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DIFFERENZA TRA COLONIE E MUNICIPIA
Il municipium è una realtà che già esiste e su cui i romani intervengono dando il diritto romano a tutti gli abitanti di quella realtà. La colonia è una realtà diversa, perché viene dedotta, cioè creare una realtà ex novo di una realtà territoriale che ha sia l'ordinamento romano sia i cittadini romani. Roma creava le colonie romane che servono come controllo del territorio, inizialmente le colonie sono vicine come Anzio la prima colonia, poi il raggio delle colonie aumenta come Parma, Modena, Saturnia ecc... Non solo i romani creavano le colonie, ma anche la lega latina creava colonie nel 338 a.C. Dopo il 338 a.C. l'aggettivo latina attribuita al sostantivo colonia non significa più che questa colonia è stata creata dalla Lega Latina, l'aggettivo latina smette di avere un significato etnico e acquisisce un'accezione giuridica. Nel 338 a.C.Possono votare in una tribù scelta a sorte. I cittadini delle colonie latine hanno il ius migrandi, ius connubi e il ius commerci. I cittadini delle colonie latine sono cittadini romani che accettano di andare nelle colonie latine in cui hanno un lotto di terra, ma perdono il diritto romano. La terza modalità che Roma conosce per gestire i rapporti di politica estera sono i foedera: il foedus con la lega latina, i foedera con gli Ernici, i Sanniti.
Brano di Livio (59 a.C. e 17 d.C..) età augustea.
LIVIO VII, 13.10-14,2
Tratto dall'opera ab urbe condita la cronologia del passo è il 338 a.C. l'anno conclusivo della guerra latina (340 a.C. 338 a.C.)
È un passo che dà la misura delle modalità di gestione che i romani hanno con i popoli latini vicini. In questo passo riflette una rielaborazione di Livio datata alla fine del I secolo a.C. tuttavia contiene alcuni principi fondamentali attorno al quale ruota la struttura.
l'organizzazione e l'impostazione romana della sua gestione della conquista. Nel 338 a.C. i consoli sono Lucio Furio Camillo (al quale Livio affida le sue parole) e Gaio Nevio. (Della rogatio si occupa i comizi centuriati). I consoli possono convocare il senato e tenere la loro sententia, il loro discorso davanti al senato, quindi Camillo parla al Senato dei popoli dei latini, relazionò al senato del popolo latino, lo fa davanti al senato perché si occupa della politica estera. Il console si reca in senato e comincia una relatio che inizia con lo status della guerra, dicendo loro che hanno vinto e hanno conquistato i popoli, alcuni di questi si sono arresi, alcuni gli abbiamo espugnati e adesso i presidi romani tengono queste città sotto controllo. Lucio Furio Camillo dice, però, che rimane un altro problema i popoli continuano a ribellarsi e si domandano come si possono far tranquillizzare e mantenere un clima di pace? Con una pace e con laspetta a voi stabilireciò che è meglio per la res publica''. Questo è il discorso di Furio Camillo, densissimo di concetti fondativi della repubblica romana e dell'esistenza stessa della repubblica dal punto di vista di quella che è la repubblica imperiale romana. Livio ha presente lo sviluppo della repubblica imperiale romana ed ha presente questi sviluppi, quindi questi sono i principi che i romani ritenevano essere alla base della costruzione del loro impero. Nel 338 a.C. si trovano davanti un bivio, rendere i sudditi sconfitti o tenerli sotto l'imperium anche se mal volentieri, sottometterli oppure renderli cittadini, renderli cittadini come erano cittadini della civitas i romani. Il console nei vari interrogativi che pone al senato, sembra suggerire la risposta perché evocando l'esemplificazione massima ai romani, cioè l'esempio dei maiores, antenati. Gli antenati hanno accresciuto il patrimonio dei romani
Includendo nella cittadinanza quelli che avevano sconfitto. Qual è il parametro di scelta? Ciò che è meglio per lo stato è questa la base di tutte le decisioni romane, non attraverso le inclinazioni personali, ma esiste un unico principio che è ciò che è meglio per lo stato.
PRINCEPS SENATUS.
I princeps senatus sono i più autorevoli fra i senatori, quando viene fatta la lectio senatus, cioè quando i senatori operano la rassegna dello stato del senato, vedono i senatori mancanti, cercano chi può sostituirli e poi procedono a partire dal plebiscito Ovinio alla cooptazione dei senatori mancanti, vengono fatte delle liste dei senatori. Il Princeps senatus è il più autorevole, colui che è in cima alla lista, è il più autorevole perché nel suo curriculum vitae più insigne o più numerose vittorie militari o si è reso il più benemerito nella politica estera.
è il senatore più in vista. Anche nell’assemblea senatoria vige il maggiore o minore peso dei senatori, i senatori ex consoli che hanno già rivestito il consolato sono più autorevoli dei senatori che hanno rivestito solo la carica di questore. Livio, quindi sostiene che i principes senatus lodano la relatio del console. Tutte le città presentano situazioni diverse e solo discutendo il singolo caso si poteva trovare una soluzione e riconoscere il merito di ciascuna. Non esiste una decisione univoca, ma poiché esistono tante situazioni diverse bisognava decidere a seconda del merito di ciascuna di queste situazioni e quindi seguirono una discussione caso per caso e si decretò caso per caso. I principes senatus apprezzano il discorso del console, bisogna decidere il futuro di numerose città, bisogna considerare che queste città si sono comportate in maniera diversa nei riguardi di Roma e sulla base della condotta di questa.
città bisogna procedere, quindi vengono fatti dei decreti, cioè dei senato consulto, che questa volta hanno valore di per sé, (non hanno mai valore normativo ma solamente in materia di politica estera) si fanno dei decreti città per città. SOLUZIONI PRESE DAL SENATO. Istituzione municipia, alcune città della Lega latina vengono trattate come Tusculum, cioè mantengono il loro vecchio ordinamento, ma i loro cittadini ottengono la cittadinanza romana, alcuni di queste città avranno il diritto di voto (ius suffragi) che dovranno esercitare a Roma nelle assemblee, altre città pur essendo di diritto romano non ottengono il diritto di voto, questo a seconda di come le città si sono comportate con Roma. Colonie romane sono una riproduzione di Roma sul territorio, hanno ordinamenti che Roma detta e i cittadini godono tutti del diritto romano. Deduzione di colonie latine sono colonie che Roma crea, invia propri cittadini, questi.I cittadini rinunciano alla cittadinanza romana e diventano cittadini di diritto latino, avranno il diritto di Roma in una tribù che viene estratta. La differenza tra le colonie di diritto romano e di diritto latino è che quando si trovano delle comunità di diritto romano (municipia e colonie romane) si trovano nell'ager romano.