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Estratto del documento

Potere dei nuovi principi, che si appoggiano al potere della borghesia nascente (contropotere), che arriva al

potere con la rivolta francese

Humboldt è uno spirito perfettamente sistematico 

1- Unitarietà nel suo pensiero

2- Il tema politico è il fondamento. Lo Stato è l’estrinsecazione dell’individuale e delle sue più intime

capacità-

Quando Humboldt elogia Federico II, in realtà elogia lo stato come stato di cultura

Qual è lo scopo del sovrano? La giustizia, si sarebbe detto, ma è il bene per il popolo

“è il primo servitore dello Stato” = Stato

Nel 1784 è promulgato l’ Alghemahies: il codice civile prussiano. Questo sanciva la razionalizzazione e la

chiarezza e inoltre sanciva principi come libertà ed uguaglianza degli individui

Decennio 1784-94 crisi dello Stato Prussiano dopo la morte di Federico II (con il successore Guglielmo)  nel

’86 viene emanato l’editto di Wollner (esercita un forte ascendente su Guglielmo)

Esso restinge la libertà religiona, ma dietro questo editto c’erano motivi economici, politici, sociali

Editto: tolleranza nei confronti delle sette, ma forte condanna al proselitismo

1794: Kant riceve l’ordine di non pubblicare più scritti religiosi (accusa di corrompere soprattutto i giovani (simil

all’accusa di Socrate))  Kant rispetta l’ordine fino al ’97 (quando muore Guglielmo) e l’anno successivo

pubblica il “Conflitto dellle facoltà” (pubblica le lettere con Wollner nell’opera)

Motto di Federico II come emblema del dispotismo illuministico ( duplice tendenza dell’Illuminismo).

Humboldt trova una strada diversa nello scritto “Sulla religione” analizza il rapporto tra religione e politica (in

molti Stato è sempre stato strettamente connesso)

Differenza tra religione degli antichi e religione dei moderni:

- per gli antichi il capo dello Stato era soltanto l’interprete della religione e quest’ultima era il

tessuto dello Stato, una specie di grammatica del diritto (nell’antica Grecia ogni luogo aveva una sua

divinità  gli dei proteggevano gli uomini non in quanto singoli individui, ma cittadini dello Stato

Paura dell’esilio, l’uomo era penalizzato

Contro il proselitismo che impediva un rapporto diretto con la divinità  partecipare alla religione

significava partecipare alla cittadinanza (es. della morte di Socrate)

Ma la religione non era nulla di tutto questo (non richiedeva convincimento interiore: libertà e apertura.

- La costituzione dello stato moderno può reggersi anche senza religione( che richiede un

convincimento interiore che non può essere imposto mediante leggi statali)

Religione dell’uomo e non più del cittadino

Nella società moderna nasce il concetto di eresia, dovuto all’unione tra religione e filosofia.

Monito di Humboldt: a fondamento del cittadino è l’individuo in quanto singola coscienza che non deve essere

assorbito nella macchina statale.

Tessitore 3

Lo Stato è un mezzo per incrementare la formazione dell’uomo

Per Humboldt la religione è un sentimento soggettivo, interiore che poggia su un bisogno, desiderio dell’animo

 quest’ idea di religiosità richiama anche l’elevazione verso ciò che non è in noi

(Religiosità) Poggia su un’idea di perfezione autonoma  trasporta l’esistenza del singolo nel rapporto con

l’altro e dunque conduce alla MORALITA’

Il sentimento trasporta a qualcosa di più elevato che è sopra di noi  trovare un meccanismo che porti al

miglioramento

Supera l’eudemonismo del bene (=Stato che calcola la felicità dell’individuo e non segue le disposizioni morali

dell’individuo).

Lo Stato non è lo scopo ma il mezzo attraverso il quale l’individuo si forma  quando la legalità non si identifica

con la moralità, lo Stato viene avvertito dall’individuo come un estraneo

La Prussia si apre alla Rivoluzione Francese e lo stesso Humboldt non è estraneo a questo entusiamo

(insieme ad altri intellettuali: Hegele, Schiller, Holderlin). La sua adesione alla Rivoluzione non è totale, essa

può assicurare le diversità tra gli individui

Vera conquista si oppone alle chimeriche idee di uguaglianxa, rivendicando l’idea di PROPRIETA’

Le costituzioni non si calano dall’alta fiducia nell’Assemblea Nazionale  la garanzia deve essere estesa a tutti,

non dove va a finire l’individuo)

Il caso agisce e la ragione può solo sforzarsi di seguirlo

Non può dare forma al nuovo: contro la posizione idealista (il legislatore saggio studia/analizza il complesso

delle forze e il periodo storico per poi promuoverlo o ostacolarlo).

Per Humboldt le forme dispotiche nascono dal BISOGNO.

“Se il presente è un fiore, l’idea/capacità del legislatore/storico deve essere quella di unire passato e presente

in una ghirlanda” Compenetrazione del presente a partire dall’ analisi delle forze individuali in campo

Kant – Humboldt – Toqueville : catena del costituzionalismo liberale

Anche V. Cuoco: la rivoluzione del ’99 a Napoli è fallita perché non ha seguito i cambiamenti del

costituzionalismo liberale e il suo stretto rapporto con i processi storici

Humboldt: idea di un duplice dispotismo  l’individualità di Humboldt è l’uomo INTERO (non solo spiritualità né

solo sensibilità)

Forme dispotiche partono dal

1) Bisogno  necessità di seguire una forma prioritaria. Forma durata fin quando i sovrani hanno

potuto assicurare il benessere dello Stato

2) Denario ciò ha portato il crescere dell’industria e l’idea dell’eudemonismo.

