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L ERA NUCLEARE

1. G

ENERALITÀ

Il 6 agosto 1945 la prima bomba atomica venne lanciata su Hiroshima. Questa distruzione

di massa, risultante dal primo uso delle armi atomiche, convinse i capi politici e militari di

tutto il mondo che queste armi avrebbero rappresentato un ruolo decisivo nel mondo post-

bellico. L’esplosione di Hiroshima segnò la data di nascita dell’arma per

strategica

eccellenza e non di Un attacco strategico è quello diretto contro uno

un’altra arma strategica.

o più obiettivi nemici con il proposito di una progressiva distruzione del potenziale bellico

del nemico e della sua volontà di fare la guerra.

Nel secondo dopoguerra, con l’inizio dell’era nucleare, il termine mutò di

strategico

significato e divenne sinonimo di armi per la distruzione di massa.

La disponibilità di armi atomiche e dei loro potenti vettori, divise il concetto relativo alla

condotta della guerra in due distinti livelli: un livello superiore concernente una guerra

o con l’impiego di armi nucleari, ed uno inferiore, di guerra

generale strategica,

nella quale, probabilmente, le armi nucleari non sarebbero state impiegate,

convenzionale,

ma il loro possibile uso non doveva essere dimenticato.

I responsabili dei nuovi stati, costituiti sulla scia del processo di decolonizzazione, più che

delle istituzioni politiche, si preoccuparono primariamente di quelle militari che avrebbero

loro permesso di mantenersi al potere, ma che crearono focolai di tensioni e di attriti.

Escludendo l’Europa, impegnata a risollevarsi dalle rovine, furono i nuovi stati a

contendersi la supremazia militare.

Ma il vero confronto si fece sempre più pesante fra gli Stati Uniti e L’URSS.

L’evoluzione dei nuovi mezzi bellici, frutto del rapidissimo sviluppo della tecnologia,

provocarono determinati mutamento nelle istituzioni, nella dottrina e nei metodi di

condotta della guerra.

2. LE ARMI NUCLEARI

Le prime armi nucleari furono bombe lanciate da un aeroplano

a) Strategiche. a caduta,

e che, dotate di una spoletta con altimetro, esplodevano ad una determinata altezza sul

bersaglio stabilito. Ma fu la tecnologia missilistica che fornì i classici vettori per queste

armi.

I missili balistici vengono lanciati con traiettoria e bersaglio prestabiliti. Si distinguono

in: raggio intermedio ed intercontinentali e inoltre vi sono i missili lanciati dai

sommergibili. I più recenti sviluppi della tecnica missilistica hanno consentito

l’istallazione di diverse testate, guidate indipendentemente l’una dall’altra, su di un

singolo missile conosciuto come MIRV.

Il sommergibile rimaneva il meno vulnerabile dei sistemi di lancio. Il fu il

Polaris A1

primo SLBM ad essere messo a punto. I più perfezionati e vennero

Polaris A2 A3

adottati anche dalla Gran Bretagna, e sistemi similari furono sviluppati in Unione

Sovietica e dalla Francia. Gli Stati Uniti hanno adattato i loro battelli all’impiego dei

più potenti Poseidon.

L’ultimo ritrovato dell’armamento nucleare è il missile (da crociera),

Cruise

discendente dalle tedesche. Dotato di motore a reazione, il di

bombe volanti cruise,

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L ERA NUCLEARE

dimensioni ridotte, può essere lanciato da veicoli, navi di superficie, sommergibili ed

aerei. La sua più importante caratteristica è il sofisticato sistema di guida.

Le armi di questo tipo sono destinate ad operazioni in un determinato

b) Tattiche.

teatro. Le testate nucleari tattiche, di potenza inferiore a quella delle testate strategiche,

possono essere trasportate da un missile di ridotte dimensioni e gittata, o sparate da un

pezzo d’artiglieria. Nel primo caso, queste armi hanno un raggio d’azione di

quattrocento miglia ed una carica di potenza variabile da uno a quattrocento kiloton.

Con riferimento alla bomba di Hiroshima, di venti kiloton, è facilmente immaginabile

quali devastazioni possono essere provocate da questi strumenti di guerra,

impropriamente definiti Lo sviluppo della bomba «N» (ai neutroni) dimostra il

tattici.

tentativo di ridurre i danni collaterali ad un livello meno distruttivo.

Generale corrente di pensiero diretta ad impedire il loro uso. La

L’impiego: l’offesa e la difesa.

componente essenziale della strategia nucleare, fin dall’inizio, è stata la teoria della

Un deterrente è un sistema d’arma capace di infliggere al nemico un tale grado

deterrenza.

di distruzione da convincerlo di non trarre nessun vantaggio da un’eventuale aggressione.

Un efficiente deterrente nucleare si basa su due principi: possibilità di sopravvivenza e di

penetrazione. Un deterrente deve essere in grado di resistere ad un primo attacco

preventivo e provocare poi al nemico una distruzione tale da persuaderlo che potrebbero

essere inflitte perdite ancora maggiori, se necessario. Il può essere ottenuto

secondo attacco

in diversi modi: quando i bombardieri strategici erano considerati i migliori vettori per le

armi nucleari, un costante stato d’allarme prevedeva un certo numero di questi aerei in

volo, mentre altri erano pronti all’immediato decollo in caso di attacco; la dispersione dei

velivoli in diversi aeroporti lontani fra loro poteva aumentare la possibilità di

sopravvivenza.

