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Le maggiori controversie
che dura infatti 6 mesi. Lo schema conclusivo del dibattito era avverso non solo ai luterani ma anche alla formula di intesa raggiunta a Ratisbona da Melantone e Contarini.[…] pagine saltate perché è uguale all’altro libro, come tutto il resto del capitolo Morto Paolo III che aveva mantenuto una politica di equilibrio, il cardinal Reginald Pole, era prossimo all’elezione pontificia. Ma i trascorsi religiosi e la documentazione raccolta dall’Inquisizione soprattutto dal suo capo, il cardinal Carafa, bloccò l’elezione al pontificato. Duracosì a lungo un braccio di ferro tra Inquisizione e la Chiesa che dimostra come ormai l’Inquisizione aveva il compito di filtrare la nuova classe dirigente. Questo è dimostrato con l’elezione di Paolo IV Carafa.
6.Riforme con e senza Concilio Il concilio fu proseguito e portato a termine da due pontefici, Giulio III e Pio IV, avversi all’attività del Sant’Ufficio,
mentre rimase sospeso durante l'attività di Paolo IV. Già durante gli ultimi anni di Paolo III i lavori avevano subito battute d'arresto. Ai problemi interni si erano aggiunti quelli tra Santa Sede e l'Impero soprattutto dopo la decisione di spostare il Concilio a Bologna. Decisione fortemente ostacolata dall'imperatore Carlo V. Giulio III superò l'impasse convocando il concilio a Trento il 1 maggio 1551. Si discusse ora un'altra questione dottrinale di rilievo: l'eucarestia. Venne riaffermata la dottrina tradizionale della presenza reale di Cristo in entrambe le specie con approvazione del culto e venerazione del Santissimo sacramento. Dalla fine dell'ottobre 1551 giunsero ai lavori tridentini per la prima e ultima volta degli esponenti protestanti. La ripresa della guerra franco-imperiale di quell'anno comportò l'abbandono di Trento da parte di molti vescovi tedeschi e Giulio III fu costretto a sciogliere il
Concilio in Aprile. Di riapertura del Concilio non si parlò durante il pontificato di Paolo IV, capo dell'Inquisizione romana.
Provvedimenti:
- Inquisizione organo di governo della Chiesa
- Inquisiti anche i casi di abuso e corruzione ecclesiastica
- Provvedimenti contro gli ebrei
- Ghetto ebraico
- Provvedimenti contro gli ebrei convertiti, i marrani (secondo Paolo IV fingevano)
Paolo IV non rivolse le proprie energie al Concilio, ma piuttosto alla riforma ecclesiastica che fin da vescovo aveva considerato indispensabile. Anzi il Concilio era ritenuto controproducente ai fini della realizzazione della Riforma. Con la condanna di Giovanni Morone, Paolo IV colpì politicamente l'opposizione filoimperiale al suo pontificato. Questa condanna inoltre fornì moltissimo materiale all'Inquisizione riguardo a tempi e diffusione dell'eterodossia in Italia. Poterono essere così avviati nuovi processi inquisitoriali, o riaperti quelli
vecchi.Altre riforme furono:- Misure severe nei confronti dell'episcopato
- Provvedimenti per regolare la vendita degli uffici curiali
- Si dichiarava nulla l'elezione pontificia di chiunque avesse precedentemente deviato seppur minimamente dall'ortodossia
- Indice dei libri proibiti
- Autori che combattevano consapevolmente o si discostavano con continuità dall'ortodossia - proibite tutte le opere
- Autori che talvolta cadevano nell'eresia altre volte in altri tipi di errori (tipo magia) - proibiti qualche libro
- Libri già composti o in futuro firmati da
In base a questi criteri era finita nell'Indice tutta la migliore cultura umanistica e rinascimentale europea come il Decamerone. 18 agosto 1559 morte di Paolo IV.
Controtendenze e stabilizzazioni
L'elezione del cardinal Gian Angelo de' Medici con il nome di Pio IV segnò l'intenzione della Santa Sede di cambiare rotta dopo il pontificato precedente. L'intenzione di riaprire il Concilio venne formalizzata con la bolla Ad Ecclesiae regimen e il 18 gennaio 1561 veniva riaperto il Concilio. Di essenziale importanza era una sopraggiunta questione riguardante la residenza dei vescovi, da considerare di diritto positivo o divino e la definizione del rapporto tra autorità pontificia e conciliare.
