Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Nb: a lungo è stato mantenuto sistema romano per l'anno e per i giorni del
mese:
-per datare l'anno, si usa il n° dell'anno di regno di quello che è re, colui
che l'autorità in quel momento;
-per indicare i mesi, si usano i mesi;
-per indicare i giorni, si usa il sistema romano che ha tre punti fissi
all'interno del mese e si calcola quanto manca per arrivare all'altro punto
fisso:
calende: 1° giorno di ogni mese
none: giorno 5 del mese : nel mese di marzo,maggio,luglio,ottobre, sono il 7
idi: il 13 del mese: nel mese di di marzo, maggio, luglio, ottobre sono il 15.
-Nell'undicesima indizione = indizione = è un ciclo di quindici anni.
-la formula di Liutprando (assieme a tutti i giudici...) = ci dice come è
avvenuta la promulgazione delle leggi e si nota l'organizzazione politica del
regno dei Longobardi:
assieme a tutti i giudici di Austria, Neustria e della Tuscia => l'ambito
territoriale su cui esercita l'autorità il re, è composta da Langobardia Maior,
ovvero l'Italia Settentrionale che considerano suddivisa in due zone,
Austria e Neustria: dalle Alpi orientali fino al Ticino = Austria; dal Ticino
alle Alpi Occidentali è Neustria.
Tuscia = la Toscana staccata dall'Umbria.
-la formula presenta alcune figure sociali:
gli iudices = non vuol dire 'giudici' come lo intendiamo noi, ma è una parola
latina che significa: coloro che possono amministrare la giustizia, sono i
delegati del re per amministrare la giustizia.
Gli iudices sono i duchi e i gastaldi.
Duchi = sono una carica antica dei Longobardi = capi delle singole schiere,
duca = colui che conduce, guida;
i duchi sono una sorta di 'quasi re' però con Liutprando sono considerati
ufficiali regi e messi sullo stesso piano dei gastaldi.
-quindi tutti i giudici = duchi + gastaldi. Sono messi sullo stesso piano, sono
coloro che trasmettono il potere del re.
-Poi i reliqui fidelis = gli altri miei fedeli longobardi.
Fidelis = parola importante, fedele-fedeltà, la fedeltà è un concetto
importante nel Medioevo, fedeli = coloro che hanno con me un rapporto
personale attraverso il quale mi hanno promesso fedeltà personale.
Questi fedeli che hanno obbligo di fedeltà personale con il re saranno poi i
futuri vassalli = sono quelli che hanno un rapporto personale nei confronti
del re.
-Vassallo è un termine franco che si imporrà in futuro; in un primo tempo
useranno il termine di derivazione germanica: i gasilli.
-poi c'è tutto il popolo che in piedi assiste, sta qui intorno.
Queste persone tutte insieme, approvano le leggi che vengono emanate da
Liutprando. Longobardi = sono i maschi, liberi, adulti →
-Populus è l'insieme dei liberi
il popolus indica il popolo dei Longobardi, inteso come insieme di coloro che
ricoprono cariche all'interno dell'esercito.
Queste righe contengono molte notizie: l'idea che le nuove leggi sono
promulgate a una assemblea, cioè a tutti:
fra re e popolo ci sono gli iudices (ufficiali pubblici che trasmettono la
volontà del re), poi c'è un'altra categoria, i gasildi = fedeli: coloro che hanno
un contatto personale con il re. → idea di
Lo fanno comune consilium = ovvero con decisione comune
unanimità delle voci.
Questa formula la ritroviamo anche in età comunale.
C'è sempre l'idea del comune consilium → decisione comune presa in
assemblea.
La società longobarda dunque, ha inizio nell'VIII secolo:
c'è un re che fa leggi, ci duchi e gastaldi = nelle singole città (luogo dove si
esercita il potere politico, hanno capito che il potere si esercita in città) del
regno o c'è un duca o un gastaldo.
Ci sono i fedeli / gasindi = cerchia di persone scelte, persone locali, persone
ricche, che il re ritiene opportuno legare a se con un rapporto speciale;
infine c'è il popolus costituito da maschi, adulti, liberi che hanno un ruolo
militare. –
Leggi di Astolfo 750 d.C.
Liutprando muore nel 744: il suo è un regno lungo in cui si raggiunge un
accordo diplomatico con la chiesa di Roma: i Longobardi rinunciano alla loro
espansione, garantendo di non invadere Roma.
I re successivi soprattutto Astolfo, (750) rilanceranno una politica aggressiva
di espansione, legata a questa idea: siamo cattolici, dunque possiamo
prenderci anche quei territori che ci mancano, cioè allargare il nostro dominio
verso Ravenna, Roma ecc..
Rilanciano l'idea di essere un popolo in armi con vocazione militare.
Astolfo occupa Ravenna e minaccia anche Roma.
L'occupazione di Ravenna = Ravenna è simbolo politico dell'Italia romana
bizantina, prendere Ravenna vuol dire infrangere questo accordo di buon
vicinato fra i Longobardi e i Romano-Bizantini.
L' idea di prendere Roma = a questo punto il papato, inserito nella sfera
dell'impero romano d'oriente, fa questa scelta → deve scegliere un alleato per
far fronte alle minacce di Astolfo e dunque stringe un'alleanza con i Franchi.
In questo contesto in cui si rilancia la vocazione espansionistica del regno,
nel 750 promulga una legge che precisa qual'è l'armamento: come si devono
armare i Longobardi.
