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L’accelerazione tende ad essere causa di sconvolgimento e di spaccatura: i mezzi tecnici hanno
infatti distrutto l’indipendenza dei villaggi e delle città-stato e ogni volta che si verifica
un’accelerazione il nuovo potere centrale agisce in modo da omogeneizzare quante più aree
marginali è possibile. L’essenza dell’accelerazione mediante la ruota, la strada e la carta è
l’estensione del potere in uno spazio sempre più omogeneo e uniforme e l’accelerazione dell’era
elettronica è per l’uomo occidentale sconvolgente come lo furono le “strade di carta” per gli abitanti
dei villaggi tribali. Attraverso la conseguente fusione tra spazio e funzioni viene a creare una
struttura organica, il cosiddetto “villaggio globale”.
I principali elementi d’impatto dei media sulle forme sociali esistenti sono l’accelerazione e lo
sconvolgimento.
• Il numero: ogni individuo, quando si trova a teatro, a un ballo, alla partita, gode della presenza di
tutti gli altri. Il piacere di essere tra tutti gli altri esprime il senso di gioia per la moltiplicazione dei
numeri. Il numero infatti, come aveva perfettamente intuito Baudelaire, consiste in una specie di
“mano tattile” o di sistema nervoso capace di stabilire un rapporto tra unità separate, tra individui
diversi.
• L’abbigliamento, l’estensione della nostra pelle: il vestiario è l’estensione più diretta della
superficie del nostro corpo che serve per immagazzinare e incanalare calore ed energia. La
percezione del corpo è cambiata nel corso della storia: da oltre un decennio, per esempio, i vestiti
hanno rinunciato allo sforzo visuale per quello iconico, o scultoreo e tattile e da questo momento in
poi la donna si presenta come persona da toccare e da maneggiare, non solo da guardare.
Oggi esistono due tendenze:
- Indossare abiti di forma scultorea;
- Esporre il proprio corpo in casa o all’aperto.
Gli psicologi hanno infatti dimostrato che buona parte di ciò che udiamo penetra in noi attraverso la
pelle. Dopo che siamo stati per secoli completamente vestiti e chiusi in uno spazio visivo uniforme,
l’era elettrica ci introduce in un mondo nel quale viviamo, respiriamo e ascoltiamo con tutta
l’epidermide.
• L’alloggio, nuovo aspetto e nuova prospettiva: l’alloggio è un mezzo collettivo necessaria alla
famiglia o al gruppo per raggiungere lo stesso obiettivo. L’alloggio è quindi un’estensione dei nostri
meccanismi per il controllo della temperatura del corpo, una pelle o un indumento collettivo.
(Per l’uomo tribale l’edificazione della casa era sempre associata all’atto di creazione e l’alloggio
era un’immagine del corpo e insieme dell’universo.
Invece l’uomo alfabeta è meno disposto a considerare il proprio corpo come un modello
dell’universo o vedere nella casa un’estensione rituale del proprio corpo e ciò lo porta alla
separazione e alla divisione degli spazi in compartimenti. E’ da questo momento in poi, da quando
nasce il lavoro specializzato, che le case cambiano forma, passando da rotonde a quadrate).
Vestiario e alloggi, come estensione della pelle e dei meccanismi del controllo della temperatura,
sono media di comunicazione nel senso che plasmano e modificano i modelli di associazione
umana.
• Il denaro: il denaro è un mezzo sociale in grado di estendere e amplificare il lavoro in una forma
accessibile e portatile e in quanto estensione di un desiderio o di una motivazione interna crea valori
sociali e spirituali. Il denaro, come tutti gli altri media, “parla” in quanto è una metafora, un
biglietto, un ponte. Il denaro è stato per secoli il principale agente di trasmissione e di scambio delle
informazioni.
• L’orologio, il profumo del tempo: l’orologio è una macchina che produce ore, minuti e secondi
uniformi secondo lo schema della catena di montaggio. Trattato in questo modo uniforme, il tempo
viene separato dai ritmi dell’esperienza umana e contribuisce a creare l’immagine di un universo
numericamente quantificato e mosso da forze meccaniche. Il tempo misurato ha invaso tutta la vita
sensoriale: il lavoro, il mangiare e il dormire, il vestiario. Gli orologi sono media meccanici che
accelerano il ritmo dell’associazione umana, trasformando i compiti dell’individuo e creano nuovo
lavoro e nuova ricchezza. Coordinando e accelerando gli incontri e il comportamento degli uomini,
essi aumentano la quantità dei loro scambi.
• La stampa: la stampa è un medium, la cui caratteristica principale consiste nell’essere una
dichiarazione pittorica che può venire ripetuta con precisione e all’infinito, o almeno finché dura la
matrice. La ripetibilità è il principio meccanico che domina il nostro mondo a partire dalla
tecnologia di Gutenberg.