L'istanza a favore del diritto divino venne fatta dai vescovi spagnoli lasciando desumere la superiorità conciliare. In risposta l'episcopato italiano era avverso alla residenza di diritto divino. La svolta si ebbe grazie al...
gesuita Lainez che propose di tener distintol'ordine episcopale dalla relativa giurisdizione. Fu votato il decreto che definiva i vescovisucceduti all uogo deli apostoli. La formulazione che non parlava esplicitamente di diritto divino,fu ritenuta soddisfacente dai vescovi spagnoli. Inoltre, l'obbedienza dei vescovi al papa, ilriconoscimento dei decreti conciliari con riserva dei diritti della Santa Sede e infine la confermadi detti decreti all'approvazione pontificia, sancivano la superiorità del pontificato.L'edizione ufficiale dei decreti tridentini si ebbe nel marzo 1564 con la bolla Benedictus Deus.L'anno dopo seguì la costituzione di un 'apposita Congregazione del Concilio cui spettaval'interpretazione dei decreti e inoltre si ebbe l'edizione nel 1566 del cheCatechismo romanoconteneva i tratti essenziali della nuova teologia morale. Ciò costituì la nuova strutturafunzionale, liturgica e culturale delladisciplinata figura di prete romano. Riprendeva vigore una Chiesa disciplinata e moralmente rinnovata attorno alla figura del vescovo. L'Indice era stato formato, riducendo il numero delle opere, anche se la decisione di modificare le parti ritenute eretiche di alcuni libri, cambiò opere storiche come sempre appunto il Decamerone, venne proibito ma bensì modificato. Quando sale al soglio pontificio Pio V, che era capo dell'Inquisizione, si capì che Paolo IV era stata solo una parentesi. Da papa inquisitore Pio V iniziò subito a riaprire i processi che Paolo IV aveva fatto chiudere. → Paolo IV: linea del rigore della Chiesa + scontro militare con gli Asburgo e i Medici → Pio IV: raddrizzato la politica della Chiesa + sacrificato l'azione inquisitoriale → Pio V: riproposizione dell'attività inquisitoriale + politica filoasburgica e filomedicea. Con Pio V si può dire che la Controriforma ha avuto un indirizzo
CAPITOLO 8. LE NUOVE POTENZE PROTESTANTI E LA SPAGNA CATTOLICA
1. L'Inghilterra dei Tudor: progressi dell'assolutismo e scelte religiose
L'Inghilterra del '400 era grande, pari alla Francia. Nei primi del '500 era una realtà di secondo ordine, per poi tornare ad essere a metà del '500 una grande potenza. Questa evoluzione cinquecentesca fu dovuta ad un insieme di fattori economici, religiosi e politici, tra i quali fu determinante il consolidamento del potere monarchico sotto la dinastia dei Tudor. Sconfitto il feudalesimo, i Tudor avevano condotto una politica di unificazione nazionale favoriti dall'assenza di autonomie cittadine e dalla particolare struttura sociale che si venne configurando nell'isola britannica, caratterizzata da un certo grado di mobilità sociale. L'aristocrazia inglese non costituì ostacoli ai processi di consolidamento dell'assolutismo tudoriano. Ma fino agli anni '40 del...
Il vero sostegno all'accentramento monarchico venne dal ceto in ascesa dei proprietari fondiari, la cosiddetta gentry, che comprendeva al suo interno strati sociali di condizione assai diversa dal gentleman piccolo proprietario terriero fino al ricco gentiluomo titolato. Al di sotto dell'aristocrazia e della gentry si collocavano i grandi mercanti interessati a sostenere l'assolutismo dei Tudor, nel quale vedevano un fattore di stabilizzazione dell'ordine interno e di protezione dalla concorrenza straniera. La monarchia fu obbligata a confrontarsi con questa articolata struttura sociale e ad appoggiarsi alla gentry. Fu soprattutto nel settore dell'amministrazione periferica che i Tudor trovarono un alleato nella piccola nobiltà di campagna. I gentleman giudici di pace erano quasi sempre dei gentleman che condividevano gli intenti della corona di vigilare sul territorio e mantenere l'ordine pubblico. Appannaggio dei gentleman era invece l'amministrazione centrale dello stato.
che ruotava intorno all'ordine settore dello Scacchiere al cui fianco si collocava la Cancelleria, presieduta dal Lord Cancelliere. La giustizia si esercitava attraverso la common law, ossia il diritto consuetudinario. I Tribunali di Common Law erano tre: 1. King's Bench; 2. Chancery; 3. Common Pleas. Inoltre c'erano altri tribunali tra cui il tribunale della Cancelleria e la Star Chamber. Così organizzato, il crescente potere della corona trovò un contrappeso nel Parlamento. I lord e la gentry non mancarono di contrapporsi ai Tudor ogni qualvolta si trattava di salvaguardare i propri interessi. Nel '500, pur avendo assunto un ruolo che nessun sovrano poteva disconoscere, il principio corrente era quello di cercare un compromesso e una collaborazione con il Re. Diviso in due camere, quella dei Lords e quella dei Comuni, il Parlamento aveva ottenuto una serie di vantaggi al momento dello scisma anglicano introdotto da Enrico VIII: riuscì infatti a radunarsi.continuativamente per 7 anni. Le convocazioni parlamentari erano obbligatorie ogniqual volta il sovrano dovesse fissare nuove imposte e di conseguenza era di fatto impossibile darseguito a qualsiasi scelta politica senza il consenso parlamentare. Provvedimenti legislativi:- Statutes: provvedimenti regi autorizzati dal parlamento;
- Acts: leggi del parlamento promulgate dal sovrano;
- Bills: decisioni del parlamento su questioni particolari.