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La Riforma Protestante di Martin Lutero

Nella chiesa romana il papa era una sorte di amministratore in terra dei meriti che servivano a garantire il paradiso. Nei primi anni del 500, la pratica delle indulgenze che garantivano la cancellazione dei peccati per i vivi e lo sconto della pena per i defunti, ha assunto i tratti di una vera e propria compravendita. Lutero negò la bontà delle indulgenze, secondo lui l'uomo poteva arrivare vicino alla propria salvezza solo attraverso la fede. Il cuore della posizione luterana può essere riassunto nell'affermazione che solo la grazia salva: questo significa che il fedele non deve compiere azioni particolari per cercare la salvezza eterna, ma deve solo avere fede. Solo la fede autentica sottrae l'uomo dal peccato. Quindi secondo Lutero le indulgenze sono un'impostura, questo mette in discussione il ruolo stesso della chiesa, del clero e dei sacramenti. Grazie alla stampa e alle traduzioni in tedesco le azioni di Lutero furono accompagnate da assensi.

attorno alla sua figura si strinsero anche i principi tedeschi, per fini politici. La rapida diffusione delle idee luterane deriva dal fatto che esse interpretano i bisogni della società del tempo, preoccupazioni di natura religiosa, desiderio di mutamento rispetto all'ordinamento sociale ed ecclesiale, trovano nelle dottrine del monaco, non solo una voce, ma anche uno strumento d'elaborazione concettuale. Le dottrine luterane interpretano l'aspirazione di rinnovamento morale e religioso, nonché la diffusa protesta nei confronti di un clero ignorante e corrotto. Esse attraggono e rassicurano coloro che condividono l'esigenza di un rinnovamento profondo della vita religiosa e degli ordinamenti ecclesiastici. Lutero riprende e amplifica il pensiero di Erasmo, che sosteneva l'esigenza di un ritorno alla purezza del cristianesimo originale e alla conoscenza della Bibbia. Egli rifiuta, in quanto rituali insignificanti, la cresima e l'estrema unzione e il matrimonio.smantella la figura di sacerdote come gestore del sacro. Secondo lui ogni cristiano è chiamato al rapporto diretto con Dio e ad essere sacerdote di se stesso e per gli altri. Alcuni sovrani trovano nelle idee luterane la possibilità di ridurre l'influenza della chiesa, non solo in campo religioso ma anche in campo politico, così da appropriarsi degli ingenti beni che ad essa appartengono. Nel giugno 1520 il papa Leone X, con la bolla Exsurge Domine, condanna esplicitamente la dottrina di Lutero, definendolo eretico. Nel 1521 Lutero viene definitivamente scomunicato dal papa, l'imperatore Carlo V, nel tentativo di evitare una rottura, si adopera per trovare un compromesso fra la chiesa e Lutero. Per questo convoca la dieta imperiale, a Worms, nell'aprile del 1521, Lutero però rifiuta di recedere da qualsiasi punto della propria dottrina e obbliga così l'imperatore a dare seguito alla scomunica. Nella dieta di Spira si vede già che laGermania si sta spaccando in due fronti: quello fedele agli Asburgo e alla religione cristiana e quello che appoggia Lutero e la sua dottrina. Anche nelle campagne le idee riformate rappresentano un grande richiamo e risvegliano le tradizioni. Nel 1524 esplode la rivolta delle comunità contadine del Baden, con lo scopo di recuperare i diritti sulle terre e le libertà dei contadini, calpestati ed usurpati dai feudatari e dai nobili. In nome del vangelo essi si oppongono all'ordine costituito e invocano la comunanza dei beni e la redistribuzione delle terre su base egualitaria. Ciò provocò la dura reazione dei principi e dei potenti dominanti che sterminarono nel 1525 i contadini durante la battaglia di Frankenhausen. Lutero mantiene una solida alleanza con i principi e i ceti dominanti tedeschi, questo mentre si va strutturando una vera e propria chiesa luterana. Anche il panorama europeo inizia a risentire della crisi religiosa. In Inghilterra, il sovrano, Erico VIII.si schiera apertamente contro le idee luterane, presto però avverte l'importanza dell'occasione che gli offre la diffusione delle idee protestanti: ridurre l'influenza del papato sulla politica e sulla società inglese. Enrico VIII richiede al papa, Clemente VII, di annullare il suo matrimonio con Caterina D'Aragona, la richiesta di divorzio viene negata. Il monarca inglese ne approfitta per procedere ad una rottura del legame spirituale con la chiesa romana. Così, oltre a risolvere il suo problema matrimoniale, con l'approvazione del Parlamento, emana nel 1534 l'atto di supremazia, con il quale si proclama unico e supremo capo della chiesa d'Inghilterra. Per la prima volta un sovrano cristiano riunisce nelle proprie mani il potere politico e quello religioso. La chiesa anglicana non compirà variazioni dottrinali, ma sarà una chiesa indipendente per quanto riguarda le regole. In alcune città libere dell'impero, a

Opera del riformatore francese, Giovanni Calvino, sulla base del pensiero luterano si va a formare una nuova corrente quella calvinista. Calvino rielabora la visione protestante della predestinazione, secondo lui solo il signore conosce chi sono gli eletti e chi i dannati. Il movimento protestante si diffuse molto velocemente, in Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda. La reazione di Roma fu incerta, si pensò di reagire come istituzione ma anche come corpo religioso spirituale. Alla fine degli anni '30 la chiesa inizia ad agitarsi, visto l'influenza che ha il protestantesimo, in tutti i ceti sociali. Negli anni '40 si ha la svolta, si crea una spaccatura interna alla chiesa fra i cardinali, alcuni sentivano di dover riformare la chiesa, altri, quelli che ebbero la vittoria, erano più intransigenti. A questo segue la formazione, nella penisola italiana, di una rete di polizia della fede. Con una bolla del luglio 1542 papa Paolo III riorganizza il tribunale dell'inquisizione.

