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ZWINGLI
Zwingli appartiene alla svizzera tedesca, nasce a Wildoaus nel 1484 (contemporaneo di Lutero 1483). Opera
nella confederazione elvetica (il nome Svizzera è di uno dei cantoni). Zwingle era sacerdote, parroco a Glaris, ma
a differenza di lutero era un umanista cristiano:l’umanista è colui che studia con il metodo scientifico le sacre
scritture, i cristiani applicano i criteri critici filologici alle sacre scritture. A differenza di Lutero, Zwingli è di
estrazione borghese e dunque aveva maggiori possibilità economiche (studia infatti a Berna, Basilea, Vienna). Il
progetto erasmus ha come obiettivo la provincializzazione. Nel 1516 egli è vicario del santuario di Ein
Siedern che si trova nel cuore della confederazione Elvetica, quest’esperienza è importante perché studiando le
sacre scritture sa che in esse non c’è menzione dei santi. Così egli in questo santuario diviene un osservatore
privilegiato sui comportamenti che assumono i pellegrini. Annesso a questo santuario vi era un’abbazia con soli 6
monaci Quando scoppia la questione delle indulgenze, legata ai santuari, Zwingli accetta immediatamente le
critiche che Lutero formula al sistema delle indulgenze. Non si chiede come sia possibile conciliare il suo
atteggiamento di umanista, con quello di Lutero; e come sia possibile conciliare l’ottimismo umanista con il
pessimismo cosmico luterano. Man mano che passa il tempo, dal 1517, Zwingli si stacca dal cattolicesim,
pubblica una breve introduzione cristiana nella quale afferma che l’unica fonte dell’autorità della chiesa è la
bibbia, arrivando alle stesse conclusioni di Lutero: la Tradizione non da’ garanzie. 1525 pubblica “de vera et
falsa religione commentarius” dove afferma l’esistenza di un vero e di un falso cristianesimo: il primo coincide
con quello che egli professa, il falso risulterebbe essere il cattolicesimo. I protestanti sono infatti cristiani ma non
cattolici, lo erano ma non lo sono più, e vogliono dimostrare che il loro è il vero credo. Il dramma del
protestantesimo è la sua divisione interna: Lutero e Zwingli infatti non dicono la stessa cosa:
- Nella concezione cattolica i sacramenti sono 7 e salvano, nella concezione luterana i sacramenti sono 2,
sono segni della salvezza e nell’eucarestia non esiste la transustanziazione, con Zwingli invece i
sacramenti non hanno nessun valore e non sono neppure segni della salvezza, il loro valore è
puramente simbolico il simbolo è qualcosa che rinvia alla realtà. Per Zwingli i due sacramenti, gli stessi
del protestantesimo, rinviano a due realtà: battesimo di Gesù ed ultima cena, eventi unici e irripetibili. Per
la chiesa cattolica invece la messa è la ripetizione incruenta del sacrificio cruento di Gesù, per Zwigli
questa ripetizione non può esistere perché Gesù si è sacrificato un’unica volta. Per Lutero cristo è
presente insieme al pane, vi è la consustanziazione, per Zwingli invece si tratta solo di simboli e la messa
non sia valida. Egli assume un atteggiamento molto radicale nei confronti delle immagini, tant’è vero
che si genera una iconoclastia: distruzione delle immagini. E’
- portatore di un progetto che mette insieme religione e politica, infatti vorrebbe che tutta la
confederazione Elvetica fosse realmente presente sotto le insegne della riforma. C’è una forte identità tra
stato e chiesa. Per poter portare avanti questo progetto Zwingli non esita a prendere le armi, vuole ridurre
i cantoni cattolici all’obbedienza al suo credo. Nella battaglia di Kappel, 1536, Zwingli muore e svanisce
il suo sogno di una confederazione elvetica identificabile sotto il credo protestante. I 3 cantoni cattolici lo
sconfiggono. Nel suo radicalismo (teologia e funzione delle immagini) Zwingli (opera maggiormente a
Zurigo) si avvicina alle posizioni degli anabattisti, ed è poco conosciuto a causa dello schiacciamento
prodotto dalle due grandi personalità di Lutero e Calvino.
CALVINO
Calvino nasce nella piccardia (nord francese ai confini con il Belgio) nel 1509, opera a Ginevra ed appartiene alla
seconda generazione dei protestanti. Si è dunque giovato di ciò che è stato detto in precedenza. Giovanni
Calvino è infatti il vero architetto della riforma protestante: organizza la chiesa riformata su nuove basi,
teologiche e giuridiche. Quando si parla di Lutero si dice che quest’ultimo abbia scoperchiato il tetto dell’edificio
ecclesiastico, non ha demolito completamente l’edificio. Nella concezione, sia teologica che storica, il vero
riformatore è Calvino in quanto fonda la chiesa su nuove basi teologiche e giuridiche. Lutero aveva sostituito
l’autorità del papa con l’autorità dei principi, continuava la chiesa ad essere gerarchica. Quando si parla infatti di
chiesa riformata ci si riferisce alla chiesa di Calvino, e ciò è possibile perché Calvino ha effettuato studi umanistici
alla Sorbonne ed alla Orleans. Calvino a causa di un discorso tenuto dal rettore della Sorbona (Nicholas Cop)
sulle linee guida seguite dall’accademia, e sul tema della legge e del vangelo, è costretto a scappare. Calvino,
umanista cristiano che aveva respirato l’aria della riforma protestante ed aveva assorbito quelle che erano le
stanze teologiche che sono alla radice della riforma, influenza questo discorso di Nicholas con riferimenti evidenti
a Lutero. Il tema della legge e del vangelo è un tema classico, ne parla lo stesso Gesù quando afferma il
comandamento dell’amore. Calvino e Nicholas saranno così costretti a fuggire, soggiornerà a Ferrara presso
Renata di Francia. In questa città si era raccolto un certo numero di eterodossi, la stessa Renata sponsorizzava
gli eretici. Tra queste personalità alcuni ne seguivano gli esiti, altri invece non li approvavano. Molti furono gli
intellettuali ed uomini di chiesa che condividendo il programma della riforma sono stati vicino ai protestanti, o
hanno frequentato circoli frequentati anche da coloro che diventeranno poi protestanti. Quando Calvino cerca di
rientrare in Francia, passa per la Svizzera e per Ginevra. Qui c’è un riformatore Guglielmo Farelle, il quale
capisce che Calvino ha doti notevoli. Sostanzialmente Calvino avrebbe voluto dedicarsi agli studi della classicità.
