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Giacomo di Compostela. In una situazione di forti tensioni sociali e di violenza tra clero e i
cavalieri agli inizi del secolo XII i borghesi riescono ad acquistare il diritto di formare il
comune mediante il pagamento di una forte somma di denaro: diritto riconosciuto loro sia dal
vescovo locale sia dal re.
Il riconoscimento dell'associazione giurata dei <<burgenses>> per le novità che comporta sul
piano politico-istituzionale, socio-economico e perfino religioso. Le cittadinanze rappresentano
pur tuttavia , quando siano organizzate e disciplinate, soggetti economici e politici di così
grande rilievo che i signori stessi favorivano la promozione a città di insediamenti a loro
sottoposti, riconoscevano il diritto di <<fare il comune>>.
In Bretagna la marginalità rispetto ai flussi commerciali e il vigore delle strutture signorili
impediscono l'emergere di autonomia urbane. La situazione di Parigi è eccezionale, già nel
secolo XII i re vi risiedono per lunghi periodi; ma è sotto Filippo Augusto che diviene residenza
regia permanente, capitale in cui convergono gli ambasciatori stranieri e i grandi vassalli.
Centro scolastico dove si afferma la più grande università europea: si pensi all'italiano
Tommaso d’Acquino.
A Soissons, agli inizi del secolo XII il potere si frantumava in molteplici nuclei distinti. La
giurisdizione della città era stata concessa dalla Chiesa vescovile feudalmente alla dinastia
comitale di Soissons. In tale situazione prese vita un movimento associativo di resistenza contro
i disparati oneri che gravavano sugli abitanti. Luigi VI e il suo successore Luigi VII favoriscono
i comuni, quando essi siano collocati in principati o signorie non di diretto dominio capetingio,
ma sono più prudenti con le cittadinanze loro subordinate. L'intervento del re in Francia
sviluppa processi di ricostruzione su base locale di un potere regio unitario, nella città
un'ulteriore complicazione: anche se l'esito sembra essere verso una <<razionalizzazione>>
giurisdizionale e politica, presente pure nell'azione di altre forze signorili. E talvolta anche nei
centri cittadini dipendenti dalla più rigida dominazione dei Plantageneti, dinastia comitale di
Angiò salita al trono d'Inghilterra.
Nel Mezzogiorno di Francia i comuni assumono forme costituzionali peculiari. Nella prima
metà del secolo XII compaiono i consoli, magistrati comunali reclutati in misura e
combinazioni variabili tra i gruppi aristocratici cittadini di tradizione militare. Il consolato,
dopo una fase più o meno lunga di convivenza con il potere signorile cittadino, tende ad
assumere un forte significato politico parallelamente alla crisi dei poteri tradizionali. Lo
sviluppo è anzitutto interno alla città, ma si orienta - il caso di Tolosa, potente sul piano
economico e militare è il più significativo- verso l'acquisizione della giurisdizione anche sulle
campagne e manifesta una propria autonoma iniziativa politica.
Qui i centri urbani si caratterizzano per il fatto di dipendere o dai re o dai principi e signori laici
ed ecclesiastici. Può accadere però che insediamenti urbani contigui si sviluppino
separatamente: ciascuno con la sua cinta muraria, con la sua comunità borghese. È il caso di
Brunswick, la maggiore città della bassa Sassonia, dove i cinque nuclei urbani, sorti sulle due
rive del fiume Oker dal X al XII secolo avevano ciascuno autonomi ma istituzioni comunali. Le
modalità con cui si perviene alla formazione di organismi comunali presentano talune analogie
con le città di area francese. In particolare in Renania e in Lotaringia, i cittadini danno vita ad
associazioni giurate che dispongono in un primo tempo in vivace contrasto con i signori delle
città.