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La crisi post-carolingia
Dopo questa divisione dell'Impero, quello dei Franchi, i tre regni vanno avanti in modo autonomo. Nel periodo successivo, tra il nono secolo, questi regni cominciano a essere distribuiti tra vari sovrani e vengono disgregati. Il rapporto vassallatico beneficiario da essere uno strumento utile passa ad essere un grosso problema per i sovrani, perché il loro problema è profondamente condizionato da un ricatto che i vassalli gli fanno. La cosa si fa spinosa per il potere regio, quando ci sono due o tre fratelli che si contengono il potere, quindi, i vassalli ricattano di passare dalla parte del fratello. Quindi la perdita progressiva del potere si ritorna alla situazione dei merovingi. Questa situazione si fa grave intorno al decimo secolo perché una ragione è interna e una esterna: cause interne: dovute soprattutto al proliferare delle dinamiche vassallatiche beneficiarie, spesso i vassalli chiedono più benefici per poter conservare.La fedeltà. L'assenza di un potere centrale forte fa sì che i vassalli litighino fra di loro, perché solo il potere centrale può imporre un potere superiore e può fare da arbitro. L'unica istituzione che mantiene un controllo pubblico è la chiesa, essa favorisce un crescente politico del papato. Queste cause interne vedono una frammentazione progressiva, per cui, i benefici si sono confusi con i beni allodiali, quindi, un vassallo ha mischiato i suoi beni con i benefici che in realtà sono in proprietà spesso della chiesa. Confondono questi beni perché non sono omogenei. I beni che si trasmettono in eredità non sono costituiti solo dalla terra, ma anche dalle cariche pubbliche. Quindi i titoli non vengono più concessi dall'imperatore, ma questa carica diventa un titolo che i marchesi trasmettono ai loro figli, quindi, non sarà più titolo di funzionario, nasce così la nobiltà.
Nobili sono quei funzionari che hanno usurpato quei beni che avevano avuto in beneficio e l'hanno trasformato in eredità. Oltre ai marchesi e ai conti, ci sono anche dei normali signori che non avevano nessun riconoscimento e diventano potenti su un dominio del posto, a titolo del fatto che se l'è preso e nessuno è stato in grado di impedirglielo, per questo si chiamano signori. I feudatari sono quei signori a cui è stato concesso il determinato potere dal sovrano.
Cause esterne: esse si vedono soprattutto nel decimo secolo, perché nel 900 succede che l'Europa viene assalita da nuove invasione di popoli esterni, nuove invasioni barbariche. Questi popoli sono i popoli del nord, questo fa capire come gli europei non avessero le idee chiare. Questi popoli vengono chiamati Nordmen, ma in realtà hanno altri nomi, essi si chiamano Vichinghi. Essi sono popolazioni scandinave, probabilmente intorno al decimo secolo c'è stato un
complessivo miglioramento del clima, si è scaldato, questo si è noto soprattutto nelle regioni polari, quindi cominciano a crescere di numero, ma poiché vivono in regioni inospitali si spostano verso il sud, essi si spostano con le navi che vengono chiamati Drakkar, navi funzionali perché hanno la parte di sotto piatta, quindi navigano sia nel mare, ma permettono anche di risalire ai fiumi. Tutto questo rende i Vichinghi pericolosi perché si possono ritrovare anche all'interno. I vichinghi fanno una serie di scorrerie, assalgono molte città, quindi, ogni signore difende il proprio territorio, il signore si difende nel suo Castello in cui difende tutti i suoi famigliari, ma anche la sua popolazione, però in cambio vuole la loro fedeltà. Un altro popolo di questo tipo è il popolo degli Ungari, popolo di origine in parte dei mongoli, vengono dall'Asia centrale, insieme di tribù diviso in due parti. Questi ungari sono.descritti come un popolo spietato, si muovono via terra, ma assaltano villaggi, monasteri e fanno razzia, creano degli accampamenti per dividere i bottini. All'inizio questi popoli non sono cristiani, ma la chiesa è colei che salva la situazione perché i capi di questi popoli iniziano a convertirsi e quindi iniziano a conoscere l'assimilazione all'Europa. I Normanni andranno a stare al nord dei franchi, ovvero la Normandia, in questa regione essi si stanziano, si mischiano con la popolazione locale. Gli Ungari si muovono via terra, si spostano all'interno dell'Europa ma non arrivano dal nord, ma arrivano da est, verso il regno dei franchi occidentali, non riescono a fermarli perché hanno un modo di combattere molto violento, ma come duca di Sassonia viene eletto Ottone. Egli comincia a combattere gli Ungari, cerca di organizzare una difesa alla loro presenza, finché nel 995 riesce a sconfiggerli nella battaglia di Lechfeld, perché egli blocca.questo popolo che sembrava impossibile da sconfiggere. Gli ungari vanno nella regione della Pannonia, situata nell'Europa Centrale, dove fondano un loro stato: l'Ungheria. Il capo, dopo aver subito la sconfitta da Ottone, vuole entrare a far parte delle potenze europee, torna di nuovo alla chiesa, perché il Papa intuisce che se questo popolo dovesse riconoscerlo, gli sarà fedele. Il primo re degli ungari viene battezzato, prendendo il nome di Stefano, e riceve dal Papa una corona. Mentre gli ungari sono in Ungheria, i Normanni si insediano in Normandia. Abituati a navigare, cominciano a muoversi su vari fronti. Già nei primi anni dell'undicesimo secolo li troviamo in Europa e soprattutto nell'Italia meridionale. Tutti questi popoli, man mano che si cristianizzano, prima o poi entrano in contatto con il Papa e vengono fatti dei pellegrinaggi a Roma. Da qui si viene a sapere che a sud ci sono delle lotte che si oppongono. I normanni daRoma hanno saputo di questi scontri, tra bizantini/normanni e arabi quindi si mettono al servizio per essere pagati da mercenari. Si comportano molto bene tanto che vengono chiamati dagli uomini del sud, essi li ricompensano con della terra, quindi, in queste zone si insediano e i combattenti fanno venire al sud le loro famiglie. Altre invasioni arrivano da sud, che se non fosse stato per il Papa probabilmente l'Europa non aveva la forza di combatterli, i cosiddetti Saraceni. Essi sono un popolo ancor meno distinguibili rispetto ai Normanni e agli Ungari, sono dei musulmani, molto probabilmente sono popolazione berbere che fanno scorrerie verso paesi cristiani, soprattutto scorrerie marittime, ma lo fanno venendo da sud. Dietro a questo nome ci sono diverse popolazioni, non ci sono solo musulmani, ci sono dei pirati, alcuni anche cristiani, che fanno scorrerie confondendosi con i musulmani. Al contrario dei normanni e ungari loro non cercano di stanziarsi in altri territori, loro.Vogliono creare dei punti di appoggio per continuare a fare scorrerie e razzie. Tutte queste migrazioni sono indice del fatto che il clima è migliorato e quindi permette a tutti questi popoli di spostarsi.
