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STORIA DEGLI STATI UNITI A 3/10/2014
Eguaglianza: “noi riteniamo che queste verità siano di per se evidenti, che tutti gli uomini sono creati uguali-> in una società diseguale?
1. Eguaglianza e censo: differenze sociali, comune cittadinanza, diritto di voto? Riguardano solo la SOCIETÀ BIANCA.
2. Eguaglianza e razza: nativi, africani, schiavitù?
3. Eguaglianza e genere: la cittadinanza diseguale delle donne?
1.la società bianca e’ stratificata e a ognuno fanno riferimento dei diritti particolari; ci sono differenze e stratificazioni sociali, “social station”, nella popolazione euro-
bianca:
- The better sorts: grandi proprietari terrieri, piantatori meridionali, grandi mercanti settentrionali= gentry, “aristocrazia”?
- The middling sorts: gli strati intermedi, professionisti, artigiani, negozianti, agricoltori, piccoli proprietari terrieri.
-The lower sorts: ceti inferiori, popolari, lavoratori (manuali) urbani e rurali, servi, persone senza proprietà, poveri.
In America non c’e’ l’aristocrazia, l’elite del potere e che hanno in mano gran parte della ricchezza del paese + la classe intermedia e’ molto più ampia che non in Gran
Bretagna, e quella inferiore e’ minore rispetto all’Inghilterra. In America giungono gli avventurieri, coloro che hanno spirito di iniziativa, e’ una società più egualitaria
rispetto a quella di origine della madrepatria. Ma le DIFFERENZE SOCIALI E CULTURALI ci sono: ad esempio nei costumi, nell’autorità sociale e deferenza sociale
(e’ credere che un ordine sia giusto, ben stabilito, c’e’ un linguaggio diverso nella comunicazione tra individui che, tuttavia, nella rivoluzione si inizia a rompere-> tutti si
comportano e si salutano allo stesso modo, non c’e’ più deferenza sociale (es non si cede più la strada a qualcuno). I ceti inferiori cercano di elevarsi al di sopra della
propria classe, tendono ad assumere abitudini sociali diverse da quelle che dovrebbero essere le loro. Ci sono poi delle DIFFERENZE POLITICO-GIURIDICHE (per
es nel diritto politico di cittadinanza, cioè il voto (almeno fino al 1830, suffragio universale maschile): non tutti hanno il diritto al voto, legato alla proprietà. Sulla rilevanza
di queste differenze, e sull’eguaglianza, c’e’ conflitto. C’e’ conflitto per es., su chi abbia diritto a partecipare: “conservatori” e “radicali”.
Tutti gli uomini maschi bianchi sono uguali: significa che tutti devono avere diritto di voto (dovrà passare del tempo perché ciò si realizzi a pieno) + questa frase sara’
anche motivo di conflitto su chi deve governare o meno. La CITTADINANZA POLITICA, il diritto di partecipare alla conduzione degli affari pubblici sia come elettori
che come eletti era una PREROGATIVA SOLO DELLE PERSONE DI SESSO MASCHILE; le donne avevano una cittadinanza secondaria e non erano considerate
soggetti in grado di esercitare liberamente il diritto politico, cioè il voto, in quanto rientravano nel contratto sociale già subordinate a relazioni di dipendenza patriarcale.
Nella società postrivoluzionaria, le donne ebbero comunque un ruolo centrale, benchè subordinato, e cioè quello di “MADRI REPUBBLICANE”: all’interno della famiglia
avevano un’importanza strategica, divennero le garanti morali del futuro della repubblica, un compito che svolgevano sia all’interno delle mura domestiche ma anche
collettivamente fuori di esse-> si definì allora la separazione dello spazio sociale in due aree distinte per sesso, la “sfera della donna” e la “sfera dell’uomo”.
Nella società americana c’e’ una base di schiavitù nera, che passa nella linea del colore, ed è fonte di diseguaglianza sociale: la schiavitù e’a vita ed ereditaria.
Eguaglianza e razza: Native Americans; in un passaggio della dichiarazione si parla degli indiani, definendoli spietati e selvaggi-> essi sono al di fuori della società, sono
altre nazioni fuori dai confini e non godono dei diritti degli uomini civilizzati, sono inferiori. E la razza degli africani? La dichiarazione tace su africani e schiavitù.
Jefferson accusa il re di aver introdotto la schiavitù in America, “ha sostenuto una crudele guerra contro la natura umana stessa, ha violato i sacri diritti alla vita e alla
libertà nelle persone di un popolo lontano” + i neri sono esseri umani come tutti i bianchi sostiene Jefferson, riconosce questo fatto > la schiavitù e’ un crimine contro la
libertà di un uomo. Ma nonostante ciò, la schiavitù e’ che come i nativi anche i neri schiavi sono fuori dalla comunità politica e sociale che si sta fondando, e’ tutto un
giuramento di esclusione.
Tuttavia, parecchi neri partecipano alla rivoluzione: alcuni sono “patrioti” (Crispus Attucks, primo martire nel massacro di Boston), altri sono “lealisti” + nel nord molti
acquistano la libertà combattendo per la causa rivoluzionaria, mentre al sud ciò non avviene, gli schiavi non vengono liberati, ma sono i BRITANNICI a sostenere i neri a
combattere contro i loro padroni. Quando un nero combatte per la rivoluzione, comincia poi a pretendere dei diritti.
