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SCOPERTE GEOGRAFICHE
Il Portogallo e la circumnavigazione dell’Africa
Nel 1415 i portoghesi conquistano Madeira e le isole Azzorre e poi Capo Verde ed il
Golfo di Guinea. Nel 1487 Bartolomeo Diaz raggiunse la punta meridionale
dell’Africa che chiamò Capo di Buona Speranza. Nel 1497 Vasco da Fama portò a
termine la circumnavigazione dell’Africa giungendo a Calicut, nell’India meridionale.
Le innovazioni che permisero i successi nella navigazione furono il timone a ruota e la
caravella (piccolo veliero a tre alberi, due vele quadrate e una vela triangolare).
Le spedizioni portoghesi erano sostenute dalla corona ma anche da investimenti
privati: i mercanti italiani, data l’avanzata dei turchi, avevano dovuto abbandonare i
loro scali nel Mediterraneo orientale e avevano spostato i loro interessi alla penisola
iberica. Il Portogallo era il maggior fornitore d’oro dell’Europa.
La Spagna e la scoperta dell’America
Nel 1479 i due regni della Castiglia e dell’Aragona vengono unificati con Isabella e
Ferdinando.
Gli spagnoli occupano l’arcipelago delle Canarie (anche se le popolazioni resistettero
fino al 1497).
Nel 1492 i sovrani accolgono la proposta di C C sottoscrivono le
RISTOFORO OLOMBO
Capitolazioni di Santa Fé con cui nominano Colombo viceré, ammiraglio e governatore
delle terre che avrebbe scoperto.
Per farsi finanziare l’impresa Colombo si era prima rivolto al re del Portogallo ma
questo voleva continuare le esplorazioni attorno l’Africa.
L’idea: nel 1474 a Firenze era stata tradotta in latino dal greco, l’opera di Tolomeo che
calcolava la circonferenza della Terra. Paolo Toscanelli era stato il primo a lanciare
l’idea che si potesse arrivare nelle Indie navigando verso l’Occidente e non superando
l’Africa.
Il viaggio durò due mesi. Colombo giunse a Guanahani (un’isola delle Bahamas) che
battezzò San Salvador. Poi andò verso isole più grandi battezzandole Cuba e Española
(oggi Santo Domingo). Nel 1493 Colombo torna e subito riparte con una nuova e più
grande spedizione.
Isabella di Castiglia chiede ad Alessandro VI di stabilire i legittimi possessori delle
nuove terre e nel 1494 si arriva alla stipulazione del Trattato di Tordesillas con il
Portogallo.
Trattato di Tordesillas: l’Oceano Atlantico viene diviso da una linea immaginaria
verticale e tutte le nuove terre a est di questa linea sarebbero state portoghesi mentre
quelle a ovest spagnole.
Nella terza spedizione Colombo approda sulla terraferma e non più su isole. Approda
nell’attuale Venezuela ma al sua cattiva amministrazione dei territori coloniali provoca
disordini e presto viene arrestato e rispedito in Spagna.
Con Colombo erano partiti ceti poveri o comunque non privilegiati: molti borghesi,
artigiani e contadini in cerca di fortuna e molte donne, con l’obiettivo di colonizzare.
Alcuni erano interessati alla scoperto ma la maggio parte cercava gloria o potere.
Nel 1506, in un quarto viaggio muore.
A V : tra il 1501 ed il 1507, Vespucci aveva capito che le nuove terre
MERIGO ESPUCCI
scoperte non erano parte dell’Asia più ad est ma che erano parte di un nuovo
continente. Il nuovo continente quindi prende il nome di America (da Amerigo).
Altri sovrani mandarono degli esploratori nelle nuove terre, come il re d’Inghilterra e
quello di Francia.
La spedizione più grandiosa da ricordare è quella di F M : convince
ERDINANDO AGELLANO
Carlo V a finanziare l’impresa. Magellano è convinto di trovare un passaggio per
raggiungere le Indie e infatti nel 1520, oltrepassa l’estrema punta a sud dell’America
(lo stretto lì presente prenderà il suo nome) e si inoltrò per tre mesi nell’Oceano.