Fra decimo e undicesimo secolo l'Europa conosce altre realtà, il cambiamento climatico è sempre più evidente, ci sarà una rinascita dell'Europa e ci sarà una forte crescita demografica, aumentando la popolazione c'è bisogno di mercati perché si mangia e si produce di più, quindi, aumentano anche le città visto che sono sedi di mercato. Le città sorgono lungo i fiumi nei quali si può arrivare più facilmente.
La crescita dell'Europa fu favorita anche da alcune trasformazioni dell'agricoltura: prima di tutto la rotazione triennale dell'agricoltura, dove il campo viene diviso in tre parti, in una si coltiva il grano, una viene lasciata a riposare e la terza parte viene...
seminata da legumi; si era capito che il grano e i legumi mangiavano sostanze diverse nel terreno, il legume era importante perché era nutriente, a differenza di anni precedenti in cui la rotazione era biennale, quindi la terra era divisa in due parti e i legumi non venivano coltivati. Ci sono anche altre novità: cambia l'aratro. Quello romano veniva detto "achiodo", con questo aratro non si scendeva in profondità, si introduce l'aratro a versoio, fatto come quello che si usa ancora oggi, la lama è fatta di metallo come un grande coltello, così quando entra nella terra, non solo fa una riga, ma incide di più il terreno e rivolta la zolla, quindi, tutto ciò che sta sopra andrà sotto, l'acqua penetra nel terreno ed entra in profondità. Tutti questi fattori aumentano la produzione. La produzione dei cereali serviva per il pane, ma per trasformarlo in farina c'erano i mulini, ma essi venivano trainati dagli animali.Il medioevo sviluppa un nuovo modo di farli funzionare, sfrutta l'acqua, quindi, si costruiscono i mulini ad acqua dove ci sono i torrenti. Intorno al mille succedono tante cose, come abbiamo già visto, tutte queste trasformazioni hanno investito il mondo degli intellettuali che provengono dalla chiesa e dal Monachesimo. Gli intellettuali cominciano a rendersi conto che l'Europa sta cambiando dopo il 1000. Alcuni di essi cominciano a riflettere sulle dinamiche di questa società e cercano di dare un ordine all'Europa e lo fanno attraverso una serie di ipotesi e trattati, quello più significativo è la nascita di una dottrina che emana naturalmente dall'ambito ecclesiastico e permette di descrivere l'ordine della società terrena. Questa dottrina è elaborata da più fonti, ma viene descritta da un intellettuale Adalberone di Laon, è un vescovo francese, ha scritto un carme un re di Francia, Carmen ad Robertum regem.
questo carme è importante perché descrive la società umana che secondo lui è divisa in tre grandi ordini: oratores (coloro che pregano, vescovi, sacerdoti e monaci), bellatores (coloro che combattono per difendere e proteggere gli altri due ordini, ovvero i nobili, coloro che fanno la guerra e non sono molto colti, difendono tutti), laboratores (coloro che producono da mangiare per tutti, coloro che lavorano, lavoro agricolo).
Questo schema, di società tripartita, era una concezione che garantiva l'ordine, come la perfezione della divinità della trinità anche gli esseri umani sono divisi in tre parti. Questo schema in realtà evidenzia una certa crisi perché non comprende una componente della società molto importante e che non fa parte di nessuno dei tre ordini, come abbiamo visto sono nati i mercati, quindi, ci vogliono degli operatori che lavorano e che animano i mercati e una circolazione monetaria, queste figure non
on sono sacerdoti, ma sono imprenditori. Vendono prodotti e servizi ai clienti, cercando di ottenere un profitto. Allo stesso tempo, sono anche consumatori, poiché acquistano beni e servizi da altri operatori economici. Non sono contadini, ma sono parte del sistema economico che permette la produzione, la distribuzione e il consumo di beni e servizi.