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Tre-Quattrocento: tendenza alla formazione di Stati a dimensione regionale in Italia centro-settentrionale
1450 Firenze: territorio intera Toscana, con Arezzo, Pisa, Cortona e Livorno.
Venezia: rivalità con Genova per controllo del Mediterraneo orientale e dei suoi mercati; guerra a esito alterno da 1284 a 1381; presso Torino, trattato di pace con la coalizione formata da Padova, Aquileia, red'Austria e re d'Ungheria: Venezia perde Trieste e costa dalmata a favore degli Asburgo; ormai Venezia si trova coinvolta nella politica italiana: conquista nei primi anni del Quattrocento Treviso, Vicenza, Padova, Verona, Belluno, Feltre e Bassano e dopo il 1420 anche Aquileia, Friuli ed Istria.
In Piemonte, conti di Savoia, con versante francese delle Alpi, pianura padana, maggior parte del Piemonte, abbattano i Monferrato e indeboliscono i Visconti.
7) Una realtà politica atipica: lo Stato della Chiesa.
Stato della Chiesa: necessità di
tutelare la propria libertà; formato da Lazio, Umbria, Marche + buona parte dell'Emilia Romagna. Duecento: Patrimonium Petri (territorio all'epoca di Bisanzio) non era una formazione politica territoriale unita, ma era divisa in centri di potere locale. Trecento: diviso in 7 province rette da un preside o da un rettore: Romagna, Marca d'Ancona, Ducato di Spoleto, Tuscia, Sabina, Marittima, Campagna. Presenza di autonomie a vantaggio sia di comunità urbane sia di signori cittadini e urbani; contro trasferimento della sede papale ad Avignone, peggiora la situazione di Roma, scompaiono sostenitori, città in balia di fazioni cittadine. Cola di Rienzo: notaio di professione e con buona cultura, voleva ridare grandezza a Roma; si impadronisce del potere grazie al popolo nel 1347; costretto da Avignone a lasciare la città e fu mandato là dall'imperatore Carlo IV di Boemia; papa Innocenzo VI lo accoglie bene per un suo progetto di riportare ilControllo su Roma; 1354 Cola di Rienzo torna a Roma per restaurare l'autorità pontificia ma fallisce; nel 1357 Egidio di Albornoz, legato papale e cardinale spagnolo, emana le Costituzioni Egidiane = serie organica di norme che diedero allo stato pontificio una configurazione destinata a durare fino al 1816.
Modelli di organizzazione politica negli Stati regionali italiani.
Visconti: mantenere i comuni urbani e quelli rurali, ma considerandoli come organi locali dell'amministrazione statale, fondata su tre alte magistrature: il consiglio di giustizia (tribunale d'appello rispetto alle magistrature locali), consiglio segreto (assisteva il duca negli affari di natura politica) e la camera ducale (massimo organo in materia finanziaria e tributaria), si prendevano provvedimenti di validità generale in materia economica, si controllava il conferimento dei benefici da parte del clero;
Firenze: iniziale autonomia a comunità rurali, poi inglobate nei centri
urbani vicini. Venezia: via di mezzo, amministrazione locale nelle mani del patriziato ma con potere ridimensionato; Savoia: autorità del duca, con ducato diviso in 12 province a loro volta divise in castellanie, le une e le altre rette da funzionari scelti dal duca.
Al di là dei confini dell'Impero. Le altre realtà politiche del continente euro-asiatico.
- Un paesaggio politico instabile e tumultuoso. Tre-Quattrocento, l'Impero andava abbandonando la sua pretesa di universalità, configurandosi come uno Stato tra gli altri, con le sue peculiari istituzioni e le sue frontiere. L'impero di Tamerlano segna la conclusione delle grandi ondate di popoli invasori sulle vie che collegavano le steppe asiatiche al Mediterraneo; la caduta di Costantinopoli conclude l'esperienza dell'impero bizantino, con i Turchi che se ne impadroniscono; l'Islam penetra in Europa; Mosca e la sua chiesa ortodossa si dichiarano eredi di Bisanzio.
- I paesi urbani vicini. Venezia: via di mezzo, amministrazione locale nelle mani del patriziato ma con potere ridimensionato; Savoia: autorità del duca, con ducato diviso in 12 province a loro volta divise in castellanie, le une e le altre rette da funzionari scelti dal duca.
scandinavi.1397 Unione di Kalmar, tra i tre regni di Danimarca, Norvegia e Svezia, nei quali il progredire del potere monarchico andava di pari passo con l'evangelizzazione, condotta da missionari tedeschi; ordinamenti sociali ed economici simili a quelli europei, grazie all'immigrazione di tedeschi e inglesi e all'intensificarsi degli scambi tra i paesi del Baltico, con un ceto mercantile che aveva il controllo delle coste.
3) Il Regno di Boemia.
Boemia costituita al tempo di Ottone I in ducato sotto la sovranità del re di Germania; 1310 trono ai conti di Lussemburgo, con Enrico VII e Carlo IV (coi quali cinsero la corona imperiale); Praga, residenza imperatore, diventa cuore dell'Europa; 1348 prima università; con Carlo VI sorge un sentimento nazionale ceco, insofferente verso gli elementi germanici ai vertici della Chiesa e nelle attività produttive/commerciali.
Giovanni Hus predica contro corruzione del clero e la mondanizzazione della Chiesa;
Venceslao cingecorona d'Ungheria dal 1386 e condanna Hus come eretico provocando una dura reazione in Boemia, che acquistò carattere antigermanico, antimperiale e antiromano. Spaccatura tra ala più radicale, Taboriti, fautori di un rinnovamento completo di chiesa e società, e l'ala più moderata, formata da nobili spaventati dal radicalismo sociale e interessati solo a un rinnovamento morale e che, nel 1433 giunsero a un compromesso con il Concilio di Basilea riappacificandosi con la Chiesa romana, sconfiggendo i Taboriti nel 1434. Regno di Boemia indipendente con Giorgio Podebrady, nobile ceco primo re nazionale, passò nel 1526, con Ferdinando d'Austria, alla casa Asburgo.
