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Il potere del sistema dell'informazione e la libertà di stampa
Il potere incarnato dal sistema dell'informazione è oggetto di una costante discussione civile. Fin dalla metà del XIX secolo i giornalisti mostrano una precoce ed orgogliosa coscienza del proprio ruolo pubblico. Alle spalle di questa consapevolezza stanno le battaglie che giornalisti ed intellettuali hanno combattuto per la conquista e la difesa della libertà di stampa.
La vicenda storica del giornalismo si accompagna all'emergere di una nuova categoria della realtà: l'opinione pubblica, intesa come l'insieme di cittadini che leggono i giornali e attraverso essi si informano degli avvenimenti capaci di condizionare le loro esistenze. Al tempo stesso la stampa rompe l'orizzonte privato della sfera familiare introducendo gli individui nella dimensione pubblica. Le rivoluzioni del XVII secolo in Gran Bretagna e quelle che, alla fine del secolo successivo, in America e in Francia mettono fine all'antico regime determinano
Una vera e propria esplosione del numero di giornali e giornalisti. L'opinione pubblica diventa così un soggetto attivo sulla scena della storia, in grado di esercitare un vincolo sull'azione dei governi. La stampa, che ne interpreta gli umori con uno spazio variabile di autonomia e di libertà (quindi di forzatura), si colloca accanto al parlamento, all'esecutivo e alla magistratura, come un quarto potere. Da versanti politici opposti si identifica il giornalismo con la democrazia.
In quasi tutti i paesi europei giornali e riviste hanno vissuto, prima della rivoluzione, in regime di privilegio monopolistico concesso dai monarchi a prezzo di una censura preventiva, che di fatto riduce la stampa a portavoce ufficiale delle istituzioni. Dopo la rivoluzione, invece, il tema dell'indipendenza dal potere politico contribuisce a fondare una nuova identità del giornalista, la cui libertà di indagine e di espressione si pone a tutela del diritto.
All’informazione di ogni cittadino. Oltre che alla storia politica, quindi, la storia del giornalismo si collega alla storia del diritto (figure giuridiche del direttore responsabile, dei reati a mezzostampa, del segreto professionale a proposito delle fonti utilizzate). Le normative che regolano la pubblicazione ed il contenuto dei giornali diventano la spia di orientamenti più generali (in senso democratico-liberale o centralistico-autoritario) dei diversi governi nazionali.
A metà del XV secolo l’invenzione del torchio e dei caratteri mobili ha mutato radicalmente modi e tempi di trasmissione della cultura, che diventa riproducibile e trasportabile. La tecnologia di Gutemberg fornisce poi le basi per le prime riviste e gazzette, che fanno la loro comparsa a partire dal XVII secolo, aggiungendo un’altra caratteristica discriminante della stampa moderna: la periodicità. Una classica ricostruzione della storia delle tecniche tipografiche divide il secolo
creatività e innovazione senza precedenti. Durante questo periodo, il giornalismo si trasforma da una forma di comunicazione elitaria a un mezzo di informazione di massa. La rivoluzione tecnologica del XIX secolo ha permesso al giornalismo di evolversi e di raggiungere un pubblico sempre più vasto. L'introduzione del torchio a vapore ha reso possibile la produzione di un numero maggiore di copie in tempi più brevi. Il telegrafo ha consentito la trasmissione istantanea delle notizie da una parte all'altra del paese, mentre la rotativa ha permesso la stampa di giornali su larga scala. Ma forse il più grande avanzamento tecnologico per il giornalismo è stata l'invenzione della linotype alla fine del XIX secolo. Questa macchina da stampa meccanica ha rivoluzionato il processo di composizione del testo, consentendo la produzione di pagine intere di giornale in modo rapido ed efficiente. Grazie a questi progressi tecnologici, il giornalismo ha potuto raggiungere un pubblico sempre più vasto e diffondere le notizie in modo più rapido ed efficace. L'opinione pubblica ha iniziato a formarsi e il giornalismo ha assunto un ruolo sempre più importante nella società. In conclusione, il periodo compreso tra il 1450 e il 1550 è stato caratterizzato da una stagnazione nel campo del giornalismo, ma grazie alla rivoluzione tecnologica del XIX secolo, il giornalismo ha subito una trasformazione radicale diventando un mezzo di comunicazione di massa e aprendo la strada a nuove forme di creatività e innovazione.dimensione industriale (nascono le agenzie di stampa, aumentanoi costi di produzione, la pubblicità diventa una fonte insostituibile di finanziamento). Ma una volta svincolatadalla soggezione al potere politico, la stampa vede profilarsi il pericolo di una nuova subordinazione alpotere economico di gruppi e interessi privati.
