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Il monachesimo di Cassiodoro e Martino
Cassiodoro. Collaboratore di Teodorico ritiratosi nel 540 in Calabria, dove fondò un monastero con caratteri originali: scuola, centro culturale, attività intellettuale e scrittoria, programma di studio volto a conciliare cultura sacra e cultura profana, salvaguardia patrimonio culturale romano trapiantandolo nei monasteri, trasmissione testi antichi e elaborazione programmi di studio per la scuola medievale.
Martino. Monachesimo in Gallia, vescovo, nel 357 abbandona la vita militare per quella ascetica; conciliare vocazione monastica con doveri pastorali; "Vita": primo manuale di spiritualità monastica dell'occidente, scritto da un suo discepolo.
9) Il monachesimo benedettino.
Benedetto da Norcia: monachesimo benedettino. Coronamento e punto di arrivo di tutte le esperienze tentate fino ad allora dai monaci dell'occidente; fondatore e abate del monastero di Montecassino. 540 "Regola", la cui fonte fu probabilmente la "Regola del
Il testo "maestro" di autore anonimo, è costruita come dialogo tra maestro e discepolo. Capacità di mettere a frutto tutta l'esperienza del monachesimo orientale e occidentale. Significato ascetico: vivere del lavoro delle proprie mani è elemento qualificante del vero monaco: "ora et labora", prega e lavora. Capacità di Benedetto di utilizzare l'eredità del passato alla luce della sua esperienza diretta e quindi della sua conoscenza dell'animo umano, per cui tutte le norme sono improntate a grande moderazione e realismo e ai monaci non viene mai chiesto nulla di particolarmente gravoso.
L'occidente romano germanico.
- Il mito della razza pura.
Tacito, 98 d.C., "Germania": razza germanica pura, senza mescolanze, che somiglia solo a sé stessa. Ripresa nel 1500 da umanisti tedeschi per alimentare il nazionalismo tedesco. Germani: formati in seguito all'espansione degli Indoeuropei nell'Europa del Nord,
All'influenza dei popoli cavalieri delle steppe ha portato alla formazione di una struttura sociale più gerarchica, culminante nella creazione su basi stabili di monarchie tribali a carattere militare.
La pressione sui confini dell'Impero è stata causata dalla penetrazione dei Germani occidentali nei confini dell'Impero, indispensabile dal I secolo per reclutare legioni per la difesa dei confini e per popolare regioni periferiche. Nel III secolo, la presenza germanica è diventata rilevante all'interno dell'esercito romano, con l'ascesa ai vertici della gerarchia militare e politica. Sono stati accolti ai confini dell'Impero i Franchi, gli Alamanni e i Burgundi, mentre i Goti sono stati respinti nel 269 con Claudio II, che ha tentato di ridurne l'aggressività favorendo la conversione al Cristianesimo grazie al vescovo goto Ulfila che nel 341 ha tradotto la Bibbia in gotico, dando per la prima volta dignità letteraria a una lingua germanica.
Gli Unni, popoli di turco-mongoli provenienti dalle steppe asiatiche, hanno invaso l'Impero a partire dal 370, sottomettendo gli Alani e gli Ostrogoti.
e Visigoti, legati all'Impero da trattato d'alleanza, che ottennero il permesso di passare il confine stanziandosi in Tracia (Romania) dove si sarebbero mantenuti con i tributi delle popolazioni locali, dovendo provvedere alla difesa della regione quali federati. Contemporaneamente, perdono violenza gli Unni, che essendo un'orda perdevano potenza man mano che si allontanavano dalla loro zona d'origine, andando in terre non adatte alla vita nomade. Sommosse popoli germanici, insediamento difficoltoso in Tracia, resistenza autoctona: guerra, che terminò nel 378 con uno dei più grandi disastri della storia romana: distruzione dell'esercito imperiale da parte della cavalleria gotica presso Adrianopoli e morte dell'imperatore Valente. Nuovo accordo con i Visigoti e loro spostamento nell'Illirico (Bosnia Erzegovina, Albania, Grecia). 3) La divisione definitiva dell'Impero. Teodosio: 392-395 restaurazione unità imperiale. Alla sua morte,Divisione impero tra i due figli: Onorio, con l'Occidente (Milano), e Arcadio, con l'Oriente (Costantinopoli). Fine impero romano. Troppo giovani per governare, sono affiancati da tutori, che seguono la politica di Teodosio di apertura verso le popolazioni germaniche, sia introducendole come federate che inserendole nell'esercito. Ingresso germani nel senato: tensioni all'interno dell'aristocrazia romana, convergenza tra famiglie senatorie e alti gradi della gerarchia militare.
