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AM E NTO DE L L A MEM O RIA STO RIC Astorico-sociale della Campobasso del primo Ottocento, fino alla fine del secolo.
Nella primarelazione Lace ripercorre le tappe principali segnate nella storia regionale dall'istituzione che ha esercitato una duratura influenza culturale e sociale. Il Real Collegio Sannitico fu fondato da Ferdinando IV nel 1816 e, a tal proposito, il compito di adattare il Convento di S.Francesco a Collegio fu affidato all'ingegner Berardino Musenga, già artefice dei cambiamenti del volto della città. Esso fu poi inaugurato e aperto all'insegnamento nel 1817, fra l'entusiasmo collettivo della popolazione molisana. Nel 1854 i Padri Barnabiti furono chiamati a dirigere il Collegio e si occuparono di costruire un nuovo edificio per le scuole e per i convittori. Nel 1858 il Collegio fu ufficialmente inaugurato come Liceo, grazie ad un decreto di Ferdinando II, e nello stesso anno fu avviata la costruzione di un nuovo edificio.
L'istituzione fu ribattezzata nel 1861 con il titolo di "Regio Liceo-Ginnasiale" e nel 1865 come "Regio Liceo-Ginnasio Mario Pagano" (Vittorio Emanuele II). La storia dell'edificio, nel contesto del tessuto urbano, è da ricondurre all'imponenza degli spazi destinati alla sua funzione pubblica, al rigore e alla severità dei locali per la quotidianità della scuola. L'impostazione complessiva dell'edificio stabilita da De Angelis rispondeva alla sua stessa volontà di fare del convitto un polo centrale nello sviluppo urbanistico e culturale della città, al servizio dell'intera collettività e non solo degli studenti. L'importante progetto di realizzazione dell'edificio, parte importante del centro cittadino in cui si realizzava la formazione della classe dirigente, si ripercuote nei rendiconti sulla vita dell'istituto presentati dai presidi rettori alle famiglie. Grazie ad essi sappiamo cheil progetto assicurava una razionale distribuzione degli spazi (amministrazione, biblioteche, refettorio, infermeria, chiese, dormitori). Il primo lotto dei lavori fu completato nel 1883, negli anni di collaborazione tra De Angelis e Luigi Lace, il quale ricorda nelle sue memorie di aver trovato locali indecenti e di essersi impegnato nello studio di bilancio per la realizzazione di un nuovo edificio. Un importante aiuto fu assicurato dal Ministro della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi, che visitò l'istituto campobassano personalmente nel 1874, suggerendo De Angelis per la costruzione di una nuova casa educativa. I lavori iniziarono nel 1879, lo stesso anno del trasferimento al Convitto nazionale di Chieti di Lace, sotto il cui mandato l'istituto registrò i maggiori progressi sul piano dell'ampliamento dell'edificio e sul piano del prestigio maturato. Negli anni seguenti si manifestarono dei contrasti tra De Angelis e la direzione del Convitto, ciononostante,Dopo opportuni collaudi, fu consegnato il primo lotto dei lavori e fu possibile l'apertura delle nuove scuole nell'ottobre 1882. Dopo varianti al progetto, contrasti, accuse, trasformazioni d'uso (il convitto fu adibito ad ospedale militare tra il 1915 e il 1918) si giunse alla costruzione definitiva dell'edificio odierno. Il miglioramento delle condizioni materiali della scuola era un aspetto funzionale alla realizzazione della Campobasso capoluogo che, con l'espansione urbanistica, avvia il radicamento dei luoghi di formazione della classe dirigente regionale, permettendo al Convitto di diventare lo specchio più fedele delle trasformazioni realizzate in seno al suo centro. Nel 1875 Lace stesso dichiarò che il valore scientifico, il merito letterario e la cultura di un paese non si misura dalle condizioni materiali dei suoi Istituti scolastici, ma quest'aspetto esercita una grande influenza sull'animo dell'osservatore e sull'educazione.