Istituzione nata su base diocesana nel Medioevo, ma da tempo decaduta. Il controllo di questo tribunale era della Congregazione dei cardinali del Sant'Uffizio, dotati dell'autorità inquisitoria per la lotta all'eresia. La Congregazione del Sant'Uffizio era incaricata di istituire e sovrintendere una rete di tribunali per la repressione dell'eresia. Oltre ai gruppi ereticali vengono messi sotto osservazione tutti quegli esponenti del mondo cattolico che più si sono prodigati per trovare una mediazione e un accordo con il mondo protestante. Particolare attenzione è dedicata al controllo e alla repressione della circolazione d'idee. Paolo IV pubblica nel 1559 il primo indice dei libri proibiti, cioè un elenco di opere a stampa che vanno non solo escluse dalla diffusione nei centri d'insegnamento, ma il cui possesso medesimo è vietato ai fedeli, costituendo di per sé il segnale di inclinazioni ereticali. Snidati e colpiti i

focolai di idee eterodosse e costretti all'esilio numerosi intellettuali, nel corso del '600, l'Inquisizione si dedica a colpire tutte le pratiche religiose e magiche, particolarmente diffuse fra i ceti popolari, giudicate non ortodosse alla luce dei dettami tridentini. Una delle vie per risolvere il problema protestante fu quello di indire un concilio ecumenico, papa Paolo III convocò il concilio prima a Mantova nel 1544, dopo viene convocato a Trento 1545. Il papa vede nel concilio solo la sede in cui intraprendere la restaurazione dell'autorità della chiesa e lanciare la lotta contro gli eretici. Carlo V, appoggiato dal partito dei prelati, punta al raggiungimento di una soluzione, di un compromesso con i protestanti che consenta di salvaguardare la sua autorità in Germania. Al concilio non partecipò neanche un protestante. Il concilio durò fino al 1563, si svolse in modo tutt'altro che lineare e continuativo. Una volta concluso il concilio,

Pio IV ne approva i decreti, fu proprio lui a promulgare la nuova "confessione di fede" (1564). La chiesa avviò una sorta di ricristianizzazione del mondo cattolico e un ristrutturamento della struttura della chiesa. Per un miglior controllo delle comunità, i parroci sono obbligati ad annotare giornalmente, su dei registri canonici, tutti i battesimi, i matrimoni e le morti della loro parrocchia. Viene introdotta la confessione auricolare, quindi non è più un rito comunitario. C'è un passaggio a una nuova forma di religiosità, si passa da una religione come atto sociale alla religione come rito individuale.

In generale si rafforza la struttura gerarchica della chiesa, sottoposta ad una più rigida prassi disciplinare e ricondotta strettamente sotto il controllo dell'autorità papale e degli organismi della curia.

Il messaggio fondamentale che esce dal concilio di Trento è che la chiesa non accetta la presenza di

altre confessioni cristiane e anzipromuove un’imponente reazione, religiosa, politica e militare,chiamata “Controriforma” o “Riforma cattolica”.

Lezione 6All’indomani del concilio di Trento, la riscossa della chiesa cattolicasi manifesta in uno scenario che vede acuirsi le tensioni religiose epolitiche.

La rivolta dei Paesi Bassi.La rivolta delle province olandesi ha tre caratteristichefondamentali: primo, l’insofferenza religiosa delle famiglieprotestanti, secondo l’avversione al re Filippo II, terzo la protestareligiosa e quella politica si erano fuse assieme per costruireun’identità civile.

La rivolta olandese non porta ad una rivoluzione ed a unaelaborazione di nuovi modelli politici ma all’elaborazione di ideeconservatrici e di resistenza.

I Paesi Bassi già prima dell’ascesa al trono di Carlo sono una terrafiorente, agricoltura ricca, florido artigianato, sono uno dei centrinevralgici dello sviluppo

La monarchia di Carlo V aveva giovato ai Paesi Bassi. La sua prosperità però subisce un arresto a partire dalla metà del 500, inizia a soffrire la rivalità inglese sul piano commerciale. Nascono anche alcune difficoltà sul piano politico. I Paesi Bassi sono formati da 17 province, ciascuna delle quali con proprie leggi e ordinamenti istituzionali.

Un ulteriore elemento di tensione è dovuto da problemi religiosi. Carlo V era tutt'altro che indulgente con chi definiva eretico. La condanna delle idee protestanti era stata condannata sin dal 1520, prima della dieta di Worms.

Nel 1555 c'è l'abdicazione di Carlo V in favore di Filippo II. Nella prima metà degli anni '60 del 500, vi è un cambiamento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher summerit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Bellabarba Marco.