L'Ordine dei Cavalieri Teutonici e le origini dello Stato prussiano. Cavalieri Teutonici: ordine religioso-cavalleresco che dalla Palestina si era trasferito in Europa quando ormai appariva segnata la sorte degli Stati crociati, per impegnarsi nella
colonizzazione ed evangelizzazione dei territori oltre l'Elba e lungo le coste del Baltico (affiancato dall'ordine dei Portaspada); conquista Pomerania e Prussia orientale, concessa in feudo da imperatore Federico II. Membri dell'ordine divisi in quattro categorie: cavalieri, nobili, legati all'ambiente ministeriale, che avevano pochi obblighi religiosi pur avendo pronunciati i voti; preti, in ogni convento in numero pari alla metà dei cavalieri; serventi, di modesta estrazione sociale, a cui venivano conferiti i gradi militari più bassi e compiti di natura amministrativa; confratelli, servitori e benefattori che in cambio di donazioni venivano ascritti alla fratellanza spirituale dell'ordine. Cellula base era il convento, generalmente collocato in un castello, in cui dovevano risiedere almeno 12 cavalieri e 6 preti; a capo dell'ordine c'era il gran maestro, eletto a vita dal capitolo generale, di cui facevano parte i maestri delle sei.province in cui si erano divisi i cavalieri teutonici: Livonia, Prussia, Germania, Apulia (Italia), Acaia (area danubiana) e Armenia; il capitolo generale si riuniva una volta all'anno, in autunno, per approvare il bilancio e le nomine alle varie cariche. Capitoli provinciali (tra cui quello della Prussia), vero e proprio organo di governo di uno Stato sovrano, composto da gran maestro e suo sostituto, da un grande economo, un gran maresciallo, un gran ospedaliero, un gran drappiere, un gran tesoriere e un gran dispensiere. Territorio prussiano diviso in circoscrizioni, ognuna governata da un economo, che era anche il superiore del locale convento, e tra i cui compiti c'erano la riscossione delle imposte, la direzione dell'opera di colonizzazione, l'amministrazione della giustizia, il mantenimento dell'ordine interno e la difesa del territorio; nell'espletare tali compiti era aiutato, oltre che dai membri del convento, anche da funzionari laici regolarmente.Stipendiati; molto curato l'addestramento e l'organizzazione dell'esercito. L'avanzata dei Cavalieri teutonici proseguì nel corso del Trecento lungo le coste baltiche fino all'Estonia e ovunque fu promosso l'insediamento di contadini e artigiani tedeschi, che misero a coltura nuove terre e fondarono villaggi e città. Rigido apparato di governo che faceva capo al Gran maestro. Metodi brutali resero il loro dominio sgradito e facilitò la controffensiva dei Polacchi, che nel 1410 inflissero una dura sconfitta a Tannenberg nella Prussia orientale: infranto il mito della superiorità militare dei Cavalieri teutonici, seguito da un gran numero di rivolte di città e di signori laici, che preferirono porsi sotto la sovranità della Polonia; 1466 Pace di Thorn, l'ordine dovette cedere alla Polonia la Prussia orientale con la città di Danzica, conservando il resto della Prussia in condizione di vassallaggio;
Tentò una riscossa agli inizi del Cinquecento ma fu sconfitto. Gran maestro del Brandeburgo aderì al protestantesimo, sciolse l'ordine e si proclamò duca, sotto la sovranità del re di Polonia, legandosi così alla casa d'Asburgo.
5) La Polonia-Lituania. Polonia nata nel X sec dall'aggregazione dei piccoli Stati slavi della pianura tra Oder e Vistola, raggiungendo con Boleslao il Prode la dignità di regno e considerevole estensione territoriale; costruzione effimera, non sopravvisse. XI sec scomparve il titolo di re: ritorno alla frantumazione politica in vari ducati e principati perennemente in lotta tra loro; restaurazione potere regio + avvio processo di ricomposizione politico territoriale. Inizi Trecento con Casimiro il Grande, della dinastia dei Piasti, promosse lo sviluppo di Cracovia (1364 università); ridotto peso politico nobiltà, appoggiandosi a quella minore + formazione ceto di funzionari pubblici +
Potenziamento amministrazione della giustizia a vantaggio dei ceti rurali.
1382 principe Jagellone di Lituania che si convertì al Cattolicesimo per ridurre il paganesimo dal territorio e prese il nome di Ladislao II: formazione di un grande Stato polacco-lituano che si estese sia verso il Baltico che in territorio russo e ucraino. Con Casimiro IV Jagellone massima espansione + progressi in campo economico grazie all'incremento della produzione di cereali e alla massiccia esportazione che se ne faceva attraverso il porto di Danzica; arrivo a corte di umanisti italiani e tedeschi, che diedero prestigio all'università di Cracovia -> debolezza per la monarchia: strapotere della nobiltà.
6) Il Regno di Ungheria-Croazia.
Ungheria: nasce come Stato tra X-XI sec, quando i magiari, stabilizzatisi nella pianura del Danubio dopo le scorrerie che li avevano portati fino in Italia meridionale, e convertitisi al Cristianesimo romano ad opera di missionari provenienti dalla Germania.
Si diedero un ordinamento politico unitario, superando la divisione in tribù grazie a Stefano I, che inoltre avviò l'espansione verso l'Adriatico e cercò di rafforzare la monarchia, dotandola di estesi beni fondiari e dividendo il paese in contee e diocesi.