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SOSTITUZIONE DELLA MAGISTRATURA COLLEGIALE DEI CONSOLI CON IL PODESTA': fase podestarile
Società comunale sempre più complessa. Contrasti tra nobiltà e popolo: soluzione podestarile, prima locale poi forestiero per garantire imparzialità. Tecnico della politica e del diritto, compito di eseguire decisioni prese dai Consigli cittadini, applicare leggi, amministrare giustizia, sovrintendere apparato burocratico del Comune.
Le lotte tra nobiltà e popolo. All'inizio il podestà riesce a mediare i gruppi sociali, ma metà Duecento tensioni esplodono. Classi spaccate anche al loro interno, es tra famiglie di nobili. Nobili si circondano di fortificazioni e di clienti armati. Clan uniti in societates militum (federazioni contrapposte, guelfi e ghibellini).
Guelfi filopapali, ghibellini sostenitori dell'imperatore (perdono il significato originario).
Contrasti anche in seno al ceto popolare. Es tra le corporazioni... arti maggiori.
mediee minori… (le ultime no peso politico di fatto). Ma comunque unione contro i nobili. Associazione: societas populi contro di loro. Più gruppi di potere quindi! Il Comune popolare e l’affrancazione dei servi Fenomeno del fuoriuscitismo: espulsione da città degli esponenti della parte perdente con la relativa confisca dei beni. Fuoriusciti si organizzavano in Comuni (Comune degli estrinseci), ancora in contrasto con loro nemici. Spesso lotte portarono alla presa del potere da parte del POPOLO1 Ma situazione ancor più complicata, popolo non scioglie sua società ma la affianca agli organi del Comune. Si crea una sorta di sistema bicamerale: sia consigli del comune, sia della societas populi. Potere esecutivo ripartito tra podestà e capi del popolo, gli anziani, che formavano il Priorato delle arti, supremo organo politico del Comune. Affiancato ad esso un capitano del popolo, competenze militari. Ma governi popolari non tutelano le classi.inferiori: rivolta e alleanza con nobiltà. Atteggiamenti punitivi dei governi contro la vecchia classe aristocratica. Politica dunque antinobiliare. Es leggi antimagnatizie: esclusi dalle cariche più importanti i grandi o magnati: esponenti aristocrazia di tradizione militare, e i popolani ricchi che ne avevano assunto lo stile di vita. Es Firenze, promotore Giano della Bella, 1239 promulga gli Ordinamenti di giustizia per mettere fine a violenze dei magnati. Comunque, governi popolari garantiscono massima partecipazione politica del Medioevo. Molti coinvolti nella gestione della cosa pubblica! Molti cittadini! Ma non paragonabili a democrazie moderne. Es nessuna tutela alle classi più povere, comunque potere effettivo nelle mani dei membri delle arti maggiori e medie. Affrancati servi della gleba per motivi fiscali (si voleva aumentare il numero delle persone che pagavano le tasse).
17. La diffusione dei rapporti feudali. L'Inghilterra, il Mediterraneo e le
crociate
Esempi di feudalità efficiente
Rapporti feudo-vassallatici diffusi nei secoli XI e XII anche perché esportati dove prima non c'erano.
Caso della Normandia, ducato formatosi nel X sec (Francia sett) dopo stanziamento dei Vichinghi guidati da Rollone. Introdotto l'ordinamento pubblico carolingio. Attratta da Inghilterra. Canuto II il Grande, dopo il Mille, riesce a imporsi politicamente là: creato vasto impero intorno al Baltico, con Danimarca, Norvegia e Inghilterra, ma si dissolve subito dopo la sua morte (1035). Inghilterra recupera indipendenza con re Edoardo il Confessore, figlio di madre normanna ed educato in Normandia. Accoglie a corte cavalieri ed ecclesiastici francesi. Alla sua morte gli succede il cognato Aroldo II, contro cui si scaglia Guglielmo duca di Normandia, accampando diritti al trono perché nipote di Edoardo. Sconfigge Aroldo con esercito di 6000 uomini ad Hastings, nel 1066 (ultimi focolai di resistenza spenti del
1071). Guglielmo sale al trono (detto il Conquistatore). Inghilterra si lega alla Francia: lingua e costumi francesi, tra cui rapporti vassallatici, entrano in Inghilterra. Situazione particolare: re inglese, in quanto duca di Normandia, era vassallo del re di Francia, pur essendo più potente di lui. Scopo di rafforzare ulteriormente potere. Lasciano intatta la divisione del regno in shires (contee), controllano gli amministratori (sceriffi) tramite giudici itineranti. Per amministrazione finanze creata la Camera delloscacchiere (da tavola ricoperta con tappeto a riquadri intorno a cui ci si riuniva). Due volte all'anno andavano là gli sceriffi per versare quanto avevano riscosso. Fattore di gere anche il Domesday Book, un catasto del regno: quadro del regno relativo ai beni della corona e alla distribuzione della proprietà fondiaria. Monarchia inglese acquista ancora potere a metà sec XII, sale al trono Enrico II della famiglia dei Plantageneti. Domini dellacorona in territorio francese si ampliano adismisura: si aggiunge il Poitou, la Guienna, la Guascogna portati in dote dalla moglie Eleonora di Aquitania. Enrico II non si accontenta, preme sulla monarchia francese, ottiene la Bretagna. Estende competenze tribunali regi ai quali tenta di sottoporre anche gli ecclesiastici emanando le Costituzioni di Clarendon con cui si proponeva di acquisire il pieno controllo della Chiesa (1164-1166). Ma vescovo di Canterbury si oppone (Thomas Becket). Isolamento del sovrano dopo l'uccisione del vescovo da parte di suoi vassalli (forse a sua insaputa). I Normanni in Italia meridionale Normanni: impegnati in salda dominazione politica al centro del Mediterraneo. Normanni in sud Italia NO giunti come conquistatori, ma a piccoli gruppi, sperando di fare fortuna mettendo le proprie capacità militari al servizio dei locali, in perenne lotta tra loro. Spinti da desiderio di avventura e da motivi politici, ma anche perché era aumentata lanatalità delle famiglie nobili (impoverimento famiglie più numerose). Si inseriscono bene in Italia meridionale perché caratterizzata da particolarismo politico. È attuale Campania divisa in principati longobardi di Benevento, Salerno, Capua educati di Gaeta, Napoli, Sorrento, Amalfi solo nominalmente dipendenti da Bisanzio ma nella sostanza autonomi. Imperatore bizantino influenza su Puglia, Basilicata e gran parte Calabria; Sicilia sotto imusulmani. A loro volta queste formazioni politiche non erano compatte al loro interno! Seconda metà X sec, principe di Capua Pandolfo I Capodiferro tenta di riaggregare i territori: Longobardia minore (Italia meridionale). Ma non dura. Territori riprendono indipendenza. Salerno, posizione di predominio grazie ai contingenti di cavalieri normanni. Chiamati proprio dal principe di Salerno. Ben presto approfittano della situazione e diventano protagonisti delle lotte tra le formazioni politiche locali. Tra i capi emerge per primoRainulfo Drengot, al fianco del duca di Napoli Sergio IV contro principe di Capua Pandolfo IV. Rainulfo diventa conte di Aversa in compenso. Suoi successori puntano sulla stessa Capua. Assediata da Riccardo Quarrel, alla fine la conquista nel 1062.
