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La storiografia tende a tratteggiare la curtis come un'unità economica autosufficiente,
in cui gli scambi fra realtà vicine erano ridotti al’omonimo. Questo però non tiene
conto della grande vitalità delle fiere e dei mercati che non smetteranno mai di essere
poli di attrazione e di confronto anche nei secoli più bui del Medioevo e dai quali
partirà la rinascita della città nel Basso medioevo.
Nel 754 Pipino fu chiamato in Italia dal papa Stefano II perché sconfiggesse il re dei
Longobardi Astolfo e lo costrinse a lasciare le terre dei bizantini e a restituirle al
papato.
Figlio di Pipino fu Carlo che ripudiò la moglie Ermengarda e scacciò la vedova del
fratello provocando l’ira di re Desiderio che nel 773 lo portò prigioniero in Francia. Nel
778 Carlo condusse un corpo di spedizione contro i musulmani per cacciarli dalla
Spagna ma a Roncisvalle caddero in un imboscata e dovettero ritirarsi, perse la vita il
generale Rolando passato poi nella leggenda. Nel 801 però riuscì nell’intento e si
formò la Marca hispanica comprendente i territori tra la Navarra e la Catalogna. Carlo
riuscì a sconfiggere anche i Sassoni e i Frisoni. Carlo Magno cercò di imitare Costantino
creando una capitale del suo regno ad Aquisgrana. Dopo aver salvato il papa Leone III
dall’assedio la notte di Natale Carlo Magno fu incoronato imperatore dal papa. Nell’812
anche l’imperatore bizantino riconobbe l’autorità di Carlo Magno. Carlo Magno era
noto per la sua scelta di avere intellettuali a corte spesso uomini di chiesa ed
aspiravano alla creazione di un linguaggio culturale comune. Come lui anche Carlo il
Calvo fece rinascere gli studi. Inoltre i due re erano itineranti cioè si spostavano di
corte in corte per tenere saldo il potere in ogni parte del regno
Egli divise il regno tra i figli Carlo il Giovane, Pipino e Ludovico il Pio. Quest’ultimo
firmò il trattato di Verdun che gli riconosceva tutti i regni conquistati come la
Franconia, la Sassonia e la Turingia. Anch’egli divise il regno tra i figli,Lotario che ebbe
la fascia centrale(dal mare del nord all’adriatico) Carlo il Calvo che ebbe due regioni a
Occidente( Neustria e Aquitania) e Ludovico che ebbe la parte
orientale( Sassonia,Alamannia e Baviera). Per distinguere tra l’area germanica e quella
romanza nell’842 fecero il giuramento di Strasburgo tra Ludovico il germanico e Carlo
il calvo, ciascuno dei 2 re giurò fedeltà pubblicamente l’uno all’altro,Ludovico giurò in
lingua romanza e Carlo in lingua germanica affinchè i due popoli potessero capire il
giuramento. Morto Lotario gli successe il figlio Ludovico II che fu impegnato nella lotta
contro i Saraceni. Morto Ludovico,Carlo il calvo conseguì il dominio d’Italia e la corona
imperiale. permise a Luigi il grosso di riunire sotto la sua influenza tutta l’eredità di
Carlo Magno,Carlo il grosso si dimostrò però incompetente e si ritirò nel monastero,nel
frattempo nella parte orientale fu eletto Arnolfo di Carinzia,mentre in francia diventava
re Oddone il conte di angers,distintosi per la difesa di Parigi durante l’assedio
Normanno. Mentre il regno d’Italia fu attribuito ad una assemblea di nobili. Nel 895 in
Pannonia fecero incursione gli Ungari provenienti dalle steppe della Russia centrale, le
incursioni si protrassero fino al Belgio,ma furono fermate con la riorganizzazione del
regno ad opera della nuova dinastia di Sassonia con Ottone I che fu il massimo
esponente e anche grazie alla conversione da parte di
I saraceni erano il pericolo maggiore per l’Italia,oltre alle incursioni
costiere,costituirono emirati a Bari e Taranto,nel 973 il marchese di Torino ed il conte di
Provenza riuscirono a sconfiggerli nel centro,ma Capua e Isernia furono assediate e nel
846 a Roma fu saccheggiata la basilica di San Pietro. Montecassino si trovò sempre in
prima linea nella storia drammatica d’Italia,nel 580 fu distrutto dai Longobardi, nel 717
il monastero fu ricostruito,ma nel 883 un incursione saracena lo distrusse
completamente ma fu ricostruito con l’abate Aligerno. I vichinghi migrarono verso le
steppe della Russia,mentre i Normanni solcarono i mari verso
Inghilterra,Irlanda,Francia con Rollone, Islanda e Groenlandia,scendendo fino in
Catalogna,Toscana e Sicilia. Canuto II creò un vasto impero intorno al baltico
comprendente Danimarca, Norvegia, Inghilterra che s dissolse con la sua morte. In
Inghilterra ci fu Guglielmo il Conquistatore il quale si legò molto con la Francia . I
normanni conquistarono anche l’Italia meridionale dove tentarono di riaggregare i
territori in precedenza dei longobardi compiuto nella seconda metà del X secolo dal
principe di Capua, Pandolfo I Capodiferro il quale ottenne da Ottone I Spoleto e
Camerio. Presto si inserirono nelle lotte interne come i fratelli Altavilla tra i quali
Guglielmo Braccio di Ferro e Roberto il Gusicardo che fu il vero artefice delle fortune
normanne in Italia meridionale. Leone IX tentò di sconfiggerli ma perse a Civitate nel
1053. Il Guiscardo nel 1061 avviò la conquista della Sicilia musulmana che poi affidò
al fratello Ruggiero. Roberto si occupò di Bari, Amalfi e Salerno e nel 1081 si lanciò alla
conquista di Costantinopoli anche se dovette tornare in Italia per una rivolta dei baroni
pugliesi e salvarono il papa Gregorio VII assediato dal papa Enrico IV e partirono di
nuovo per l’Oriente. Una svolta decisiva si ebbe anche con Ruggero II padrone della
Sicilia che alla morte di Guglielmo rivendicò anche i territori della Puglia e Calabria e
si fece incoronare sovrano d Sicilia dall’antipapa Anacleto II, nel 1139 concluse le
conquiste con Napoli. Dotò il regno di un efficiente amministrazione articolata in uffici
centrali presso la corte di Palermo e uffici periferici. Si convertirono al cristianesimo e
parteciparono alla I crociata (Tancredi generale normanno).
