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TORNIAMO IN FRANCIA
Dopo l'era napoleonica, con il duca di Berry la stampa conosce una relativa liberazione. Grande successo incontra la pubblicazione a puntate, tra il giugno 1842 e l'ottobre 1843, del Belromanzo di Eugene Sue "I misteri di Parigi", che descrive il sottofondo di miseria e crimine della grande metropoli, inaugurando un genere letterario di enorme fortuna in tutta Europa. Nasce il feuilleton, il romanzo d'appendice, pubblicato a puntate ogni giorno. Parigi si afferma come la capitale europea della stampa quotidiana. Nel novembre 1830 nasce La Caricature, settimanale di vignette satiriche. L'illustrazione acquista spazio e importanza accanto al testo tradizionale. Il messaggio semplice e diretto viene trasmesso da un mezzo accessibile agli analfabeti, con effetti devastanti. Nel 1845 un imprenditore di idee sansimoniane, Charles Duveyrier, fonda la prima agenzia francese di pubblicità: la Société générale des annonces.L'idea di Duveyrier è semplice: acquista in blocco gli spazi pubblicitari dei maggiori quotidiani parigini, ai quali garantisce un budget fisso di entrate annue, e li rivende agli inserzionisti privati a prezzi maggiorati. In queste condizioni di crescita e di forza la stampa arriva al drammatico tornante del 1848. Il governo provvisorio rivoluzionario che si insedia in febbraio abolisce in marzo le leggi del 1835: la libertà di stampa torna ad essere pressoché totale. Si verifica allora, come nel 1789, una esplosione di nuovi periodici. Sussegue una breve stagione di repressione fino al novembre 48 in cui non si ristabilisce la censura preventiva della stampa. La vicenda francese è probabilmente una delle più tormentate nel panorama della prima metà del secolo. La spinta rivoluzionaria del 1789 ha conosciuto la repressione del primo Impero ma è poi riemersa in due tappe successive, nel 1830 e nel 1848, con esiti opposti. La stampa periodica segue.da parte dei cittadini. La stampa diventa quindi uno strumento fondamentale per la diffusione delle informazioni e per la tutela dei diritti dei cittadini. Parallelamente, si assiste anche a una crescita quantitativa della stampa. Grazie all'introduzione di nuove tecnologie di stampa, come la rotativa, diventa possibile produrre un numero sempre maggiore di copie in tempi più brevi. Ciò permette una diffusione capillare dei giornali e una maggiore accessibilità alle informazioni da parte di un pubblico sempre più ampio. Inoltre, durante questo periodo si registrano anche importanti innovazioni nel campo della comunicazione. La pubblicità, ad esempio, diventa uno strumento essenziale per promuovere prodotti e servizi e per raggiungere un vasto pubblico. Allo stesso modo, il romanzo d'appendice diventa un genere letterario molto popolare, grazie alla sua capacità di intrattenere e coinvolgere i lettori. Tutte queste trasformazioni contribuiscono a ridefinire il ruolo della stampa nella società dell'epoca. La stampa non è più solo un mezzo di informazione, ma diventa anche uno strumento di controllo e di partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.esterna.Questa stagione della stampa periodica inglese vede anche ilfiorire del genere più popolare e più parziale del panoramagiornalistico: la satira politica illustrata. Nel 1842 appaionoanche le Illustrated London News, periodico contraddistinto dauna presenza largamente maggioritaria dell'illustrazione,destinato a fare da modello per la parigina Illustration. Dal 1803la direzione del Times è passata a John Walter 2 che investenell'inviare all'estero corrispondenti fissi. Nel 1847 a John Walter2si sussegue John Walter 3: il Times conferma la propria aperturaall'innovazione tecnologica introducendo proprio in quell'anno lerotative inventate da Hoe sull'altra sponda dell'Atlantico.
IN AMERICA
Sull'altra sponda dell'Atlantico, negli Stati Uniti, manca un puntodi riferimento così ingombrante come il Times londinese. Nelmaggio 1851 il giovane aristocratico parigino Alexis deTocqueville sbarca a New York per
Che viola la sfera privata delle persone. Nel 1851 nasce il New York Daily Times, da Raymon il quale afferma: «non intendiamo scrivere come se fossimo immersi nella passione, a meno che non ne sia davvero il caso”. RITORNA L’IDEALE DEL CREDIBILY E FAIRNESS, opposto alla passionalità della penny press.
In Francia, Inghilterra e Stati Uniti la prima metà dell’Ottocento vede così affermarsi una stampa post-rivoluzionaria, che cresce in tecnologia, pubblico, professionalità. In tutti questi paesi il giornalismo vive dinamiche parallele che si muovono entro lo spazio disegnato da due estremi: la missione pedagogica di educazione politica che la rivoluzione ha recato con sé, da un lato, e l’autonomia di una cultura della notizia come merce appetibile, dall’altro. Le entrate pubblicitarie sostengono in misura sempre più determinante l’impresa giornalistica, ponendo accanto a quello antico e consueto delle relazioni con il
poterepolitico – il problema dei rapporti tra stampa e interessieconomici privati.
MODERNIZZAZIONE NELLA SECONDA META’DELL’800
Nella seconda parte dell’Ottocento la stampa periodica delmondo occidentale vive la sua “età dell’oro”. Nell’arco di tempocompreso tra il 1870 e il 1914 Gran Bretagna e Francia, assiemeai due nuovi stati di Germania e Italia, varano una serie di riformeche vanno dalla introduzione dell’istruzione obbligatoria allaestensione dei diritti politici elettorali, al riconoscimento delleorganizzazioni sindacali dei lavoratori, al varo di sistemiassicurativi e pensionistici ecc. A questo state-building si affiancaun processo di nation-building, costruzione della società, chepassa attraverso l’integrazione culturale garantita dalla scuola.