La comparsa dei missili portò all’uso di interrati e protetti, e lo sviluppo dei

silos

sommergibili lanciamissili sembrò offrire una quasi certa capacità di sopravvivenza per

quei paesi che ne avessero posseduti un numero sufficientemente grande. Al fine di

sferrare il con conseguenti danni inaccettabili e di convincere il nemico di

secondo attacco

essere in grado di metterlo in atto, è necessaria a capacità di penetrare nelle difese

avversarie. Nel 1965, l’Unione Sovietica ha creato un anello di missili intercettori attorno a

Mosca, mentre, nel 1967, gli Stati Uniti hanno dato inizio al programma ABM (Anti-

Balistic Missiles) consistente in missili a lungo raggio intercettori.

Una componente vitale dell’equilibrio nucleare è la possibilità di un tempestivo preavviso

nell’evento di una attacco a sorpresa.

3. LE ARMI CONVENZIONALI

a. è uno dei principali protagonisti della battaglia terrestre. I paesi

Il carro armato

interessati hanno ricercato diverse soluzioni al problema di combinare gli elementi di

potenza di fuoco, mobilità e corazzatura entro i limiti accettabili di peso e di costo.

La serie dei veicoli corazzati trasporto truppa ha avuto come più valido rappresentante il

vecchio M113, sostituito dal modello MICV; questo veicolo, corazzato, anfibio, può

trasportare, oltre al pilota e al cannoniere, nove fanti.

41

L ERA NUCLEARE

Una pari evoluzione si è verificata nel munizionamento relativo alle bocche da fuoco sia

dei carri che controcarro. Gli HEAT: la cui camicia di metallo

high explosive anti tank,

sull’ogiva perfora la corazza; e gli HESH: che causa la

high explosive squash head

frammentazione del punto colpito proiettandone le schegge all’interno del carro.

La difesa del carro dipende principalmente dalla mobilità e dalla qualità e spessore della

corazza, questi ultimi limitati dal peso e dal costo: la corazza è costituita, di norma, da

settori saldati in acciaio e cromo. Un altro elemento di difesa del carro è la riduzione

dell’angolo d’impatto del proietto: una buona sagoma balistica aumenta la possibilità di

deviazione dei colpi in arrivo. Infine, un fattore che può ridurre la vulnerabilità del carro è

il suo profilo, che deve essere il più basso possibile.

b. Gli ultimi anni del conflitto avevano già visto l’introduzione dei

Armi anticarro.

lanciarazzi a carica cava come il Ora sono affiancati dai cannoni senza rinculo e,

Bazooka.

ancor più vantaggiosamente, dai missili guidati. I missili sono relativamente economici e

possono venir impiegati da un solo uomo. Il modello più diffuso in occidente è

l’americano TOW. Se impiegato con il supporto di altre armi, il carro armato è, e rimarrà a

lungo, il miglior elemento di combattimento delle forze terrestri.

Il fante non era in grado di individuare bene il bersaglio oltre i

c. Le armi portatili.

quattrocento metri e l’arma più utile avrebbe dovuto essere semi o interamente

automatica, destinata ad un fuoco rapido a distanza ridotta. Lo sviluppo del tiro

automatico ha aumentato la possibilità di colpire il bersaglio anche a considerevole

distanza e la disponibilità di mirini sofisticati a raggi infrarossi ed a laser, in continuo

perfezionamento e diffusione, consentirà un’elevata prestazione anche a tiratori inesperti.

Le attuali mitragliatrici sono quelle leggere e medie con elevato ritmo di tiro e riflettono la

necessità di ottenere un rapidissimo fuoco automatico da un’arma servita da un solo

uomo.

d. rimane una delle armi principali della guerra terrestre. Oltre alle bocche

L’artiglieria

da fuoco destinate a servire di supporto alle altre armi, fin dal 1945 sono stati mantenuti i

pezzi speciali per la lotta controcarro e contraerea. La tecnologia di base delle artiglierie è

rimasta generalmente quella della seconda guerra mondiale, ma la mobilità è considerata

di vitale importanza. La soluzione migliore è stata l’artiglieria semovente.

e. Oltre all’impiego controcarro e contraereo, sono anche

I missili da combattimento.

considerati una forma più efficiente dell’artiglieria convenzionale a lunga gittata e

possono essere adattati a trasportare sia una testata di esplosivo convenzionale che un

piccolo dispositivo nucleare. I SAM (missili superficie terra-aria) possono essere basati a

terra o imbarcati. Nel primo caso sono fissi, mobili su impianti trainato, o semoventi, o

portatili. Il SAM più conosciuto è il costituito da un tubo

General Dynamics FIM-43A Redeye

tipo precaricato, cui è collegato il sistema di puntamento per l’acquisizione del

bazooka

bersaglio.

L’Unione Sovietica ha dedicato una particolare cura allo sviluppo dei SAM. I SAM2 e

SAM3, radar guidati, avevano scarsa mobilità; ma il più valido, per l’impiego tattico, è il

SAM6 montato su un veicolo e munito di radar per rintracciare un velivolo a lunga

Gainful 42

L ERA NUCLEARE

distanza mentre a breve distanza, il centraggio del bersaglio avviene mediante un

dispositivo a raggi infrarossi. Il SAM7 è del tipo portatile.

Strela

Già all’inizio dell’ultima guerra, l’elettronica ha svolto un ruolo vitale nelle operazioni

terrestri, navali ed aeree, particolarmente con la messa a punto d

Dettagli
A.A. 2011-2012
64 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AngeloNELLAnebbia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle istituzioni militari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cellamare Daniele.