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CONDIZIONI DI ELEGGIBILITÀ

I magistrati devono essere:

  • di sesso maschile;
  • ingenui (cioè nati liberi);
  • cives romani;
  • maggiori di anni 17 (da tale momento inizierà il cursus honorum).

DIVIETI

  1. Divieto di iterazione (è stato introdotto da Silla): tra magistrature uguali devono passare 10 anni d’intervallo;
  2. Divieto di prorogatio: cessata la carica, questa non poteva essere prorogata (successivamente questo divieto verrà a meno);
  3. Divieto di cumulo: uno stesso soggetto non può rivestire contemporaneamente più cariche.

CONSOLATO – magistratura superiore ordinaria -(passaggio dalla monarchia alla repubblica)

I consoli sono 2 e vengono eletti dal Comizio Centuriato.

Sono dotati dell’imperium, restano in carica per un anno.

I simboli del loro potere sono: 12 littori con fasci, toga praetexta (bianca bordata di rosso), ausiliari (sono i questori).

In caso di morte di entrambi: il Senato esercita l’interregnum.

In caso di morte

di uno dei due: subentra il console supplente. Successivamente i consoli vengono svuotati del potere di iurisdictio, a favore del pretore. INTERCESSIO (POTERE DI VETO): - esercitato verso tutte le magistrature; - esercitato verso il proprio collega console: successivamente verrà a meno, perché paralizzava l'azione, ma per evitare contrasti il Senato inventò dei nuovi espedienti: - turno mensile - sorteggio - incarico dato dal Senato (è stato il meno controproducente). Con il PRINCIPATO: la carica non dura più un anno. Il consolato ha delle nuove funzioni: - competenza giurisdizionale in tema di fedecommessi e di tutela; - politica criminale; - al termine della carica divenivano governatori (per un anno) di una delle Province dell'Asia o dell'Africa. QUESTURA – magistratura minore ordinaria - In un primo momento sono solo due eletti dal comizio tributo, successivamente divengono quattro: - due urbani: rimanevano a Roma per amministrare.

L'erario pubblico: due militari seguivano i consoli e provvedevano alla spartizione dei bottini di guerra. Nel tempo il numero sale. Con Silla l'elezione del questore attribuiva automaticamente lo status disenatore. Il numero era salito a 20.

Augusto creò 2 questori augusti: il loro compito era di leggere dinnanzi al Senato le orazioni del principe e di provvedere che i senatoconsulti siano redatti correttamente e posti in archivio.

CENSURA - magistratura superiore ordinaria - Secondo la tradizione i censori compaiono nel 443, dopo le Lege Liciniae Sextiae. Sono eletti dal Comizio Centuriato, NON hanno l'imperium, hanno le loro insegne (manto regale) ed una posizione privilegiata nel Cursus Honorum. Sono 2 ordinati collegialmente, hanno la possibilità dell'intercessio. Vengono eletti ogni 5 anni (tramite una solenne cerimonia, la lustratio), ma la loro carica dura 18 mesi: ciò significa che devono portare a termine i loro compiti entro 18 mesi.

se ciò non avviene, rimarranno in carica senza fare alcunché. Le loro funzioni erano:

  • contare i cittadini per l'arruolamento;
  • valutare il patrimonio dei cittadini per l'inserimento nel Comizio Centuriato;
  • individuare l'ubicazione delle proprietà fondiarie dei cittadini per l'inserimento nel Comizio Tributo;
  • valutare la moralità civica dei cittadini mediante l'istituto della Cura Morum.

In un secondo tempo, gli furono attribuite altre funzioni:

  • elezione dei senatori (prima spettava al console ed al tribunato militare): venivano scelti tra gli ex magistrati, i censori valutavano i candidati in base alla moralità civica e nominavano quelli che si dichiaravano optimi. Successivamente all'elezione stendevano l'album senatorio.
  • Appalto di opere pubbliche

EDILITÀ - magistratura minore ordinaria - (nasce come magistratura plebea ed erano solo 2 con il compito di curare il tempio di Cerere) nel 367 diventano

una magistratura della Repubblica. Ci sono:

  • 2 edili plebei eletti dal Concilia Plebis Tributa;
  • 2 edili patrizi eletti dal comizio Tributo: sono a rigore i soli edili con caratteristiche di magistrati civici, come testimonia l'aggettivo curulis (da currus, il carro su cui era originariamente issata la sella curule, il seggio che occupavano nell'esercizio delle loro funzioni).

NON ha l'imperium, tuttavia esercita tre funzioni:

  • iurisdictio
  • coercitio
  • ius aedicendi

I loro compiti sono i seguenti:

  • approvvigionamento di cibi. Curano le importazioni, controllano le contrattazioni;
  • svolgono compiti di polizia urbana;
  • Cura Iodorum: sono incaricati dell'organizzazione dei giochi. Pagavano di tasca propria il costo dei giochi, perché un allestimento spettacolare assicurava una loro elezione sicura alla pretura (è una sorta di campagna elettorale).