Calvino esordisce con un riferimento al De Clementia di Seneca, ciò perché Senenca ha affinità con il pensiero
cristiano (tant’è che si è pensato ad una corrispondenza tra Seneca a S.Paolo) . A Ginevra Farelle aveva abolito
la messa, in quanto essa così come concepita non può essere accettata. Non si può ripetere in maniera cruenta il
sacrificio di Cristo sulla croce, perché esso è avvenuto un’unica volta. Farelle vuole consolidare ciò coinvolgendo
Calvino, anche se quest’ultimo voleva solo ritirarsi a Strasburgo e studiare. Farelle lo convince affermando che se
lui non avesse fatto la volontà di Dio sarebbe stato punito. Ginevra sembrava essere una caserma a causa del
rigore di Farelle e Calvino che imposero la loro disciplina. Inizialmente entrambi furono anche cacciati da
Ginevra, poi però furono richiamati. Per Calvino:
- l’organo supremo della chiesa è il concistoro composto da 6 pastori e 12 anziani che spia e sorveglia
nei minimi dettagli la vita dei cittadini. Il Concistoro era previsto dalle Ordinanze Ecclesiastiche di
Calvino (1541)
- Stato e Chiesa per Calvino concidono.
- Gli anziani hanno un ruolo preponderante, sono i presbiti (presbius = vedono da lontano e non da vicino).
Le chiese che si rifanno a Calvino si chiameranno appunto chiese presbiteriane (Scozia. Chiesa con
preponderanza anziana)
- Il cittadino che non aveva un buon comportamento veniva scomunicato, e non gli veniva concessa
l’eucarestia.
I calvinisti finiscono così per passare come persone esagerate. Nel 1537 Calvino aveva pubblicato il De
Cristianae REligionisi in Istituzione (istituzione della religione cristiana), scritta in latino (lingua della
teologia, dei dotti) e pubblicata a Basilea. Egli innanzitutto porta avanti la concezione pessimistica luterana
derivante dalla considerazione che il peccato originale ha intaccato in maniera inesorabile la natura umana:
l’uomo non può salvarsi solo con le sue forze. Calvino insiste sulla giustificazione mediante la sola fede.
All’uomo sono state delle guide, delle indicazioni: i 10 comandamenti (prescrizioni ). Ma se l’uomo è debole,
fiaccato dal peccato originale, come fa a seguirli? E’ Dio che offre la grazia, ed interviene. La Grazia non è
concessa a tutti, ma in base a che cosa Dio ha stabilito chi si salva e chi no? L’uomo non è in grado di capire così
come per San Paolo il vaso non può chiedere al vasaio. Calvino rivaluta però il vecchio testamento, in questo
senso è vicino all’ebraismo. Rivaluta la legge mosaica. Altri aspetti ripresi dal vecchio testamento sono le
immagini sante assieme alla ricchezza e alla rigorosità. Una chiesa come una sorta di parlamento fatta di
quadrati gli uni dentro gli altri: l’altare al centro. Non esistono immagini sacre ne esterne ne interne. Non è
riconoscibile esternamente rispetto a una chiesa cattolica! Zwingly al suo tempo aveva proclamato l’iconoclastia
(distruzione delle immagini sante). L’atteggiamento dei profeti del vecchio testamento è di condanna. Le opere
per Calvino sono importanti e fondamentali, la vocazione – chiamata non è solo quella di colui che decide di
abbracciare la vita religiosa, bensì la vocazione è di tutti e tutti devono rispondere alla chiamata di Dio, ciò perché
Dio ha su tutti gli uomini un progetto. Il tema della vocazione di tutti è un tema anche cattolico (gesuiti, opus dei).
il successo è un segno di elezione, ed un segno di successo è la ricchezza: chi è ricco ha un chiaro segno di
grazie e quindi di salvezza. Cambia così lo statuto dei poveri: la rivalutazione del vecchio testamento fa dei ricchi
gli eletti di Dio. si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente. Addizionata alla ricchezza è necessaria
la VERA fede. Qual è la vera FEDE? Quella calvinista.
- Questa concezione di appartenere alla schiera degli eletti scelti da dio creava motivazioni molto forti: ex
nella rivoluzione inglese 1642 49 il protagonista è un puritano, calvinista. Gli scozzesi si ribellano. Finita
la Golden Age il ramo dei Tudors passa agli sturart (fortemente cattolici) che ebbero problemi con
JhonOxe predicatore scozzese che vuole portare la riforma in Scozia. I tre regni Inghilterra, Scozia e
Olanda vengono unificati =union jack. Il figlio di giacomo primo avrebbe voluto realizzare anche
un’unificazione religiosa oltre che territoriale. Decide di estendere il s