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DOTTORI MARGINALI E CHIRURGHI RURALI

L'arte di difesa antiepidemica si allinea nel solco della medicina dei poveri e della medicina dei lavoratori. Essa si allaccia all'esercizio della medicina per la minuta gente prestato, già dal Cinquecento, dai dottori che esercitavano nei villaggi e nelle città e la cui clientela erano i poveri, e dai chirurghi rurali che marginalizzavano gli unici interlocutori di una classe sociale, di fronte alla quale un medico di alto rango aveva detto: "Io non sono mai stato chiamato da gente bassa di tal genere".

Dottori marginali e chirurghi rurali erano assoldati e condotti a curare pauperes et miserabiles sine mercede.

LA CONDOTTA MEDICA

Nel Settecento, l'istituto della condotta medica era già stabilito in Lombardia, in Piemonte e in Toscana. Tale in tutta Europa il sapere medico diventava politico, configurandosi come sistema di polizia medica. Johann Peter Frank divenne il sistema elaborato da (1745-1821), convinto.

assertore che: LA MISERIA E' LA MADRE DI TUTTE LE MALATTIE. La denuncia della miseria come causa di malattie, trovava ascolto sensibile perché la morte e la malattia di larghi strati di popolazione erano considerate un grave danno sociale e potevano essere combattute migliorando l'assistenza e le condizioni di vita delle classi disagiate. L'alimentazione e la salubrità degli ambienti di vita e di lavoro diventavano oggetto della attenzione congiunta della classe politica e di quella medica, ascoltata su questi temi dai responsabili dei governi. In quel tempo veniva espressa, con l'autorevolezza della scienza, l'idea che la salute non era soltanto un bisogno individuale, ma doveva essere intesa come un bene collettivo da salvaguardare. LA POLIZIA MEDICA si pone come medico politico tra il sovrano illuminato che deve legiferare per il bene collettivo e l'individuo nella società che doveva fruire quel bene in termini di concreto.benessere. La sua opera è concepita come e come politica della salute pubblica tecnica medica esercitata a favore delle categorie sociali a maggior rischio: i giovani soggetti al lavoro infantile e minorile, le donne in gravidanza costrette alle fatiche sui campi, i contadini esposti alla malaria e alla pellagra, gli artigiani in città, i lavoratori delle cave e delle miniere. Propone il controllo e la difesa sanitaria della gente del popolo a partire dalla culla, onde farne una classe sociale sana e laboriosa. L'ANATOMIA PATOLOGICA Tra il 1715 e il 1770, opera a Padova come professore di medicina teorica Egli non si limita a classificare accuratamente i sintomi di tutti i casi che gli si presentano, ma, quando il decorso della malattia si conclude con la morte, procede all'autopsia, all' indagine anatomica, cosa che gli permette di stabilire il rapporto tra i fenomeni ante mortem e post mortem. De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis Nell'opera (1761),egli cerca di risalire dalle sedi delle lesioni anatomicamente rilevate alle cause delle malattie che hanno determinato la morte; afferma che la vita è somma del lavoro delle macchine organiche; e sostiene la necessità di preservare e prolungare la vita con il puntuale riscontro delle lesioni indicative dei guasti causati da meccanismi patogeni. QUEST'OPERA SEGNA L'INIZIO DELL'ANATOMIA PATOLOGICA morborum per anatomen indagatis (Sulle sedi e le cause delle malattie studiate attraverso l'anatomia) raccolse un vastissimo patrimonio corrispondente a ben 700 quadri autoptici, alcuni appartenuti a Marcello Malpighi e un gran numero appartenuti al suo Maestro Antonio Maria Vasalva. Morgagni correlò il quadro autoptico con la storia clinica del paziente dimostrando così che le malattie hanno una sede, che queste sedi sono gli organi, che gli organi sotto l'influenza dei fattori patogeni subiscono lesioni specifiche non casuali.che queste lesioni sono le cause che determinano la fisionomia clinica delle malattie.

L'HOTEL-DIEU E L'ANCIEN REGIME

Per mancanza di spazio, si collocano e si ricoverano molti letti nelle sale, sale 4, 5, 6 malati nello stesso letto: letto 486 letti singoli e i 733 letti doppi ospitano. Le 24 corsie dell'ospedale sino a 5000 malati. Non sono dotate di adeguati servizi igienici, e i sacconi di giacenza sono spesso intrisi di secreti di pazienti; una precaria ventilazione contribuisce a rendere le sale maleodoranti e nauseabonde. Non vi è nessuna separatezza: nella corsia delle gravide e delle puerpere giacciono anche le partorienti intravaglio, accanto a malate di tubercolosi e sifilide. La sala operatoria dove si trapana, si taglia e si amputano gli arti, contiene. I morti sono mescolati con i vivi, insieme a coloro che subiscono gli interventi, coloro che devono essere amputati e quelli che lo sono già. La mortalità

all’Hotel-dieudieu è di 1:4 ricoverati contro l’1:8 della charité, controcontro dell’Ospedale di santo Spirito aRoma, e l’1:25 del clinicizzato ospedale di Edimburgo. LA RIVOLUZIONE NELLA RIVOLUZIONE Il comitato presenta (1790) un piano perla riforma della Sanità, che ha per punti qualificanti: l’unificazione di Medicina e Chirurgia; la riduzione del numero di facoltà universitarie; l’organizzazione territoriale dei servizi di Igiene e protezione sanitaria; la riforma ospedaliera. Nel 1794 si creano, al posto delle Facoltà di Medicina, le Ecoles de santé.. Non più rilettura di Ippocrate e Galenoma tre discipline: Clinica ospedaliera: insegnata e appresa nei nuovi ospedali, si fonda sulla comparazione tra sintomi osegni di malattia rilevati clinicamente e le lesioni morbose osservate all’autopsia.all’autopsia Chimica applicata: studia la relazione tra processi morbosi e farmaci per concorrere

A stabilire i principi di una terapia razionale fondata su basi fisiologiche. Polizia medica: mutuata da Frank e Ramazzini, persegue lo scopo di tutelare la salute dei cittadini in tutte le fasi della loro vita biologica e sociale.