L’incastellamento fu un fenomeno molto accentuato durante questo periodo di
invasioni,i sovrani dei vari regni tentarono di difendersi,innalzando mura e fortificando
le città o i loro manieri, oppure innalzando una fortezza presidiata da soldati,in cui la
popolazione poteva rifugiarsi. Il castello divenne un centro di potere non solo politico
ma anche religioso,i monasteri iniziarono a fortificarsi. Chi per la prima volta pose al
centro dell’attenzione il castello come punto di riferimento del territorio circostante fu
Pietro vaccai che nel 1923 pubblicò “La territorialità come base dell’ordinamento
politico del contado”,la penisola era un caso particolare infatti nell’Italia settentrionale
e centrale formavano il regno d’italia,inoltre era divisa in due imperi che rivendicavano
diritti di sovranità. Il Ducato di Benevento accolse i longobardi che sotto la guida di
Arrechi II,portarono alla divisione di 2 principati di Benevento e Salerno. Il papato
esercitava grande potere sul Lazio Umbria e Marche. Berengario sconfisse i saraceni e
liberò Roma e fermò l’avanzata ungara in Italia, domini signorili non erano compatti e
spesso erano sparsi e addirittura distanti tra loro,i rapporti vassallo-benificiari furono
uno strumento che tendette alla formazione di poteri a livello locale, il vassallo giurava
fedeltà al suo signore,ed esso lo ricompensava con una proprietà terriera. Nel 877
Carlo il Calvo emanò il primo capitolare di Querzy con il quale assicurava ai cavalieri
che non sarebbero stati danneggiati dall’assenza nelle loro terre,nel 987 assunse
direttamente la corona Ugo di Capeto. Il papato non aveva più il sostegno dell’impero
e non aveva la forza per sostenere le missioni di conversione dell’Europa dell’Est. In
quel momento era in balìa dell’influenza dell’aristocrazia romana esercitata dai conti di
Tuscolo, ovvero Teofilatto e la figlia Marozia che sposò Ugo di Provenza re d’Italia. La
popolazione romana spinta da Alberico, fratello del papa cacciò Ugo e diventò padrone
di Roma e del papato. Ottone nel 936 era succeduto al padre Enrico l’Uccellatore e
voleva riunificare tutti i ducati germanici che già iniziavano ad avere una coscienza
nazionale, riuscì a sedare una rivolta dei duchi di Lorena, Franconia e Baviera, con
l’appoggio dei vescovi riuscì ad unificare i governi di città e contee e in cambio di
consistenti nuclei armati fece dei vescovi signori territoriali, fu visto così come capo
della chiesa tedesca e voleva inoltre trarre ispirazione dall’universalismo dell’antica
Roma. In Italia nel 961 per aspirare alla corona Ottone cercò di risollevare le posizioni
del papato e fece incoronare il figlio Ottone II e si concentrò nel meridione per
affermarvi la sua autorità, i Longobardi diventarono suoi vassalli mentre i Bizantini non
gli concessero l’Italia Meridionale. Ottone II nel 980 perse contro i Saraceni e poco
dopo morì. Ottone III ancora giovane fu tutelato dalla madre elesse papa Gregorio V e
si propose di guidare la cristianità governando a stretto contatto con il pontefice, ma i
feudatari italiani capeggiati dal marchese di Ivrea costrinsero Ottone a lasciare l’Italia.
Gli successe il cugino Enrico II che sconfisse il marchese d’Ivrea e fu incoronato re
d’Italia, però gli imperatori in Italia non avevano molta influenza a causa della
formazione di grandi principati territoriali come il Granducato di Toscana, che erano
indipendenti e mantenevano un attività militare continua.
L’impero bizantino aveva perduto molti dei territori originali ma comunque continuava
ad essere una potenza temibile. Rinunciò al dominio universale concentrandosi nella
difesa dei suoi territori. Il latino fu sostituito dal greco adattandosi con la cultura greca.
Ci fu una rivolta religiosa contro l’iconografia e fu condannato come eresia nel VII
concilio di Nicea emanato da Irene. Furono fatte leggi per protegger i contadini e
piccoli proprietari terrieri che per far fronte alle tasse vendettero le terre ai latifondisti
per poi passare sotto la loro protezione. L’imperatore era capo dell’esercito e
dell’amministrazione, giudice e difensore della chiesa e della fede, ne risultò un lega,e
stretto tra stato e chiesa, in campo militare ottennero brillanti successi con la
riconquista di Edessa, Creta , Aleppo, la Siria fino alla Palestina, i successi militari sia
difensivi sia offensivi bizantini furono ottenuti grazie all’uso del fuoco greco, una
miscela di petrolio che prendeva fuoco a contatto con l’acqua. La chiesa greca si
scontra con quella romana poiché Costantinopoli era riuscita a convertire i popoli slavi
e l’area balcanica togliendoli al cattolicesimo e nell’867 in