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Il colonnello Komov ha ridefinito il controllo della reazione come metodologia
intellettuale di information warfare, indicando le modalita’ operative principali:
- Diversivo, creando una minaccia reale o fittizia rivolta contro le posizioni
nemiche vitali durante le fasi di preparazione del combattimento.
- Sovraccaico informativo, inondando il nemico di una moltitudine di
informazioni contraddittorie
- Paralisi, creando la percezione di una specifica minaccia ad un punto
debole o di interesse vitale
- Esaurimento, costringendo il nemico a svolgere operazioni inutili, in modo
da farlo entrare in combattimento con le risorse gia’ logorate
- Inganno, costringendo il nemico a rischiare le proprie forze
- Divisione, convincendo il nemico che e’ giusto o nel suo interesse agire in
opposizione agli interessi della coalizione in cui e’ inserito
- Indebolimento
- Deterrenza, creando la percezione di una insormontabile superiorita’
- Provocazione
- Sovraccarico nelle informazioni, confusionale
- Suggestione, offrendo informazioni che influenzino il nemico sul piano
legale, morale e ideologico
- Pressione, diramando informazioni che discreditino il governo avversario
agli occhi della popolazione
Un esempio di applicazione di questa teoria avvenne nella Guerra Fredda,
quando l’URSS tento’ di alterare la percezione USA sugli equilibri nucleari: i russi
costruirono testate finte traendo in inganno l’occidente.
2014 nuova dottrina militare approvata da Putin.
Gerasimov scrisse “il valore della scienza nella previsione”: previsione ha un
significato specifico, e’ il processo cognitivo riferito a possibili cambiamenti negli
affari militari, la determinazione delle prospettive del suo sviluppo futuro. Intesa
come la scienza della guerra futura.
Gerasimov vide le primavere arabe come una nuova forma di conflitto che si
sviluppa su un uso combinato della forza militare con metodi diplomatici,
economici, politici ed altri sistemi non militari che possiedono grossa rilevanza.
Gerasimov prevede il ricorso a formazioni occulte, come paramilitari e insorti, ed
enfatizza di fare affidamento sui metodi indiretti, asimmetrici. Egli sottolinea che
la guerra include anche lo spazio delle informazioni e importanza strategica e
tattica e’ data anche ai droni, armi robotizzate e forze speciali.
Secondo gli esperti, la dottrina Gerasimov sarebbe scaturita da una necessita’
correlata alla vulnerabilita’ della Russia, piuttosto che alla propria forza.
Guerra senza limiti, teorizzata dalla dottrina cinese, quatro combinazioni:
- Sovra-nazionale: organizzazioni nazionali, internazionali e non-statuali. Un
esempio recente di queste combinazioni e’ rappresentato dalla creazione
dell’Unione economica euroasiatica, tesa ad arginare il tentativo di
integrazione dell’Ucraina all’europa, sfociata nei disordini nel 2014. Per
ottenere un ponte tra europa e asia, la russia sembra porsi degli obiettivi
intermedi come l’allargamento dei propri confini alle regioni filo-russe della
Georgia, Moldavia e Ucraina.
- Sovra-dominio: prevedono l’impiego o la fusione di combinazioni operative
che trascendono i domini del campo di battaglia tradizionale, MDO che
includono mass media e falsificazione, guerra culturale, guerra psicologica
e informativa.
- Sopra-mezzi: uniscono aspetti relativi a mezzi militari e non militari. La
destabilizzazione dell’Ucraina e l’annessione della Crimea, ne e’ un
esempio: campagna info-ops, ricorso all’appoggio dei civili di etnia russa
nei territori attaccati, inganno. Si tratta di portare il conflitto in casa
dell’avversario con qualunque mezzo.
- Sopra-livello: la guerra diventa un miscuglio di operazioni convenzionali e
non convenzionali.
Guerra ambigua. L’occidente considera le sanzioni economiche e le pressioni
politico-diplomatiche come mezzi per evitare la guerra, la Russia le valuta come
strumenti bellici a tutti gli effetti. La novita’ introdotta dalla guerra ambigua,
basata su negazione e inganno, e’ rappresentata dall’obiettivo di disorientare
fortemente gli avversari, per mezzo di una continua negazione di qualsiasi
coinvolgimento della Russia negli eventi in cui in realta’ questo paese e’
protagonista di primo piano, utilizzando il maggior numero di agenti diversi.
La dottrina Gerasimov si sviluppa in 6 fasi:
- avvio occulto: la Russia si avvale di gruppi etnici russi presenti all’interno
del paese-obiettivo, fomentando proteste ed osteggiandone il governo per
colpirlo.
- Inasprimento: la Russia fa ricorso alla guerra economica e alle pressioni
politico-diplomatiche per intimidire, costringere, sanzionare e minare il
governo del paese-obiettivo
- Inizio delle operazioni belliche: russia infiltra personale, omini verdi in
Crimea, ed attiva le organizzazioni crimianli
- Crisi: campagna per isolare e distruggere l’apparato difensivo e di
sicurezza del paese-obiettivo
- Risoluzione: la Russia rafforza le attivita’ di info-ops per negare il proprio
coinvolgimento e seminare dubbi
- Restaurazione della pace: azioni per allentare il conflitto ed instaurare un
governo ad influenza russa
La dottrina richiede un rapporto di 4:1 tra azioni non militari e militari.