Magellano chiama questo Oceano Pacifico perché rimase calmo per tutta la loro
navigazione. Arriva nel 1520 alle Marianne e nelle Filippine (dove viene ucciso dagli
indigeni). Antonio Pigafetta (a bordo con Magellano) trascrive il viaggio e nomina le
terre che conoscono: Brasile, Patagonia, Filippine, Molucche, Giava, Oceano Indiano e
le isole di Capo Verde.
Dopo la morte di Colombo, le spedizioni, dal 1508, divennero sempre più imprese di
conquista. I primi territori occupati furono le isole: Portorico, Giamaica e Cuba (qui si
trovò tanto oro da permettere alla Castiglia di diventare il principale fornitore di metalli
preziosi al posto del Portogallo). Gli insediamenti spagnoli, come erano stati quelli
portoghesi, erano soprattutto a carattere di scali commerciali. questo cambia
quando si cominciano a conquistare i territori del continente.
Nel 1519 si entra nella seconda fase dell’occupazione spagnola in America.
Hernan Cortés, sulle coste dello Yucatan (penisola) trova le prove dell’esistenza di una
civiltà più ricca di quelle incontrate e va alla conquista.
GLI ATZTECHI: circa 25 milioni (su 100 milioni) di abitanti del continente americano
erano concentrati nel Messico Centrale. Gli Aztechi erano una popolazione nomade
che nel XIV secolo si era stabilita a Tenochtitlan (oggi Città del Messico) e che aveva
conquistato numerosi territori imponendo alle altre città della zona di pagare tributi in
piumaggi preziosi, oro, tessuti e vittime sacrificali. Tenochtitlan era un enorme centro
urbano dotato di acquedotti e canali (gli spagnoli lo paragonarono a Venezia).
A livello sociale, ai vertici c’era una ricca e potente nobiltà da cui provenivano i capi
militari, i funzionari pubblici e l’alto clero. La carica di imperatore era ereditaria. In
basso c’erano invece schiavi, prigionieri di guerra o condannati per gravi delitti o
debiti.
Le città abbondavano di mercati. L’impianto urbano era ordinatissimo e la città
ostentava ricchezza. Tuttavia non conoscevano l’uso della ruota né animali da soma.
Usavano il bronzo ma non il ferro.
Cortés fu accolto pacificamente ma prese il potere e prese in ostaggio il sovrano. Dopo
pochi mesi, la popolazione si ribellò, assediò la città e, stringendo accordi con le altre
tribù, riuscirono a riconquistarla nel 1521.
I MAYA: anche loro situati nell’America centrale.
La loro struttura sociale era semplice: c’era il clero, che viveva direttamente nei luoghi
di culto, e la nobiltà, che aveva il monopolio della terra e imponeva pesanti tributi ai
contadini. Avevano un complesso sistema di scrittura e conoscenze astronomiche
estremamente sviluppate. Resistettero tenacemente agli spagnoli e la conquista fu
conclusa da Francisco de Monejo dopo circa vent’anni.
GLI INCAS: Questo impero si fondava sulla continuità territoriale e sul controllo politico
attuato da un dall’inserimento di governanti locali in un sistema di potere centralizzato
(la loro struttura sociale era pertanto più organizzata e complessa rispetto a Maya e
Aztechi).
L’Inca era il sovrano, che aveva potere assoluto. Ogni popolo assoggettato aveva i suoi
governanti . Ogni villaggio possedeva collettivamente la terra e i contadini erano
obbligati a coltivare i campi dei signori e del clero oltre che i propri. I contadini
dovevano anche prestare lavoro gratuito per costruire strade e canali di irrigazione.
E’ un popolo di ingegneri abili che costruivano acquedotti al pari di quelli romani,
ponti, gallerie e terrazzamenti.
Non conoscevano la scrittura ma erano in grado di tenere i conti, elaborare statistiche.
PERCHE’ SONO STATI SCONFITTI? Diversi motivi
1. Il superiore equipaggiamento militare degli spagnoli che avevano armi da fuoco,
cannoni e cavalli.
2. Le popolazioni sottomesse agli Aztechi e ai Maya accolsero gli spagnoli come
liberatori
3. Gli europei portarono malattie da cui gli abitanti dell’America non erano
immuni: vaiolo, morbillo e influenza
4. Paralisi cognitiva: davanti agli spagnoli che erano così diversi da loro, molti
andarono nel panico. Molti li credettero déi. La maggior parte non riusciva a