COMTE

Dedica un mese del suo calendario positivista a Federico II (centralità di questa figura nella cultura dell’epoca

sotto diversi punti di vista). Nel percorso tracciato di Comte, lo spirito sociale alla fine prevale sullo spirito

egoistico (quello che per Humboldt è l’individuo): anche se le parti sono separabili ma non si ribellano mai al

sistema (il tutto prevale nelle parti.

Distanza da Humboldt: lo Stato poggia sulla formazione dell’individuo  si interroga sulla natura dell’uomo

Passaggio dai sensi alla vita spirituale mediato dall’immaginazione (su questa sintesi si fonda la morale)

L’immagine finita viene utilizzata per spingersi attraverso i confini/limiti del logos: risolve il problema del

passaggio dall’irrazionale al razionale (mito di Eros).

Centralità del ruolo delle passioni nella vita morale (distanza dall’analisi kantiana dell’individuo umano

dimentica le circostanza, il vissuto personale: testa d’angelo senza ali). Humboldt aspira ad un sentimento

morale che conduce alla felicità e al rapporto con gli altri (non può essere calata dall’alto ma allo stesso tempo

non può derivare unicamente dall’impulso/istinto)

Questo però non va dimenticato: da essa origina la bellezza dell’uomo

Tessitore 4

Humboldt supera l’idea livellatrice dell’uguaglianza (dispotismo dal basso fase del terrore nella Rivoluzione

Francese) con l’idea di individualità

Idee 1791 (saggio sulla R. Francese) e Ideen 1792 (sui limiti dello Stato)  c’è uno sviluppo

coerente tra i due saggi: si affrontano i medesimi problemi

Il ritorno alla natura di Rousseau significa ritorno all’INTERIORITA’ (tipo di educazione con centralità sulla

natura umana)  volontà generale è impersonale e l’individualità è in funzione della collettività.

Non significa il ritorno allo stato primitivo, o un ritorno sulle 4 zampe

Vicinanza e lontananza di Rousseau da Humboldt.

Rousseau  crede che la corruzione derivi dalla volontà degli individui di separarsi gli uni con gli altri.

HEGEL

Mostra come nella volontà generale di Rousseau ci sia la volontà degli uomini di unirsi in un corpo solo.

Problema dello stato moderno è il problema dell’uomo moderno felicità nella ricerca non nel possesso. La

lotta per raggiungere la libertà è più attraente del possesso della libertà

Critica al benessere/eudemonismo e allo Stato livellatore

Lo spirito governativo impone uniformità e comportamenti ad essi estranei.

Qualsiasi legge calata dall’alto va ad incidere sugli uomini e porta un appiattimento

Domanda/problema all’anarchia: idea che ciascuna forma da sé la legge.

Pone la sua attenzione sulla SICUREZZA garantita dallo Stato (l’individuo non può ottenerla in solitudine):

limite dell’anarchia.

L’uomo isolato è incapace di sviluppo: l’uomo di Humboldt tende a unificare le forze del passato e quelle del

futuro  uomo come mediazione, risultato del rapporto con l’altro.

Si afferma la dimensione storicistica (distanza dal determinismo).

Idea di stato che parte dalle associazioni civiche (è a favore delle associazioni nazionali e non statali).

Respinge il sistema rappresentativo (si perde l’individualità): punto di contatto con Rousseau ma anche

differenza  per Humboldt è una volontà di tutti, non volontà generale (in cui l’individuo si scioglie).

“La cultura delle masse precede quella degli individui” spiegazione di Meinecke  radici dell’individuo/singolo

trovare nel rapporto con l’altro, nella socialità

Questa radice comune va cercata scavanto nell’individuo e rafforzandole.

Humboldt è in una fase di trapasso tra il tardo Illuminismo e il Romanticismo

Egli ha riformato il liceo e il sistema universitario negli anni della Riforma prussiana e della Rivoluzione

Francese.

Ha fatto studi giuridici e filologici oltre che di F. politica, storia e f. del linguaggio (è un grande conoscitore di

lingue, non solo antiche)  in questa pluralità di interessi è un kantiano: progressiva entrata in crisi della

filosofia come scienza generale (discorso sull’essere).

La produzione di Humboldt è frammentaria (perché raggiungeva il culmine dell’interesse nei diversi campi).

Particolare capacità di lettura di Kant: le sue letture sistmatiche sono tre (una successiva alla pubblicazione

della Critica del Giudizio: Humboldt dice che l’aiutato a capire meglio la critica della Ragion pura).

C’è un elemento importante di chiarificazione (deducibile a partire dalla lettura degli scritti di f. della

storia):atenzione per il giudizio riflettente –> bisogna partire dai concetti per definire gli oggetti (il conoscere

non chiarisce qualcosa di dato, ma si dirige verso la creazione di leggi razionali per cap

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cricetina93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle filosofie europee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Cacciatore Giuseppe.