È una legge famosa = perché mostra come un uomo libero si deve armare
anche in base alla sua disponibilità economica:
se sei ricco dovrai avere un'armatura completa, se sei di condizione medio-
bassa, scudo arco e frecce e così via.
È una legge interessante da più punti di vista:
1)c'è un'idea di fondo = siamo un popolo bellicoso e in armi → ho bisogno
di un esercito valido: ricordiamoci di tenere a disposizione le armi che sono
divise per strati sociali;
2)la società col passare degli anni si è articolata e allora grazie a questa legge
ci rendiamo conto che abbiamo la descrizione della composizione sociale
dei Longobardi: ci sono tre fasce:
-ricchi
-mezzani
-poveri.
E in questa legge vengono definite le soglie di ciascuno.
Leggere questa legge ci mostra quali tipi di armi avevano i Longobardi, e poi
ci dice anche che sono socialmente e economicamente differenziati.
Lettura del testo della legge
Loricam = corazza completa molto costosa, tutta in ferro, protegge la parte
superiore del corpo.
1)
-i più ricchi devono avere l'armamento completo:
un uomo, per la legge, viene definito 'ricco' se è un uomo che:
-abbia 7 case massaricce, ovvero 7 unità di coltivazione, lavorate da qualcuno,
chi ha 7 poderi o più deve avere la corazza con tutto il resto
dell'equipaggiamento e anche dei cavalli (i cavalli devono essere due: uno
serve per combattere, l'altro da soma);
se è un uomo che possiede ancora di più allora dovrà avere due
equipaggiamenti completi.
2)
- gli uomini che non hanno poderi, che non sono grandi proprietari di terre
coltivate da altri, ma hanno un tot di proprietà terriera, cioè, hanno terre che
coltivano loro stessi (40 iugeri), dovranno avere un cavallo, uno scudo, una
lancia, non la corazza.
3)
-i minores, cioè quelli che non hanno una proprietà fondiaria dovranno avere
almeno uno, scudo, la faretra le frecce e l'arco: combattono a piedi con armi
di legno che si possono fabbricare da soli.
Astolfo si rende conto che è una società articolata, una società in cui ci sono
ricchi e poveri e quindi precisa per ciascuna classe sociale ciò che devono
avere.
Astolfo si rende conto che c'è società ancora più differenziata: vedi punto 3
ci sono mercanti e commercianti che non hanno 'pecunia' = soldi → ma è una
parola che deriva da pecus, che vuol dire bestiame.
Nel trattato la parola 'pecunia' viene usata per indicare le bestie e anche le
terre, come unità fondiarie.
Astolfo si vuole occupare anche gli quegli uomini che sono mercanti e non
hanno proprietà fondiarie.
→ questo vuol dire che all'interno del mondo longobardo c'è uno strato ampio
-altrimenti non avrebbero fatto una legge- di persone che fanno attività
stile e sono ricchi in denaro → sono ricchi in
economiche anche in grande
moneta, ma non hanno proprietà fondiarie, terre.
Allora, quelli (fra questi commercianti) che sono i più ricchi e i più potenti
abbiano la corazza, il cavallo, lo scudo la, lancia; quelli che vengono dopo,
abbiano lo scudo e la lancia, i minori abbiano la faretra, le frecce e l'arco.
Questa società è così differenziata che ci sono persone che vivono con il
commercio e sono ricchi in denaro.
È una società basata sulla ricchezza della terra, ma iniziano ad affacciarsi
anche i mercanti.
I mercanti più ricchi sono quelli che commerciano con il mondo bizantino,
fanno arrivare merci da Oriente e le vendono cose che hanno in Italia;
poi ci sono i mercanti di mezzo che fanno circolare merci su territorio;
e infine i piccoli mercanti, quelli che vanno di villaggio in villaggio.
È una società articolata e più complessa di quella del tempo di Alboino.
Astolfo vuole accentuare l'aspetto aggressivo e militare del regno perché il
vescovo di Roma chiama Pipino il Breve e sconfigge Astolfo.
Quindi è un regno che ha anche dei problemi: i Longobardi non riescono a
battere i Franchi.
Il fatto che Astolfo voglia rimarcare il carattere combattivo del regno dei
Longobardi, mostra anche che l'integrità dell'impero longobardo inizia a
sgretolarsi e infatti di lì a poco, Carlo Magno prenderà il posto dei
Longobardi.
Ultimo approfondimento sulle leggi:
Si è creduto per molto tempo che i Longobardi avessero assoggettato i romani
e che la condizione dei romani fosse servile e questo pensiero lo si era dedotto
da una Legge di Rotari, la numero 194
ROTARI 194
Si quis cum ancilla gentile fornicatus fuerit, conponat domino eius solidos viginti.
Si cum romana ancilla, conponat solidos duodecim.
Se qualcuno avrà avuto rapporti con una serva gentilis (=della nostra gens sottinteso
'longobarda') dovrà pagare al suo signore (=dominus, padrone) venti soldi di
. Perché l'ancilla è di proprietà del padrone.
risarcimento
È l'unico punto dell'Editto di Rotari in cui si parla dei Romani e l'unica volta
in cui se ne parla è applicato a una serva.
Vuol dire che le donne erano tutte serve e anche i Romani erano tutti servi.
C'erano serve longobarde ma la maggior parte erano romane.
Se è la serva è longobarda devo pagare più soldi al pad