laudano in una clinica diventò dipedente dagli oppiacei tutta la vita), m queste diventano la conferma
dell'importanza capitale del viaggio che egli vive come prove iniziatiche.
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tre versioni diverse proposte sul viaggio in messico:
3637: d'un voyage au pays des tarahumaras
– 4355 le rite du peyotl chez les tarahumaras
– 4548 atteggiamento e visioni del dopo abiura
–
due analisi diverse: ritrovare gli effetti dei terremoti che destabilizzano questi anni o leggere il rendiconto come
un'opera unica continuamente in fieri e decrifrarvi una precisa strategia narrativa consistente in un avvicinamento al
nucleo incandescente dell'esperienza ( seconda versione). Nei primi resoconti evita di parlare dei riti a cui ha partecipato
e introduce al mondo magico degli indiani, descrivendo e decifrando il paesaggio naturale, che apapre cosparso di segni
ricorrenti, che spinge il pellegrino ad accostamenti singolari. Crede di riconoscere scene delle natività dei primitivi
europei. Accosta il rito del sacrificio del bue per l'indipendenza messicana al rito del toro eseguito dai re dell'atlandide
secondo platone.
Artaud poi spiega che tutto semrba filosofico nell'esistenza degli indiani: tutto dice l'unione originaria dei principi
(maschilefemminile) nella razza tarahumara, come la benda a due punte che ricadono sulla schiena.
Lavora sul testo appena rientrato in francia uscendo nel 37 con la danza del peyote, dove racconta dell'attesa
dell'iniziazione e della descrizione etnografica dall'esterno della cerimonia, con gran precisione, in cui non parla quasi
per nietne della sua propria esperienza prodotti proprio su di lui dal fungo. Insiste sulla formalizzazione sottesa alal
cerimonia con le varie fasi che la costituiscono come rito di morte e rinascita dal tramonto all'alba, che si conclude con
il grattugiamento con la raspa delle radici ermafrodite e il rituale di guarigione, che consiste nell'assunzione del fungo
(assunzioneescrezionesonno(morte)risveglio(rinascita)abluzione(battesimo). Viene considerato come alimento per il
corpo e per l'anima, per cui fa ritrovare agli uomini l'unità perduta.
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dopo sette anni dal viaggio cerca di rivisitarlo dall'interno, riguardo la sua esperienza allucinatoria, in due testi: le tire
du peyote chez le tarahumaras e supplément au voyage du pays de tarahumaras. Scritti nel periodo della crisi mistica, in
cui è animato da un grande fervore religioso.
I due scritti sono considerati sepratamente: il rito del peyote consiste nel tentativo di verbalizzare l'esperienza
estaticaallucinatoria contrapponendola agli effetti distruittivi dell'elttrochoc, uno scritto complesso ed elaborato in cui
si ripropongono le difficoltà a tradurre in parole quanto non è dell'ordine del cidibile. La struttura è quest:
iniziazione cruente
interruzione
flashback di colloqui con petri dei tarahumaras
colloquio col direttore della scuola indifgena per peroraare la causa degli indiani