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L'OSSERVAZIONE STORICA
Caratteri generali
Lo studio del passato, all'opposto del presente, è necessariamente indiretto (come il giudice che deve ricostruire un delitto al quale non ha assistito).
L'osservazione diretta è un privilegio dello studio del presente.
L'osservazione del passato è fatta di cose viste da altri (l'economista studia su tabelle compilate da altri).
Conosciamo gli altri secondo il ritratto che ci forniscono. Qualsiasi conoscenza dell'umanità attinge a testimonianze altrui, sia nel presente che nel passato.
La conoscenza indiretta arriva da menti diverse -> presenza di un intermediario che secondo Bloch non deve essere necessariamente umano.
Gli specialisti del metodo storico gli sono sembrati indifferenti e altezzosi nei confronti delle tecniche di ricerca tipiche dell'archeologia. Erano ossessionati dal racconto, dall'avvenimento.
Procedimento per induzione dal ritrovamento di pietre -> si fonda
sulla constatazione di unfatto (pietre tipiche di una determinata area geografica) e non sulla parola di qualcun altro.Sono realtà che cogliamo noi stessi in fase di ricerca e che sviluppiamo con la nostra intelligenza e intuito.Particolarità della ricerca storica è che la conoscenza di tutti i fatti umani è una conoscenza per tracce.Traccia -> segno percepibile (siano ossa o un documento scritto).Molti ricercatori colgono fenomeni centrali attraverso i fenomeni che ne sono derivati, producono l'apparizione delle tracce.Cosa ne è dei fatti umani? Lo storico non può riprodurre un panico o un moto di entusiasmo religioso.La sperimentazione psicologica può applicarsi ad un solo individuo ma non alla collettività.Non tutte le tracce si prestano a rievocazione -> esempio, se le dogane non hanno registrato movimenti per un mese, non potremo mai ricostruirli.Il passato è un dato che nulla più modificherà.La conoscenza del passato è una cosa inevoluzione, si trasforma e si perfeziona. La ricerca storica consente le più ampie speranze ma non sono illimitate in quanto il passato proibisce di venire a conoscenza di qualsiasi cosa abbia nascosto. Ad esempio, non possiamo conoscere i prezzi dell'età merovingia perché nessun documento ce li attesta. Lo storico deve saper arrendersi dopo aver disperatamente cercato.
Le testimonianze. Le fonti narrative forniscono un inquadramento cronologico continuo. Non tutti i documenti del passato sono originali o dicono la verità (es. bolle papali false). La falsità dei documenti non è stata concepita mirando ai posteri. L'oggetto dell'attenzione dello storico non è l'eventuale verità del documento ma vuol sapere cosa esso lascia intendere. Esempio: le vite dei santi non insegnano nulla sui santi stessi ma interrogandole si possono conoscere i modi di vivere.
dell'epoca. L'osservazione passiva di un documento o un reperto non fornisce delle risposte. Si può saper leggere ad esempio, una raccolta di iscrizioni ma si deve sapere come sollecitarle, interrogarle. I testi parlano quando si sa come interrogarli. Lo studioso deve seguire i punti che gli vengono suggeriti dalle affermazioni precedenti o dalle precedenti esperienze. Deve fissarsi un itinerario e non attenersi soltanto all'ispirazione. La varietà delle testimonianze storiche è infinita. Tutto ciò che l'uomo dice o scrive, tutto ciò che costruisce o fa deve fornire informazioni su di lui. Storia tradizionale -> leggeva soltanto le testimonianze volontarie. Ci sono fenomeni che sfuggono allo storico perché nessun documento le ricorda espressamente. Gli storici dimenticavano di consultare gli archivi o qualcuno custodiva gelosamente i documenti? Ad ogni problema storico non corrisponde un unico tipo di documento -> convergenza
Di testimonianze. Ad esempio, per conoscere la società di oggi non basta consultare soltanto le interrogazioni parlamentari ma leggere i bilanci di banca per esempio.
Uso di varie testimonianze -> lo storico deve avere una varietà di conoscenze -> consenso al lavoro d’equipe.
La trasmissione delle testimonianze
Lavoro più difficile per lo storico è la raccolta dei documenti di cui ha bisogno.
Importanza di inventari, archivi, repertori, cataloghi ecc-> strumenti di ricerca.
La presenza o meno di un documento in archivio tocca la loro vita nel passato -> esempio, le comunità contadine non hanno posseduto archivi, le signorie invece, essendo ben organizzate hanno conservato i loro documenti (prima del 1789, i documenti di provenienza signorile). In base al tipo di signoria, i documenti possono essere ritrovabili o meno -> se il signore si era trasferito, se la signoria apparteneva alla Chiesa ecc.