della gioventù. L' , documentata con resoconti sulla gestione patrimoniale e che AM M INIST RAZ IO NE E F FIC AC E consente di evidenziare dei fattori determinanti nel decollo dell'istituto, legato anche alla realizzazione dell'edificio, spazio educativo e baricentro urbanistico e socio-culturale della città-regione, soprattutto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Dai documenti sul bilancio risulta che l'ordinamento scolastico era già bene avviato dal 1862-63 e, dopo le prime fasi e alcuni turbamenti passeggeri, si manifestò una progressiva prosperità dell'Istituzione. In particolare, grazie all'impegno di Lace nello studio di bilancio e ad alcune sue indovinate operazioni (affitto della tenuta di Cantalupo, la rendita annuale ottenuta grazie alla causa Colalillo, l'abbandono delle liti in cui si era arenata l'amministrazione), ci furono notevoli progressi che condussero alla ripresa delbilancio ordinario e alla diminuzione del disavanzo invirtù dell'investimento in buoni del tesoro. Le risorse provenienti da Cantalupo furono, inoltre,riservate, dal 1874, alla costruzione del nuovo edificio. Nel 1879 Trombone sostituisce Lace allaguida del Convitto e ne prosegue i lavori fino a quando, nel 1882, si registrano i primi ritardi.Trombone affrontò, in particolare, delle difficoltà di gestione a causa di un regio commissarioincaricato di rivedere tutta la contabilità passata. In occasione della realizzazione del nuovoedificio, Trombone non mancò di ringraziare tutti coloro che avevano contribuito allarealizzazione del progetto.C O NDIVISIO NE DE I P RO G RE SSI E DE G L I AVVE NIM E NTI INTE RNI AL L E SC U O LE E AL CO NVITTO C O N IL C O RP O
attraverso le cronache scolastiche annuali, che ci aprono le porte alla vita
SO C IAL E E FAM IL IARE
interna della scuola, permettendo ai luoghi di avere una forte carica evocativa. Questo
Tipo di studio permette di approfondire il ruolo dei protagonisti della vita scolastica, cioè insegnanti e studenti. L'obiettivo è una storicizzazione fondata sull'osservazione della cultura materiale del liceo, includendo in essa i suoi protagonisti, l'attività didattica con i suoi strumenti come i libri di testo, lo svolgimento dei programmi, la suppellettile scolastica, le attrezzature scientifiche e le biblioteche d'istituto. Per l'analisi della vita interna della scuola è importante la seconda relazione incentrata sulle scuole: in essa Lace afferma l'importanza della notorietà della vita interna dell'Istituto e della partecipazione dei cittadini e delle famiglie alla gestione della scuola. Lace espone, così, una moderna visione delle vicende interne dell'Istituto, aperta a una nuova visione e al controllo dell'opinione pubblica. In questa prospettiva, egli dichiara che l'obiettivo delle sue
Le relazioni annuali non sono solo giustificazioni dell'opera del personale, ma anche un modo per rendere noti a tutti i progressi e i regressi dell'Istituto. Nel suo resoconto annuale, il preside trae speranza dall'aumento degli iscritti all'Istituto, augurandosi un futuro migliore per la cultura e allargando la sua visione allo stato generale dell'istruzione nel capoluogo. Egli apprezza tutti i diversi ordini di scuole come maglie di un unico tessuto sociale in grado di soddisfare le esigenze di ogni strato della popolazione. Infine, il preside insiste sul progresso assicurato dalla scuola alla Nazione, convinto che l'affluenza dei giovani alle scuole sia indice della diffusione della vita nazionale, in cui il popolo cominciava ad immedesimarsi.
1.5. Vita interna di scuola, docenti ed allievi
Le cronache scolastiche e le pubblicazioni annuali consentono di ricostruire il microcosmo interno dell'Istituto, il suo congegno e il lavoro svolto annualmente.
Riferendosi al 1876, Lace afferma l'accresciuta importanza dell'Istituto, che occupava uno dei primi posti fra quelli delle città secondarie, anche grazie all'aumento del numero di iscritti (da 164 a 300 in 4 anni). Da queste fonti è, inoltre, possibile tracciare i profili culturali e professionali dei docenti della specifica realtà molisana e del preside. A proposito di quest'ultimo, sappiamo che il prof. Luigi Lace di Adorno (Novara) fu nominato Cav. dell'Ordine Mauriziano, aveva 48 anni, di cui 28 di servizio, e si era formato presso l'Università di Torino. Fu Direttore della Gazzetta Ufficiale di Parma nel 1861, anno in cui ebbe anche l'incarico di organizzare le scuole nelle provincie di Messina, Catania e Noto. Nel 1862 fu nominato Vice-Delegato Reggente la Delegazione sopra le scuole delle Provincie di Palermo, Trapani e Girgenti. Per quanto riguarda il corpo docenti, la maggior parte dei professori proveniva dalle progredite
corpo docente nel Molise durante il periodo considerato.pensiero e degli studi dei docenti che influenzò la qualità dell'offerta formativa dell'Istituto. Importanti, da questo punto di vista, sono le forme di resistenza all'introduzione del greco, poco osteggiato a Campobasso rispetto ad altre scuole.
1.6. Il Liceo nei decenni dell'Italia Liberale: la popolazione studentesca, i profili degli studenti, il ruolo dei presidi più rappresentativi
Sulla fine dell'Ottocento il compito del preside era sostanzialmente "governare" sul buon andamento dell'Istituto, provvedendo all'osservanza delle leggi e dei regolamenti scolastici. Il