La dichiarazione di indipendenza e la schiavitù:
-“Tutti gli uomini sono creati eguali”: autonomia del testo, interpretato in maniera estensiva
-Nascono movimenti abolizionisti
-La schiavitù comincia ad essere abolita negli Stati del Nord (1774 la prima, 1778: the Pennsylvania Abolition Society, si crea poi una società di neri liberi che si
promettono di battersi contro la schiavitù e i dirigenti sono bianchi -> i neri liberi cominciano a fondare le loro istituzioni, tra cui in primis le CHIESE. 1778-1787: “Free
African Society”).
3.Eguaglianza e genere
- Donne “patriote” sono attive nella Rivoluzione (boicottano, assistono combattenti, talvolta combattono- comunque gestiscono casa e affari con uomini lontani, diventano
donne indipendenti), partecipano alla rivoluzione con ruoli femminili.
-Tuttavia, la cittadinanza repubblicana resta un privilegio maschile
-“Padri Fondatori” di una repubblica maschile, e’ una repubblica patriarcale fondata da cittadini maschi, che votano per se e per la loro famiglia in cui le donne sono
subordinate.
-Donne: cittadinanza “derivata”, di seconda classe + niente cittadinanza politica nella sfera pubblica, perché sono subordinate nella sfera privata (famiglia).
Privatamente qualcuno mette in discussione i diritti delle donne, ad es si ricordano delle lettere private (es lettera della signora Abigail Smith Adams a suo marito J.Adams
nel marzo 1776, “remember the ladies”), in Francia nel 1791 si ricorda la “Dichiarazione dei diritti della donna è della cittadina” di Olympe de Gouges, in Inghilterra Mary
Wollstonecraft con il suo pamphlet “Rivendicazione dei diritti della donna”-> nel 1848 si arriva alla Convenzione delle Donne, “Seneca Falls”che rivendicano
l’eguaglianza dei diritti civili e politici, esse riscrivono la dichiarazione dei diritti di indipendenza della donna. “Tutti gli uomini e le donne sono creati eguali”.
La Rivoluzione cambiò profondamente il Nord America, creò una nuova entità politica, gli Stati Uniti, e una società diversa dalle precedenti + i protagonisti erano convinti
di contribuire a creare un “Novus ordo seclorum”, un nuovo ordine delle epoche-> ritennero che il 4 luglio 1776 segnasse un nuovo inizio dal quale contare il tempo e lo
scrissero nel testo delle carte costituzionali (es gli Articoli di confederazione del 1777 furono datati “anno secondo dell’indipendenza d’America; la Costituzione di
Filadelfia del 1787 fu datata anno dodicesimo dell’ind…). La Rivoluzione Repubblicana permise l’elaborazione di un discorso di diritti individuali e di eguaglianza che
coinvolse tutti i ceti, anche quelli popolari, e tutte le relazioni. Il mutamento più visibile riguardò la SOCIETA’ POLITICA, dove si modificarono i rapporti tra i governanti
e i governati e le definizioni stesse di chi avesse legittimità a governare: la stragrande maggioranza degli uomini della middling sort e della lower sort di origine europea
ebbe la cittadinanza politica e affermò la propria indipendenza dai rapporti di tipo paternalistico-> si erose l’autorità sociale delle classi superiori e il nesso tra autorità
sociale e politica + si erose anche l’AUTORITA’ PATRIARCALE, nell’indebolimento dei legami gerarchici nelle famiglie, alla maggiore libertà dei figli e degli altri
dipendenti maschi. Si trattava, infatti, di un discorso INTERNO ALL’UNIVERSO MASCHILE. Anche le donne acquisirono spazi di iniziativa in casa e fuori (durante la
guerra gestivano gli affari economici domestici, molte furono donne patriote..). Nonostante le donne esercitassero responsabilità pubbliche, queste non si tradussero in
eguaglianza civile o politica: l’idea repubblicana presupponeva che fossero gli uomini a rappresentare politicamente l’unità familiare. Come in Europa, la
CITTADINANZA POLITICA RIMASE UN ATTRIBUTO MASCHILE anche nella nuova repubblicana americana e fu il linguaggio patriarcale a definirne i fondatori
come “Padri”. La D. I. fondò la sovranità dei nuovi stati e degli Stati Uniti sui diritti degli individui, e la legittimità dei loro governi sul consenso dei governati + affermò il
diritto di un popolo a separarsi da altri popoli e a cambiare forma di governo quando questi principi non fossero rispettati. Per il suo messaggio rivoluzionario, ebbe una
grande risonanza internazionale e divenne la matrice e il modello di un nuovo tipo di documento politico, adottato da molti movimenti indipendentisti successivi, specie
quelli che in gran parte delle Americhe portarono alla dissoluzione dell’impero spagnolo ai primi dell’800 + la Rivoluzione Americana avvenne in un’area periferica del
mondo atlantico, e una volta ottenuta l’indipendenza potè dichiararsi conclusa e vittoriosa.
La società nordamericana aveva poi al suo interno una questione specifica e brutale: la SCHIAVITU’ A BASE RAZZIALE. La permanenza della schiavitù negli USA
mostrò che la nuova società era tutt’altro che compiutamente libera ed egualitaria; ma anche la comunità bianca era attraversata da differenze e gerarchie: i diritti di
cittadinanza rimasero legati alla proprietà, benché i requisiti di censo si fossero abbassati e in alcuni stati quasi annullati; i nullatenenti e gli schiavi a contratto erano esclusi
+ le DISEGUAGLIANZE DI REDDITO E DI RISORSE ECONOMICHE ERANO ENORMI + la crisi economica alla fine della guerra provocò un aumento della povertà.
Consenso e conflitti segnarono l’inizio della vita repubblicana sotto la Costituzione federale: soprattutto le guerre franco-ingles