Molti sono andati dispersi, bruciati -> non
c'era ancora legge archivistica ben definita. Bloch invita a lottare contro la negligenza di chi li smarrisce o distrugge per nasconderli. Testimonianze volontarie -> per tramandare la storia ai posteri. Testimonianze involontarie -> per rispondere ad un'esigenza. Sono le più veritiere. LA CRITICA Abbozzo di una storia del metodo critico Non si possono accettare come veritiere tutte le testimonianze storiche. Ci sono testi di provenienza ed epoca diversa da quella che sembra in realtà (esempio, la donazione di Costantino). Volney: "il vero progresso si è avuto quando il dubbio è diventato esaminatore" -> cioè quando si sono elaborate regole oggettive per distinguere la bugia dalla verità. 1700: la critica assume un altro significato, diverso dal giudizio di gusto. Critica come prova di veridicità. Ellies Du Pin: "la critica è una fiaccola che illumina le vie dell'antichità facendociDistinguere il vero dal falso". La critica delle testimonianza storica sovverte tutti i punti cardine al solo scopo di giungere a nuove certezze, ormai debitamente provate. I documenti antichi dicevano il vero? I libri detti "mosaici" erano stati veramente scritti da Mosè? Che valore hanno i racconti dell'Esodo? La storia non ha più potuto limitarsi a pesare le affermazioni esplicite del documenti -> le è diventato necessario estorcere le info che non avevano intenzione di fornire. Esempio: documento medievale senza data. Se c'è la data bisogna verificarla, se non c'è bisogna stabilirla -> in entrambi i casi servono gli stessi strumenti. Mediante la scrittura, mediante le istituzioni cui si riferisce, mediante il suo contenuto. Le testimonianze possono essere vere o false -> lo storico deve saperle far parlare. La caccia della menzogna e dell'errore. Due tipi di inganno sulla testimonianza: - Inganno su data eautore -> esempio, non tutte le lettere sono state scritte da Maria Antonietta, alcune sono state prodotte dopo.
Inganno sul contenuto. La maggior parte degli scritti sotto falso nome mente anche sul contenuto. Spesso i documenti pullulano di inesattezze volontarie.
Non basta constatare l'inganno -> cercare i motivi. Provare che un documento è falso significa risparmiare un errore ma non acquisire una conoscenza. Ad esempio, nel Medioevo, la maggior parte dei documenti falsi come decretali del papa e capitolari sono stati redatti per interesse.
Altra forma più insidiosa dell'inganno è la manipolazione -> un documento veniva modificato, aggiunti dettagli su uno sfondo tutto sommato veritiero. Esempio del giornalismo che, allo scopo di chiudere prima il pezzo, racconta fatti che devono ancora accadere inventando perciò alcuni dettagli.
Testimonianze -> espressioni di ricordi. I primi errori della percezione rischiano di diventare errori della
memoria.Ci sono 2 cause che portano all'alterazione delle immagini mentali:
- Stanchezza ed emozione; Molti avvenimenti storici sono stati osservati in momenti di turbamento emotivo.
- Intensità della sua attenzione.
Importanza della psicologia della testimonianza. La facoltà di osservazione non è una costante sociale. Varia da individuo ad individuo. Oggi la nostra percezione è impregnata di matematica. La menzogna stessa acquista valore documentario -> altrimenti le testimonianze sarebbero lasciate in mano alla psicologia. Costituiscono, nella storia, la parte imprevedibile del caso. La testimonianza informa, non su ciò che venne visto ma su ciò che al tempo, si credeva naturale vedere. L'errore di un uomo diventa quello di molti uomini quando è lo Stato a diffondere una visione sbagliata -> esempio 1^ guerra mondiale. Nelle trincee prevaleva l'opinione che fosse tutto vero tranne ciò che era scritto poiché
giornali e lettere erano controllati. Nella storia, in molte società, la trasmissione orale era la più veritiera ed efficace.Saggio di una logica del metodo critico
La critica della testimonianza lavora sulla psicologia. Alla base di ogni critica vi è un lavoro di comparazione e controllo -> non si stabilisce mai una data o un'autenticità se non dopo aver fatto i dovuti controlli. I risultati della comparazione svelano somiglianze e differenze.
Caso di 2 testimonianze opposte: l'analisi psicologica valuta le ragioni di verità, bugia o errore in entrambe.
Esempio: documenti su carta (invece di pergamene), scritti con caratteri diversi da quelli dell'epoca -> il documento è falso perché troppo diverso da quelli del periodo.
Idea che in una medesima generazione di una medesima società regni una serie di usanze o tecniche troppo forte per consentire a qualcuno di distinguersi dalla pratica comune.
Affinché una
La testimonianza deve essere autentica e presentare una certa somiglianza con le testimonianze vicine. Ma cosa succede quando la testimonianza è diversa? Diventa una scoperta. Una scienza che conferma solo ciò che ci aspettiamo non sarebbe interessante.
Prendiamo ad esempio due testimonianze identiche. È difficile credere che due azioni di guerra siano state compiute con gli stessi gesti. Una delle due testimonianze è falsa. Nelle società esiste una certa uniformità che esclude differenze troppo evidenti, ma questa uniformità si riferisce a caratteristiche molto generali. Per ripetere un'azione è necessario un atto volontario, ma il numero di azioni possibili è infinito, il che significa che è impossibile che accada la stessa identica cosa.
L'impressione di una contraddizione tra una testimonianza nuova e le altre potrebbe sembrare generata da una lacuna nella nostra conoscenza. C'è una lunga lista di fatti negati solo perché diversi dall'usuale.
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