LA SCHIAVITU’
Questo tema è molto complesso, dato al fatto che esiste una storiografia molto complessa, che può
essere sia un vantaggio sia uno svantaggio. Qualche esempio dei libri che si devono tenere presente
per questo problema sono:
Il commercio degli schiavi di Linsdey
•
Il mondo atlantico di Federica Morelli
•
La tratta degli schiavi di Petre Grenouilleau
• L’africa e gli africani di Thorton
•
Gli ultimi due libri prendono in considerazione due prospettive diverse. Quello di Petre Grenouilleau si
pone l’obbiettivo di vedere la tratta in una prospettiva di storia globale e non solamente di storia
atlantica ne di storia dell’espansione europea. Quello di Thorton perché osserva la tratta da un punto
di vista africano, e si pone il problema di cercare di capire che tipo di incidenza la tratta atlantica abbia
avuto nello sviluppo delle società africane.
La tratta atlantica è un fenomeno endogeno o esogeno?
È un fenomeno al quale si possono imputare conseguenze negative sullo sviluppo delle società africane
oppure no?
Questi sono i quesiti rilevanti da un punto di vista di storia globale.
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Esiste anche una bibliografia recente che ha declinato la schiavitù sia in storia americana che europea,
ma c’è anche un aspetto rilevante che fa riferimento ad una importante acquisizione sulla storia della
tratta degli schiavi cioè la ricerca www.slavevoyages.org/. Questo è molto importante perché per
quanto c’è un problema di attendibilità dei dati.
Bisogna dire che schiavitù e tratta sono due cose diverse. Così come ci sono forme diverse di tratta
degli schiavi. La schiavitù è un’istituzione antichissima che si conosce dalle origini delle civiltà e che ha
avuto storia plurisecolare, e non è quello di cui ci occupiamo noi e che riguarda la prima età moderna
fino alla metà dell’800.
Vi è anche una varietà delle tratte, non solamente la tratta atlantica( sviluppato dalla seconda metà del
400 in poi) ( circa 12 milioni partiti dall’africa e sono arrivati in America circa 10 milioni), c’è anche la
tratta asiatica, che secondo alcune stime avrebbe avuto stime maggiori di quelle atlantiche ( da 4,5 a
17 milioni) e mediterranea, o trans-‐sahariana, raggiungendo l’area degli ottomani, persia, India. La
tratta atlantica è l’ultima a comparire nel mondo. Le altre tratte sono preesistenti, sia quella asiatica
che quella araba e mussulmano. Questo porta a pensare se la tratta sia endogeno, e gli europei hanno
riorganizzato, o esogeno. Distinzione importante che si distingua una società con schiavi e una società
schiavista, la prima è quella della Roma imperiale dove la componente di schiavi è importante per
l’aspetto sociale ed economico ma non si basa esclusivamente sulla loro forza lavoro, mentre le
economie coloniali che si sono consolidate attraverso la tratta sono economie schiaviste, sistemi
economici che dipendono sulla base della schiavitù.
Dato questo panorama qual è la specificità di quella atlantica?
Sono le dimensioni, economiche, si intende anche l’assetto e l’organizzazione di questo sistema,
coinvolge solo africani, a differenza delle altre, ed è inserita in un sistema economico globale. Altri
studiosi africanisti sono Courtney e Backward, Thomas, Petre Grenouilleau, Thorton, Linsday. Il
rapporto tra neri e bianchi fino al secondo 800 è 4:1. Di questi un terzo sono donne, meno di un terzo
bambini, il resto sono uomini. Il ritmo con cui avviene la tratta: tra 500 e 600 sono circa 2 milioni, il
periodo aureo è il 700 con circa 6 milioni di persone, di cui 4 milioni nella seconda metà del secolo,.
Notiamo quindi una nuova faccia del 700 che ha al suo interno l’illuminismo, diritti, tolleranza
religiosa ma anche il secolo del massimo sviluppo della tratta. Il Portogallo e poi l’Olanda sono i
principali paesi che iniziano la tratta, ma inseguito la Gran Bretagna prende il monopolio. Si noti che la
tratta non è finita dal 1807( momento in cui i sudditi inglesi non possano praticare la tratta). Il tipo di
domanda economica di prodotti che hanno generato la domanda di schiavi sono:
Piantagioni di zucchero
• Miniere
•
La storia globale dell’età moderna è legata all’economia dell’aringa e dello zucchero, il secondo è
prodotto come piantagione nelle isole atlantiche portoghesi, che cominciano a portare li gli schiavi
all’inizio, come Capoverde, Azzorre, Madera. Produzione che poi si sposta in Brasile e poi nelle indie
occidentali.
Per le miniere Brasile e America centrale dove si trova l’Argento, dove la manodopera india si è
rivelata inadatta e insufficiente perché la colonizzazione delle America da parte europea ha decimato
la popolazione autoctona. Popolazione che non aveva caratteristiche che gli europei avevano come la
prestanza fisica. Più avanti  
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