Altri capi normanni contro i Bizantini al servizio di Salerno. Conquistano parte della Puglia e della Basilicata. Beneventani si sottomettono al papa per sfuggire a loro espansione (Benevento diventa dominio pontificio fino all'Unità 1860).
Tra i Normanni contro Bizantini in Puglia emergono i fratelli Altavilla: Guglielmo Braccio di Ferro, Unfredo e Roberto il Guiscardo, il vero artefice del successo normanno in Italia. Metà XI sec, papa Leone IX si fa promotore di coalizione contro Normanni ma sconfitta nel 1053 a Civitate in Puglia, papa prigioniero, poi liberato quando riconosce le conquiste di Riccardo Quarrel in cambio del loro appoggio politico e militare. Intesa nel 1059 a Melfi: Roberto il Guiscardo e Riccardo giurano
Fedeltà al nuovo papa Niccolò II. Il primo diventa duca di Puglia, Calabria, Sicilia (ancora da conquistare), il secondo principe di Capua.
1061 il Guiscardo avvia conquista della Sicilia musulmana che consegna al fratello Ruggero (il Gran Conte). Sicilia in piena fioritura economica e culturale ma crisi politica, tendenze autonomiste signorie locali: favorita la conquista normanna (comunque durò 30 anni!). Molti musulmani emigrano ma altri restano e si integrano. Cultura arabo-siciliana fiorisce soprattutto a Palermo, corte normanna carattere tutto particolare nell'Occidente cristiano.
Il Guiscardo completa conquista Mezzogiorno continentale: Bari, Amalfi, Salerno. Nel 1081 si lancia su Costantinopoli ma torna subito in Italia per domare rivolta di baroni pugliesi. Poi riparte ma muore.
Successori di Roberto in difficoltà, situazione di debolezza. Ruggero II, figlio di Ruggero, rivendica titolo di duca di Puglia e Calabria, si scontra con baroni meridionali.
Papa Onorio II ma riesce a farsi incoronare re di Sicilia da antipapa Anacleto II. Regno che durerà fino al 1860! I caratteri del Regno di Sicilia Ruggero II deve organizzare il suo regno. Ottimi risultati. Caratteri di modernità. Sfruttate le strutture di governo ereditate da Arabi in Sicilia e dai Bizantini in Puglia e Calabria: efficiente amministrazione con uffici centrali a Palermo ed altri periferici. Prodotte leggi, entrate fiscali, controllo apparato ecclesiastico. Sovrani normanni al vertice di una "piramide feudale". Poteri signorili su popolazione locale. Autonomie giurisdizionali: abbazie di Montecassino, S. Vincenzo al Volturno... anche città mantengono proprie consuetudini. Struttura quindi disomogenea del regno ma sovrani capaci di creare equilibrio tra forze locali e potere regio, efficiente controllo del funzionari pubblici.
Le origini delle crociate Fine XI sec. Normanni protagonisti anche delle crociate. Antefatto: concilio di Clermont-Ferrand 1095,
papa Urbano II aveva esortato cristiani al pellegrinaggio in Terrasanta per purificarsi e aiutare la Chiesa minacciata dagli infedeli. Ma l'effetto fu più grande del previsto. Vastissima risonanza delle parole del papa. Tutta la società europea XI sec slancio espansivo, accoglie bene questo invito.
― popolazione in aumento
― mercanti contendevano con musulmani il controllo del Mediterraneo
― cadetti aristocratici cercavano una sistemazione e nuove terre da conquistare
― ottimismo
― inquietudine religiosa, molti pellegrini (mete come Roma, S. Martino di Tours, Gerusalemme, Santiago di Compostela, questo in particolare, passaggio del passo di Roncisvalle, caduto il famoso paladino orlando combattendo contro infedeli…)
Tutto questo portò alle crociate.
Oppressione di Turchi no ragione scatenante: in realtà lasciavano libertà di culto ai cristiani sottomessi.
Movente religioso comunque da non sottovalutare: religione permeava la vita degli individui nel
Medioevo.
Entusiasmo r