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Distinzione tra la filosofia della storia in età illuministica e la filosofia della storia nel Romanticismo tedesco
I: storia come progressiva vittoria della civiltà (ragione) sull’indifferentismo della natura.
Idea del progresso civile creato dall’uomo e da lui eretto a principio di trasformazione della realtà.
T: l’idea base è vista/interpretata in senso metafisico, come principio unitario (totalizzante) della realtà.
Ulteriore differenza: carattere ottimistico della filosofia tedesca in età romantica
Ciò porta due conseguenze:
1)carattere positivo del processo storico ( sia nella sua totalità, che nelle sue parti) Hegel: momenti di
involuzione sono necessari per la storia
2)polemica contro l’eudemonismo storico: il progresso civile vede l’impegno dell’uomo nella vita pratica/materiale;
nella filosofia tedesca è affidato alla dimensione spirituale il principio motore della storia è assoluto
La filosofia tedesca cerca una spiegazione a priori della storia.
Concezione negativa dello Stato in Humboldt: garante della libertà individuale (per l’illuminismo era centrale l’idea
della libertà comune)
Ulteriore differenza
Gli illuministi danno grande importanza ad una sorta di filosofia dell’impegno umano
I tedeschi si chiudono in una dimensione teoretica (ricerca del sostrato unitario che presiede al processo storico)
questo interesse è solo apparente, perché il principio operante è l’assoluto.
INDIVIDUALITA’ per l’illuminismo
PRINCIPIO ASSOLUTO per il romanticismo tedesco
La filosofia di Humboldt tiene insieme queste due diverse esigenze.
Concetti fondamentali della filosofia di Humboldt
1)lacerazione tra razionalità e realtà
Alla base della critica contro le concezioni teleologiche della storia che non è mai omogenea rispetto ai principi
della razionalità umana
2) valore dell’individualità in ogni concreto processo storico.
La filosofia della storia si deve interrogare sulle cause motrici del processo storico due tipi di cause :
leggi di sviluppo, determinate, necessarie e per questo prevedibili
cause nate dalla manifestazione della libertà umana
Spirito dell’umanità che si manifesta nei singoli processi storici, nazioni, popoli, individui, epoche : questa idea ha
delle caratteristiche/forme sempre diverse e nuove, ma questo dato di novità tende all’alterazione dello SCOPO
ULTIMO continuo progresso e miglioramento nonostante i processi di stati e di regresso verso forme sempre
più alte di spiritualità
Capitolo IV dello scritto “Considerazioni sulle cause motrici del processo storico universale” 1818
Intento di tracciare le linee portanti di una FISICA della soria (indaga le cause, non i fini)
“gli eventi nascono dal concorso della natura delle cose”(leggi costanti e prevedibili)
e della libertà dell’uomo.
Necessità naturale e libertà come cause della storia: si limitano reciprocamente e riportano entrambre sempre
all’umano pensiero ANTROLOGICO ( uomo come centro ontologico lacerato tra due opposte dimensioni, quella
naturale e quella spirituale)
Ma la libertà appare piuttosto nel singolo e la necessità naturale nella massa e nel genere
Per la prima volta nell’età illuministica, la storia diventa il principale problema della filosofia.
Il processo storico è una progressiva vittoria/affermazione della ragione(civiltà) sul’indifferenza del mondo
naturale.
Humboldt 2
Si passa quindi da una morale di tipo cosmologico (imposta dall’alto) ad una di tipo UMANOLOGICO
(preponderanza dell’elemento individuale).
Per la cultura tedesca il progresso non è fatto dalla ragione degli individui, ma di qualcosa di trascendente
(principio assoluto che si manifesta nelle singolarità)
È un impronta più ottimistica rispetto alla concezione illuministica del divenire storico (si fonda sulla libertà
dell’uomo).
La storia non subisce involuzioni ma solo elementi di crisi (questi sono necessari per il progredire dell’idea verso
il meglio, ero la sua perfetta manifestazione
I progressi materiali nei diversi ambiti sono il segno del progresso della ragione e del suo dominio sulla natura
Conferma a posteriori della storia nella conezione illuministica
Tale conferma non è necessaria per i filosofi tedeschi: il progredire materiale non ha legami con la storia come
dispiegato del principio assoluto.
Humboldt (come Herbart) si pone a cavallo tra le due culture: esigenza della totalità ed esigenza di salvaguardare
la libertà/individualità umana.
Unità nell’idea di SPIRITO DELL’UMANITA’ che determina il processo storico.
Centralità dell’elemento politico nel pensiero di Humboldt (concezione dello Stato debitrice del liberalismo di
Locke alla base di questa esigenza di unità).
Frattura incolmabile tra razionalità (astratta teoresi: generalità e sviluppo armonico) e realtà (le forze operano in
maniera unilateriale, caotica). differentemente dallo sviluppo razionale, la realtà non può essere prevista.
Come conciliare lo spirito dell’umanità con le singole libertà umane (visione antropologica)? Humboldt precursore
dello storicismo tedesco l’uomo si forma attraverso le forze che agiscono nella storia.