L'edilità decadde progressivamente in epoca imperiale, a partire da Augusto, con l'assegnazione

Deivari compiti ad altre magistrature anche di nuova istituzione (per esempio la cura dei giochi viene affidata al pretore, vengono creati magistrati speciali per la cura delle acque e delle opere pubbliche) fino a scomparire completamente con Diocleziano

PRETURA – magistratura superiore ordinaria - Compare nel 367 come magistratura unipersonale e si tratta del Pretore Urbano. Viene eletto dal Comizio Centuriato, ha l’imperium, ma ad un gradino inferiore rispetto al console, resta in carica per un anno, gli competono 6 littori con fasci (metà dei consoli), contro di lui vale l’intercessio del console, ma non se ne ha quasi mai traccia poiché il pretore svolge un’attività specialistica che gli è stata delegata dai consoli, vale a dire la funzione di iurisdictio. Devono svolgere la loro attività a Roma, tanto che possono lasciarla solo per 10 giorni all’anno; deve stare nel Foro dall’alba al tramonto per presiedere i processi.

per iurisdire. Nel 242 gli viene affiancato il Pretore Peregrino, il quale si occupa delle controversie tra stranieri o tra un cittadino romano ed uno straniero. L'attività del pretore è cambiata nel tempo in relazione alle 3 forme di processo che si sono susseguite nel tempo. A) Per Legis Actiones (dalle origini di Roma al II sec. a. C.) Il pretore ha una scarsissima rilevanza: il processo si svolge secondo le Actiones, cioè schemi verbali fissi predeterminati dalla legge. Il processo si svolge in due parti (inizialmente non c'era la fase apud iudicem, ma l'ordalia, vale a dire il giudizio divino). Nella fase in iure il pretore ha una funzione certificatoria. L'attore deve portare il convenuto in tribunale (era ammessa ala violenza). Le parti pronunciano le formule dinnanzi al pretore. Il pretore valuta la regolarità formale della pronuncia (era sufficiente un singolo errore per perdere la causa). Il pretore si faceva consegnare da entrambe.

Le parti 500 assi come scommessa: chi perdeva la causa perdeva anche i 500 assi che andavano al tempio o allo Stato. Nella fase apud iudicem viene stabilito la ragione ed il torto. Le parti si accordano su un giudice che il pretore investe del potere di giudicare. Il giudice provvede alla raccolta delle prove, testimonianze, fino ad emanare la sentenza.

Per Formulas

La funzione del pretore viene esaltata al massimo. Le forme non sono più rigide, bensì plasmabili dal pretore: provvede all'inizio dell'anno in carica, nell'esercizio del ius aedicendi, di stendere l'editto perpetuo, nel quale sono elencate tutte le formule processuali che potevano essere utilizzate. La somma degli editti pretori costituiva il ius honorarium. Una parte dell'editto si consolida e viene riconosciuta da tutti i pretori valida sempre. Questa parte, tramandata di pretore in pretore, è detta edictum tralaticium (da transfero). Infine, ci sono gli edita repentina,

Che il pretore poteva emanare se la richiesta delle parti non si adattava alle formule dell'editto perpetuo.

Nella fase in iure le parti espongono il caso al pretore, magari aiutati da oratori ed avvocati. Con l'aiuto del pretore cercano la formula più adatta al caso con cui il giudice avrebbe dovuto giudicare il caso. L'atto con cui le parti accettano lo schema proposto dal pretore è detto Litis Contestatio.

Nella fase apud iudicem viene stabilito la ragione ed il torto. Le parti si accordano su un giudice che il pretore investe del potere di giudicare. Il giudice provvede alla raccolta delle prove, testimonianze, fino ad emanare la sentenza.

3) Cognito extra ordinem questo tipo di processo è stato introdotto da Augusto, il quale ha previsto anche l'appello da proporre al principe (la sentenza prende il nome di decretum). Per questo motivo e per la mancata divisione in due parti, questo tipo di processo verrà preferito dai cittadini.

Poiché il processo formulare prevedeva solo la restitutio in integrum (una sorta di cancellazione della sentenza e riguardava solo l'imperium - guarda il tema degli atti cd. magis imperii quam iurisdictionis, autore: Raggi-). Successivamente, Adriano incarica Salvio Giuliano di redarre in forma definitiva l'editto pretorio. Sarà Diocleziano a dichiarare la morte giuridica del processo formulare.

TRIBUNATO DELLA PLEBE

Fu creato a seguito della prima secessione plebea. Inizialmente se ne contano due. Le caratteristiche sono le seguenti:

  • intercessio verso tutte le magistrature (dopo il decemvirato);
  • inviolabilità e sacralità;
  • comminare la pena capitale.

Inizialmente, si tratta di una magistratura a cui potevano accedere solo ai plebei, in un secondo tempo, viene conferita anche ai patrizi (ad Augusto gli fu conferita la carica a vita).

DITTATURA - magistratura straordinaria -

Nasce dopo il 367 come magistratura straordinaria. Contro il dittatore

o per un periodo massimo di sei mesi, ma in caso di emergenza il suo mandato può essere prorogato. Durante il suo periodo di carica, il dittatore ha il potere di prendere decisioni unilaterali senza dover consultare il Senato o altri magistrati. Questo gli conferisce un'enorme autorità e potere nel governo della città. Tuttavia, una volta scaduto il suo mandato, il dittatore perde tutti i suoi poteri e torna ad essere un cittadino comune.
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Publisher
A.A. 2009-2010
6 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Vera Domenico.