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Barocco nel periodo della Controriforma
Il Seicento é un secolo di aspri conflitti e profonde trasformazioni, in questo secolo si consuma
lo scontro, avviato dal concilio di Trento tra Controriforma e Riforma, due opposte concezioni
che non risparmiano nessun aspetto della vita del singolo individuo. In questo periodo entrò in
crisi il modello culturale classico che portò una nuova concezione della realtà e della cultura,
che tra la fine del 500 e l'inizio del 700 videro affermarsi la corrente artistica e letteraria del
Barocco. Il significato del termine Barocco secondo alcuni studiosi, deriva dal portoghese
“barroco”, una perla irregolare, non perfettamente sferica. Secondo altri deriva dal vocabolo
“baroco” e indica il procedimento logico più complesso del sillogismo aristotelico, procedimento
che risulta difettoso, ma al tempo stesso affascinante. In ogni caso con questo termine si
vogliono definire gli aspetti bizzarri e irregolari dell'arte del Seicento, contrapposti a quelli
lineari e razionali del Rinascimento. In letteratura il 600 é spesso sinonimo di Barocco, un
nuovo movimento artistico e culturale incentrato sul meravigliare e stupire. In questo periodo è
molto pesante l'influenza della controriforma poiché gli autori non possono scrivere quello che
vogliono dal momento che metterebbero in pericolo se stessi e chi li sostiene. Il loro lavoro si
basa perciò sulla capacità del lettore di andare oltre la scrittura, oltre al significato letterale di
ciò che legg . La straordinaria elaborazione artistica è in realtà un grido di dolore degli
intellettuali che si esprimono con un linguaggio raffinatissimo, sono abilissimi versificatori, ed è
proprio questo che li rende unici. Questo fu anche un periodo di grande progresso
tecnico-scientifico per l'Europa in genere, lo fu meno per la Spagna, che si ritrovò perciò in
difetto in questo campo rispetto agli altri paesi, e visse un secolo di flessione economica dopo il
forte avanzamento di un secolo prima. Gli effetti della Controriforma si fecero sentire
particolarmente in questa nazione, da sempre cattolicissima. Nonostante tutto in Spagna si
affermò il barocco sotto il nome di gongorismo, grazie a poeti come Gongora, da cui deriva il
nome, e Quevedo entrambi influenzati dal modello petrarchesco. Gongora contribuì a creare
una lingua poetica di straordinaria efficacia, musicalità e ricca di metafore. Egli riteneva che
una poesia sofisticata contribuisse a far esercitare l'intelligenza del lettore, che ne avrebbe
ricavato un piacere non facile, ma proprio per questo raffinato ed affascinante. Per Quevedo,
infatti, l'importanza dei contenuti era superiore a quella della forma. In Inghilterra invece,
prevale l'eufuismo, un linguaggio particolarmente ricercato che prende titolo dai romanzi
filosofici dello scrittore inglese Lyly, dove erano esposti i pregi di uno stile bizzarro, fantasioso,
sofisticato. Un'importante testimonianza della lirica inglese dell'età barocca sono i Sonetti
composti da Shakespeare, dove i temi sono quelli della lirica tradizionale: l'amore, la gelosia, il
tempo che fugge; il linguaggio é ricco di metafore e giochi di simbolismi. Anche se Shakespeare
non fa parte della corrente letteraria del barocco poiché resta in parte legato ai canoni classici,
ma rimane comunque affascinato da quest’ultima. Al centro della poetica barocca italiana
troviamo il " marinismo ", corrente letteraria che prese il nome dal poeta GiamBattista Marino,
il quale anticipò molti grandi nomi del Barocco europeo. Egli fu il primo a teorizzare la poetica
della meraviglia, e di fronte a coloro che si richiamavano alle regole della tradizione, egli
rispondeva richiamando il successo di chi sapeva rompere con il passato al momento
opportuno. Il Seicento, poi, vide l'affermazione in Francia di uno stato forte, centralizzato e
imposto sui principi dell'assolutismo monarchico. Parigi divenne una delle capitali della cultura
europea in ambito letterario, filosofico e scientifico. In un simile contesto, le manifestazioni
teatrali assunsero contenuti e forme semplici, più sobri ed eleganti di quelli barocchi. Il
carattere principale del teatro francese fu la poetica classicista che fece proprie le regole del
teatro classico formulate da Aristotele, l'unità d'azione, tempo e luogo. I maggiori esponenti del
teatro tragico francese furono Corneille e Racine, accomunati da una profonda sensibilità per la
rappresentazione dei conflitti interiori e di ideali contrastanti. Nacque anche il rinnovamento
del genere comico a opera di Moliere, le sue commedie si incentrano sull'analisi di un carattere
condotto con fine di indagine psicologica, manifestata attraverso un linguaggio quotidiano. La
riforma protestante ebbe numerose conseguenze non solo dal punto di vista religioso e politico,
ma anche a causa della posizione assunta dalla Chiesa cattolica in risposta alla riforma. Nella