Gerasimov sottolinea l'importanza di controllare lo spazio informativo e il
coordinamento in tempo reale di tutti gli aspetti di una campagna, oltre all'uso di
attacchi mirati in profondità nel territorio nemico e alla distruzione di
infrastrutture civili e militari critiche. Propone anche di mascherare le unità
militari regolari con il travestimento di forze di pace o di gestione delle crisi.
Questa tipologia di guerra ambigua richiede l’integrazione deliberata di forze
militari e non militari per guadagnare superiorita’ informativa sul paese-
obiettivo, conducendo un’intensa attivita’ di propagana.
Si parla di una fase di apertura, caratterizzata dall’utilizzo di mezzi non militari,
una propaganda mirata ad indebolire la popolazione, ingannare, ricattare e
corrompere, infiltrazione di agenti segreti, con l’obiettivo di creare il caos e
instabilita’. La centralita’ e’ data dalla guerra elettrinica nel neutralizzare le
risorse militare e governative del nemico. A questo punti i principali centri
governativi e le strutture di comando dovrebbero essere distrutte.
La fase successiva, fase di chiusura, coincide con le misure militari.
Nel corpus dottrinale emergono due innovazioni:
- Coordinamento di misure non militari e militari
- Conflitto asimmetrico e approccio indiretto (che non rappresenta una
novita’ assoluta)
In costante evoluzione e’ la cross-domain coercion russa: mira a manipolare la
percezione sull’avversario, a manipolare il processo decisionale e a influenzare il
suo processo strategico.
Anche il controllo di una esclation credibile e’ la chiave per il successo: la russia
e’ abile a mantenere un accurato equilibrio tra le operazioni ambigue a bassa
intensita’ ed una credibile minaccia ad alta intensita’ (componente nucleare).
Teoria della deterrenza strategica si basa sulla premessa che la minaccia di
un massiccio impiego iniziale di forze nucleari strategiche causera’ in qualunque
circostanza un danno al potenziale economico e militare di un aggressore da
rendergli inaccettabile il costo di un’eventuale aggressione.
Deterrenza regionale: si fonda sulla premessa che la minaccia di un massiccio
impiego di massa di forze nucleari non strategiche e forze strategiche non
nucleari contro forze di assalto o le risorse economiche di un aggressore sara’
sufficiente per scoraggiare qualsiasi aggressione.
- Deterrenza nucleare regionale: uso di armi nucleari non strategiche.
Logica russa che si adatta perfettamente alla guerra asimmetrica.
- Deterrenza collettiva
- Politica dell’alleanza
- Implicazioni interne: la difficolta’ di mantenere la coesione tra gli stati puo’
avere ripercussioni sulla politica interna di ciascuno di essi. Ruolo della
infowar assume quindi grande significato perche’ mira a colpire
direttamente il popolo.
La dottrina del 2014 ha codificato i seguenti principi:
- Deterrenza non-nucleare: un complesso sistema di politica estera, misure
militari e non, finalizzate a prevenire l’aggressione attraverso mezzi non
nucleari. Questa deterrenza attribuisce un ruolo importante al targeting
delle risorse non-militari dell’avversario ed al ricorso a forme di influenza
del nemico (minacciae le risorse del nemico con bombe intelligenti)
- Deterrenza informativa
La percezione dell’avversario e’ il centro di gravita’ in ogni tipo di operazione di
information warfare:
- Demoralizzazione di una nazione (15/30 anni numero minimo per istruire
una generazione di studenti)
- Destabilizzazione di una nazione (2/5 anni)
- Crisi (massimo 6 mesi)
- Normalizzazione (indeterminato)
La infowar russa si basa su metodi collaudati (sabotaggi, disinformazione,
intimidazione, terrorismo e manipolazione) ed e’ volta a due obiettivi:
- Difensiva: si vuole limitare la liberta’ di informazione interna
- Offensiva: influenzando l’opinione pubblica Occidentale
[la disinformazione maschera il ruolo giocato dalle operazioni segrete russe nel
fomentare i conflitti; la manipolazione della realta’ torica e’ ampiamente
praticata; si sottolinea la legittimita’ del governo Putin; si cerca di enfatizzare e
rafforzare la percezione dei seri problemi economici europei; diffusa immagine di
una Russia invincibile]
Aspetti della cultura strategica russa, ragioni dell’infowar (condotta sia in tempi
di pace che in tempi di guerra):
- marcata sindrome di accerchiamento
- Propensione a garantire la propria sicurezza
- Paura di una rivolta contro il regime
- Visione mitizzante delle proprie FFAA
- Desiderio di regolare gli aspetti incerti dell sicurezza
- Imposizione sovranita’ limitata
- Militarizzazione della vita sociale e politica
- Costante presentazione di un’immagine ideologizzata ed idealizzata
Cyber
- Cyber-spazio: mancanza di confini nazionali e difficolta’ a determinare la
legittimita’ delle azioni.
- Cyberattacco: insieme di atti ostili nel cyber spazio
- Cyberwar: lotta sistematica nello spazio cibernetico tra gli stati, gruppi
politici, estremisti, terroristi, etc, in cui i principlai obiettivi sono le risorse
informatiche in merito a riservatezza, integrita’ e disponibilita’.
Spetsnaz: forze speciali 2gm di intelligence militare. Rappresentavano un assetto
strategico, in grado di operare dietro le linee nemiche. Venivano addestrati e
infiltrati in modo occulto o tramite aviolancio, a sopravvivere in territori ostili.
Elemento cardine della guerra non convenzionale.
Gerasimov sottolinea il ruolo di queste unita&rsq