• La parola stampata, architetto del nazionalismo: la stampa a caratteri mobili fu la prima
meccanizzazione di un lavoro manuale complesso e divenne l’archetipo di tutte le meccanizzazioni
successive. Il libro stampato diede origini alla cultura tipografica, le cui caratteristiche principali
sono la linearità, la precisione e l’uniformità nella disposizione dei caratteri. La parola stampata
generò un’estensione, la quale sul piano sociale originò il nazionalismo, l’industrialismo, la
produzione di massa, l’alfabetismo e l’istruzione universale. La stampa infatti offriva un’immagine
della precisione ripetibile che ispirò forme totalmente nuove di estensione delle energie sociali,
come la conseguente amplificazione di potere, energia e aggressività associata ai nuovi
nazionalismi.
• Ruota, bicicletta e aeroplano: i reciproci rapporti tra ruota, biciclette e aeroplano appaiono
sorprendenti a coloro che non vi hanno mai prestato attenzione. La ruota infatti portò alla diffusione
del carro, che diede la possibilità ai contadini di vivere in città pur continuando a recarsi ogni giorno
nei campi; l’autobus e il tram a cavalli contribuirono alla diffusione di abitazioni che non erano più
situate nelle vicinanze della bottega o della fabbrica; la ferrovia portò allo sviluppo dei suburbi,
dove gli alloggi erano raggiungibili a piedi dalle stazioni; l’automobile, infine, seguita
dall’aeroplano dissolse questi raggruppamenti e pose fine all’era del suburbio su proporzioni
pedonali o umane; la bicicletta sollevò la ruota al piano dell’equilibrio aerodinamico e creò, non
troppo indirettamente, l’aeroplano.
Oggi, una delle applicazione più avanzate e complicate della ruota la troviamo nella cinepresa e nel
proiettore cinematografico. Così possiamo notare che l’accelerazione dovuta all’utilizzo della ruota
diede origine a due immense innovazioni: così come l’aeroplano arrotola l’autostrada su se stessa,
allo stesso modo la cinepresa arrotola il mondo reale sulla bobina.
• La fotografia, il bordello senza muri: la fotografia suggerì a Genet, autore della commedia “Le
balcon” ( tema : società come bordello circondato dalla violenza e dell’orrore), l’immagine del
mondo dell’era fotografica come di un bordello senza muri in quanto la fotografia ha dato la
possibilità di trasformare le persone in cose, di far diventare le dive del cinema e gli attori più
popolari sogni che colo denaro si possono comprare, abbracciare e “toccare più facilmente che le
prostitute”.
La fotografia diede la possibilità di rispecchiare il mondo esterno producendo un’immagine visiva
ripetibile con esattezza e l’istantaneità, la sua caratteristica principale, in grado di mobilizzare le
posizioni umane attirò l’attenzione sull’atteggiamento fisico e psichico in misura precedentemente
sconosciuta. L’era della fotografia è diventata l’era del gesto, del mimo e della danza, ma di
atteggiamenti e gesti collettivi ( a differenza della stampa che si relaziona a posizione personali e
individuali).
Il settore più radicalmente rivoluzionato dalla fotografia fu quello delle arti tradizionali. Il pittore
non poteva più dipingere un mondo tanto fotografato e quindi passo, con l’espressionismo e l’arte
astratta, a rivelare il processo interno della creatività: l’arte passò dalla creazione del mondo esterno
a quella del mondo interiore, iniziò a presentare il processo creativo invitando il pubblico a
parteciparvi.
La fotografia ha anche capovolto gli scopi del viaggio, che consistevano un tempo nell’incontro con
cose strane e non familiari.
• I giornali: sia il libro sia i giornali hanno caratteri di confessione, in quanto la loro forma è da sola
sufficiente, indipendentemente dal contenuto, a creare l’effetto della storia segreta. Come le pagine
del libro contengono la storia segreta delle avventure mentali dell’autore, così quelle del giornali
contengono la storia segreta della comunità nelle sue azioni e nelle sue interazioni.
Fin dall’inizio il giornale ha aspirato non alla forma libresca, ma a quella mosaica o
partecipazionale. Con l’accelerazione della stampa e della raccolta di notizie questa forma è
divenuta un aspetto dominante dell’associazione umana, poiché la forma a mosaico non implica un
punto di vista distaccato, ma una partecipazione al processo, Per questa ragione il giornale è
essenziale al processo democratico pur essendo praticamente superfluo secondo un punto di vista
letterario o libresco.
• L’automobile; la sposa meccanica: l’auto è diventato un articolo d’abbigliamento senza il quale
nel composto urbano ci sentiamo incerti, nudi e incompleti. Certi osservatori affermano che la casa
ha soppiantato l’auto come status symbol. L’auto è un’estensione dell’uomo che lo trasforma in
superuomo. L’auto è un medium caldo, esplosivo, di comunicazione sociale, che ha lavorato al
livellamento sociale, ha creato strade, che non sono soltanto molto simili in tutte le regioni del
paese, ma sono egualmente disponibili per tutti.
• I giochi: noi consideriamo l’umorismo un segno di salute mentale perché nel gioco e nel
divertimento ritroviamo l’integrità di quella persona che nel mondo del lavoro quotidiano o
nell’esercizio e della professione può utilizzare soltanto un piccolo settore del proprio essere. I
giochi sono quindi modelli drammatici delle nostre vite psicologiche e che ci aiutano a liberarsi da
tensioni particolari, sono manifestazioni d’arte popolare, reazioni sociali, collettive, all’impulso o
all’azione principale di una cultura, sono estensioni dell