“l’uomo non ha natura, ma storia” : uomo come infinita possibilità, che essendo privo di fondamento deve
determinarsi e deve assumersene le responsabilità (Sartre: l’uomo è ciò che non è e non ciò che è”).
L’uomo sente l’esigenza di entrare in collisione con l’opacità del reale attribuendogli senso, modificando
l’ambiente che lo circonda.
Concezione dell’uomo come libertà e nullità di essere sono riscontrabili anche in Humboldt: è l’aspetto che si
contrappone alla totalità.
Due concetti fondamentali (derivanti dalla frattura tra nazionalità e realtà)
1)Critica alle concezioni teleologiche di stampo illuministico.
Spirito di umanità con insieme di caratteri costanti dell’uomo, tendenza verso un fine sempre rimandato e motore
della storia.
Spirito: questo termine tiene insieme particolare e universale, perché deriva da qualcosa di sensibile (rimanda
alla distillazione: “spirito di vino”) e perché presa in senso stretto non designa lo spirituale puro (=anima, rimanda
alla corporeità e quindi individualità, ma non designa la pura meccanicità indica un’essenza e non una singola
manifestazione della forza.
Soltanto nella lingua tedesca è rimasta dominante l’idea di forza autentica
La ragione non può accordarsi in maniera armonica alla realtà (non c’è omogeneità, non esistono
categorie/principi a priori che possiamo sempre applicare alla storia).
Necessità di passare dalla ricerca dei fini a quella delle cause (leggi necessariamente determinate e fenomeni
dell’individualità
2)Valore dell’inidividualità: emergenza del nuovo nel corso della storia
Pluriforme e pluridirezionale (non omogenea) nelle diverse epoche agiscono forze differenti.
C’è un disegno complessivo (ordine globale) della storia, ma è l’insieme delle singole individualità ubbidienti allo
spirito dell’umanità. Tale disegno non può esser conosciuto nella sua interezza né in maniera a priori
INTUIZIONI SIMPATETICA delle forze che agiscono nella storia (compito dello storico).
L’armonia tra individualità e totalità è solo oscuramente presagibile e costituisce il fine della ricerca storica non un
principio a priori (come per gli idealisti tedeschi) coglibile razionalmente, ma rintracciabile nell’accaduto storico.
Humboldt 3
Illuminismo: filosofia dell’impegno nella storia (visione progressiva della storia)
Nel Romanticismo la visione è metafisica (principio assoluto che governa il dispiegarsi storico)
Quest’esigenza in Humboldt si sposa con quella di salvare l’individualità: due concetti fondamentali dela filosofia
della storia di Humboldt
1 frattura tra ragione e tentativo di razionalizzazione e la realtà questa frattura deve essere colmata attraverso il
compito dello storico
Esporre gli accadimenti in quanto espressioni di una continua interazione tra diverse forze che rimandano però
sempre all’idea unitaria di umanità
Non deve indagare i fini ma rintracciare le cause: la sua idea di umanità non può essere applicata a priori, ma
deve essere ricercata
Nonostante ciò critica le concezioni teleologiche della storia(=Filosofia della storia universale).
Humboldt non vuole fare una filosofia della storia (ricadrebbe nella metafisica) ma un FISICA della storia (Valore
pragmatico: salvare l’individualità attraverso lo studio delle lingue, dei popoli, degli eventi, delle grandi
personalità)
Bisogna indagare le CAUSE MOTRICI, ovvero le FORZE che hanno messo in moto gli avvenimenti
Tutte le forze sono la progressiva realizzazione/manifestazione dell’idea unitaria di umanità
Possiede un ordine globale/provvidenza che governa la storia (ma questo concetto non deve essere considerato
in maniera a prioristica bloccherebbe qualsiasi ulteriore indagine storica).
Ulteriore suddivisione delle leggi/cause che si riferiscono alla sfera della libertà umana e del caso ( può essere
inteso come emergere del nuovo).
1) NATURA DELLE COSE: è confinata entro limiti ed è sempre uguale a questa sfera appartiene anche la
natura umana (uomo come collettività).
2) LIBERTA’ UMANA: emergere dell’individualità/novità/casualità
In questa sfera è impossibile qualsiasi calcolo e razionalizzazione: per questo il compito dello storico non è
meramente ricettivo, c’è sempre un elemento di creatività.
3) SFERA DEL CASO
Le ultime due possono essere ricondotte ad un’unica categoria (serie): quella della libertà: le due serie si
limitano/influenzano vicendevolmente.
Concetto di idea per Humboldt (sinonimo di forze e cause motrici) manifestarsi di tendenze storiche che nel
tempo acquistano un maggiore vigore, definizione e determinazione. Non si tratta di qualcosa di astratto, ma di
fattivamente agente nella storia.
(Secondo concetto) valore dell’INDIVIDUALITA’ (nazioni, popoli, singoli individui e grandi personalità).
Da questi due concetti deriva la concezioni della storia come qualcosa di PLURIFORME e PLURIDIREZIONALE
(le forze non sono orientate verso la realizzazione di un medesimo fine)
(disegno co