LA VACCINAZIONE

Nell'Europa settecentesca il vaiolo era una delle malattie che si presentavano in modo ancora gravemente lesivo. Nessuna strategia sanitaria aveva dimostrato efficacia risolutiva contro questa malattia endemica.

Le prime notizie della malattia si hanno all'epoca di Ramsete V. All'epoca del Il Vaiolo un terrore antico: 1157 a.C. ci sarebbe stata un'epidemia in Egitto.

Il vaiolo serpeggiò in Europa dall'evo moderno in poi, con recrudescenze epidemiche nel XVIII secolo (60 milioni di vittime). Le epidemie di vaiolo avevano un esito letale del 20-40% dei casi, mentre i sopravvissuti rimanevano orrendamente sfigurati o addirittura ciechi.

La pratica della variolizzazione, nota da

secoli in Oriente, fu introdotta in Inghilterra, tra feroci polemiche da parte della classe medica e del clero, da Lady Montagu (moglie dell'ambasciatore inglese a Costantinopoli).

VARIOLIZZAZIONE: Applicazione sulla pelle scarificata di una persona sana di polvere fine derivante dalle croste delle pustole vaiolose di un malato, tritate dopo averle fatte seccare per alcuni mesi.

EDWARD JENNER E LA VACCINAZIONE

ACCINAZIONE

1749 Edward Jenner

Nasce a Berkeley (Inghilterra) ottavo di nove figli ed orfano all'età di cinque anni.

1757 Viene mandato dai fratelli in un collegio statale dove si verificò un evento destinato a lasciare un segno indelebile nell'animo del giovane Jenner: una terribile epidemia di vaiolo che lo costrinse a sottoporsi a variolizzazione ed un periodo di quarantena insieme ad altri bambini che avevano contratto tale patologia.

1762 Jenner era solo tredicenne quando diventò apprendista di un chirurgo di John Ludlow campagna, presso

cui rimase per sei anni. Durante quel periodo, prese gusto ad ascoltare gli aneddoti che i contadini narravano al loro medico curante. Una storia giunta alle sue orecchie nel 1768, verso la fine dell'apprendistato, riferiva come fosse impossibile contrarre una vaioloseconda volta il per i mungitori che s'infettavano le mani con la sua su variante bovina, un'innocua malattia delle mammelle diffusa fra le mucche inglesi. Furono soprattutto tali racconti a ispirargli l'idea che, deliberatamente il vaiolo bovino agli essere umani, si potesse evitare loro di contrarre la forma tipica dell'uomo di quella malattia. Prima di poter sviluppare ulteriormente tale ipotesi, Jenner fu costretto a trasferirsi a Londra per entrare come tirocinante al Saint George's Hospital. La balia che si era occupata di suo figlio, Edward Jr., contrasse il vaiolo bovino. Il 17 Dicembre 1789 Jenner prelevò un po' di materiale dalle lesioni.

provocate da tale malattia e lo inoculò in suo figlio e in due donne esposte al possibile contagio. Nove giorni dopo tutti si ammalarono, presentando chiazze rossastre in rilievo esattamente nel punto del braccio dov’era stata effettuata l’incisione. Ad alcune settimane di distanza, sottopose tutti e tre a variolizzazione e in nessuno si manifestò alcun sintomo o esantema.

Il 14 Maggio 1796 Jenner ripetè l’esperimento su un bambino di otto anni, figlio di un James Phipps, bracciante che lavorava per i Jenner. Effettuò due incisioni, di circa quattro centimetri di lunghezza ciascuna, sul braccio sinistro di James. Immerse quindi la punta del bisturi nel siero prelevato dalle lesioni provocate dal vaiolo bovino, quindi la introdusse nelle due incisioni. Otto giorni dopo comparvero delle pustole che assomigliavano in tutto e per tutto a quelle sintomatiche del vaiolo bovino, e nelle quarantott’ore seguenti James ebbe un po’ di febbre.

1° Luglio Jenner eseguì sul bambino la variolizzazione che avrebbe dovuto scatenare in lui la variante umana della malattia. Ma, come aveva previsto, James ne fu completamente immune. Era finalmente nato un metodo sicuro per sradicare il vaiolo dalla faccia della Terra, malgrado dovessero passare ancora due secoli prima di raggiungere questo risultato. Somministrando a una persona normale e sana il vaiolo bovino (infezione alquanto innocua per gli esseri umani), si impediva di contrarre la patologia nella forma tipica dell'uomo. La vaccinazione fu diffusa nel regno Italico nel primo decennio del XIX secolo, ad opera di Luigi Sacco, formatosi nell'Università di Pavia e sensibile ai nuovi insegnamenti della polizia Medica di J. P. Fr.
Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
78 pagine
4 download
SSD Scienze mediche MED/02 Storia della medicina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Epistemologia e storia della medicina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Ferdinando Di Orio.