Stilicone, collaboratore di Teodosio, politica conciliante verso i Visigoti, posizione delicata a causa dell'opposizione dell'aristocrazia verso elementi barbarici, sempre più inquieti a causa degli Unni. 406 superato il confine del Reno da Vandali, Alani, Svevi diretti in Gallia e in Spagna, così come Franchi e Burgundi. Stilicone vittima di una sommossa. Ridotta autorità dell'impero d'occidente.
24 agosto 410 Visigoti di Alarico entrano a Roma
Rezia, Norico, Dalmazia). Costantinopoli fa ascendere al trono d'Occidente Valentiniano III nel 425, esercitando un protettorato sull'Italia ed estromettendo i Germani dai vertici dello stato. Sbagliato: i Germani erano necessari alla sopravvivenza dell'Impero d'Occidente: politica di convergenza tra romani e barbari.
Ezio, generale di origine romana cresciuto tra gli Unni, usa i Germani contro gli Unni e nel 451 li sconfigge. L'anno seguente, 452, Attila entra in Friuli distruggendo Aquileia, venendo poi fermato solo dalla minaccia di papa Leone I di chiamare in aiuto Costantinopoli. Morte Attila: sfaldamento Unni.
454 Valentiniano III uccide Ezio che a sua volta viene ucciso dai seguaci del primo. Rapido susseguirsi di imperatori privi di potere effettivo, quasi sempre in mano ai comandanti delle forze romano-barbariche.
Saccheggi di Roma e Aquileia: grandi sofferenze per la popolazione, ma permane l'egemonia dell'aristocrazia senatoria.
5) Il sogno di Teodorico.
Teodorico,
re ostrogoto educato alla corte di Costantinopoli, inviato dall'imperatore Zenone in Italia nel 489 con 125 mila persone, di cui 25 mila guerrieri. Operò in pieno accordo con aristocrazia e Chiesa cattolica, che prese sotto la sua protezione. Trasferimento di terre dalla popolazione romana a quella germanica non fu traumatico, visto che il declino demografico aumentò la disponibilità di terre. Dominazione Ostrogoti sulla popolazione romana, coesistenza delle due comunità con distinti ordinamenti giuridici. I Goti erano i soli a portare le armi, governati da comites (conti), governatori militari dei distretti in cui era diviso il territorio. Romani esclusi dall'esercito, continuavano a vivere secondo l'ordinamento romano tradizionale egemonizzato dall'aristocrazia. Continua la pratica dell'hospitalitas e viene introdotto il principio della personalità del diritto: possibilità per un gruppo etnico di vivere secondo proprieleggi in un territorio regolato da leggi diverse. Divieto matrimonio tra germani e romani per mantenere l'arianesimo puro; l'aristocrazia gota ricopriva alte cariche militari e entrava nel consiglio del re, ma non nel senato, considerato presidio della romanità. Divisione tra zona a insediamento romano e zona a insediamento germanico. Si suppone che Teodorico separasse le due culture non solo per la conservazione della purezza ariana, ma anche perché non ritenesse i goti capaci di prendere coscienza della possibilità di elevarsi al grado di civiltà dei romani. I Goti conoscevano latino e greco, mentre i romani insegnavano ai figli il goto. Volontà di dare espressione alla cultura germanica, programma di restauri e grandi costruzioni per risollevare le condizioni economiche del paese e per finalità di carattere propagandistico. Sogna di essere custode della libertà e propagatore del nome romano, nonché creatore di una.civiltà della Gothia, espressione di tutti i popoli barbarici. Fallimento: resistenza sia romane che gote. Scontro contro analogo progetto egemonico del re dei Franchi, Clodoveo. Complicazione rapporti con il mondo romano in seguito.