La sociologia coglie nel giornalismo una fonte insostituibile per lo studio della vita sociale. A partire dallametà dell'800, a questa società civile in espansione, giornali e giornalisti garantiscono la circolazione dinotizie e idee, l'omogeneizzazione crescente di linguaggi e categorie, la costruzione di un discorso pubblicocondiviso che si rivela condizione decisiva per la costruzione e l'integrazione di ogni comunità nazionale.
Attraverso la lettura dei giornali ci si sente cittadini di uno stato, investiti di diritti e doveri. In ogni paese lestatistiche dei lettori di quotidiani e periodici disegnano i confini.
dell’opinione pubblica. Il numero delletestate e delle copie di tiratura diventa un indicatore del relativo grado di avanzamento del processo dimodernizzazione. La crescita quantitativa della stampa corrisponde ad una maggiore complessità interna deiperiodici (aumenta il numero delle pagine e delle rubriche, si definiscono formati e stili giornalistici degliarticoli, compaiono illustrazioni e foto, si allegano supplementi).
Con questi sviluppi la professione giornalistica conquista maggiore autonomia. Si fa strada una culturadella notizia che concepisce l’informazione con un valore d’uso, utile e importante di per sé: il giornale nonè più soltanto un contenitore di fatti e opinioni. La professione giornalistica cresce in complessità adarticolazione interne: si moltiplicano e si separano ruoli e funzioni (accanto ai redattori compaiono cronisti,reporter, inviati speciali). La corporazione dei giornalisti acquista dignità
LA STAMPA (1450 – 1650)
Gutenberg nel 1456 stampa un'edizione in 2 volumi della Bibbia in latino. Fino a questo momento la tecnicadi stampa è stata
La xilografia: una matrice di legno in rilievo che riproduce un'intera pagina. Gutenberg ha invece ideato dei caratteri mobili: ogni singola lettera dell'alfabeto è stata incisa in rilievo e si sono così ricavate tante piccole matrici di ogni lettera, che possono essere composte insieme a formare una pagina per poi essere smontate e riutilizzate. L'innovazione di Gutenberg ha una portata epocale, sottolineata dal fatto che per più di 3 secoli la tecnologia della stampa rimarrà sostanzialmente identica. Prima di questa innovazione il modello di libro dominante, al quale anche Gutenberg si ispira, è quello manoscritto degli amanuensi. Fino a Gutenberg sia il processo di lavorazione sia i materiali utilizzati contribuiscono a fare del libro un prodotto raro e costoso, la cui circolazione è riservata ad ambienti estremamente ristretti. Quantomeno in Europa, perché l'Oriente, e particolarmente la civiltà cinese si
dalla sua invenzione, la stampa a caratteri mobili si diffonde rapidamente in Europa, permettendo la produzione di libri e giornali in quantità sempre maggiori. Il giornalismo moderno, inteso come la produzione e la diffusione regolare di notizie su base giornaliera, nasce nel XVII secolo con l'avvento dei primi giornali periodici. Inizialmente, questi giornali erano principalmente strumenti di propaganda politica e religiosa, ma col passare del tempo si svilupparono anche giornali d'informazione generale. Con l'industrializzazione e l'avvento delle macchine da stampa sempre più efficienti, la produzione di giornali diventa sempre più rapida e accessibile. Nascono le prime agenzie di stampa, che permettono la diffusione delle notizie su scala nazionale e internazionale. Nel corso del XX secolo, con l'avvento della radio e della televisione, il giornalismo si evolve ulteriormente. Le notizie diventano sempre più immediate e il giornalismo diventa un mezzo di comunicazione di massa. Oggi, con l'avvento di internet e dei social media, il giornalismo si è ulteriormente trasformato. Le notizie sono accessibili istantaneamente da qualsiasi parte del mondo e i cittadini possono partecipare attivamente alla produzione e alla diffusione delle informazioni. In conclusione, il giornalismo ha subito un'evoluzione significativa nel corso dei secoli, passando dalla diffusione di notizie tramite manoscritti privati alla produzione e diffusione di notizie su scala globale grazie alla stampa, alla radio, alla televisione e, infine, a internet.l'importanza della stampa e inizia a utilizzarla per diffondere le proprie idee e propaganda. Le stamperie diventano quindi luoghi di incontro e dibattito, dove si discute di politica, cultura e scienza. La stampa diventa uno strumento fondamentale per la diffusione delle idee e per la formazione dell'opinione pubblica. Grazie alla stampa, le informazioni possono essere diffuse in modo più rapido ed efficace, raggiungendo un pubblico sempre più ampio. La stampa contribuisce quindi a diffondere la conoscenza e a favorire lo sviluppo della società.